I mitici anni 80

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L’anno scorso vi ho confessato che Tutto può cambiare è l’unico film riuscito nell’impresa di farmi piangere. E non perché fosse triste: al contrario, era un inno di commovente bellezza alla speranza, alla musica, a New York e alla vita in generale.
Di conseguenza, quando ho saputo che il regista di quel capolavoro stava per sfornare un nuovo film, ho fatto i salti di gioia come se avessi fatto un terno al lotto. Ma all’euforia iniziale si è presto accompagnato il timore di rimanere deluso: dopo aver azzeccato il film della vita infatti è sempre molto difficile ripetersi. E poi stavolta John Carney non girava a New York, non era finanziato da Hollywood e soprattutto non poteva più contare su Keira Knightley e Mark Ruffalo, la cui alchimia era stata fondamentale per la buona riuscita di Tutto può cambiare.
Come ha fatto il buon Carney a fare centro un’altra volta nonostante tutto questo? Semplice: ha scritto un film sulla musica degli anni 80.
Sing Street ruota attorno ad un gruppo di liceali con la passione per la musica, che hanno la fortuna di assistere in tempo reale alla maturazione di alcune delle migliori band di sempre: gli Spandau Ballet, i Duran Duran, i Genesis, i Cure… i ragazzi cominciano ad ascoltare ossessivamente i loro vinili e le loro musicassette, e piano piano danno origine ad una musica tutta loro, che prende spunto da ognuna delle loro band preferite. Come in Tutto può cambiare, il regista ci dà modo quindi di assistere al miracolo della musica che prende forma, partendo dagli spunti più banali e arrivando poi a livelli elevatissimi di qualità.
E come nel suo precedente film, John Carney non bada soltanto alla musica, ma anche alla storia. Sing Street infatti si concentra anche sulle vicende private dei ragazzi, e dà spazio a un sacco di comprimari davvero irresistibili: il fratello fricchettone del cantante, la ragazza che lui vorrebbe conquistare, il serioso preside della scuola… ciascuno di loro, pur essendo esterno alla band, finisce per influenzarne pesantemente la crescita musicale e umana, perché è proprio dalle loro esperienze di vita che i ragazzi tirano fuori i loro pezzi migliori.
Dopo aver visto Sing Street sono uscito con il sorriso sulle labbra, canticchiando quelle canzoni per tutta la strada dal cinema a casa mia. Sono convinto che farebbe lo stesso effetto anche a voi.

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121 risposte a I mitici anni 80

  1. unododici ha detto:

    Intanto mi guardo Tutto può cambiare, mi stimola il tuo entusiasmo per questo film. 😉

    • wwayne ha detto:

      Non ci avevo pensato, ma hai ragione: la mia è una sorta di recensione doppia, che mette in luce i lati positivi di entrambi i capolavori di John Carney. Ed è un’ottima idea quella di guardare prima l’uno e poi l’altro, perché sono davvero due facce della stessa medaglia: diversa storia, diversa ambientazione, diverso budget, ma identico, profondo e trascinante amore per la musica. Ti lascio qua una delle migliori canzoni di Tutto può cambiare:

      Grazie per il commento! : )

      • unododici ha detto:

        Visto il film nel pomeriggio. Molto bello e convincente. Devo dire che stamattina con il cellulare non potevo vedere questo video che mi hai postato, ora scopro che si tratta di una delle due scene più belle del film, insieme all’incisione del brano sulla terrazza.

      • wwayne ha detto:

        Ero sicuro che ti sarebbe piaciuto! E hai perfettamente ragione, quelle due scene sono una più bella dell’altra. Grazie per avermi fatto conoscere il tuo parere! : )

    • emipil96 ha detto:

      Tutto puo’ cambiare è un film di una dolcezza e intelligenza incredibile, recuperalo subito quel film!
      buon cinema 🙂

      • wwayne ha detto:

        Mi fa molto piacere che anche tu abbia apprezzato quello splendido film. Grazie per il commento, e buon cinema anche a te! : )

      • unododici ha detto:

        Visto subito, se guardi il commento successivo a questo ho parlato della visione. Gran bel film, grazie. 😉

  2. girlnightmare ha detto:

    Articolo bellissimo complimenti

    Inviato da iPhone

    >

  3. Mapy ha detto:

    Grazie Wwayne, anche io guarderò Tutto può cambiare. A parte la tua ottima recensione, mi ispira anche il titolo. Il film sugli anni 80 poi è decisamente per una 47enne nostalgica come me. 😊 mi piacerà di sicuro.

  4. Laura Parise ha detto:

    La musica degli anni ottanta non morirà mai, è talmente speciale che… tant’è vero che spesso ascoltiamo dei remix

  5. photoforeverblog ha detto:

    Buongiorno e buona domenica a me i film che mi hanno fatto commuovere sono La vita è bella e Titanic.
    Il mio regista preferito è Quentin Tarantino.
    Ciao e buona domenica

    • wwayne ha detto:

      La vita è bella e Titanic sono indubbiamente due film molto intensi, e hanno una cosa in comune con Tutto può cambiare: sono il punto più alto della carriera di chi li ha diretti.
      Riguardo a Tarantino, che dire, un regista straordinario. The Hateful Eight mi è piaciuto meno rispetto al suo western precedente, ma anche quando non è al massimo della forma Quentin riesce sempre a tirar fuori qualcosa di buono. Grazie per il commento, e buona Domenica anche a te! : )

  6. ottimistaillusa ha detto:

    Direi proprio che la tua recensione rende giustizia a questo bellissimo film! Per quando mi riguarda sing street è anche più bello di tutto può cambiare! 🙂

    • wwayne ha detto:

      Pochissimi film reggono il paragone con Tutto può cambiare, che considero l’unico capolavoro uscito negli anni 10 (e siamo già a fine 2016). Sing Street rientra certamente in questa cerchia ristretta, e la cosa non mi stupisce affatto: John Carney è un regista così talentuoso e geniale che riesce sempre a tirar fuori qualcosa di straordinario. E’ uno di quegli autori che si mantengono sempre su standard altissimi di qualità, e quindi è difficile dire cosa è meglio e cosa è peggio: è sempre tutto perfetto.Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

  7. luigicalisi ha detto:

    Oltre a “Sing Street” (che ho adorato e recensito qui: https://troppolontanidallestelle.wordpress.com/2016/11/10/sing-street-capolavorico/) di John Carney è notevole anche il film d’esordio “Once”: una storia di grande delicatezza ambientata ancora una volta a Dublino, dove la musica è sempre protagonista.
    “Tutto può cambiare” invece mi manca. Dovrò rimediare!

    • wwayne ha detto:

      E a me manca Once. Una volta ho provato a guardarlo in treno, ma il rumore delle rotaie era più forte del solito e quindi copriva l’audio del pc. Da allora è passato qualche mese, e tra una cosa e un’altra non ho ancora guardato quel film. Devo assolutamente rimediare anch’io. Grazie per il commento! : )

  8. tatianakepos ha detto:

    Anch’io son cresciuta con quella musica, ero bambina e certe melodie son rimaste impresse.
    Devo vederlo!
    Taty

    • wwayne ha detto:

      E sono convinto che lo amerai anche tu! Io gli anni 80 li ho appena sfiorati (sono nato pochi mesi prima del ’90), ma subisco moltissimo il fascino di questo decennio, soprattutto dal punto di vista musicale. Di conseguenza, è stato un gran colpo di fortuna che uno dei miei registi preferiti abbia fatto un film proprio sulla musica degli anni 80: davvero non potevo chiedere di meglio. Grazie per il commento! : )

  9. bukurie ha detto:

    Non ho ancora visto questo film , ma essendo amante della musica anni 70-80 e 90 sono certa che mi piacerà . Questo film mi sembra che sta per diventare un inno alle reality show musicali che sfornano nuovi talenti come il pane . Ad esempio X Factor in Italia mi ha fatto conoscere artisti meravigliosi come Chiara , Giusy , Francesca eccetera . Un sorriso 🙂

    • wwayne ha detto:

      In realtà Sing Street è più un inno alle band “caserecce”, quelle formate da pochi compagni di scuola che probabilmente non calcheranno mai i grandi palcoscenici, ma nel loro piccolo riescono comunque a creare arte e a donarla al mondo.
      Sul fatto che i reality ci abbiano regalato grandi talenti sono totalmente d’accordo. Purtroppo non tutti hanno avuto il successo che meritavano: penso ad esempio a Claudia Megré, concorrente di The Voice e autrice l’anno scorso di questa stupenda canzone:

      Magari il destino le riserverà una seconda opportunità. Grazie per il commento! : )

      • bukurie ha detto:

        Sarò una delle poche persone che non ha visto The Voice e grazie per avermi fatto conoscere questa nuova voce che merita di essere conosciuta .

  10. lamelasbacata ha detto:

    Come al solito una recensione che mette la voglia di approfondire. Grazie 🙂

  11. natipervivereblog ha detto:

    Bellissima recensione! Quando l’ho letta ho rivissuto lo spirito di libertà che ho avuto la fortuna di “assaporare” in quegl’anni straordinari

    • wwayne ha detto:

      Io invece sono cresciuto negli anni 90, e non me ne lamento: anche quello è stato un decennio di una bellezza unica, da tutti i punti di vista. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

  12. Antonella P. ha detto:

    Avevo già intenzione di vedere Sing Street, dopo il tuo articolo vedrò anche Tutto può cambiare!

  13. Paola C. ha detto:

    Lo devo vedere assolutamente!!! 🙂

  14. Fabio Lotti ha detto:

    Bellissimo film, visto da pochissimo, anche Once del 2008 è davvero stupendo, sempre di john Carney.
    Al più presto guarderò anche tutto può cambiare!:)

  15. Julian Vlad ha detto:

    Hai scritto bene, come meglio non si potrebbe: “assistere al miracolo della musica che prende forma” è sempre un’emozione particolare, bella perché bella, per chi ama la musica (sembra un distinguo banale, ma conosco persone per le quali la musica è indifferente… boh!), per chi ha sperimentato, almeno un po’, cosa voglia dire fare musica, e grazie a chi ha la sensibilità, la passione e la capacità di raccontare questi momenti, con un mix ben riuscito di leggerezza, trasporto e intreccio di storie umane. Ho adorato Tutto può cambiare, dunque ora attendo di godermi questo nuovo lavoro del medesimo autore 🙂

    • wwayne ha detto:

      Hai scritto un bellissimo commento, in cui spiccano due parole in particolare: passione e leggerezza. Le puoi trovare in entrambi i film di John Carney che ho citato nel post, e a mio giudizio sono proprio la passione e la leggerezza che più di ogni altra cosa hanno portato il regista a fare centro due volte di fila.
      Sfornare un capolavoro è difficile, ripetersi è ancora più difficile: John Carney ci è riuscito, e questo gli permette di entrare nel ristretto gruppo di registi che non sono stati, per usare un termine musicale, una “one hit wonder.” Speriamo che di “wonders” continui a regalarcene ancora moltissime, sempre nel segno della sua grande passione per la musica. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

  16. Pingback: Uomo di tai chi | Il blog vuoto

  17. Bluebellsweet ha detto:

    Ciao, sono di nuovo io 🙂 Fallinbooks sta facendo un giveaway se ti va di partecipare, qui c’è il link dove ti ho invitata ad unirti a noi se ne hai piacere ^^
    https://sweetbooksme.wordpress.com/2016/11/14/fallinbooks-giweaway/
    buona serata! 🙂

  18. QueenFaee Studio ha detto:

    very nostalgic!! certo la colonna sonora già da sola vale un film, sono proprio curiosa di vedere se la storia è davvero in grado di starle al passo come suggerisci tu!!
    grazie a presto

    • wwayne ha detto:

      Hai ragione, una buona colonna sonora da sola può rendere un film degno di essere visto. Se poi c’è anche una storia alla sua altezza, come in questo caso, allora non manca proprio niente. : ) Grazie a te per il commento! : )

  19. B ha detto:

    Non conosco nessuno dei due film, ma vedrò di rimediare. Da come ne parli sembrano fare al caso mio, quindi sono felice di andarmeli a recuperare.
    L’unica cosa che mi turba è che io non apprezzo per niente la Knightley, non mi piace proprio come attrice, la trovo poco espressiva e calata sempre nello stesso personaggio. Dopo che mi ha regalato una pessima Elisabeth Bennet (personaggio che amo) in Orgoglio e Pregiudizio ho proprio rotto con lei. Comincerò dall’ultimo film di cui parli 🙂

    • wwayne ha detto:

      Nei contenuti extra del dvd di Tutto può cambiare Keira Knightley dice proprio questo: si era stancata di interpretare sempre lo stesso personaggio (e di morire sempre e comunque alla fine del film), e quindi aveva accettato questo ruolo proprio perché le dava l’opportunità di recitare in un film molto più positivo e solare di quelli a cui era abituata. E ha fatto proprio bene, perché come dicevo nel post lei e Ruffalo hanno un feeling straordinario. Con qualsiasi altra coppia di attori il film non sarebbe più stato il capolavoro che è. Grazie per il commento! : )

      • B ha detto:

        Haha ecco! Quando moriva era l’unico momento in cui la apprezzavo..non la posso proprio vedere. Comunque vedrò il film chissà che la rivaluti davvero!

  20. M.E. ha detto:

    Ciao e grazie per il suggerimento. Guarderò appena posso.

  21. Ho pianto come una bambina con questo film e sono nata nell’88 quindi non ho neanche vissuto quegli anni la… Devo assolutamente recuperare “Tutto può cambiare”! Stupenda recensione e grazie! 😀

  22. crisss66 ha detto:

    Appena possibile lo vedrò…io sono cresciuta con la musica degli anni ’80 😉

  23. emipil96 ha detto:

    Leggendo l’articolo ho avuto un flash al film “ONCE”, forse alcune tematiche sono in comune, o magari il modo con cui trattano gli argomenti sono molto simili tra loro. Di sicuro darò una seconda visione al film

    • wwayne ha detto:

      In comune non ci sono soltanto le tematiche, ma addirittura il regista: Once è il suo primo film, Tutto può cambiare il secondo, Sing Street il terzo. Ha iniziato da poco, ma ha già una filmografia da sogno. Grazie ancora per i tuoi interventi! : )

  24. vincenza63 ha detto:

    Grazie, me li vedrò con entusiasmo!

  25. EnzoRasi ha detto:

    Wwayne c’è che tu hai il rock dentro e non solo quello: questo è il motivo della tua recensione che spingerebbe a guardare il film anche al preside serioso della scuola. Quanto alla musica…scrive benissimo, spara attacchi di sintassi perfetti e resta per sempre anche per un vecchio blogger come me cresciuto a pane e Dylan, acqua e Led zeppelin, primo piatto e Beatles, secondo Genesis contorno Deep purple e per frutta i Simple minds.
    Dalla meta dei 60 in poi quelli come me che avevavo allora sedici anni hanno avuto l’occasione più ghiotta della loro vita: partire con Hendrix e attraversare la vita delle note come se fosse la propria. Tu scrivi così e chi ti risponde lo sente. E ti batte il cinque. Il film l’ho visto e mi sono commosso. Volevo anche dirti che scrivo anche qui
    http://minimalia-minimo.blogspot.it/
    ma le due piattaforme sono “ostili” e non comunicano. Peccato

    • wwayne ha detto:

      Tu ti sei commosso con Sing Street, io con Tutto può cambiare: è evidente che John Carney ha un talento unico nel far struggere lo spettatore senza fare film tristi, ma anzi celebrando con una passione e una positività uniche la bellezza della musica e della vita.
      Le belle parole che hai speso per me mi lusingano profondamente, e le ricambio di cuore. Riguardo al secondo blog, hai perfettamente ragione: di fatto blogspot impedisce di commentare a chi ha un blog WordPress. Ma io me ne frego, e ti leggerò con immenso piacere anche su quella piattaforma. : ) Grazie mille per il bellissimo commento! : )

  26. Pingback: Bottoni #9 | CATTURA

  27. Julian Vlad ha detto:

    Aggiornamento post visione. Da anni vado poco al cinema, per vari motivi, ma per questo film, non appena scorto in locandina nella mia città, ho voluto fare un’eccezione, specie dopo aver letto il tuo post e aver scoperto che conoscevo già l’autore.
    E avevi ragione: mi ha fatto lo stesso effetto, e non solo a me 😉
    Delizioso e divertente.

    • wwayne ha detto:

      Mi lusinga profondamente che ancora una volta tu abbia deciso di dare fiducia al mio consiglio cinematografico. E ovviamente, mi fa molto piacere che anche tu l’abbia apprezzato così tanto: per descriverlo hai usato un aggettivo perfetto, perché Sing Street è davvero un film delizioso. E’ senza dubbio uno dei migliori che abbia visto quest’anno. Grazie per avermi fatto conoscere il tuo parere! : )

  28. tachimio ha detto:

    Ne sono certa anch’io mio caro. Ci sono anche gli Spandau Ballet ? Io li adoravo. Grazie caro wwayne .Un abbraccione. Isabella

    • wwayne ha detto:

      Gli Spandau Ballet ci sono, e per fortuna aggiungo io! Sono una delle migliori band di sempre. Al solito, ti lascio una canzone (e ovviamente è il loro pezzo migliore, “True”):

      Grazie a te per il commento, e un abbraccio anche da parte mia! : )

  29. guidodamiano ha detto:

    Sempre interessante leggere i tuoi post-recensioni. Guarderò non appena possibile entrambi i film e magari, chissà, potrò prendere ispirazione per un mio nuovo post. Come sai anche per me la musica è filo conduttore. Per esempio la colonna sonora del mio ultimo articolo, che parla di cambiamento, non poteva che essere Changes di David Bowie.
    Ecco il link: https://lultimachance.wordpress.com/2016/11/25/mutamenti/

    … anche se ci sei già passato 😉

    Ciao
    Guido

  30. Topper Harley ha detto:

    “Tutto può cambiare” è nella lista dei film da vedere. Prima di “Sing street” preferisco guardare questo…

  31. Lory ha detto:

    Bellissimissimo post.complimenti!

  32. venuseyes ha detto:

    Mi sa che devo vederlo!

  33. alessandracampli ha detto:

    Adoro gli anni 80 li ho vissuti e li rivivrei con tutto il cuore anche da ora il periodo più bello della mia adolescenza non conosco questo film ma dalla tua trama credo che rimarrei soddisfatta bei tempi erano

  34. kasabake ha detto:

    E’ successo oggi, dopo settimane e settimane di tempo, che io abbia a avuto modo di recuperare alcuni dei tantissimi film che tu, nei vari post, ma ancor di più nei vari commenti avevi consigliati e non ne parlerò ora, in questo commento, per non togliere spazio o distrarre l’attenzione dall’oggetto del post stesso ovvero una paradossale operazione nostalgia per un periodo che invero non hai nemmeno vissuto!

    La tua empatia ti ha sempre permesso di abbracciare epoche storiche del cinema lontanissime dalla tua anagrafica (sei un cultore della golden age del genere western, apprezzandone la sintassi asciutta e senza orpelli dei grandi maestri ed abbracci in una personale visione di cinema sincero e diretto mostri sacri dell’espressionismo come Fritz Lang, per lo più ignoto a chi ha i tuoi stessi anni), ma la musica, oh, la musica ha sempre nei tuoi scritti giocato un ruolo essenziale, quasi da cicerone per navigare nella sociologia e nell’antropologia delle sceneggiature, per cogliere gli innamoramenti visti sul grande schermo ed ora, con questo post (o meglio, come hai detto in un commento, in questa duplice recensione) abbracci un decennio che ti appartiene appunto solo culturalmente, avendo tu vissuto la formazione sentimentale verosimilmente dieci anni dopo…

    Forse è proprio questa considerazione quasi distopica (tra il tuo amare un periodo che comprendi sinceramente nei suoi valori, senza il filtro ipocrita di chi ritiene più bello ciò che ha vissuto in prima persona) che mi ha spinto a leggere con attenzione un post il cui titolo normalmente mi averebbe fatto fuggire, temendo la solita solfa di chi preferisce la musica di una volta, i film di una volta, i cartoni animati di una volta… No, no, non si cada mai nemmeno per un momento in inganno, perché tu Wwayne non sei mai davvero così, non cadi mai in queste trappole e WordPress  è pieno zeppo di tuoi commenti adulatori per artisti musicali contemporanei, spesso nemmeno molto conosciuti, quasi di nicchia, che si muovono nel sottobosco dance o pop grazie alla diffusione dei loro video nei social…

    Alcuni link a YouTube con cui dissemini le tue parole qui e là nel web, rimandavano a brani che ben conoscevo e che apprezzavo, ma altre volte sono state gioiose epifanie di cose di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza e che mi hanno arricchito, foss’anche perché amo la cultura pop, sia artisticamente in senso ampio, sia nello specifico musicalmente.

    Insomma, la musica la ami davvero e la usi come metro di giudizio per capire quanto un regista o uno sceneggiatore capiscano di un’epoca o di un momento particolare: lo hai fatto con l’appassionato e robusto “Begin Again” (malamente tradotto con un riciclatissimo “Tutto può cambiare“), divenuto una colonna portante del tuo immaginario e della tua formazione (inseristi il personaggio di Dan Mulligan nell’elenco dei tuoi prefrriti in assoluto, in compagnia di titani come  Sean McGuire o Forrest Gump…) e lo hai fatto di nuovo con Sing Street, di nuovo un’opera assolutamente autorale di quell’indipendente dublinese di John Carney, un uomo di cinema che si scrive e si dirige tutto da solo, curando ogni aspetto del film come un romanziere fa con un suo libro…

    Personalmente non ho le tue stesse passioni, non tutte almeno e di certo se non fosse stato per  te non avrei nemmeno visto “Begin Again“, malgrado il mio altissimo rispetto per Ruffalo (attore che considero un vero gigante), ma alla fine l’ho fatto e te ne ringrazio, per cui penso farò lo stesso con l’ultimo suo film…

    E’ una gioia per chiunque sia sano d’intelletto annusare il profumo della coerenza intellettuale di una persona come te che quando parola di cinema e di musica non tadisce mai i suoi pensieri ed i suoi principi, regalando, manciate di ottimismo solare e dispensando gratuiti e mai ovvi consigli.

    Scusa se ci ho messo del tempo a scrivertelo, ma sappi che l’ho sempre pensato…

    P.S. Non dimenticare di guardarti la fiction tv Netflix di “The Get Down“, giacché più di altri coglieresti l’aspetto favolistico, in contrapposizione stridente con il realismo dei fatti, con cui il maestro Baz Luhrmann ha scritto il plot e diretto l’episodio pilota, ma più di ogni altra cosa comprenderesti l’imponente forza comunicativa della black dance music, la sua genesi comune con la spiritualità dei soul e l’esplosione lirica della discomusic, con quel mix di glamour sfacciato e senso di revanscismo da ghetto che fuoriesce da ogni graffito impresso sui vagoni della metropolitana di superfice…

    • wwayne ha detto:

      Sono molto curioso di sapere quali sono i film da me consigliati che hai recuperato ultimamente, e il tuo parere su ciascuno di essi. E’ evidente che per il momento vuoi mantenere il riserbo sull’argomento, altrimenti saresti stato più specifico: lascio a te la decisione su quando e dove svelarmi questa lista di film, sperando che ognuno di loro sia stato per te del tempo ben speso.
      Hai perfettamente ragione: anche nella musica io inseguo l’artista o il gruppo di nicchia, quello che non farà mai un milione di visualizzazioni su Youtube, ma merita comunque di ricevere da parte mia tutta la pubblicità possibile. Questo artista è un ottimo esempio:

      E se ami la cultura pop, allora non puoi perderti quest’altra canzone, il cui video è un portentoso omaggio alla pop art:

      Riguardo a The Get Down, è probabile che lo guardi a breve, perché le due serie che sto seguendo (Westworld e Shades of Blue) sono entrambe vicine alla conclusione. Le due serie si compensano perfettamente, perché alla voluta freddezza di Westworld fa da contraltare l’atmosfera incantevole di Shades of Blue: i poliziotti di quella serie sono una grande famiglia, in cui ciascun membro è legato agli altri da un affetto profondissimo, ed è proprio questa perfetta alchimia tra i vari personaggi il punto di forza della serie. Ray Liotta poi nei panni del “capofamiglia” del distretto è semplicemente strepitoso, mai avrei creduto che fosse così bravo.
      Ricordo che di Shades of Blue parlammo già una volta mesi fa, quando ti dissi che ero molto curioso di vedere come sarebbe stato vedere una donna super glamour come Jennifer Lopez nei panni di una poliziotta: ebbene, ti dirò che anche il suo è un bellissimo personaggio, perché oltre ad essere una donna con il distintivo è anche e soprattutto una madre innamoratissima di sua figlia. Questo amore materno avrà grandi ripercussioni su tutti i poliziotti del 64mo distretto: non ti dico quali siano queste conseguenze per non rovinarti il piacere della visione. Grazie mille per i complimenti e per il ricchissimo commento! : )

  35. zack ha detto:

    L’ho visto ieri! E mi è piaciuto un casino! Certo, Tutto può cambiare fu una montagna di emozioni che cadde addosso a tutti noi senza che ce l’aspettassimo minimamente. Sing Street doveva quindi fare inevitabilmente i conti con delle aspettative altissime, ma ne è uscito alla grande. Soprattutto se consideriamo, come hai anche notato tu nel post, che questa è una miniproduzione irlandese. La verità è che John Carney è davvero un grande. È uno che riesce a rendere credibile e naturale dei momenti che sulla carta sono smielatissimi. È uno che, nel caso particolare di Sing Street, mi ha riportato con la mente a quando avevo 15 anni, con le prime cotte matte per le ragazze e con quello spirito avventuriero che mi faceva sentire sempre pronto a realizzare tutti i miei sogni nel cassetto.
    In più vabbè è riuscito persino a tirare un paio di botte di carisma da Jack Reynor… che io non lo credevo affatto possibile.
    Ovviamente, come sempre, gran bel pezzo!

    • wwayne ha detto:

      Hai centrato il punto: Tutto può cambiare colpì così tanto gli spettatori perché probabilmente quasi nessuno si aspettava che fosse un tale capolavoro. Dal trailer e dalle informazioni che giravano in rete si parlava di un film musicale con venature romantiche: niente di sbagliato, ma in realtà Tutto può cambiare è molto, ma molto di più.
      In fondo questa descrizione calza a pennello anche a Sing Street, dove però l’elemento romantico è molto più accentuato. E come hai scritto tu, soltanto John Carney poteva riuscire a fare un film come questo senza scadere nello smielato.
      Verissimo anche che Sing Street riesce a cogliere in pieno lo spirito avventuriero, la voglia di spaccare il mondo (e la convinzione di poterlo spaccare) che sono tipici di quell’età.
      Riguardo a Jack Reynor, il suo è senza dubbio uno dei personaggi più interessanti del film. All’inizio sembra un tipo irritante, il classico rompiscatole che lo spettatore spera di veder uscire dallo schermo il prima possibile, invece poi rivela una positività e (come hai detto tu) un carisma assolutamente inaspettati. Ormai l’abbiamo capito, John Carney ci riserva sempre un sacco di belle sorprese! : ) Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

  36. lorenzociofani ha detto:

    Complimenti! Sono sulla tua lunghezza d’onda!

  37. cordialdo ha detto:

    Molto interessante questa tua riflessione che è anche un ricordo di certa musica piacevolmente indimenticabile. Ciao buona serata. a presto. Osv.

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  39. marcellomoriondo ha detto:

    Bello. Concordo con quanto scrivi.

  40. Rò La Rò ha detto:

    Grazie del consiglio. Bel post. – Tutto può cambiare – l’ho visto anni fa. Mi è piaciuto ma non lo ritengo uno dei migliori. – Sing street – sembra più interessante ed è proprio quello di cui ho voglia adesso 😉
    Ti farò sapere …

  41. Sga Channel ha detto:

    Non lo conoscevo.Bel film

  42. fabioricci ha detto:

    L’ha ribloggato su Musica, Arte ed Eventi da Milanoe ha commentato:
    Davvero interessante

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che abbia attirato la tua attenzione. Visto che abbiamo in comune la passione per la musica, condivido con te e con i miei lettori questa canzone:

      Grazie mille per il commento e per il reblog! : )

  43. viga1976 ha detto:

    Io avevo visto Once e non mi era piaciuto, però questo Sing Street mi ha interessato fin dal trailer. Lo recupererò, perché amo profondamente i film che mettono la musica al centro della narrazione

    • wwayne ha detto:

      Allora Sing Street è fatto apposta per te! Visto che abbiamo in comune la passione per la musica, condivido con te e con i miei lettori questa canzone:

      Grazie per il commento! : )

  44. ivanjournal ha detto:

    L’ha ribloggato su News of Ivan's Journale ha commentato:
    Non solo l’ho visto ma rebloggo il tuo articolo:-)

  45. vinginzblog ha detto:

    L’ha ribloggato su Vin Ginz.

  46. ortensia ha detto:

    Che coincidenza l ho visto in tv domenica scorsa…..le commedie irlandesi sono imbattibili se fatte bene.😀

    • wwayne ha detto:

      Onestamente non conosco molto il cinema irlandese. Tuttavia, questo regista è davvero di un talento formidabile, e i suoi ultimi film lo rivelano in modo molto chiaro. In particolare Tutto può cambiare, che considero uno dei 3 capolavori che sono usciti negli anni 10 (gli altri 2 sono “La famiglia Bélier” e “A United Kingdom”).

  47. renzodemasi ha detto:

    Bel film! L’ho visto a Natale in un piccolo cinema: una bella esplosione di ”curiana” felice-tristezza 🙂

    • wwayne ha detto:

      Come ho scritto nel post, Sing Street è un film volutamente “artigianale”, quindi hai fatto benissimo a vederlo in un piccolo cinema: in un multisala sarebbe stato totalmente fuori contesto. E lo dico da spettatore non del tutto critico nei confronti delle multisale: ci sono tanti ottimi film che vengono proiettati soltanto in quei cinema, quindi se non fosse per loro avremmo una programmazione decisamente più ristretta. Grazie per il commento! : )

  48. time2lifestyle ha detto:

    Grazie per la dritta. 😊😊😊

  49. Madame Verdurin ha detto:

    Hai ragione, sembra proprio il film giusto per me! E ho visto che è su Prime, quindi so cosa fare stasera! Grazie mille della dritta, buona giornata!

  50. mariannapuntog ha detto:

    Allora non mi rimane altro che guardarmeli tutti e due!! 😉

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