We are the Champions

Alla fine di ogni Inverno arriva la cerimonia degli Oscar. Di solito la fissano a Febbraio, ma in realtà inizia 2 mesi prima, quando le case cinematografiche fanno uscire tutti i film che secondo loro hanno più chances di agguantare la statuetta. Così già a Natale puoi farti un’idea chiara di chi potrebbe vincere, e di solito a Gennaio hai già trovato almeno 2 o 3 film per cui fare il tifo.
Quest’anno, più che per i film, io tifavo per alcuni artisti che troppe volte si erano visti sbattere la porta in faccia dall’Academy. Glenn Close era alla sua settima nomination, così come Bradley Cooper e Wes Anderson. Amy Adams era appena più dietro: questa era la sesta volta che si presentava alla consegna delle statuette, dopo aver già preso 5 sberle una più cocente dell’altra. Ciascuno di questi artisti ha dato moltissimo al mondo del cinema, e quindi speravo ardentemente che almeno uno di loro potesse finalmente ottenere ciò che gli spettava. Alla vigilia l’unica dei 4 che sembrava avere delle serie possibilità di vittoria era Glenn Close, e anche lei non poteva dormire sonni tranquilli, perché Olivia Colman era una rivale più che credibile. Alla fine tutti loro, lei compresa, si sono confermati degli eterni secondi: il dispiacere più grande l’ho provato proprio per Glenn Close, perché dei 4 è quella che recita più raramente in dei film da Oscar (e infatti 5 delle sue 7 nomination risalgono ai tempi dei Righeira).
Per quanto riguarda l’Oscar al miglior film, credo che succederà come nel 2017: in quell’occasione più che della vittoria di Moonlight si parlò della sconfitta di La La Land, oggi più che della vittoria di Green Book si parlerà della sconfitta di Roma. Sono rimasto molto sorpreso da questo verdetto: infatti, anche se ritengo Roma un film sopravvalutato, mi sembrava che avesse tutto ciò che serviva per vincere l’Oscar principale (e infatti era strafavorito). Evidentemente non abbiamo tenuto di conto che anche Green Book aveva delle ottime carte da giocare, considerando la risaputa passione dell’Academy per i film sul razzismo.
Analizzando le premiazioni nel complesso, mi fa piacere notare che non c’è stato nessun film “cannibale”: gli Oscar sono stati “spalmati” su un ampio numero di film, e infatti anche il più premiato (Bohemian Rhapsody) ha ottenuto solo 4 statuette. Approvo questa politica, perché ogni anno escono tanti ottimi film, ed è un peccato quando uno solo oscura tutti gli altri facendo incetta di premi. E poi, è irrealistico che un film sovrasti tutti gli altri in ben 10 o più categorie: quando succede, vuol dire che si è deciso di premiarlo a prescindere, e questo ridimensiona il suo valore anziché esaltarlo.
Dovrei provare grande amarezza per questi Oscar, perché quasi tutti gli attori per cui facevo il tifo hanno perso. E invece sono contentissimo, perché tifavo anche per Rami Malek, e alla fine almeno lui è uscito vincitore dall’incertissimo duello con Christian Bale. Lo ritengo un verdetto giusto: infatti Christian Bale ha già vinto un Oscar (e potrà vincerne altri 5 in seguito), per Rami Malek invece questa potrebbe essere la prima e ultima volta che sale su quel palco. Insomma, come nel caso di Benigni e Dujardin, la consapevolezza che per lui non ci sarebbe stata un’altra occasione può aver giocato un ruolo decisivo nella sua vittoria. Senza dubbio anche il fatto di aver interpretato un personaggio iconico e amatissimo come Freddie Mercury l’ha aiutato molto.
E voi cosa ne pensate di queste folli premiazioni?

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138 risposte a We are the Champions

  1. Moon ha detto:

    Non ho visto tutti i film candidati, anzi devo recuperare Roma, ma Green book merita moltissimo. E bohemian rapsody … vabbè, io ho sempre amato Freddy e quindi sono di parte? Al cinema ho avuto i brividi a ogni canzone…

    • wwayne ha detto:

      Roma te lo puoi risparmiare. Il motivo è molto semplice: a mio giudizio, perché un film sia quantomeno decente, deve avere una storia in cui succede qualcosa. Se invece ci sono interi minuti in cui non succede nulla, a quel punto una noia profonda si impadronisce dello spettatore, e gli fa rimpiangere ogni secondo perso dietro a quel film. Con Roma mi è successo esattamente questo.
      Oltre ad avermi annoiato Roma mi ha anche irritato, e cerco di spiegare perché. Dietro un’apparente semplicità, questo film ha tutta una serie di finezze da cinema d’autore (significati nascosti, citazioni, l’uso del bianco e nero eccetera) inserite dal regista apposta per fare il ruffiano con i critici, per accattivarsi la loro simpatia e ottenere in cambio una carrettata di nomination agli Oscar. Nomination che ovviamente condizioneranno il pubblico, portandolo a credere che si tratti di un gran bel film. Io però la penso diversamente, e ad un film falso e ruffiano come Roma preferisco l’autentica semplicità di film come La famiglia Bélier o Tutto può cambiare, i cui registi magari non avevano neanche l’ambizione di fare un capolavoro, ma a differenza di Cuarón ci sono riusciti davvero.
      Riguardo a Bohemian Rhapsody, l’hai descritto perfettamente: è un film da brividi. Li ha fatti venire a tutti, dal più semplice degli spettatori al più snob dei critici. E infatti i risultati si sono visti, a livello sia di incassi che di Oscar.
      Chiudo il commento con la mia canzone preferita (non dei Queen, proprio in assoluto):

      Grazie per il commento! : )

  2. misveglioinamerica ha detto:

    Il risultato del miglior film è legato a doppio filo con il meccanismo di voto di quella categoria.
    Mentre per tutte le altre categorie vince chi prende più voti (maggioranza relativa), per il miglior film vince quello che arriva al 50%+1 di preferenze.
    Sì vuole cioè evitare che il miglior Film, categoria più importante, vinca magari con il 25% dei voti, lasciando infelici il 75% dei votanti.
    E poiché è rarissimo che un film ottenga il 50%+1 alla prima conta, i second best pesano moltissimo, soprattutto quando i candidati sono tanti come appunto nella categoria miglior film (otto nel 2019, 9 nel 2018).
    Infatti, se alla prima conta nessun film prende il 50%+1, si va a vedere i second best nella pila del film che ha preso meno voti e si ridistribuiscono le schede…
    E così via finché non si arriva al 50%+1.
    Praticamente, vince il film che dispiace di meno a tutti.
    Green Book racconta una storia che merita essere conosciuta e ha il pregio di avere due attori eccezionali. Ali è davvero enorme, una spanna sopra tra i suoi colleghi. Viggo fa la macchietta, ma anche in questo ruolo è superbo.
    Il film andrebbe visto in lingua originale per poter cogliere l’italiano parlato da Viggo.
    L’ultima tappa del concerto è a Birmingham, Alabama, con ferite ancora aperte.
    Può risultare stucchevole per certi eccessi di buonismo, ma è un film che mette d’accordo tutti.
    E questo è quel che deve fare il miglior film secondo il sistema di voto dell’Academy.

    Stasera ho visto la cerimonia sul megaschermo al cineclub, proprio a Birmingham (AL). È stato bello vedere i presenti contenti quando Green Book ha vinto la sceneggiatura non originale. Più tiepido il risultato per il miglior film.
    Io per dire mi sarei aspettata una vittoria di Bohemian Rhapsody. Eppure, fossi dell’Academy, avrei votato Roma al n. 1 sulla mia scheda. Ma Green Book mi accontenta, l’avrei messo probabilmente al n. 2 o al n. 3.

    • wwayne ha detto:

      Pur essendo un grande appassionato degli Oscar, non conoscevo il meccanismo di voto per il miglior film: di conseguenza, ti sono molto grato per quest’utile e chiarissimo approfondimento.
      Riguardo a Viggo Mortensen, tra tutti i suoi film mi sono piaciuti molto Delitto perfetto, Appaloosa e I due volti di Gennaio. Soprattutto il secondo è un vero filmone: se non l’hai visto, te lo consiglio caldamente. Grazie mille per quest’ottimo commento! : )

      • misveglioinamerica ha detto:

        Chissà se lo rivedremo nella serie del Signore degli Anelli di Amazon!

      • wwayne ha detto:

        Dipenderà molto da quanto Amazon è disposta a scucire. Comunque, in base al meccanismo che hai descritto prima, può darsi che molti critici abbiano votato Roma o La favorita, mettendo costantemente Green Book al secondo posto, e quindi alla fine tra i 2 litiganti ha goduto il terzo. E probabilmente hanno goduto anche molti spettatori! : )

      • misveglioinamerica ha detto:

        È esattamente così. Conoscere il sistema di voto permette di interpretare il “polso” dei quasi settemila votanti dell’Academy.
        Si capisce qual è il film attorno al quale si concentra il secondo battito: quello è il candidato con maggiore accondiscendenza.

      • wwayne ha detto:

        Comunque delle 3 vittorie più clamorose degli ultimi anni (Crash – Contatto fisico, Moonlight e Green Book) ho l’impressione che la più giusta sia la prima: molti ricordano quel film con astio perché soffiò l’Oscar a I segreti di Brokeback Mountain, ma in realtà quel premio fu profondamente meritato. Se non hai visto Crash, guardalo al più presto: mi ringrazierai! : )

      • misveglioinamerica ha detto:

        Sono anch’io un’appassionata di Oscar (e di cinema in generale). Da anni, i candidati li vedo tutti prima della cerimonia! 🙂
        E adesso aspettiamo le perle del 2019. Rocketman a breve, e poi in estate l’attesissimo Once Upon A Time in Hollywood di Tarantino!

      • wwayne ha detto:

        Il nuovo film di Tarantino lo aspetto a gloria anch’io! Grazie ancora per la piacevolissima chiacchierata! : )

  3. annaecamilla ha detto:

    Non conosco il film perché ancora non mi è capitato di vederlo. Adesso non posso giudicare.

  4. Kikkakonekka ha detto:

    Io sono un caso strano: leggo Ciac, di cui sono abbonato, ma vedo pochi film, davvero pochissimi.
    Quindi i miei giudizi sono basati su quanto ho letto, non su quanto abbia visto. E posso dire che la Close era data per vincente, e poiché mi sta simpatica un po’ per lei mi spiace. Sono lieto per la Germanotta, che in effetti è bravissima e il brano meritava. E sono contento per Rami Malek, perché la sua interpretazione mi ha riavvicinato ad un mondo musicale che appartiene al mio passato in modo indissolubile.

    • wwayne ha detto:

      Anch’io ritengo che Lady Gaga, pur essendo un personaggio talvolta futilmente e cretinamente sopra le righe, sia comunque un’artista di grande talento. Il suo film mi è piaciuto abbastanza ma non mi ha entusiasmato (un po’ come First Man), quindi non mi stupisce che entrambi i film in questione abbiano ottenuto solo un Oscar minore. E il regista di First Man può pure ritenersi fortunato, perché il rischio di tornare a casa a mani vuote era davvero concreto.
      Tra l’altro quest’anno si sono incrociati ancora una volta lui e il regista che gli aveva scippato l’Oscar per La La Land, Barry Jenkins: a mio giudizio in quell’anno avrebbe dovuto vincere Silence o La battaglia di Hacksaw Ridge, ma purtroppo ci furono altri titoli che piacquero di più. Perché è proprio questo il punto: spesso vincono i film che piacciono di più in quel momento o che servono a mandare un determinato messaggio, non i film più belli.
      Chiudo il commento con una canzone della nostra amata Lodovica Comello:

      Grazie per il commento! : )

  5. zapgina ha detto:

    Non sono un’appassionata di Oscar e non seguo mai con la dovuta attenzione proprio per i meccanismi del voto e per i criteri che conducono al premio al miglior film. Mi piace però sapere dei vari altri premi: alla sceneggiatura, ai costumi, al miglior attore e attrice, ecc. Detto questo penso che Green Book abbia dalla sua i buoni sentimenti, che mai guastano. L’ho trovato un bel film e guardato volentieri. Bohemian Rapsody è un film più coinvolgente e a me è piaciuto molto. L’attore che interpreta Freddie Mercury merita anche se in alcune scene l’ho trovato un po’ macchiettistico ma, comunque, tanto di capello per l’impegno a studiare la figura di Freddie.

    • wwayne ha detto:

      Hai usato un aggettivo perfetto: Bohemian Rhapsody è davvero un film molto coinvolgente.
      Riguardo a Rami Malek, la mia impressione è che si sia calato sempre di più nel personaggio via via che andava avanti il film: infatti all’inizio pensavo “Questo non è Freddie”, nella scena del Live Aid invece attore e personaggio si fondono in una maniera impressionante. Grazie per il commento! : )

  6. Austin Dove ha detto:

    Io sono felice per lady gaga: ora è come le grandi star Marahia ( o come cavolo si scrive), Witney e Eminem! Bellissimo, ormai è veramente un pezzo d storia nobilitata
    E gli altri ok. Visto solo La favorita, la protagonista in effetti era estremamente brava ed espressiva. Ma nel profondo tifavo per Melissa

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: con questo Oscar Lady Gaga è entrata direttamente nella storia del cinema. È un peccato che non si possa dire lo stesso del suo regista, il simpaticissimo (e anche talentuoso) Bradley Cooper.
      Anche Melissa McCarthy è un’attrice simpatica e talentuosa. Ti faccio una confessione clamorosa: il suo Pupazzi senza gloria mi è piaciuto. Anzi, ti dirò di più: mi è piaciuto TANTO. Era dai tempi di Nonno scatenato che non mi capitava un guilty pleasure come questo. Grazie per il commento! : )

  7. kasabake ha detto:

    Se io fossi un giornalista amante più del suono delle mie parole che non del loro vero significato, intitolerei un mio ipotetico articolo di questa mattina sulla notte degli oscar scrivendo “Tra i due litiganti il terzo gode“, ma sbaglierei perché non farei davvero onore a quanto accaduto, in quanto nessun film in realtà quest’anno era davvero contrapposto ad un altro, malgrado, come sempre, l’Academy abbia dovuto conciliare diverse idee di cinema e devo dire lo ha fatto con grande saggezza, esagerando un po’ sui suoi sensi di colpa sociali…

    Anzitutto, è stato pagato pegno al padrone di casa (la Disney, che controlla la ABC, che gestisce la serata degli Oscar), consegnando all’insignificante e biodegradabile Black Panther solo statuette minori (usate per fare numero all’inizio dei titoli di testa, ma che non cambiano di una virgola il misero giudizio artistico sul film), evitando un altrimenti ingiusticabile premio maggiore di qualsiasi tipo; poi sono state demolite le potenti barricate mediatiche dei due film più elefantiaci della serata ovvero quello più amato in assoluto dal pubblico Boehmian Rhapsody (assegnando un Oscar prestigiosissimo, quale è indubitabilmente quello per Miglior Attore Protagonista, non al film in sé ma al suo protagonista indiscusso ovvero il bravissimo Rami Malek ed inquadrando di fatto il film in quell’ambito “mimetico” e di fan-service che è la vera natura di questa pellicola) e rimettendo Roma, il film più amato dalla critica di tutto il mondo (ha raccolto in questi mesi praticamente ogni riconoscimento immaginabile) nel suo vero ambito, assegnandogli gli Oscar realmente più azzeccati e più importanti dal punto di vista dell’arte visiva cinematografica ossia Miglior Film Straniero (quale è veramente), Migliore Fotografia e Miglior Regia, ma evitando di dargli la statuetta più ambita di Miglior Film per via della sua palese fortissima autorialità; ha infatti vinto come Miglior Film in assoluto Green Book, un piccolo grande film, che mette d’accordo tutti che non caso parla del valore dell’amicizia e che ancora una volta denuncia il razzismo latente nella società degli USA.

    Chiunque ami davvero la settima arte non potrà poi avere nulla da obiettare sull’assegnazione ad Olivia Colman del premio quale Migliore Attrice Protagonista (un premio reale e non un tardivo riconoscimento alla carriera, quale sarebbe stato quello alla Close) e chiaramente, anche se con qualche mugugno, si deve ben comprendere il ridimesionamento dell’altro film musicale (l’Academy aveva già dato quanto dovuto al settore, con i premi al film di Singer e fare si più sarebbe stato ridicolo).

    L’Oscar per il Miglior Trucco e Acconciature a Vice ha poi qualcosa di malizioso ed impertinente che non può non fare sorridere, visto che parliamo per questo film ancora una volta di un’interpretazione quasi in maschera, con una trasformazione fisica dell’attore principale a copia della realtà…

    Ho trovato invece davvero eccessivo (unica nota stonata per me di tutte le premiazioni) insistere sul versante della lotta al razzismo premiando di nuovo Mahershala Ali (bravissimo, senza dubbio, un talento recitativo puro, come sto constatando anche in questi giorni mentre guardo la terza stagione di True Detective ma non migliore degli altri candidati) e preferendo poi Regina King alla Weisz, alla Stone ed alla Adams.

    Insomma, sufficienza piena per la serata, anzi, direi molto buona ma non perfetta.

    • wwayne ha detto:

      Anche secondo me A star si born è stato premiato poco perché ha patito la compresenza di un altro film musicale che è piaciuto di più (Bohemian Rhapsody).
      Lo stesso vale per Maria regina di Scozia: in un altro anno avrebbe ottenuto 10 nomination e per Margot Robbie sarebbe stato Oscar sicuro, ma purtroppo ha avuto la sfiga nera di uscire nello stesso anno de La favorita.
      Insomma, sia per gli attori che per i film vale sempre lo stesso discorso: bisogna trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Margot Robbie non ha avuto questa fortuna, e quindi non è stata nemmeno candidata. Non so se potrà rifarsi in futuro, perché i registi tendono ad affidarle dei ruoli che esaltano più la sua bellezza che il suo talento. Del resto, con un fisico così è inevitabile! : ) Grazie mille per l’ottimo e ricchissimo commento! : )

      • kasabake ha detto:

        Grazie a te, splendido padrone di casa e vero appassionato di cinema… Tra l’altro, avendo visto proprio due giorni fa Green Book (a Bologna, al cinema ed in originale, con Viggo che parla un italiano da mafioso davvero esilarante!), da quel poco che ti conosco posso dirti che ti piacerà molto, per il calore dell’amicizia, per la storia ruotante intorno al mondo della musica nera e bianca statunitense e per le interpretazioni sofferte, divertite e virili dei due protagonisti.

      • wwayne ha detto:

        Anch’io ho l’impressione che Green Book sia un film fatto apposta per me, dato che adoro i buddy movies (anni fa ho anche dedicato un post a questo particolarissimo genere: https://wwayne.wordpress.com/2017/10/08/due-come-noi/).
        Tra l’altro, se qualche anno fa mi avessero detto che il regista di Scemo e più scemo e Tutti pazzi per Mary un giorno avrebbe vinto l’Oscar per il miglior film, non ci avrei mai creduto. Se lo merita comunque, perché anche in quelle commedie così leggere (e anche un po’ demenziali) riusciva a mettere una qualità assolutamente non comune per dei film di quel tipo. Ad avercene di registi come lui! : )

      • kasabake ha detto:

        Lo hai detto! Tra l’altro si sappia che se ripenso a quando il protagonista maschile di Tutti Pazzi per Mary cerca di rianimare il cagnolino che ha praticamente ucciso, dandogli la scossa elettrica sul torace, finendo per dargli fuoco, io ancora rido!!!

      • wwayne ha detto:

        E la scena della cerniera lampo? E quella della canna da pesca? FILM STREPITOSO!!! A presto amico mio! : )

      • kasabake ha detto:

        A prestissimo!

  8. tachimio ha detto:

    Come al solito il tuo discorso non fa una piega. Sai che la vittoria di Rami Malek è stata per me una gioia immensa. Non ero convinta al massimo che lo avrebbero premiato vista la vicinanza con Viggo Mortensen e Christian Bale. Per gli altri film penso che Green Book sia il più americano tra i film presenti, quello giusto per la statuetta. Glenn Close oltre che brava per me è anche simpatica e mi dispiace per lei. Nell’insieme mi piace come quest’anno sono andati i premi. Forse come dici tu distribuiti meglio . Roma anche se forse un po’ noioso in certe sue lungaggini, penso sia da vedere comunque magari proprio per la fotografia a cui il bianco e nero dà sempre un certo sostegno. A te vanno i miei più sinceri complimenti per la tua grande preparazione in fatto di cinema. Un esperto che dovrebbe partecipare , almeno per soddisfazione personale, una volta nella vita, alla notte degli Oscar. Un bacione grande grande ad un grande amico. Isabella

    • wwayne ha detto:

      Anche a me è dispiaciuto molto per Glenn Close, e lo dico pur non avendo visto il film per cui era candidata: l’ultima volta che ho guardato un suo film è stato 2 anni fa, e gli dedicai anche una recensione (https://wwayne.wordpress.com/2017/12/03/salvami/).
      Riguardo alla notte degli Oscar, poterla seguire dal vivo sarebbe effettivamente un sogno. Purtroppo credo proprio che il mio blog non avrà mai così tanta visibilità da procurarmi un invito così importante, ma sognare non costa nulla! : )
      Come sempre, ti lascio una canzone (“Come to my aid” dei Simply Red):

      Grazie mille per i complimenti e per il commento, e un bacione anche da parte mia! : )

  9. Giovanni Di Rosa ha detto:

    Mi è dispiaciuto un poco che A star is born sia stato snobbato. Trovo Greem Book migliore di Moonlight comunque.
    Mi mancano diversi film per poter valutare, Glenn Close effettivamente meritava!

    • wwayne ha detto:

      Non ho visto Green Book, ma Moonlight è uno dei film più brutti che abbia mai visto, quindi sono certo che tu abbia ragione al 100%! : ) Grazie per il commento! : )

  10. lali1605 ha detto:

    Niente per me esistono solo Lady Gaga e Bradley Cooper ahahah

  11. Evaporata ha detto:

    Mi dispiace per Glenn Close. Mentre son contenta per Rami Malek, anche se Freddie Mercury lo ha aiutato dall’alto. La distribuzione degli Oscar su più film è la cosa più gradita. Complimenti per l’articolo. 😀

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che siamo sulla stessa lunghezza d’onda, e concordo totalmente con te: anche secondo me Freddie Mercury da lassù ha preso Rami Malek sotto la sua ala protettrice, e l’ha portato ad ottenere un Oscar più che meritato. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

  12. Poison El ha detto:

    Ottimo articolo!
    Personalmente sono abbastanza contenta della vincita di Rami Malek, ma penso che Christian Bale abbia fatto qualcosa di eccezionale in ‘Vice- L’uomo nell’ombra’. Calcolando anche per la scelta coraggiosa del personaggio, visto che “Dick” è ancora vivo!
    Viggo Mortensen ha fatto un ottimo lavoro, ma mi aspettavo che non avrebbe ricevuto l’oscar!

    ‘Vice’: solo Miglior Trucco e Acconciature? Mah. Non è che concordi moltissimo.

    “Bohemian Rhapsody”: quelli sul montaggio sonoro, o comunque della sfera tecnica – sonora , me li aspettavo. Sono solo un po’ dispiaciuta per “First Man” che – per quanto fosse un film tosto e intenso – si meritava qualche riconoscimento. E sappiamo tutti che non era “Effetti Speciali”, conteso tra “Avengers: Infinity War” e “Ready Player One”.

    “Roma”: ha avuto i riconoscimenti che si meritava. La sua regia è impeccabile e la fotografia stupenda!

    “La Favorita”: Regia particolare, nulla da dire. Però sono davvero contenta, per quanto non abbia apprezzato il film, della vincita di Olivia Colman. Grande attrice, grande personaggio, grande pregio del film.

    “Green Book”: stupendo. Mi è entrato nel cuore. Sceneggiatura stupenda. Film leggero, sì, ma forse tematiche non altrettanto “superficiali”.
    Non comprendo la motivazione per cui Spike Lee fosse contrario. Una reazione che non condivido per nulla.
    “Miglior Film” se la contendevano “Green Book”, “Vice”, “Roma” e .. sì, “Bohemian Rhapsody” ma solo perché i Golden Globes ci avevano urlato quanto fosse in gara!

    “Black Panther”: non concordo sulla sua nomination. Non concordo sui premi che ha ricevuto.

    Queste ovviamente sono le mie opinioni, ma è sempre un piacere confrontarsi con te!

    Ps: concordo tantissimo sul discorso delle “troppe nomination” a un film.

    -Poison El

    • wwayne ha detto:

      Anch’io ho l’impressione che l’Oscar per gli effetti speciali sia stato dato a First Man soltanto per non lasciarlo a mani vuote. Solo: A Star Wars Story, che era candidato nella stessa categoria, asfalta il film di Chazelle da questo punto di vista.
      Riguardo a Black Panther, non l’ho visto, ma non sei la prima a dirmi che è un cesso nauseabondo: evidentemente è stato portato in palmo di mano per motivi più politici che artistici. Corro a rispondere all’altro tuo commento! : )

  13. Giuseppe Causarano ha detto:

    Sono contento per “Green Book”: ha due interpreti strepitosi, diverte, fa riflettere e fa tutto con grande stile. Onestamente non ho condiviso tutti gli Oscar di “Bohemian Rhapsody” e “Black Panther”, mentre “Roma” ha preso tutto il possibile! La vera delusione è “La Favorita”, ma ci si può accontentare dell’Oscar a Olivia Colman.

  14. Laura Parise ha detto:

    Non conosco neppure uno dei film in questione, per cui mi astengo dal commentare. Anche perchè la cerimonia degli Oscar è per me un pò come Sanremo… non seguo nessuno dei due e nessuno dei due mi piace.

    • wwayne ha detto:

      A proposito di Sanremo, quest’anno non l’ho seguito molto, ma grazie ad esso ho scoperto questa canzone davvero molto bella e molto profonda:

      Spero che piaccia anche a te! Grazie per il commento! : )

  15. Laura Parise ha detto:

    Peccato non riesco ad aprire il link

  16. Harley ha detto:

    Penso che Bohemians Rapsody sia una rappresentazione minima di ciò che un tempo erano i Queen, quelli reali intendo anche se tutto sommato in fondo qualcosa c’è in questo film dei Queen e della loro grande musica. Il talento di Freddie Mercury un pò sciupato ma apprezzabile. Un film sufficiente.

    • wwayne ha detto:

      In effetti la magia dei Queen è stata troppo grande (e troppo prolungata nel tempo) per poter essere condensata in un film di 2 ore. Per quanto è stato possibile, tuttavia, Bohemian Rhapsody ha provato a trasmettere agli spettatori la grandezza del loro talento: a mio giudizio ci è riuscito alla grande, ma non sei la sola a dire che invece è un film appena passabile o addirittura deludente, quindi potresti tranquillamente aver ragione tu.
      Ho letto il tuo post sull’importanza dell’arte e mi è piaciuto molto, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://menteeanima.com/2019/02/21/italia-terra-di-arte-perduta-2/. Grazie per il commento! : )

  17. fulvialuna1 ha detto:

    Non commento mai le premizzioni, soprattutto Oscar..non vedo mai i film se non dopo diverso tempo dall’uscita, devo allontanare le eventuali influnze.

    • wwayne ha detto:

      In effetti è una tattica intelligente: vedendo i film a distanza di tempo, sei meno condizionata dal clamore positivo o negativo che si è scatenato intorno ad essi al momento della loro uscita.
      A me capita di vedere i film molto dopo la loro distribuzione soltanto se non mi convincono in pieno, se non ho la certezza che mi piaceranno. E la maggior parte delle volte, te lo confesso, mi do dello stupido da solo per averli ingiustamente ignorati fino ad allora! : ) Grazie per il commento! : )

  18. maxilpoeta ha detto:

    bisognerebbe vedere prima i film per giudicare, considerando che non ne conosco neppure uno, i verdetti della giuria a mio avviso potrebbero essere anche i più corretti. Ti saprò dire dopo che avrò visto i film….
    Buona giornata 😉

    • wwayne ha detto:

      Io invece tra tutti i film candidati ho visto nell’ordine:

      A quiet place
      L’isola dei cani
      Solo: A Star Wars Story
      Blakkklansman
      First Man
      Bohemian Rhapsody
      La ballata di Buster Scruggs
      A star is born
      Roma

      A parte il primo e l’ultimo mi sono piaciuti tutti, e il migliore è senza dubbio Bohemian Rhapsody: ti consiglio di partire da quello. Grazie per il commento, e buona giornata anche a te! : )

  19. Matteo Aceto ha detto:

    …”per Rami Malek invece questa potrebbe essere la prima e ultima volta che sale su quel palco. Insomma, come nel caso di Benigni e Dujardin, la consapevolezza che per lui non ci sarebbe stata un’altra occasione può aver giocato un ruolo decisivo nella sua vittoria”. Mah, non la penso proprio così: voglio proprio sperare (per lui, ovviamente) che QUEL Oscar per QUEL ruolo sia il trampolino di lancio per una carriera stellare. Ciao, Wayne! 🙂

    • wwayne ha detto:

      Glielo auguro anch’io: Rami Malek ha dimostrato un talento smisurato in Bohemian Rhapsody, quindi sarebbe un peccato se quello dovesse rimanere un exploit isolato nella sua carriera. Grazie per il commento! : )

  20. Massimo Orsi ha detto:

    Ottima analisi come sempre quando parli degli Academy Awards. Per quanto mi riguarda non esprimo giudizi sui premi in quanto ho visto solo alcuni film (Blakkklansman, A quiet place, La ballata di Buster Scruggs, A star is born e Roma) e tra questi mi è piaciuto molto il film di Spike Lee , a seguire A star is born ed A quiet place , poi Roma ed ultimo, aggiungo purtroppo, il film dei Fratelli Coen (si salva solo il primo episodio oltre a quello con protagonista Ton Waits). Appena posso cercherò di guardare Green Book e la Favorita anche se quest’ultimo, essendo un film in costume, non incontra i miei gusti (ma cercherò di passarci sopra). Un cenno per Bohemian Rhapsody : non sono un fan dei Queen (posseggo solo un loro disco) ed ora , a caldo, lo guarderei sicurcamente con un certo scetticismo e distacco , tuttavia non escludo che in futuro possa vederlo e forse potrei gradire.

    • wwayne ha detto:

      Secondo me Bohemian Rhapsody ti piacerebbe molto: quel film trabocca di amore per la musica, e quindi è davvero perfetto per degli appassionati come noi.
      A proposito di musica, chiudo il commento con questa leggendaria canzone:

      Spero che ti piaccia! Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

  21. The Butcher ha detto:

    Ammetto che forse avrei preferito vedere Chrstian Bale vincere l’Oscar invece che Rami Malek (un’ottima interpretazione ma Bale ha saputo dare di più).
    Contentissimo per Roma e le sue vittorie e invece sono contrario alle statuette vinte da Black Panther. Già è incredibile che sia stato nominato ma vincere quei tre Oscar (soprattutto la scenografia) è stato un colpo basso.

    Sono felice che, dopo tanto tempo, il miglior film d’animazione non sia Disney/Pixar. Spiderman si è meritato in tutto e per tutto l’Oscar e spero che questo evento dia un spinta in più ai film d’animazione della Sony (che si è un po’ fatta perdonare per quell’orrore di Emoji Movie).

    • wwayne ha detto:

      Negli ultimi tempi la Sony ha messo a segno un colpaccio dietro l’altro: oltre al film che hai citato ha vinto anche la scommessa Venom, e soprattutto è riuscita a mettere sotto contratto una gallina dalle uova d’oro come Tarantino. Tra l’altro a Venom ho anche dedicato una recensione ironica quando uscì al cinema: https://wwayne.wordpress.com/2018/10/06/venom/. Grazie per il commento! : )

  22. francescodicastri ha detto:

    Per una volta ti rubo il mestiere. Sto preparando una critica a Bohemian Rapsody. Pensiero personale. Gli Oscar sono ormai una pagliacciata, almeno prima li presentava Bill Crystal ed era uno show divertente, ora sono anche noiosi

    • wwayne ha detto:

      Billy Crystal ha recitato in almeno 2 film davvero deliziosi: Harry ti presento Sally e I perfetti innamorati. Se non li hai visti, te li consiglio caldamente.
      Sono molto curioso di leggere il tuo post su Bohemian Rhapsody: se ti va, quando hai pubblicato il post torna qui e lasciami il link, per favore. Grazie per il commento! : )

  23. Kuku ha detto:

    Io non ho mica capito perché Roma era sia nella categoria Miglior Film che Miglior film straniero. Ho capito che hanno tolto la distinzione “straniero” e “non straniero” per tutte le categorie per cui qualsiasi film può competere in qualsiasi categoria, ma allora che senso ha avere due tipi di miglior film? L’unico motivo è che così si può premiare un film in più e questo va benissimo, ma allora non mettermi lo stesso film in quelle due categorie.

    • wwayne ha detto:

      Anche secondo me, se un titolo non americano concorre nella categoria miglior film, a quel punto dovrebbero candidarlo solo lì e liberare un posto nella categoria miglior film straniero. Ad ogni modo, sono situazioni che si presentano abbastanza raramente, e forse è proprio per questo che l’Academy non ha studiato un regolamento ad hoc. Grazie per il commento! : )

  24. Paola ha detto:

    Interessante post e interessantissima discussione. Non sono così esperta di cinema da poter dire la mia, ma mi avete chiarito qualche idea. Grazie

  25. Laura ha detto:

    Bello il tuo post, complimenti, 🙂

  26. emmepi ha detto:

    Ho visto Green Book appena uscito all’Anteo. Francamente mi pare un po’ sopravvalutato; carino, certo, ma molto americanamente retorico. In sostanza direi poco più che gradevole.

    • wwayne ha detto:

      Almeno è gradevole: Roma invece oltre ad essere sopravvalutato è pure noioso. Non ho visto Green Book, ma credo proprio che colmerò presto la lacuna: quando un film vince l’Oscar più importante sono sempre curioso di vedere se lo merita oppure no. Negli ultimi anni ho fatto un’eccezione soltanto per La forma dell’acqua, perché la fantascienza non è il mio genere preferito. Grazie per il commento! : )

      • emmepi ha detto:

        Anche “La forma dell’acqua” mi è piaciuto, sebbene il tema sia ampiamente sfruttato (il tema della diversità, intendo) e qui abbia delle note un po’ melense.

      • wwayne ha detto:

        Mi fido ciecamente del tuo parere, quindi La forma dell’acqua entra trionfalmente nella mia watchlist! : ) Colgo l’occasione per dirti che ho appena pubblicato un nuovo post, in cui racconto una mia esperienza molto importante e molto personale: https://wwayne.wordpress.com/2019/03/02/povero-ma-felice/. Spero che ti piaccia! : )

  27. Sara Provasi ha detto:

    Non ho seguito gli Oscar ma il film sui Queen mi è piaciuto, quindi mi fa piacere ^_^

    • wwayne ha detto:

      Anche a me fa molto piacere che il film sui Queen abbia ottenuto ben 4 Oscar. Ho esultato in particolare per quello vinto da Rami Malek: la concorrenza di Christian Bale era davvero un ostacolo molto grande tra lui e la statuetta, ma per fortuna è riuscito ad agguantarla lo stesso. Grazie per il commento! : )

      • Sara Provasi ha detto:

        Figurati! 🙂
        Poi come dici anche tu Bale ha una carriera per cui potrà comunque vincerne ancora!
        Peccato che a tanti fan dei Queen non sia piaciuto il film, persino due Queen stessi hanno partecipato alla realizzazione ed approvato!

      • wwayne ha detto:

        Non mi stupisce che alcuni fan dei Queen abbiano storto il naso: quando ti toccano un tuo mito personale tendi ad essere ipercritico/a, e quindi difficilmente sei soddisfatto/a del risultato. Io però, pur essendo un super fan dei Queen, Bohemian Rhapsody lo promuovo a pieni voti! : )
        Chiudo il commento con una delle loro canzoni più famose:

        Spero che tu gradisca il mio omaggio musicale! : )

      • Sara Provasi ha detto:

        Hai ragione, i fan sono così! Io invece sono una fan felice di ogni cover, remake, rifacimento che sia… trovo serva a far conoscere ciò che mi piace a più persone, e sono sempre sicura che chi le fa sia il primo ad essere fan a sua volta!
        Tanto le opere originali (in questo caso la vera vita dei Queen) non vengono sostituite! 😀
        Certo che apprezzo la canzone, è tra le mie preferite loro! ^_^

      • wwayne ha detto:

        Buongustaia! : ) A presto! : )

      • Sara Provasi ha detto:

        Grazie 😄

      • wwayne ha detto:

        Di nulla! Colgo l’occasione per dirti che ho appena pubblicato un nuovo post, in cui racconto una mia esperienza molto importante e molto personale: https://wwayne.wordpress.com/2019/03/02/povero-ma-felice/. Spero che ti piaccia! : )

      • Sara Provasi ha detto:

        Grazie! Tra poco ci faccio un salto ^_^

  28. Neda ha detto:

    Premetto che sono abbastanza fuori dal mondo dei cinema (credo tu lo abbia capito da tempo).
    Non ho seguito gli Oscar del cinema e, a parte Glenn Close, non conosco gli altri attori che tu hai nominato e nemmeno i film, quindi ho nulla da dire su questo argomento, anche se il tuo post è esauriente e decisamente interessante.
    Ho una domanda, se me lo permetti: Il film “La grande bellezza” premiato agli Oscar tempo fa io l’ho visto due volte. La prima volta mi sono addormentata ad un certo punto, non mi era mai accaduto di addormentarmi durante una proiezione e mi sono detta che forse la mia età ne era la causa. La seconda volta sono riuscita a seguirlo fino in fondo. Ho apprezzato la bravura degli attori, la fotografia, molto meno tutto il resto. Mi sono chiesta perché è stato premiato, forse sono troppo vecchia per avere la possibilità di capire un film come questo.
    Ho la netta convinzione che i premi Oscar, come del resto la maggior parte dei premi letterari e artistici, vengano gestiti cercando di accontentare le case di produzione e i loro interessi, le tendenze politiche, il mercato e la possibilità di influenzare le masse.
    Dietro a ogni forma di arte, c’è sempre il commercio. Ovvio, normale, senza il denaro non si cammina, non si produce.

    • wwayne ha detto:

      Anch’io non sono riuscito a finire La grande bellezza, per la sua palese e totale assenza di contenuti. E’ tuttavia un film d’autore, da critici, di quelli che piacciono molto all’Academy, ed ecco spiegato l’Oscar che ha ottenuto.
      Sicuramente nelle premiazioni hanno un peso anche gli altri fattori che hai elencato, ovvero la volontà di lanciare dei messaggi politici e gli interessi economici delle case di produzione.
      Va detto tuttavia che ogni anno vengono premiati (o almeno nominati) molti bei film, quindi sicuramente ha una sua influenza anche il fattore più importante, ovvero i meriti artistici.
      Colgo l’occasione per dirti che probabilmente Domenica pubblicherò un nuovo post. Grazie mille per questo commento così acuto e ricco di spunti di riflessione! : )

  29. marisasalabelle ha detto:

    Mi dispiace che Roma non ti sia piaciuto. Io l’ho trovato un bellissimo film, sia come storia, sia come fotografia, che è superlativa. Certamente non è un film d’azione, va affrontato con una certa disposizione d’animo. Non credo sia un film ruffiano, cioè che sia stato fatto così apposta per guadagnarsi il plauso dei critici. Green Book non l’ho visto ma mi pare di aver capito che sia un’ennesima variazione sul tema “come due persone profondamente diverse possono fare amicizia e imparare l’una dall’altra”, questo, sì, un po’ ruffiano… chi l’ha visto mi ha detto che è piacevole, ma nulla di più. Continuo a non aver visto Bohemian Rapsody… a Pistoia c’è stato mesi fa e non so se tornerà. Ora voglio andare a vedere Copia originale: dicono che sia bello…

    • wwayne ha detto:

      Ha ragione, se vogliamo anche Green Book pare essere un film ruffiano. La differenza è che per titillare i critici Roma ha puntato sulla forma, e Green Book sui contenuti. E come spesso succede, i contenuti hanno colpito più della forma.
      Riguardo a Bohemian Rhapsody, deve assolutamente vederlo: sono convinto che manderà in estasi anche Lei.
      Colgo l’occasione per dirLe che ho appena pubblicato un nuovo post, in cui racconto una mia esperienza molto importante e molto personale: https://wwayne.wordpress.com/2019/03/02/povero-ma-felice/. Spero che Le piaccia! : )

  30. Gio Notabuono ha detto:

    Onestamente non guardo mai la premiazione degli Oscar, ma quando ho letto al mattino seguente che Rami Malek lo aveva avuto, ero molto contenta. Secondo me, non è stata la figura del personaggio a fargli vincere il premio,ma proprio la bravura con la quale è riuscito a interpretarlo! Inutile dire che mi è piaciuto tanto?!😊

  31. Giuseppina D'Amato ha detto:

    Bellissimo Bohemian Rhapsody e grande Rami Malek che ha saputo vestire in modo magistrale i panni di Freddy quando era giovanissimo e sconosciuto e trasformarsi nella Queen di successo e da copertina, il volto più noto a tutti. La bravura di Malek è indiscussa, ma il cantante che gli ha dato la voce è superbo. Ci sono voluti due artisti eccezionali per avvicinarsi a Freddy Mercury, l’unico.

    • wwayne ha detto:

      Non sapevo che Rami Malek fosse stato doppiato da un cantante: ero convinto che si fosse limitato a recitare con la voce di Freddie Mercury in playback. A questo punto sono d’accordo con te, il merito della buona riuscita di Bohemian Rhapsody è anche della sua “controfigura vocale”. Grazie per il commento! : )

      • Giuseppina D'Amato ha detto:

        Pare che la voce del film nasca dalia fusione tra la voce originale del cantante, quella di Rami Malek e quella del cantante canadese, Marc Martel. La voce di Marc somiglia in modo incredibile a quella di Freddy, tanto da impressionare i Queen. Qualche anno fa, partecipò a una selezione indetta da Roger Taylor, il batterista dei Queen, e inviò un video in cui si esibiva sulle note di Somebody to Love, lasciando esterrefatto il batterista che lo scelse con altri otto musicisti per il Queen Extravaganza Tour.

  32. Giuseppina D'Amato ha detto:

    La dalia è un bel fiore, ma volevo scrivere dalla… 😀

  33. natipervivereblog ha detto:

    Il mio è un periodo diciamo un po’ esigente, il tempo si sta appropriando di mille nuovi impegni, delle mille battaglie!
    Ma nella mia “isola magica” , nella quale custodisco i miei “viaggi”, i miei nuovi approdi, questo tuo post non poteva mancare perché si viaggia con le vere parole che toccano la profondità dell’anima, e i ricordi legati al grande Freddy!
    Un grazie infinito
    Adriana

  34. icoloridelsud ha detto:

    Penso che puoi fare benissimo il critico cinematografico.

  35. tremaghi ha detto:

    Adoro i Queen, non mi perdo una riprogrammazione di un loro concerto su qualsiasi palinsesto vada in onda e non potevo perdermi Bohemian Rhapsody. Non mi piace andare al cinema, preferisco gustarmi i film tra le mura domestiche, quindi ho aspettato che uscisse su Primafila di Sky. Immenso, mi ha fatto piangere.
    Leggendoti, penso che siamo in isofrequenza sui gusti cinematografici, quindi farò tesoro dei tuoi consigli e cercherò di vedere i film dei quali scrivi una recensione. E’ un piacere leggerti!

    • wwayne ha detto:

      Metto molto impegno nella scrittura di ogni mio post, quindi le belle parole che hai speso per me mi hanno fatto davvero tanto piacere, e mi ripagano di tutti i miei sforzi.
      Riguardo a Bohemian Rhapsody, hai usato un aggettivo perfetto: è un film immenso. Era difficilissimo racchiudere in un solo film una vita intensa e piena come quella di Freddie Mercury, ma il regista ci è riuscito in pieno. E ovviamente anche il talento smisurato dell’attore protagonista è stato determinante. Bohemian Rhapsody è uno di quei rari casi in cui all’interno di un film gira tutto per il verso giusto: il pubblico se n’è accorto, e l’ha premiato con un meritatissimo successo al botteghino. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

  36. Valerio Vistarini ha detto:

    Sono cresciuto con i Queen. La morte di Freddie penso sia stata uno dei colpi peggiori inferti al mondo della musica. Vedendo il film mi sono commosso a più riprese e penso che abbiano reso la sua vita e la sua storia al meglio. Rami Malek è stato veramente perfetto, senza nulla togliere agli altri “membri” del cast/band. Tutti veramente formidabili. Penso che diventerà uno dei film che ciclicamente riguarderò.

    • wwayne ha detto:

      Anche per me Bohemian Rhapsody diventerà uno di quei film che non mi stancherò mai di rivedere, insieme a Forrest Gump, In mezzo scorre il fiume, Bobby e tanti altri capolavori. Se non li hai visti, te li consiglio caldamente. Grazie mille per questo commento così pieno di autentica passione per la musica! : )

  37. recensioni53 ha detto:

    Malek c’è l’ha messa tutta ma certo mancava del sex appeal e dello spirito istrionesco che, oltre alla voce incredibile, caratterizzavano Freddie. Era comunque una missione impossibile ma l’oscar l’ha meritato anche per il coraggio. Il film descrive anche con delicatezza l’ impossibilità del rapporto fra Mercury e l’amore della sua vita e quando un film riesce a commuovere ha comunque vinto.

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: la vita di Freddie Mercury è stata breve ma piena d’amore, e il film sui Queen riesce a farlo capire in modo molto efficace. Grazie per il commento! : )

  38. pinklemon91 ha detto:

    Anch’io sono stata felicissima per Rami! Ho amato tantissimo Bohemian Rhapsody, nonostante non sia fedelissimo dal punto di vista storico (tuttavia, sinceramente, chissenefrega).
    Mi ha emozionata tantissimo, sono praticamente uscita struccata dalla sala! XD

  39. diserieZero ha detto:

    Alla fine della lettura, oltre alla competenza ed alla motivazione e che ti han sempre contraddistinto da che leggo gli articoli del tuo blog, ho percepito anche generoso altruismo nei confronti di coloro ch’erano all’ultima possibilità di vincita ed il che ti fa onore. Ottimo!

    • wwayne ha detto:

      Hai centrato il punto: uno dei fattori che rendono così emozionante la notte degli Oscar è proprio la consapevolezza che ogni anno vengono candidati degli artisti per i quali potrebbe essere l’unica o l’ultima volta che si avvicinano ad un traguardo così prestigioso. In tal caso, come hai detto tu, mi viene spontaneo fare un tifo sfegatato per loro, e quando vincono è davvero una gioia immensa. Grazie mille per i complimenti e per la tua costante presenza nel mio blog! : )

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