Sono figlio di una coppia interrazziale. Di conseguenza ho sempre vissuto secondo regole, principi e mentalità agli antipodi del razzismo. Per me il razzismo è sempre stato qualcosa di innaturale e inspiegabile, come l’acqua che va in salita o il fuoco che non brucia. Proprio per questo motivo, ho sempre guardato con interesse i film su questo tema: dapprima con la speranza che mi aiutassero a capire, poi per la gioia di poter vedere che alla fine i razzisti ricevono (quasi) sempre una gran bella musata.
In questo sono stato anche molto fortunato, perché sul tema gli americani hanno costruito una filmografia da urlo. Due anni fa, quando vidi Non predicare… spara!, pensai che avevo raggiunto la cima della montagna: il regista (che non a caso era proprio Sidney Poitier, quello di Indovina chi viene a cena?) aveva parlato del razzismo con una profondità, con una delicatezza, con una poesia che ero certo non potessero più essere eguagliate. Loving non le eguaglia, ma ci va molto vicino.
Questo film parla di una storia normale e straordinaria allo stesso tempo. E’ normale perché i due protagonisti, Richard e Mildred, sono due persone molto semplici, come è semplice il sentimento che li lega e la naturalezza con cui lo vivono; è straordinaria perché sono stati capaci di coltivare e proteggere questo amore pur essendo un bianco e una nera nell’America degli anni 50, una società che riteneva perfino criminale un’unione come la loro.
Ai due tocca quindi portare un fardello del quale potrebbero liberarsi in qualsiasi momento, semplicemente prendendo delle direzioni diverse. Ma loro sono troppo legati per lasciarsi andare, e quindi sono pronti ad affrontare qualsiasi difficoltà pur di rimanere insieme.
Queste difficoltà puntualmente arrivano, ma non sono quelle che lo spettatore si aspetta in un film di questo tipo. Non ci sono i tizi incappucciati del Ku Klux Klan che gli incendiano la casa, o un passante per strada che gli lancia un pomodoro: i razzisti che vivono intorno a loro sono troppo vigliacchi per delle azioni così eclatanti, e quindi gli mettono i bastoni tra le ruote con la burocrazia, con le leggi, perfino con le credenze religiose. Tutto questo con un fine ben preciso: impedire ai Loving di essere legalmente sposati nel loro stato. Riusciranno Richard e Mildred a superare tutti questi ostacoli? Non posso dirlo, naturalmente. Posso solo consigliarvi di andare a vedere Loving: non ve ne pentirete.
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Non vedo il senso di tirare sempre in ballo la parola “razzismo”.
Io sono italiano, e vorrei stare solo con un’italiana: né nigeriana, né svedese, né argentina, né cinese; solo italiana.
Perché?
Perché è una questione di gusti estetici, e perché ci sono usi, costumi e tradizioni che, ai già possibili problemi presenti con una connazionale, se ne aggiungerebbero immancabilmente altri.
Non per questo, però, mi considero razzista, dal momento che considero le donne italiane tra le più mediamente stronze di tutto il globo.
E’ indubbio che la parola razzismo venga spesso tirata in ballo anche in contesti dove non c’entra nulla. Per quanto riguarda il resto del tuo commento, ti posso assicurare per esperienza personale che le differenze di usi e costumi sono ampiamente superabili, se c’è amore e soprattutto se c’è determinazione nel superarli.
Questa determinazione nel risolvere i problemi spesso manca alle coppie di oggi, anche quelle sposate e con figli, anche quelle italiane al 100%. E’ uno dei motivi per cui oggi ci sono così tante separazioni: la ritengo una vera e propria piaga sociale, e mi dispiace che l’opinione pubblica non la percepisca come tale, che venga accettata non solo con rassegnazione, ma perfino con leggerezza. Ma sto andando fuori tema, quindi è bene che mi fermi qui. : ) Grazie per il commento! : )
Che manchi la determinazione, anche in coppie italiane, è assolutamente vero.
Personalmente, però, farei molta fatica (e mi mancherebbe del tutto la volontà di farlo) ad adattarmi a tradizioni diverse dalle mie, quindi non vedo la necessità di farlo per forza, soprattutto quando cancellerei volentieri pure metà di quelle italiane.
Se posso aggregarmi alla vostra discussione, aggiungo la mia esperienza personale. Da oltre 24 anni condivido la mia vita con una persona straniera. Pertanto ha usi, costumi, religione differente dalla mia. Certo non sono mancate e non mancano per questo momenti di “scontri” eheh… ma credo che il rispetto e l’amore se esiste, superi ogni differenza e fa in modo di apprezzare e non denigrare le diversità dell’altro. Per me è stato così. E rifarei tutto da capo… nonostante le evidenti difficoltà
Le tue parole sono bellissime, e ti fanno davvero molto onore. Grazie mille per averle condivise sul mio blog! : )
Figurati è un piacere… in fin dei conti ho detto solo che penso e che vivo ogni giorno 🙂
Mah …..mi sembra un discorso molto limitato
Alla fine, fa solo un discorso di affinità: si sente più affine a persone che gli somigliano in certi aspetti. Un semplice discorso di gusti.
Non serve andare all’estero per trovare persone con abitudini e costumi diversi dai nostri. Io sto con una persona nata a mille chilometri da me, con abitudini ed un vissuto ovviamente diverso dal mio. Se avessi scelto una tedesca, per la zona in cui vivo, avremmo avuto molte più cose in comune. Eppure stiamo assieme da 10 anni conoscendo e superando di volta in volta le differenze e le difficoltà che i nostri diversi background ci pongono. Alla fine la penso come wwwayne, ci vuole determinazione e un po’di fortuna nel trovare la persona che fa per noi, senza pregiudizi e con spirito aperto. Un saluto
In effetti il nostro paese è così variegato dal punto di vista culturale che una coppia Nord – Sud può tranquillamente ritrovarsi nelle stesse situazioni di una coppia interrazziale. Anzi, come hai detto tu, le differenze possono essere perfino più forti. Ma sono d’accordo con te, con la grinta, il fattore C e la capacità di affrontare la vita con un sorriso queste difficoltà si possono superare tranquillamente. Grazie per il commento, e in bocca al lupo per la tua storia d’amore! : )
Da quanto tempo ci commentiamo i blog a vicenda, due anni? E solo ora so di questa cosa che sei figlio di una relazione interraziale. Mi fai pensare alla stranezza del web. Facciamo prima a conoscere cose che, di persona, sapremo solo dopo un po’ di tempo che ci si frequenta, e poi si passa a quelle personali.
Eh, in effetti i bloggers WordPress (me compreso) tendono a tirar su un muro alto 10 metri quando si tratta di condividere delle informazioni personali. Siamo un’oasi felice in mezzo ad un mare virtuale di social, come Facebook e Instagram, dove invece mettere in piazza i fatti propri è praticamente una regola. Stavolta però ho deciso di aprirmi, per spiegare il mio legame personale con il film e perché ci stava bene nel contesto del post. Grazie per il commento! : )
Io più che altro non condivido spesso informazioni personali perché difficilmente posso inserirle. Se sto parlando di calcio, a meno che non mi metto a parlare di cose tipo quando giocavo a pallone coi miei amici, non riuscirei a condividerle.
A proposito di calcio, visita il blog de ilbomberdelloratorio (che ha commentato qui sopra): è davvero fenomenale.
Proseguendo qua la chiacchierata sui Power Rangers che abbiamo iniziato in un tuo post (https://ilblogvuotodinidellaneum.wordpress.com/2017/03/19/power-rangers-ninja-steel-lets-get-this-party-started-with-the-gold-ranger/), volevo chiederti: c’è invece una serie dei Power Rangers dark? Con quelle atmosfere alla Nolan che praticamente TUTTI hanno copiato dopo The Dark Knight?
No, ma c’è una serie di genere tokusatsu che fa al caso tuo. Si chiama Kamen Rider Amazons, ed è una serie di Amazon (infatti secondo me il titolo è stato influenzato da questo).
Si parla di una serie “dark” sui Power Rangers, ma non avrebbe il benché minimo senso. Tuttavia, tokusatsu “dark” esistono sin dagli anni ’70. Vuoi delucidazioni sull’Universo Toei? ^,.,^
Per quello mi basta scandagliare il tuo blog! : )
Cercherò senza dubbio Kamen Rider Amazons, e voglio trovare qualcosa anche di quel regista che mi avevi segnalato (Koichi Sakamoto): mi hai incuriosito molto quando mi hai detto che è praticamente il Michael Bay giapponese. Grazie per tutte queste dritte! : )
Oltre ad essere una sorta di Michael Bay, Sakamoto coordina le controfigure. In pratica, immagina Michael Bay che è anche un esperto di arti marziali e che quindi sa come far combattere corpo a corpo i personaggi mentre tutto esplode. Se hai detto che adori il genere trash, potresti provarlo.
A questo punto DEVO provarlo! Ti farò sapere! : )
https://www.youtube.com/watch?v=6OUvJB3nvH0 ecco una clip del suo “Travelers: Polizia dimensionale”. Le protagoniste sono Nao Nagasawa e Ayumi Kinoshita che praticamente sono due “leggende” dei tokusatsu. http://www.digitaljournal.com/img/4/5/4/4/9/2/i/1/4/6/o/Travelers_-_Dimension_Police_Poster.jpg
Da quel che vedo il buon Sakamoto è anche un fan della patata: la tizia del video Youtube, oltre ad essere abbastanza gnocca, decisamente non fa la ritrosa quando si tratta di mostrare la mercanzia.
In effetti i registi “fracassoni” spesso sono anche molto sensibili al fascino femminile: basti pensare a Robert Rodriguez, che con il suo Machete ci ha regalato uno dei film d’azione più deliziosamente trash di tutti i tempi. Se non l’hai visto, te lo consiglio caldamente! : )
Lei è Nao Nagasawa, ed è praticamente una tra le attrici più famose tra coloro che hanno interpretato un’eroina nei Super Sentai. Solo che vederla così disinibita fa stranissimo. Lo stesso Ayumi Kinoshita, altra protagonista di questo film.
Sai che Machete non l’ho ancora mai visto? Anzi, non ho ancora mai visto film di Rodriguez a parte Spy Kids.
Lo adorerai, ne sono certo! E’ il film più bello di Danny Trejo, seguito a breve distanza da Recoil – A colpo sicuro (dove invece fa il cattivo). Fammi sapere come l’hai trovato! : )
Il bello è che una decina di commenti dopo a malapena abbiamo toccato il tema del tuo articolo. Ci sono altri film della sua tematica che consiglieresti?
A United Kingdom. L’ho visto il mese scorso ed è perfino più bello di Loving, ma non sono riuscito a recensirlo: la sua bellezza è troppo sconfinata per essere tradotta in parole. Quel film va semplicemente visto e goduto, come tutti i capolavori. Ed è un termine che uso con molta parsimonia: pensa che secondo me negli anni 10 di capolavori ne hanno fatti solo 3 (questo, Tutto può cambiare e La famiglia Bélier). Speriamo di arrivare in doppia cifra prima del 2020! : )
Beh, con tutti i film che guardi, 2 anni e 9 mesi sono sufficienti per trovarne altri. Potrei aiutarti io se non fosse che difficilmente becco film che mi piacciono.
Ah, conosci “Sono dappertutto”? Un film francese a episodi che tratta degli stereotipi sugli ebrei.
Ti confesso che non l’avevo mai sentito nominare. Se mi capita di vederlo, ti farò sapere anche per quest’altro film! : )
L’ha ribloggato su Il Cinema Racconta ….
Davvero bello indovina chi viene a cena parla del ‘amore universale senza razzismo anche per epoca è stato movie di gran coraggio adesso ci sono tanti matrimoni misti.
E per fortuna, aggiungo io! : ) Un altro film che descrive splendidamente quell’epoca è Bobby: se non l’hai visto, te lo consiglio caldamente. Grazie per il commento! : )
Visto che vedi tanti movie dove gli posso vedere in streming senza fare abbonamento o altri già su netifilx non sempre ci sono i nuovi
dove trovo i film gratis da vedere on line oltre netfilx
lo vedo di certo
Probabilmente a breve verrà caricato su tantifilm. Buone visioni! : )
Grazie
Di nulla! : )
Un articolo meraviglioso. Complimenti. Io la penso esattamente come te, non condivido nessuna forma di razzismo, sia per il colore della pelle, della religione o quant’altro. Ognuno ha il diritto di dimostrare la sua personalità e il suo cuore, il suo modo di essere e di amare. Come in tutto ci son i buoni e i cattivi, ma non si possono generalizzare e targhettizzare in etnie, razze o religioni.
Sai se per caso esiste anche un libro su questo film? io una volta lessi un libro intitolato la negra bianca. Mi piacque da morire. Comunque grazie per questo articolo. È davvero bello
Quella di Richard e Mildred Loving è una storia vera, ma curiosamente ci hanno fatto un film e non un libro. Credo comunque che, se il film avrà un buon successo di pubblico, il libro non tarderà ad arrivare.
Non ho letto La negra bianca. Tuttavia, visto il mio interesse per questo tema e la mia fiducia nei tuoi gusti, credo proprio che lo comprerò presto. Grazie a te per i complimenti e per il commento! : )
Figurati è un piacere. Non è un libro nuovissimo, ma è davvero molto bello. Buona giornata 😉
Anche a te! : )
Un bellissimo articolo. Complimenti! Per quanto mi riguarda sono contro ogni forma di razzismo! Il film non l’ho visto.
Hai ancora tempo per rimediare, visto che è uscito soltanto Giovedì scorso. Purtroppo in “soli” 112 cinema: il fatto di essere uscito in contemporanea a La bella e la bestia + i sequel di John Wick e The Ring inevitabilmente gli ha tarpato le ali. Aggiungi poi che molti cinema tengono ancora in cartellone Logan e Kong: Skull Island, e capisci bene che per Loving è già un ottimo risultato aver superato le 100 sale a disposizione. Purtroppo è l’ennesimo grande film penalizzato da una distribuzione sciagurata… io nel mio piccolo cerco di compensare quest’errore, facendogli pubblicità in ogni modo possibile. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Pingback: CI SPOSEREMO TE LO PROMETTO | FACILE DARE DELLA STUPIDA
Questo film spero di vederlo, sembra promettente, purtroppo mi è rimasto indietro nel recupero pre-premiazioni e Ruth Negga l’ho vista solo in Preacher (nemmeno tutto, ma solo per questione di tempo) ma mi piace abbastanza come attrice.
Il tuo post mi ha fatto salire la curiosità.
Io invece non la conoscevo prima di vederla in questo film. Conosco come le mie tasche invece il protagonista maschile, Joel Edgerton: superbo comprimario, che sa dare ottime risposte anche quando (come in questo caso) viene chiamato a ricoprire il ruolo principale. Tuttavia, nonostante il suo talento e il fatto che abbia lavorato con tanti registi importanti, finora è sempre rimasto molto in secondo piano. Deve ancora trovare il ruolo della vita, insomma.
Tra i suoi film ti consiglio caldamente di vedere anche Warrior, Il grande Gatsby e Jane got a gun: 3 film che non potrebbero essere più diversi tra loro, ma accomunati dal fatto di essere tutti e 3 di altissima qualità. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Figurati! Eh vedi io Joel Edgerton l’ho visto solo in il grande gatsby e poco altro. Warrior comunque devo recuperarlo da tempo.
Ti dico solo che è uno dei film preferiti del grande https://lapinsu.wordpress.com/: se non è una garanzia questa… buone visioni! : )
molto bello e commovente,fa riflettere quanto ancora ai giorni nostri l’amore fra persone di culture diverse faccia scalpore…eppure i sentimenti sono una lingua universale che tutti possono comprendere!buona domenica e complimenti ^_^
Hai ragione, tutt’oggi le coppie miste non sono viste come normali dalla totalità delle persone. I miei genitori sono stati fortunati perché mia madre viene dal Nord Europa: probabilmente, se lei fosse stata di origine africana come la protagonista del film, le cose sarebbero state ben diverse. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buona Domenica anche a te! : )
Carissimo, scrivi che sei figlio di una coppia interraziale; io che vivo nel mondo della scuola da tanti anni, sono convinta che i figli di genitori che provengono da ambienti, tradizioni diverse, hanno una veduta, un orizzonte più ampio. Io stessa, a scuola, ribadisco sempre che “cultura” significa scambio di conoscenze, di tradizioni con un confronto e un arricchimento continuo.
Aggiungo che solo persone decisamente ridicole, assumono atteggiamenti razzisti; penso che sia un modo meschino che nasconde forti problemi di personalità.
Descrivi in modo mirabile l’amore di Richard e di Mildrad; parli di naturalezza e di semplicità.
Questi sono i veri principi dell’amore.
Ti lascio con un desiderio del grande Gabriel Garcia Marqueq
espresso qualche mese prima del suo lascito terreno: ” Vorrei aver contagiato i miei lettori con la parola che rende onore all’uomo : amore che travalica anche la paura della morte”
Un caro saluto e i miei complimenti
Adriana Pitacco.
Semplicità è senza dubbio il termine che più si addice a questo film. Perché chi lo ha realizzato si è ricordato di una regola d’oro che vale non solo per il cinema, ma per qualsiasi forma d’arte: non c’è bisogno di architettare chissà quale finezza o sofisticheria per fare qualcosa di bello, anzi spesso le cose più semplici sono anche le migliori e le più profonde. Loving è un esempio perfetto.
Colgo l’occasione per consigliare ai miei lettori il tuo splendido post su Renoir: https://natipervivereblog.com/2017/03/05/lotta-come-non-ci-fosse-un-domani/. E’ forse il più bello che tu abbia mai scritto. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Grazie carissimo per avere segnalato l’articolo di Adriana che ho letto con commozione.Ciao
Mi fa molto piacere di avertelo fatto scoprire! Grazie a te per la tua costante presenza sul mio blog, e a presto! : )
A presto caro
E’ decisamente un onore ricevere questa tua segnalazione del mio post!
Un grazie infinito
Adriana
Bellissimo commento cara Adriana. Notte.
Lo andrò a vedere prestissimo!
Un caro saluto da Affy
Ero sicuro che una persona con la tua sensibilità sarebbe stata attirata da questo film. Grazie per il commento, e un caro saluto anche da parte mia! : )
In effetti un’angolazione finalmente che esula dai soliti cliché. Ed una recensione che come al solito stimola alla visione. Grande wwayne. Un bacione , e come vedi sono subito arrivata. Questo la dice lunga sul nostro feeling. A presto caro amico. Isabella
Sul nostro feeling non ho mai avuto alcun dubbio! : ) Comunque hai ragione: è insolito raccontare in questo modo una storia realmente accaduta, impostando il film in modo che sia a metà tra il romantico e il legal thriller. Una scelta rischiosa, che però si è rivelata vincente.
Al solito ti lascio una canzone, perfettamente in linea con il tema dell’articolo (“La pelle nera” di Nino Ferrer):
Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Grazie , la tua scelta musicale mi piace tantissimo. Un bacione. Isabella
Mi hai fatto sorridere, ma di simpatia e spirito di solidarietà, quando nei commenti hai usato la frase “Siamo un’oasi felice in mezzo ad un mare virtuale di social […] dove invece mettere in piazza i fatti propri è praticamente una regola“, perché è indubbio che la cosa che più colpisce di questo tuo post, delicato e garbato, pieno di umanità e pudore, non è certo la recensione del film (di cui praticamente non parli, se non accennandone un po’ la storia), quanto la tua esperienza di vita ed anche questo tuo inedito confidarsi, fatto da te quasi entrando a gamba tesa nella critica estetica…
Hai ragionissima quando dici che comunque a Hollywood esiste da tempo un intero filone (o genere che dir si voglia) che fa dell’anti-razzismo il suo obiettivo etico dichiarato, raccontando storie che divengono simboli, di così tante forme di segregazione ed umiliazione nei confronti delle minoranze etniche, da fornire un portfolio di storie da raccontare, alcune dal sapore del melodramma storica (come il pluripremiato ed un po’ paraculo “12 Years a Slave” o i drammatici “A Time to Kill” o l’ancora più vecchio “Mississippi Burning“, palese omaggio alla vecchia cinematografia di un grande interprete da te citato ovvero Sidney Poitier), altre invece più minimaliste o volutamente provocatorie (come “Do the Right Thing“, geniale opera che fece conoscere al mondo Spike Lee), altre ancora di stampo didattico (come “Higher Learning“) o sportivo (basti pensare al personaggio del Coach Carter, portato sullo schermo da Samuel Jackson nell’omonimo film o alla squadra di giovanissimi giocatori di baseball messicani di “The perfect game“, fino al mio preferito tra gli sportivi in generale ed ovvero lo splendido “McFarland”), processuale (su tutti certamente quel capolavoro di “To Kill a Mockingbird” del 1962 di Robert Mulligan, con Gregory Peck), familiare (a partire dal capostipite di un genere liberal come “Guess Who’s Coming to Dinner“, fino allo spielberghiano “The Color Purple“), antropologico e sociologico (come il classico perbenista “Driving Miss Daisy” o il didattico “The Help“), poliziesco (basterebbero su tutti quel “In the Heat of the Night” dove viene creato il personaggio dell’Ispettore Tibbs, ma dopo di questo negli States ne uscirono a fiumi) e potrei continuare, ma quasi sempre, purtroppo, nel cinema americano la condanna del razzismo è lieve, perché viene raccontato allo spettatore che comunque, nel sistema, c’è sempre una parte buona del white power che si ribella e che combatte la parte negativa, come la favola della CIA buona che combatte la CIA cattiva, dei soldati eroici che combattono contro i loro commilitoni ipernazionalisti, dei poliziotti buoni contro i poliziotti corrotti…
Insomma, raramente si trovano negli USA film di onesta natura anti-razzista, ma quando li si incontra, allora hai davvero la sensazione che quel cinema americano, così intriso di materialismo capitalista, ma anche capace di grandi ideali e sentimenti positivi, così ubbidiente alle dure regole del marketing, ma anche capace di condurre battaglie fiere ed indipendenti contro i mali del mondo, beh, in quelle rare occasioni, hai davvero l’impressione che sia il miglior cinema del mondo.
Hai iniziato il tuo post aprendo il tuo cuore e ti chiedo ora di continuare e da raffinato esegeta del cinema specie minore, ti chiedo quali siano i tuoi campioni cinematografici di vero spirito anti-racism, amico Wwayne!
Kasabake!!! Non hai idea di quanta gioia io abbia provato nel ricevere la bellissima sorpresa di un tuo commento. Era da tempo che aspettavo spasmodicamente il tuo ritorno qui su WordPress (c’è ancora il letto come l’hai lasciato tu, direbbero i Cugini di campagna).
Venendo alla tua domanda finale, ti dirò che su questo tema il mio film preferito è senza dubbio Hotel Ruanda. Un anti – razzista sui generis, perché racconta di un tentativo di pulizia etnica compiuto da neri contro altri neri, ma sempre di razzismo si tratta.
Al secondo posto un film uscito appena il mese scorso: A United Kingdom. Non ci ho neanche provato a recensirlo, perché sapevo che non sarei stato all’altezza del compito: la sua sconfinata bellezza non può essere tradotta in parole.
Al terzo posto metto proprio il film che ho citato nel post, Non predicare… spara!: se non l’hai visto, lo trovi su tantifilm.
Menzione speciale per Fa’ la cosa giusta e The Help: molto originale il primo, molto commovente il secondo. Ma mai commovente quanto il tuo ritorno sulle scene, caro Kasabake! : )
Grazie amico, ma non mi sarei mai potuto lasciare scappare ancora un tuo post!!
Inoltre lo sai che Daniel Theron è mio alter ego e quindi il conto torna!!
Già prima che tu me lo dicessi avevo la quasi certezza che tu e Daniel Theron foste la stessa persona: i vostri stili di scrittura erano davvero troppo simili. Io però ti preferisco in questa veste, con il nickname che ti contraddistingue ormai da diversi anni e ti ha anche portato fortuna, visto che su WordPress sei riuscito a diventare un blogger molto apprezzato. Squadra che vince non si cambia, ricordalo! : ) Grazie a te per il commento! : )
Grazie amico, davvero.
Questa sera sono riuscito a far vedere a mio figlio un film che mi avevi consigliato a suo tempo e che mi aveva emozionato moltissimo al suo primo passaggio su Sky (che ti dissi avrei atteso, proprio dopo la tua segnalazione): “La Famille Bélier“… Aldilà della bellezza della commedia in sé e della bravura degli interpreti, sono stato felice di notare quanto anche Leonardo (il nome appunto del mio pargolo) si sia immerso letterlamente nella vicenda, specie nel bellissimo finale, quando la brava Louane Emera, nei panni di Paula Bélier, canta Je vole di Michel Sardou all’audizione e lo fa usando anche il linguaggio dei segni… Quel suo “non fuggo, ma volo“, diretto alla sua famiglia, è davvero toccante…
Toccante è anche quanto la musica sia così presente ed importante nei tuoi giudizi critici, nella tua memoria e di conseguenza nella tua educazione sentimentale, amico mio… potresti scriverci un saggio…
Non amo molto la saggistica, e forse non avrei neanche lo spessore necessario per scrivere un saggio sulla musica. Un post sull’argomento però potrei scriverlo tranquillamente: ci penserò appena mi capiterà tra le mani un altro film musicale.
Riguardo a La famiglia Bélier, che dire, è un capolavoro assoluto. Sono tanti i colpi di genio di quel film, ma hai ragione, la scena che hai citato è forse il diamante più prezioso. Mi fa molto piacere che anche Leonardo si sia commosso nel vederla e abbia apprezzato il film nel suo complesso. Buone visioni ad entrambi, amico mio! : )
Eccomi! Mi manca anche questo. Due suggerimenti in un giorno, non saranno troppi? 🙂 Lo aggiungo alla lista che diventa di minuto in minuto più lunga!
Io invece ti consiglio questo https://wordsinfreedomblog.wordpress.com/2017/02/28/coming-soon-falchi/?preview=true Buona visione 🙂
Adoro il noir, quindi devo assolutamente vederlo! Grazie per il commento, e buone visioni anche a te! : )
Devo vederlo assolutamente. Spero di riuscire questa settimana.
Il tema del razzismo in questi ultimi anni sembra essere tornato particolarmente sotto i riflettori di Hollywood e se da un lato c’è chi può trovare scontata la riaffermazione di certi principi, d’altro canto è innegabile che ce n’è ancora bisogno. E tanto.
Sempre per restare in tema, ho visto da poco Hidden Figures e mi è piaciuto molto. L’hai visto?
No, ma per fortuna è ancora nelle sale, quindi sono ancora in tempo per rimediare. Se riesco a vederlo, sarai la prima a saperlo! : )
Riguardo alle tue considerazioni sul genere anti – razzista, sono pienamente d’accordo: c’è sempre bisogno di film così, perché la piaga del razzismo non è sconfitta e perché non dobbiamo mai dimenticare a cosa ha portato. Grazie per il commento! : )
Che combinazione, ho visto ieri sera questo film. Quello che mi ha colpito, come tu stesso hai sottolineato, è l’estrema semplicità dei due protagonisti, che si trovano ad essere, quasi inconsapevolmente, elementi centrali di un evento che ha cambiato in profondità il loro paese. Mi è piaciuto anche il personaggio del funzionario di polizia, talmente odioso che non posso che complimentarmi con l’attore che lo ha interpretato.
In effetti ci voleva un attore di grande talento per ritagliarsi uno spazio in un film come questo, che ruota quasi esclusivamente attorno ai due protagonisti. Lui tra l’altro ho l’impressione di averlo già visto in qualche altro film: stasera cercherò di capire dove facendo un salto su imdb. Grazie per il commento! : )
A proposito di cinema razziale…avevi più visto Free State of Jones? Commentasti la mia recensione dicendo che avresti visto il film ma non ho più avuto responsi. Ti era piaciuto?
Purtroppo non l’ho ancora visto, ma non temere: sai bene quanto mi interessa il cinema anti – razzista, e quindi lo vedrò appena avrò un altro momento libero. Momento che dovrebbe arrivare presto, anche perché credo che non andrò al cinema per un bel pezzo: più precisamente fino al 20 Aprile, data in cui esce un film che sto aspettando da mesi (L’eccezione alla regola). Anche Loving l’ho aspettato per mesi, e ne è valsa ampiamente la pena. Grazie per il commento! : )
Be che dire…riesci sempre a descrivere perfettamente la trama dei film che proponi senza svelare nè poco e nè troppo.
Per quanto riguarda il razzismo penso che non verrà mai debellato del tutto fino a quando continueremo a giudicarci a vicenda e a pensare che uno sia superiore all’altro.
Più andiamo avanti e più sembra che il passato non ci abbia insegnato nulla.
Esatto. Oltre ai motivi che hai elencato tu, il razzismo trova terreno fertile anche a causa di un altro fattore, la paura per il diverso: anch’essa va contrastata in ogni modo possibile, e film come questo indubbiamente sono molto utili alla causa. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Già e nel periodo in cui viviamo si sta rafforzando sempre di più alzando un muro tra noi e gli altri…quando capiremo che abbiamo solo una vita su questa terra e che dovremmo sfruttarla a pieno viaggiando, conoscendo nuove persone e usi e costumi diversi dal nostro?!
Solo con la conoscenza potremo non commettere più errori che nel passato hanno recato solo danni e morte.
Parole sante! A presto! : )
L’ha ribloggato su the blog dedicated ms panther /alisha madison adult star.
Mi dici il titolo del film per favore ? Sono curiosa di vederlo
Loving. Grazie per il commento, e buona visione! : )
Prego 😊 grazie
Scusa se scrivo fuori luogo, ma volevo avvisarti che ti ho mandato una mail ed anche Kasabake lo ha fatto!
Allora corro a rispondervi! : )
Avevo già in mente di vederlo, dopo averti letto ancora di più. Qui a Bologna in Cineteca lo danno in lingua originale, che è sempre un valore aggiunto.
Che fortuna! Potendo anch’io lo avrei visto in quella versione. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
A me queste storie commuovono sempre 😢Quindi grazie per la segnalazione.
Come recita il sottotitolo del mio blog per me è inconcepibile rimanere rinchiusi nel proprio orticello. Per cui se devo essere razzista lo sono con i miei connazionali ristretti di vedute 😑
Mchan
Quello più che razzismo è autodifesa! : ) Scherzi a parte, sono totalmente d’accordo con te, e mi fa molto piacere che il film da me recensito sia perfettamente in linea con i tuoi gusti: sono certo che non ne rimarrai delusa. Grazie a te per il commento! : )
Già questo film era tra quelli che più attendevo: la tua recensione ha, se possibile, ulteriormente accresciuto la mia attesa.
Tra l’altro il film vanta un cast di tutto rispetto, perchè Edgerton è veramente bravo (imparai ad apprzzarlo in Warrior e da lì è stato un crescendo) mentre Shannon è tra i migliori supporting actors tra le nuove leve.
Del regista – Jeff Nichols – ho visto solo MUD: una bella storia con attori in palla, che però aveva qualche difetto nel ritmo di narrazione (troppi tempi morti e poca focalizzazione su alcune emozioni chiave). Evidentemente
il giovane cineasta statunitense sta aggiustando la mira
(ps: puoi accorpare questo commento all’altro, se vuoi. Mi era scappato l’invio senza volerlo…)
Di Jeff Nichols ho visto solo Loving, e lì di tempi morti non ce ne sono: questo mi fa pensare che la tua ipotesi è corretta, e strada facendo questo giovane regista ha imparato che talvolta è meglio una scena in meno che una scena in più.
Riguardo a Michael Shannon, ho saputo che con ogni probabilità sarà lui ad interpretare Cable in Deadpool 2. Non ho esultato alla notizia, perché il ruolo di Cable (un X – Man armato fino ai denti, dai capelli brizzolati ma ancora energico e carismatico) era tagliato su misura per Liam Neeson, principale candidato insieme appunto a Michael Shannon. Ma magari anche quest’ultimo si rivelerà all’altezza del ruolo.
A proposito di film imminenti, ho saputo che Sly dirigerà un film sulla vita di Travis Mills. Facendo i debiti scongiuri, ho la sensazione che qui ci scapperà l’Oscar che gli è sfuggito l’anno scorso, per vari motivi:
– il soggetto si sposa in pieno con i gusti dell’Academy;
– il protagonista sarà Adam Driver, un attore amatissimo dalla critica;
– Sly interpreterà la sua spalla matura, un ruolo identico a quello di Creed.
Insomma, potrebbe essere la volta buona! : )
non conoscevo questo film: visto il tipo di soggetto e trama non è affatto un film “da sly”: motivo in più per guardarlo e tifare per lui se sarà candidato all’oscar!!!!
Ciao, Volevo farti i complimenti per il blog e dirti che ti ho nominato per il Liebster Award, spero ti faccia piacere 🙂 https://laportadellafrontiera.wordpress.com/2017/03/26/liebster-award-2/
Ti ringrazio infinitamente per il premio, sono molto lusingato. Celebro la vittoria con questa canzone:
Corro a leggere il post! : )
Mi hai convinta a vedere il film.
Il razzismo di cui parli è quello di oggi, quello più subdolo e nascosto, perchè essere razzisti è passato di moda, quindi passa tra le reti più invisibili. Ed è quello peggiore. Perchè chi lo pratica ha tutte le caratteristiche del codardo.
Grazie per il consiglio!;)
Hai perfettamente ragione: oggi nessuno può dichiararsi apertamente razzista, e quindi chi porta avanti un’ideologia di questo tipo lo fa in modo più subdolo, con slogan del tipo “Prima gli italiani” o discorsi che nella sostanza esprimono esattamente questo concetto (se non di peggio). Stiamo attenti alle parole e all’uso che se ne fa, perché leggendo tra le righe è possibile scorgere delle cose pericolosissime e inaccettabili nei ragionamenti dei nostri politici… grazie a te per i complimenti e per il commento! : )
Bravo! Questo è per te…
https://unisciipuntini.me/2017/03/26/il-liebster-award/
Ti ringrazio infinitamente per il premio, sono molto lusingato. Celebro la vittoria con questa canzone:
Corro a leggere il post! : )
Pingback: LOVING, di Jeff Nichols, con Joel Edgerton, Ruth Negga, 2016 | Il Cinema Racconta ...
Pingback: Indifferenza assoluta con il trailer della Justice League | Il blog vuoto
L’amore è amore, i gusti sono gusti, ma quello che può variare è il carattere
Sono totalmente d’accordo: non hai idea di quante persone abbia visto cambiare da così a così sotto quell’aspetto. Grazie per il commento! : )
😀 grazie a te per le attenzioni, è un piacere vedere tutta questa comunicazione
di dove sei
Firenze, tu? 🙂
follonica
comunque se mai ti servisse un appoggio per il sito non dubitare
Anch’io ti accoglierò sempre a braccia aperte nel mio blog! In bocca al lupo per tutto! : )
crepi il lupo
attualmente stai studiando?
Ma dai, siamo vicinissimi! Comunque no, ho finito gli studi e adesso lavoro. Tu?
lavoricchio
Pingback: JEFF NICHOLS, regista di LOVING, con Joel Edgerton, Ruth Negga, 2016 | Il Cinema Racconta ...
Vado totalmente Off Topic per segnalarti che mi è capitato di vedere un tuo pupillo nel ruolo di Villain in una serie tv che sto seguendo.
La serie tv in questione è ARROW.
Il pupillo è Dolph Lundgren.
La genialata dei produttori è stata quella di scritturare Lundgren per interpretare un mafioso russo, stess anazionalità del personaggio che gli ha dato la fama (Ivan Drago).
Tra l’altro, non ti dico la llibidine quando, nel mezzo di una scazzottata col protagonista ha ringhiato un “ti spiezzo in due”…
Porca miseria che chicca!!! Ti ringrazio infinitamente per avermela segnalata.
Tra l’altro mi fa molto piacere che abbiano ricominciato a coinvolgere Dolph in delle produzioni di alto profilo (seppur televisive): anche se gli action di serie B gli calzano a pennello, sarebbe bello se la sua carriera tornasse ai livelli di un tempo. Chiaramente faccio il tifo per lui, e se anche riprendesse a fare filmacci non sarebbe certo un dramma: lui ci sguazza, e io pure! : )
Molto interessante il tema di questo film,molto interessante la tua profonda opinione attinente alla stessa recensione..
Sai circa 4 o 5 anni fa ,conobbi nel mondo virtuale una persone che per ciò che scrivi me lo ha fatto ricordare.
Non so perché sento di depositare qui queste parole,so solo che devo farlo.
Buona continuazione.
Linda
Hai fatto benissimo a lasciare qui queste parole, le ho apprezzate molto! Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buona continuazione anche a te! : )
Sai, io ho apprezzato molto la tua risposta,ciò che hai evocato e che evochi …..hai la capacità di staccarti dallo schermo…, dal cinema …dando ascolto alle tue emozioni interiori che si sostituiscono tante volte, al contenuto delle tue recensioni, lasciando il sapore del mistero nell’animo del lettore… disorientato ed affascinato dal tuo ruolo più che da quello a cui tu fai riferimento….
Ho letto abbastanza da farne una recensione sulle tue … dove si apre il sipario e si scopre l’anima….e tutto ciò che l’Animo ha ritenuto un mistero L’ Anima ….la Tua….svela ..
L.
Le belle parole che hai speso per me mi lusingano profondamente, e mi farebbe molto piacere se tu scrivessi un post su di me. Se decidi di farlo mandami il link, mi raccomando! : )
Le discriminazioni sono spesso legate unicamente all appartenenza al branco.
Puoi essere giallo verde o blu, ma se appartieni al branco del più feroce e assassino nessuno ti attaccherà. E se offri sacrifici la tua sarà una lunga vita.
Acuta riflessione, ti confesso che non ci avevo mai pensato! Grazie per averla condivisa sul mio blog! : )
Si e noi ci crediamo !
Anche io sono figlia di una copia mista, e ho spesso vissuto il razzismo sulla mia pelle. Il trailer del film già mi aveva incuriosita; la tua recensione mi spinge a vederlo ancora di più!
Che bello aver trovato un’altra persona come me! Posso chiederti di dove sono i tuoi genitori?
Padre iraniano e madre italiana; tu invece?
Padre italiano e madre britannica. Grazie per il commento! : )
Ho visto “Indovina chi viene a cena?” di Stanley Kramer, in lingua originale ed è a dir poco meraviglioso che un tale film sia uscito nel 1967! Ho visto anche un’altro film, ma in italiano “The Bulter-Un maggiordomo alla Casa Bianca” di Lee Daniels. E’ stato fondamentale vederlo. Io non ho mai vissuto una discriminazione, né come spettatrice, né come carnefice, né come vittima, invece in questo ultimo film ho provato tutto mi sentivo maltrattata, emarginata, picchiata. Credo sia un film che sensibilizza in maniera interessante la questione! Un saluto
Anch’io ho visto The Butler, e concordo con te nel dire che è un film straordinario. Tra l’altro è stato uno dei pochissimi film che ho visto al cinema e che hanno fatto scattare l’applauso a fine proiezione: è successo, oltre che con The Butler, anche con My father Jack e A United Kingdom.
My father Jack tuttavia non conta molto, perché a guardarlo… c’ero solo io. : ) Grazie ancora per i tuoi ottimi interventi! : )
Li vedrò tutti e tre assolutamente ❤ Grazie a te per i preziosi articoli!
Se hai SKY, My father Jack lo danno il 19 Maggio alle 12:30 su SKY Cinema 1. Buone visioni, e a presto! : )
Sarò a Torino =) Grazie comunque di cuore! Lo metto in lista
Razzismo….dobbiamo arrivare oltre alpe? Non credo. Sono sposata con un italiano, siciliano, io romana…eppure quando ci siamo messi insieme (25 anni di matrimonio festeggiati l’anno passato, 5 di convivenza e 6 mesi di fidanzamento), all’epoca sapessi quanti miei amici hanno arricciato il naso, pregiudizi, ma non è forse anche questa una forma di “razzismo”‘ Comunque per me tutto passa dall’intelligenza, l’umiltà, la delicatezza dell’essere umano. Ho amici intimi rumeni, albanesi, un’amica sposata ad un iraniano, un’amica sposata con un somalo…per me è tutto nella normalità. Conta solo il rispetto. (punto) Loving è nella mia immensa, lunghissima lista.
E sono convinto che lo adorerai! Così come io ho adorato questo tuo profondissimo commento. Corro a rispondere a quello che mi hai lasciato nel post sugli Oscar! : )
E’ un film che dovrò assolutamente vedere. La tua recensione mi ha incuriosito molto, poi sono particolarmente interessata a queste tematiche tanto che cerco sempre film che abbiano lo scopo di sensibilizzare. Ho visto “Indovina chi viene a cena?” quando avevo dieci anni e l’ho adorato, anche se non riuscivo a comprendere quale fosse il problema: erano una coppia ed erano innamorati, cosa importava il colore della pelle di lui? E’ proprio vero che i bambini nascono senza pregiudizi.
Ultimamente ho rivisto “12 anni schiavo”, un film duro, toccante che mi è entrato nel cuore. Ci sono stati momenti in cui ogni singola frustata la sentivo sulla mia pelle, come se quella cintura stesse lacerando me e la mia dignità di essere umano.
Sono dell’idea che di film del genere non se ne possa fare a meno, abbiamo ancora tanto da imparare, ma soprattutto dobbiamo imparare ad amare. Purtroppo delle discriminazioni dovute alla persona con cui desideri condividere la vita ne so qualcosa, anzi direi anche troppo.
Ti aggiorno appena avrò visto il film 🙂
Non vedo l’ora di conoscere la tua opinione! Grazie mille per il bellissimo commento! : )
Non l’ho visto, rimedierò ….
Ottima decisione! Grazie per il commento! : )
Non so se vedrò il film. Alla fine della giornata tra lavoro, casa e nipotini sono cotta. E’ stato bello però tornare a leggerti! Mi piace soprattutto il messaggio che lasci. In ogni caso convivere non è sempre facile anche per una coppia italiana. Credo sia importante ascoltare l’altro e rispettarlo.
Buona serata e un sorriso 🙂
Le belle parole che hai speso per me mi lusingano profondamente, e le ricambio di cuore. Grazie per il commento, e buona serata anche a te! : )
Eccomi qua….ho letto il post. Allora ti confesso che in passato ho fatto parte, anzi no ho aiutato un politico di destra…di cui non condividevo certe idee. Spesso si arrabbiava con me. Non mi interessava io sono sempre rimasta della mia idea. Insegnavo e avevo bimbi e ragazzi di tutte le razze…ho aiutato donne a prendere la patente ed essere indipendenti. Il film che hai indicato tu non l’ho visto ma stravisto Indovina chi viene a cena….ma che bello non è quel film?
Hai ragionissima su tutta la linea! Grazie per il commento! : )
Figurati ti ho detto che non ti liberavo di me ora
L’ha ribloggato su contessa maria trinacriae ha commentato:
Un film da vedere
Sono convinto che ti piacerà moltissimo! Grazie ancora! : )
Il razzismo è un veleno strisciante e subdolo, si annida in profondità nel cuore delle persone all’apparenza più miti e insospettabili. Sono lieto di apprendere questo dettaglio personale che ti riguarda, perché il tuo punto di vista sarà sempre più lucido e positivo di quello di tanta gente che conosco, e che mi ritrovo a volte fin troppo vicino.
Mi annoto con piacere entrambi i titoli che hai citato, augurandomi di avere occasione di vederli. Presto 🙂
Non predicare… spara! lo trovi su tantifilm, per Loving invece temo che ci sia da aspettare il dvd. Anche in questo caso sono convinto che li amerai entrambi moltissimo! : )
Non ne dubito 🙂
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Thank you for your compliments and for your comment! : )
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percepita la passione con cui parli del film e di conseguenza dell’argomento.
il congiungimento fra razze sarebbe una naturale conseguenza dell’integrazione se ci fosse, le coppie che scelgono di percorrere questa strada sicuramente, ancora oggi, devono affrontare ostacoli notevoli, spesso a partire dalle rispettive famiglie.
l’amore è una scelta che parte dal cuore e dovrebbe essere sostenuto.
appena possibile mi guarderò il film in home vision
un saluto
Marta
Hai scritto un commento bellissimo, e lo sottoscrivo dalla prima all’ultima parola. Grazie mille per averlo condiviso sul mio blog! : )
with great pleasure 🙂
Pienamente d’accordo con la tua riflessione un caro saluto
Mi fa molto piacere che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Colgo l’occasione per dirti che ho pubblicato un nuovo post: https://wwayne.wordpress.com/2018/02/04/un-posto-incantevole/. Grazie per il commento! : )
Un film che ho mancato di vedere, ma lo segno tra quelli da recuperare 🙂
Ottima decisione! Grazie per il commento! : )
La mia pelle candida a Londra attirava molti “nigger” ma io non sapevo fosse per la pelle. Non sapevo cosa fosse il sesso. Adesso mi capita cogli arabi, sarà il mio generoso davanzale di origine sufi? Mah….Io provengo da una cultura che è un mix di culture. Profumo di cannella e acqua di gelsomino….mare sulla pelle…ho un desiderio inconfessabile.
Ora mi hai incuriosito tantissimo… di che desiderio si tratta?
Non si può dire qui 🙄
Allora te lo chiedo per mail: ti scrivo tra poco. 😉
ho visto il film e mi è piaciuto moltissimo…ho letto qualche commento qui e lì… (confesso, non tutti) e penso che le differenze (tutte, non solo razziali) debbano essere un arricchimento… premesso questo…mio padre negli anni 80 ha lavorato 8 mesi in Libia e io a due anni con lui parlavo arabo (ora l’ho praticamente scordato), una mia amica un’estate è andata a lavorare in un villaggio turistico a sharm…ed è tornata a casa sposata con un ragazzo del posto…senza dire nulla alla famiglia…lui bravissimo ragazzo, grandissimo lavoratore si è trovato a vivere in una città senza conoscere la lingua (tra di loro comunicavano in inglese), che qui a Napoli (dove vivo io) si è trovato a fare i lavori più umili ed ora hanno due splendidi bambini… ora però mi hai lasciato con una curiosità… posso chiederti che origine hanno i tuoi?
Mio padre è fiorentino, mia madre è inglese. Grazie mille per avermi fatto conoscere il tuo parere, e soprattutto per aver condiviso con noi queste bellissime storie! : )
Non ho mai visto questo film, ma lo farò presto!
A proposito di questo tema ti riporto una frase che amo profondamente “la terra è un solo paese, siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero ,fiori dello stesso giardino”
Citazione davvero magnifica e ricca di significato. Riguardo al film, sono convinto che lo amerai anche tu: da quello che mi hai scritto ho capito che hai la sensibilità necessaria per apprezzarlo. Grazie per il commento! : )
Dalla recensione sembra interessante .
Lo è, credimi! : ) E perdonami per il ritardo nella risposta: il tuo commento era finito nella casella spam, e purtroppo non la controllo tutti i giorni. Ti ringrazio per aver commentato il mio post, e colgo l’occasione per dirti che ieri ne ho pubblicato uno nuovo: spero che ti piaccia! : )
Vedi un po’ le vie traverse che nella rete ti riportano a luoghi conosciuti 🙂
Leggevo di Negroland sul blog “le inezie”, e vi ho trovato un tuo commento.
Nella mia wishlist “Negritudine” ho collezionato alcuni titoli a tema (non solo a proposito di razzismo, ma ahimé soprattutto), ma si tratta per la maggior parte di libri.
Ovvierò alla carenza di film cominciando da questo.
Ottima decisione! Sono convinto che questo film manderà in estasi anche te. Grazie per il commento! : )
Figurati, grazie a te per tutti gli input 😉
(La listina di gennaio l’ho pubblicata).
Corro a commentarla! E lascio anche il link qua nel mio blog, nella speranza che la apprezzino anche i miei lettori: https://lecoseminime.home.blog/2019/02/04/carnet-gennaio-2019/
Gentilissimo 🙂
Mi hai incuriosito tantissimo con la tua recensione. Grazie per avermi segnalato questo articolo, sicuramente, appena avrò tempo, mi vedrò il film!
Un caro saluto,
Giulia
Mi fa molto piacere che la mia recensione ti abbia convinto il film, e sono convinto che lo amerai moltissimo anche tu. Grazie a te per i complimenti e per il commento! : )
Mi hai fatto venire un’enorme curiosità! Appena avrò tempo andrò a vederlo! Il tema mi piace un sacco.
Grazie di avermi scritto di questo articolo !:)
Mi fa molto piacere di averti incuriosita riguardo a questo film. Se ti va, poi fammi sapere come l’hai trovato. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertelo fatto scoprire è già una grande soddisfazione. Grazie a te per i complimenti e per il commento! : )
Ciao! Come promesso eccomi a commentare il film! L’ho visto qualche sera fa, mi è piaciuto molto soprattutto perché trattava di una storia vera che non conoscevo affatto. Per quanto riguarda gli aspetti puramente “tecnici” ho trovato l’attrice bravissima dall’inizio alla fine, mentre il personaggio del marito l’ho preferito dalla seconda parte in poi. Mi è piaciuta molto anche la fotografia, e l’attenzione per i costumi. Grazie della dritta, quindi! 🙂
Mi fa molto piacere che anche tu abbia apprezzato questo splendido film. Grazie a te per avermi fatto conoscere il tuo parere, tra l’altro in tempi rapidissimi e in modo molto dettagliato! : )
Pingback: Film .23: Loving, Jeff Nichols – Le cose minime
Non ho mai visto questo film, ma dalla tua recensione così dettagliata e sentita, immagino sia splendido! 🙂
Ci hai azzeccato in pieno: è davvero un film splendido.
Come sai ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://folatediventocaldo.wordpress.com/2019/12/18/la-ricetta-del-caffe-perfetto/. Grazie per il commento! : )
E ci sei riuscito ancora una volta. Sei riuscito a mettere per iscritto le emozioni e le sensazioni che ti ha trasmesso il film attraverso una metrica semplice ma diretta e piena di sentimento. Un ottimo lavoro che mi fa venir voglia di vedere assolutamente questo Loving. E poi ha delle tematiche che mi affascinano parecchio.
Caro Butcher, mi fa molto piacere che quest’anno l’ultimo commento del mio blog sia venuto da un ottimo blogger e da un caro amico come te. Le belle parole che hai speso per me mi lusingano profondamente, e sono convinto che Loving piacerà moltissimo anche a te. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buon anno! : )
Pingback: Liste .3: A pesca nel blogroll – Le cose minime
Sono d’accordo col Butcher.
Molto interessante il tuo blog e onorata che hai letto il mio.
bella la lista dei film. sono qui che navigo tra le tue parole.
grazie.
Il razzismo? non ho mai capito cosa fosse perchè per me le discriminanti sono l’arroganza e l’ignoranza e allora in quel senso sono un pò razzista.
Ma come razze, colore e tutte quelle menate lì : mai coperte.
Non so come spiegarmi perchè sembrerei folle ma per me, come dire, sei bianco, nero, giallo, rosso, non vedo cosa cambi se non il colore della pelle o la forma degli occhi o la cultura o dei talenti: sempre qualche ottima occasione per scoprire cose nuove di questo mondo: altre culture.
Ma stà storia del cazzo, permettimi, del razzismo: nata con l’ignoranza!! Mantenuta dagli ignoranti.
Mi fa molto piacere che siamo sulla stessa lunghezza d’onda riguardo al razzismo. Ovviamente anche le belle parole che hai speso per me mi lusingano profondamente, e le ricambio di cuore: anche tu hai molto talento come blogger. Anzi, metto qua il link del tuo ultimo post, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://auacollage.wordpress.com/2020/03/19/la-terra-e-un-organismo/. Grazie mille per i complimenti e per i commenti che hai lasciato nel mio blog! : )
Ma grazie e te! Questo virus che ci porta tempi dilatati e attenzione più lente ci fa scoprire le persone intorno e quel che scrivono. Una bella cosa no?.
Grazie di aver inserito il link spero sarà apprezzato.
Buona serata.🤗
Anche a te! : )
Anche la mia prima figlia è mulatta e ha subito molto razzismo per il semplice colore della sua pelle. Ho cercato sempre di farle capire che non c’era diversità in lei se non l’unicità che tutti abbiamo e che se i suoi amici o compagni(meglio definirli così) la consideravano “diversa” doveva esserne solo orgogliosa perchè significava che si distingueva dalla massa.
Sono molto orgogliosa di lei.
Non ho mai visto questo film, ma uno che ti consiglio anche se credo tu possa averlo già visto è “Il colore viola” per me è stato molto toccante.
A presto 🤗
Pur essendo molto interessato all’argomento, confesso di non aver mai visto Il colore viola: ci giro attorno da anni, ma la durata mi ha sempre spaventato moltissimo. Magari il tuo consiglio mi darà la spinta decisiva per vederlo.
Come sai ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://imieigiornineldeserto.wordpress.com/2020/06/24/semi/. Grazie mille per questo splendido commento! : )
Grazie a te di questo grande onore. Un abbraccio 🤗
Mi piace moltissimo questo tuo post. Sei una persona con una bella testa. 🙂
Spero di vedere il film che hai menzionato. 🙂
Buona serata. 😊
Anch’io spero che tu lo veda, perché è uno dei quei film che ti restano dentro per sempre.
Ho adorato il tuo post – tributo a Robin Williams, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://questomondoaparte.wordpress.com/2020/10/29/ipse-dixit-100/. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buona serata anche a te! : )
Grazie a te. 😊 Sei molto gentile. 🙂
Anche tu lo sei. Colgo l’occasione per dirti che Domenica pubblicherò un nuovo post. A presto! : )
Perfetto. Allora farò un salto qui. 🙂 A presto. 🙂
Interessante! Mio papà era tedesco e mia mamma italiana. Dai racconti di mia mamma posso assicurarti che esere tedeschi in Italia subito dopo la Seconda Guerra Mondiale (quando sono nato io) non deve essere stato facile. Ma la famiglia è andada avanti 🙂 ed io ho preso nella mia educazione i lati buoni germanici e quelli italiani, anche se certimiei amici dicono non essere vero e che ho preso i difetti dei tedeschi più quelli degli italiani, pensa un poco che amici 🙂
Per questo lavoro sul tema anche fotograficamente, almeno ci provo…
Puoi fartene un’idea in questo vecchio post sui miei progetti:
https://thequietphotographer.wordpress.com/2011/11/03/my-projects-a-migrant-story/
Il tuo post è molto interessante e molto ben scritto. Il tuo commento invece mi ha ispirato una domanda che spero non risulti indiscreta: potresti elencarmi i lati buoni e i difetti che ritieni di aver preso sia dai tedeschi che dagli italiani, per favore?
E’ un film meraviglioso! Un fil contro il razzismo costruito sullo splendido rapporto di chi è realmente innamorato
Grazie perchè ogni volta che rileggo i tuoi post li trovo sempre più splendidi e attuali
Grazie a te per l’affetto che nutri nei miei confronti e per la tua costante presenza nel mio blog, e buona settimana! : )
Quello di cui parla questo film che consigli, mi dà molto da riflettere. I razzisti piú pericolosi sono quelli ordinari, normali, brave persone insomma (in un sistema democratico con almeno una parvenza di legalità); non i folli esaltati con la bava alla bocca che verrebbero sicuramente bloccati per la violenza, non per altro.
Mentre una banda di assassini e criminali riesce a fare relativamente poco, una cultura chiusa, composta da “gente per bene”, può fare molti piú danni.
Sono totalmente d’accordo. Ho trovato molto interessante il tuo ultimo post (per come l’hai scritto e per l’originalità del libro di cui parli), quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://yziblog.wordpress.com/2021/05/31/librogiocando-ovvero-giocando-un-libro-o-librando-un-gioco/. Grazie mille per quest’ottimo commento! : )
Grazie a te! 🙂
Tra una lettura e l’altra sono incappata in questa tua vecchia recensione 😊 ho visto il film e l’ho molto apprezzato, sia per la trama che per le interpretazioni dei protagonisti
Mi fa molto piacere che tu abbia esplorato il mio blog in lungo e in largo, e soprattutto che anche tu abbia apprezzato Loving: è davvero un film straordinario. Grazie per il commento, e buona settimana! : )
Si è portati ad approfondire quando i contenuti sono interessanti! 😉 Grazie, buona settimana a te ☺️