Miles ha dei genitori apprensivi, una scarsa vita sociale e un’inquietante tendenza a recitare sempre e comunque il ruolo dello sfigato.
Poi si trasferisce in un college dell’Alabama, e la sua vita cambia da così a così. Per un gigantesco colpo di fortuna, gli viene assegnato come compagno di stanza il ragazzo più simpatico della scuola, Chip Martin detto il Colonnello. Questo autentico fuoriclasse dello scherzo prende Miles sotto la sua ala protettrice, gli insegna a vivere e gli presenta i suoi amici più fidati: il suo braccio destro Takumi e soprattutto lei, Alaska, bella come il sole, ribelle quanto basta e spumeggiante quasi quanto il Colonnello.
Così assistiamo alla vita universitaria di questo piccolo ma scatenato gruppo di amici: il Colonnello che organizza gli scherzi e le feste, Takumi che gli fa da spalla, Miles che tenta di far colpo su Alaska, lei che lo stuzzica ma in realtà pensa a un altro… insomma, una girandola di situazioni divertenti e appassionanti che più vai avanti a leggerle e più pensi “Cavolo, un libro così bello non l’ho mai letto in vita mia.”
Poi una sera Alaska riceve una telefonata. Quella breve conversazione telefonica la porta a scappare dal campus in piena notte, senza dire a nessuno chi l’ha chiamata, cosa si sono detti e perché ha tanta urgenza di andarsene da lì. Il romanzo a quel punto diventa un giallo, in cui questi misteri vengono dipanati a poco a poco, fino allo stupendo finale.
Non voglio aggiungere nient’altro su Cercando Alaska di John Green. Vi dico soltanto che, di tutti i libri che ho letto quest’anno, questo è quello che mi ha fatto più ridere, più commuovere, più riflettere su quanto gli amici possano cambiare in meglio la nostra vita.
Se non avete ancora deciso cosa regalare ai vostri amici per Natale, scegliete Cercando Alaska: andrete sul sicuro.
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Mi hai incuriosita !
Lo sto cercando su Anobii,appena me lo fanno avere lo leggerò!
Ciao wwayne
Autumn
Sono convinto che lo amerai alla follia. Grazie per il commento! : )
Mi piace perché anche se breve, dice tutto l’essenziale. Lascia la giusta curiosità per prenderlo e leggerlo tutto d’un fiato.
Esatto, Cercando Alaska è il classico libro da leggere tutto d’un fiato. Io dormivo poco la notte per poter leggere qualche pagina in più! : ) Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
interessante! segno 😉
Ottima decisione! Grazie per il commento! : )
L’autore è lo stesso di The Fault in Our Stars, come mi segnalavi in un altro post dove temevi che questo libro scadesse nel finale.
Mi fa piacere scoprire che non è stato così: per il tuo gusto di lettore e per la consapevolezza che forse stia germogliando un nuovo autore di grande talento. Terrò a mente il titolo 🙂
Hai ragione, John Green è un autore dal grande avvenire. Grazie per il commento! : )
Ok, oggi shopping! Grazie wwayne! 🙂
Grazie a te per il commento! : )
Ciao,
questa volta non sono del tutto d’accordo su quello che dici. Ho letto questo romanzo e l’ho trovato un buon romanzo per come è scritto, per come vengono espressi i sentimenti dei protagonisti, le dinamiche fra loro, i sentimenti di amicizia che li legano, i problemi adolescenziali che si trovano ad affrontare (ognuno ha i suoi e ognuno ha il suo modo). Definirlo una lettura divertente che poi si fa gialla mi pare un poco riduttivo, insomma.
Credo tra l’altro che sia il primo romanzo, o almeno il primo di successo, di John Green che, quanto a successi, dopo, ne ha già riscossi un bel po’: non ha solo un grande avvenire, ha già un discreto passato. 🙂
Come ti ho scritto il mese scorso, una delle mie paure era proprio quella di non riuscire a rendere appieno la bellezza di questo libro. So di non esserci riuscito, ma la mia speranza è che questo articolo possa servire quantomeno a far conoscere di più questo romanzo. Grazie per il commento! : )
Allora la mia “sottolineatura” forse contribuirà allo scopo! 😉
Incuriosisce… sebbene io non sia tipo da romanzi sentimentali! 🙂
Qua la parte “rosa” è importante ma non prevalente, quindi ritengo che possa piacere anche a chi non ama il genere. Grazie per il commento! : )
Ho letto da poco questo romanzo, e devo dire che ho apprezzato davvero tanto. È una storia che incuriosisce pagina dopo pagina, e nello stesso tempo affronta molti dei temi importanti degli adolescenti senza mai scendere nel banale o nella superficialità 🙂 ottima scelta e complimenti per la recensione
Hai perfettamente ragione, questo romanzo è molto profondo e pagina dopo pagina ti conquista sempre di più. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Ne avevo sentito parlare, mi incuriosisce molto, ora mi scarico l’estratto. Grazie della dritta! 🙂
Tra l’altro il film “Colpa delle stelle” o “Under the stars” tratto dal libro di John Green sta facendo un successo strepitoso, qualcuno l’ha visto? è bello?
Io non l’ho visto, ma un blogger di cui mi fido (il grande http://lapinsu.wordpress.com/) gli ha dato 7, quindi credo proprio che lo farò presto. Grazie a te per il commento! : )
Poche parole, molto convincenti
Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Sembra davvero molto interessante ! ** 😍👍
Mi fa molto piacere che questo libro abbia attirato la tua attenzione. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Sembra interessante. Ci farò un pensierino =)
Sono convinto che non ti deluderà, se deciderai di dargli una chance. Grazie per il commento! : )
Lo cercherò!! 🙂
Ottima decisione! Grazie per il commento! : )
Bellissima recensione. Mi hai colpito e incuriosito. Credo che lo leggero’.
Buona giornata.
Leonardo
Sono convinto che lo adorerai anche tu. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buona giornata anche a te! : )
sono curiosa – biblioteca, però.
Mi fa molto piacere che la mia recensione ti abbia convinta a leggere il libro. Grazie per il commento! : )
Incuriosito, credo che lo cercherò e leggerò 🙂
Ottima decisione! Grazie per il commento! : )
Grazie del consiglio wwayne. Sei sempre un caro amico. Isabella
Anche tu lo sei, Isabella. Al solito, ti lascio una canzone:
Grazie per il commento! : )
Mi fa sempre piacere lasciarti un commento e grazie per la canzone il cui dono apprezzo sempre. Isabella
Bello questo post ! ed è vero gli amici veri ti cambiano sempre la vita , in meglio. Senza amici la vita quasi non ha senso . Lo comprerò sicuramente , grazie del consiglio ! 🙂
Grazie a te per i complimenti e per il commento! : )
Cercando Alaska è uno dei miei libri preferiti. Credo che Green sia una delle migliori scoperte che io abbia mai fatto, è grandioso.
Sono completamente d’accordo. Grazie per il commento! : )
Il Culver Creek dovrebbe essere un liceo, non un’università. 😉
Miles fa riferimento ad un corso di Teologia, quindi credevo che lui e i suoi amici frequentassero la facoltà di Filosofia. Se ho sbagliato, chiedo venia. Grazie per il commento! : )
Diciamo che ora mi hai fatto venire il dubbio, però non mi sembra che i protagonisti abbiano più di diciotto anni.
interessante, segnato! 🙂
Sono sicuro che ti piacerà moltissimo. Grazie per il commento! : )
Bella recensione! compimenti! ti va di seguirmi che ricambio?:) sono nuova, ho aperto il blog da un mesetto, e mi piacerebbe farlo conoscere!
Ti seguo con molto piacere, e già che ci sono posto anche il link del tuo blog: http://travelisalwaysagoodidea.wordpress.com/. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Interessante! In effetti ho decisamente molto più timore di leggere Colpa delle stelle!
Tra l’altro il film tratto da Colpa delle stelle è stato incluso in una classifica dei migliori film del 2014: http://lapinsu.wordpress.com/2015/01/07/top-film-2014-i-film-piu-belli-dellanno/. Tuttavia, non ho in programma di leggere quel libro a breve. Grazie per il commento! : )
Lo guarderei per curiosità, non per altro 🙂
Letto qualche mese fa ma non mi aveva fatto impazzire. Non dico che non sia bello, ma secondo me il personaggio di Alaska non è bello e misterioso come mi aspettavo. Se ti interessa qui c’è la mia recensione 🙂 https://antrodellibro.wordpress.com/2014/08/23/looking-for-alaska-john-green/
La tua recensione è ottima. Anche tu hai giustamente rilevato che Cercando Alaska è un libro spezzato in due, con un registro, un’atmosfera e delle tematiche completamente diverse tra la prima e la seconda parte.
Sono d’accordo anche sul fatto che Alaska avrebbe potuto venire tratteggiata meglio. L’attenzione è puntata principalmente su Miles e sui sentimenti che lui prova per lei: Alaska è più un oggetto del desiderio che un vero e proprio personaggio.
Nell’ultimo periodo ho letto:
Patrick Quentin, “Fiesta di morte”
Giuseppe Bertolini, “Pollentia A.D. 402”
Pierfrancesco Prosperi, “Undicimila settembre”
Darcey Steinke, “Salvami”
Lewis B. Patten, “L’assassino di Yuma”
John Green, “Città di carta”
Quest’ultimo libro ha molti punti in comune con Cercando Alaska (infatti l’autore è lo stesso): anche qui un ragazzo un po’ sfigatello che si innamora di una ragazza bellissima e problematica, anche qui un’improvvisa fuga da parte di lei, anche qui l’ossessivo tentativo da parte di lui di capire cosa sia successo. Nonostante la sua scarsa originalità, mi è piaciuto moltissimo. Tra l’altro ho deciso di leggerlo grazie alla raccomandazione di questa youtuber:
Talvolta parla di libri troppo “giovanili” per me, ma in linea generale tendo a dare fiducia ai suoi consigli. E poi è troppo simpatica! : ) Grazie per il commento! : )
Anche io avevo sentito parlare molto bene di “Città di carta”, ma avevo pensato di non leggerlo perché, come hai detto anche tu, mi sembrava troppo simile a “Cercando Alaska”. Però se mi dici che ti è piaciuto posso dargli una chance 🙂
Grazie anche per il canale Youtube! Mi piace sempre scoprire qualche nuova persona che parla di libri 🙂
In pratica Città di carta è una versione “rallentata” di Cercando Alaska, nel senso che ha una trama di base molto simile, ma raccontata con un ritmo mooolto più lento. Comunque, ad avercene di libri (e di scrittori) così. Grazie a te per i tanti interventi che hai fatto sul mio blog! : )
Mi hai incuriosito, lo leggerò di sicuro!
Figurati, mi piacciono i post che fai e poi è sempre bello confrontarsi e scambiarsi idee 🙂
Sento parlare di questo libro da un sacco di tempo e ce l’ho anche in ebook. Prima o poi arriverà il suo momento e, dopo aver letto la recensione, risale di molto nella classifica dei libri da leggere in tempi brevi 😉
Lietissimo di aver fatto balzare Cercando Alaska in cima alla tua hit parade! : ) Grazie per il commento! : )
Ciao! Io ho trovato il libro veramente bello (anche se la protagonista femminile, Alaska, mi ha fatto storcere il naso un paio di volte) però il mio preferito tra quelli di J. Green, per adesso, è Teorema Catherine…dire che è un romanzo spiritoso è poco! Se non l’hai ancora letto (ma anche se lo hai già fatto) la mia recensione è qui https://lalibreriadij.wordpress.com/2015/01/22/teorema-catherine/ 😉
Ho letto tutti i libri di John Green, e anche secondo me Teorema Catherine è il migliore. Ovviamente condivido anche la tua speranza che ne facciano un film: in tanti punti sembra quasi la sceneggiatura di un road movie.
Nell’ultimo periodo ho letto:
Lewis B. Patten, “Il cacciatore di bisonti”
Frank Leslie, “Il sentiero della morte”
Marco Greganti, “L’ultimo diario”
Marco Ursano, “Cronache dalla seconda guerra dell’acqua”
Daniel F. Galouye, “Stanotte il cielo cadrà”
John Green, “Colpa delle stelle”
Patrick Dewitt, “Arrivano i Sister”
John Green, “Teorema Catherine”
Wallace Breem, “Aquila nella neve”
L’ultimo è quello che mi è piaciuto di più: te lo straconsiglio se non l’hai già letto. Grazie per il commento! : )
interessante.
Grazie per il commento! : )
figurati. buona serata
Eh…abbiamo avuto delle sensazioni diffeenti. Secondo me siamo lontani da Città di carta…
Io invece, se dovessi fare una classifica dei migliori libri di John Green, al primo posto metterei Teorema Catherine. Ma la qualità media dei suoi libri è talmente alta che è difficilissimo dire qual è il migliore o il peggiore, sono tutti bellissimi! : ) Grazie per il commento! : )
Pingback: ma perchè il grande Boh? | La Mela sBacata
Hallo!
Hai visto la mini serie tratta dal libro?
Io l’ho scoperta da poco e sono a metà, nel frattempo sto anche rileggendo il romanzo 😉
Sinceramente devo ancora capire se mi piace o meno. A tratti è identica al libro (stesse identiche frasi), a volte però anticipa gli eventi e stravolge alcune caratteristiche (non ho capito perché il padre di Lara non sia un medico, ma diventa autonoleggiatore di limo).
Comunque è interessante vedere situazioni che nel romanzo puoi solamente immaginare dato che è scritto esclusivamente dal punto di vista di Miles.
Mchan
In questo periodo sono impegnato a leggere un libro (“L’alveare di Hellstrom”, molto bello per ora), ma quando l’avrò finito potrei tranquillamente dare una chance alla serie tv di Cercando Alaska.
Comunque sono d’accordo con te: il romanzo è molto “Miles – centrico”, e questo talvolta mette un po’ in ombra i riuscitissimi comprimari del libro.
Rimanendo in tema di serie tv, ho adorato il tuo post su Perry Mason, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://mylovelytrips.wordpress.com/2020/11/03/perry-mason/. Grazie mille per il tuo graditissimo ritorno nel mio blog! : )
Ma grazie!!!!
Quando e se la guarderai mi piacerebbe sapere cosa ne pensi. Non so se farò un post in merito.
Io al momento sto recuperando una marea di serie tv.
Anche tu hai visto Perry Mason? Che ne pensi?
Mchan
Non l’ho visto, ma il tuo post mi ha incuriosito: se gli darò una chance sarai la prima a saperlo! : ) Buon appetito! : )
Felice di essere stata di ispirazione! 😉
Mchan