I palinsesti televisivi sono quanto di più misterioso e inspiegabile si possa trovare al mondo. Capita che per mesi non passi niente di buono e poi, all’ improvviso, ci si imbatte in un filone d’ oro. Questo é ciò che é successo questa settimana: abbiamo potuto vedere (o riscoprire) un capolavoro dietro l’ altro, da “Il petroliere” a “La morte ti fa bella”, passando per “Heat – La sfida.” Ma il meglio deve ancora arrivare. Domani pomeriggio, su Iris, verrà trasmesso uno dei capolavori assoluti non solo del cinema di Kubrick, ma dell’ intera settima arte. “Barry Lyndon” non ha colpito l’ immaginario collettivo come “Arancia meccanica”, “Shining” o “Full Metal Jacket”, questo é innegabile. Ma questo non significa che abbia un minore valore artistico. E’ la stessa differenza che c’é tra due dive del secolo scorso, Rita Hayworth e Audrey Hepburn: la prima era più sexy, ma questo non vuol dire che fosse anche più bella, anzi. Tornando a “Barry Lyndon”, possiamo definirlo un film completo. E’ una storia dove convivono e si alternano con equilibrio la pace e la guerra, la joie de vivre e la tristezza più nera, la dimensione privata del singolo individuo (il furbo e arrivista Barry Lyndon) e quella collettiva di una società variegata, le cui regole il protagonista cerca di sfruttare a proprio vantaggio e piacimento, rischiando più volte di venirne fagocitato. Non é soltanto in questo equilibrio contenutistico il valore del film: “Barry Lyndon” é godibilissimo anche per come é fatto tecnicamente, per l’ atmosfera particolarissima in cui immerge lo spettatore, per tutta una serie di piccoli valori aggiunti che solo un grande regista può riuscire a dare ad un suo film. E a proposito di Kubrick, é una leggenda metropolitana il fatto che non abbia mai vinto un Oscar: al contrario, gliel’ hanno assegnato già nel 1969, per gli effetti speciali di “2001 Odissea nello spazio.” Un’ inezia in confronto a quanto avrebbe meritato, ma ad altri é andata perfino peggio. Guardate “Barry Lyndon”, e fatemi sapere. P.S.: Probabilmente scriverò il prossimo articolo dopo la notte degli Oscar. A presto!
-
Articoli recenti
Commenti recenti
Pervinca su I 10 film più belli che ho vis… wwayne su I 10 film più belli che ho vis… Pervinca su I 10 film più belli che ho vis… wwayne su Il ritmo dell’Estate gianna su Il ritmo dell’Estate Archivi
- gennaio 2021
- dicembre 2020
- novembre 2020
- ottobre 2020
- settembre 2020
- agosto 2020
- luglio 2020
- giugno 2020
- maggio 2020
- aprile 2020
- marzo 2020
- febbraio 2020
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- novembre 2019
- ottobre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- maggio 2019
- aprile 2019
- marzo 2019
- febbraio 2019
- gennaio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- ottobre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- luglio 2018
- giugno 2018
- maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- giugno 2013
- maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- aprile 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- marzo 2011
- febbraio 2011
- gennaio 2011
- dicembre 2010
- novembre 2008
- ottobre 2008
- settembre 2008
- agosto 2008
- luglio 2008
Categorie
Meta
Concordo in pieno…
Complimenti per il tuo Blog e la breve recensione. Io faccio retrospettive e rivisitazioni complete e analitiche più che altro del bianco e nero, la prima sui film di Antonioni finita mesi fa. Quando arrivo a Barry Lyndon ti dico: me lo sono rivisto parecchi anni fa scrivendo del romanzo di Thackeray ma debbo rivederlo non isolatamente ma inserito nella filmografia di Kubrick. Teniamoci in contatto!
Assolutamente sì! Infatti per non perderti di vista mi sono iscritto al tuo blog. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
C’è stato un momento nella mia vita che, dovendo colmare tante lacune cinematografiche, ho deciso di vedere i più significativi capolavori di Kubrik (quelli che passava il canale tv dove ogni lunedì li trasmetteva).
“Barry Lyndon” è stato l’unico che io possa dire, tra tutti quelli che ho visto, che mi sia davvero piaciuto.
A me sono piaciuti tanto anche Rapina a mano armata e Shining. Full Metal Jacket invece parte benissimo, ma crolla troppo di qualità da quando esce di scena il generale Hartman.
Ad ogni modo, sono d’ accordo con te: con Barry Lindon Kubrick ha raggiunto l’ apice della sua carriera. Grazie mille per i commenti, spero di “rivederti” presto sul mio blog! : )
Condivido con te su Full Metal Jacket; trovo terribilmente geniale “l’ improvviso” cambio di ‘atmosfera’ dalla prima alla seconda parte.
Ricordo che all’inizio pensai:”Oh, come è divertente” e poi questo pensiero divenne:”Sono traumatizzata”.
Grazie a te! Sicuramente 😉
La prima parte del film, con il sergente istruttore (generale sarebbe troppo) Hartman e la recluta Palla di lardo, è senz’altro girata magistralmente e godibilissima, ma la massima parte del valore del film sta proprio nella seconda parte, quella del Vietnam, dove l’efficacia antimilitarista del film raggiunge vertici ineguagliati.
Come sai, abbiamo un’opinione diversa su Full Metal Jacket, ma se non altro siamo uniti nel considerarlo un grande film, e soprattutto nell’amore per Kubrick: era davvero un autore straordinario. Grazie per il commento! : )
concordo pienamente con quanto scrivi. così come concordo con l’affermazione (di AntonGiulio Mancino) il quale dice, con altre parole, che ogni film di Kubrick può appartenere a una stagione dell’animo umano. c’è sempre uno stato d’animo di un qualsiasi cinefilo che può riflettersi in un film di Stanley Kubrick. dopo l’infatuazione di molti anni fa per 2001, il mio ‘Pantheon’ ha eletto Barry Lyndon quale pellicola dalla quale non poter prescindere. quel film ‘odora’. si sente la campagna, guardandolo. ma sono ben conscio che arriverà un momento della vita in cui Eyes Wide Shut prenderà il suo posto.
pinodicillo.wordpress.com
In Eyes Wide Shut ha una parte di contorno un’ attrice alla quale sono molto affezionato, Vinessa Shaw. Questo attaccamento mi deriva dalla sua presenza in uno dei pochissimi capolavori che il cinema degli anni 2000 ci ha regalato, Two Lovers: te lo straconsiglio se non l’ hai già visto. Grazie per il commento! : )
Mmhh…….. Vinessa Shaw……….. Two Lovers …………. non l’ho visto. Riparerò. Grazie per il consiglio
Se ti va, poi fammi sapere come l’ hai trovato. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertelo fatto scoprire é già una grande soddisfazione. Buona Domenica! : )
no. assolutamente no. te lo farò sapere. non fosse altro che ritrovarti a leggere su http://pinodicillo.wordpress.com/
sarebbe un piacere.
a presto.
Parlo da fan di Kubrick. Per me Barry Lyndon è un film molto bello da vedere per i paesaggi, per le inquadrature, insomma per i dettagli. Non bisogna guardarlo dall’alto e fare una panoramica del tutto, ma gustarlo nei particolari. Ogni scena ha un suo perchè. Diciamo che è come un quadro di Leonardo (come ogni altro film di Kubrick) più lo guardi e più trovi particolari che ti fanno riflettere e meravigliare. Penso infatti che andò a rivederlo…
E io ti seguirò a ruota. Hai perfettamente ragione, Barry Lyndon più lo guardi e più scopri dei dettagli che fino ad allora ti erano sfuggiti. Grazie per il commento! : )
a questo proposito, mi permetto postare quanto ho scritto nel mio commento a 2001: Odissea nello spazio (in http://pinodicillo.wordpress.com/) che, però, è assolutamente applicabile a tutte le pellicole, particolarmente a quelle di Kubrick:
i rari dialoghi nel film indicano che il significato non può essere cercato nel ‘parlato’, ma nella ‘non parola’. Ovvero nelle immagini: in quello che le immagini provocano ai presenti in sala. Immagini che, ogni spettatore, percepisce in maniera diversa ogni volta che assiste alla proiezione di quel film. Le immagini, infatti, seppur staticamente immutate, mutano il loro significato a seconda delle condizioni nelle quali vengono viste, delle esperienze fatte, in relazione alla situazione psicologica in cui ogni spettatore si trova. La mutazione quindi avviene perché è il nostro stato d’animo mutevole. costantemente. L’esito della proiezione sarà sempre diverso. E ogni volta si scoprirà qualcosa di diverso.
Parole sante. Grazie per averle condivise, e a presto! : )
L’ho visto qualche anno fa (Berry Lyndon) e me ne sono innamorata anche io. Forse più di tutti gli altri film di Kubrick proprio per il fatto che non ha riscosso il successo di molte altre pellicole, è meno commerciale, non che gli altri lo siano in sè, ma forse un pò lo sono diventati per colpa nostra.
Lo riguarderò presto e sicuramente entrerà nella lista dei film del mio blog.
Hai ragione: molti fan di Kubrick si sono scelti i loro cult (Arancia Meccanica, Full Metal Jacket, 2001 Odissea nello spazio eccetera) e hanno finito per fossilizzarsi solo su quelli, dimenticando che il loro beniamino ha sfornato tanti altri capolavori (Barry Lyndon, ma anche Rapina a mano armata). Per fortuna non sono l’ unico ad apprezzare anche le opere “dimenticate” di Kubrick. Grazie per il commento! : )
bella recensione per un capolavoro che è tra i miei preferiti ,il 12 gennaio riesce in sala restaurato 🙂
Che bello! Non lo sapevo, quindi il tuo commento è stato molto prezioso. Grazie mille per essere intervenuto sul mio blog con questa splendida notizia! : )
grazie a te di avermi interpellato! ciao 🙂
Secondo me è il film piú bello di Kubrick e probabilmente del cinema tutto.
Immenso e coinvolgente in ogni suo dettaglio.
Anche secondo me è il film più bello di Kubrick. Grazie per il commento! : )
È privo di scene cruente o assurde, per questo non è considerato come dovrebbe…
A mio giudizio anche le 3 ore di durata hanno influito. Tra l’altro non ho mai capito chi lo accusa di essere un film lento: è lungo, certo, ma il ritmo ce l’ha eccome. Grazie ancora per il piacevole scambio! : )
Non è assolutamente lento!
😀
Film straordinario visto tanto tempo fa…mi hai fatto venire voglia di rivederlo 🙂
Secondo me non è il migliore di Kubrik ma rimane un capolavoro assoluto tecnicamente perfetto.
Imperdibile davvero!
Parole sante! : )
Recensione davvero interessante.
Kubrik è formidabile, non è un caso che sia una delle colonne portanti della storia del cinema.
Se non ti è ancora capitato di vederlo ti consiglio vivamente “paura e desiderio” il suo primo lungometraggio che vede un Stanley decisamente acerbo e alle prime armi, ma già capace di sconvolgere.
Devo assolutamente vederlo! Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Di Kubrick mi piacerebbe leggere un tuo commento su: “Eyes Wide Shut”. Non è certo una “rarità”, ma la profondità della prospettiva sul tema, e le tecniche per renderlo “visibile”, sono ancora di una attualità agghiacciante, secondo me. Il rischio, da non trascurare, è una recidiva dell’infiammazione cerebrale cui sono soggetto; che può rendermi logorroico, e dimentico dei miei adorati Pop Corn. Per darmi una mano, ti tocca disabilitare i commenti. Dieta è salute.
Purtroppo non l’ho visto, ma ce l’ho in watchlist da diverso tempo: non soltanto per il regista, ma anche perché nel cast c’è una delle mie attrici preferite, Vinessa Shaw. Mi sono “innamorato” di lei dopo averla vista in Two Lovers, film che ti raccomando ad occhi chiusi e che ho anche recensito (https://wwayne.wordpress.com/2013/06/27/guardatelo/). Grazie per il commento! 🙂
…tutte le donne di cui mi sono innamorato, me le sono sposate. L’ufficiale dello stato civile mi ha assicurato che sul mio atto di nascita ormai c’è posto al massimo per l’annotazione del decesso. Non ho scelta, perché ho giurato agli amici di morire molto tardi, ma di morire. Come vedi sono costretto ad andare al cinema raramente, e con gli occhiali scuri. In fiduciosa attesa che tu scorra la tua watch-list: bonne nuit!
Anche a te, e grazie ancora per la piacevole chiacchierata! : )
Barry Lyndon è meraviglioso in tutto e per tutto: attori, personaggi, storia, scene, musica… Ci sono scene che si ispirano a quadri del Settecento, c’è un modo tutto particolare di usare le luci… insomma, Kubrick era un vero genio. Ogni suo film è un capolavoro.
Sono totalmente d’accordo. Come ho scritto nel post, Barry Lyndon è uno dei suoi film meno celebrati, ma a mio giudizio è il più bello in assoluto. Ed è anche uno dei pochi film che riesce a non avere cadute di tono nonostante la durata iperbolica.
Metto qua il link della Sua recensione di David Copperfield, nella speranza che la apprezzino anche i miei lettori: https://marisasalabelle.wordpress.com/2020/10/27/david-copperfield/. Grazie per il commento! : )
Grazie a te!