Deve rimanere un segreto

Un uomo si aggira di notte per le strade di New York: di norma sono super trafficate, ma in quel momento sono deserte, e ad illuminarle c’è solo la fioca luce di qualche lampione. Lui cammina con gli occhi nascosti sotto il cappello, le mani infilate nell’impermeabile e una nuvola di fumo che parte dalla sua bocca per poi confondersi con la nebbia circostante. Non dovrebbe fumare e lo sa bene, ma una femme fatale l’ha messo nei guai, e lui ha bisogno di sfogare il suo nervosismo in qualche modo.
La scena che vi ho appena descritto è presente in decine di film: sono i noir degli anni 40, il cui attore simbolo è senza dubbio Humphrey Bogart. Di norma a fare la femme fatale che seduce il protagonista e lo porta sulla cattiva strada c’era Lauren Bacall: i due erano innamorati anche nella vita, e infatti quando recitavano insieme si creava un’atmosfera più sensuale di qualsiasi film erotico. Un’altra grande femme fatale era Rita Hayworth: anche lei era così sexy da mandare su di giri il pubblico maschile anche soltanto sfilandosi un guanto (vedere Gilda per credere).
Poi questi grandi divi sono invecchiati, i gusti del pubblico sono cambiati e il noir è finito nel dimenticatoio. Sì, ogni tanto qualche regista cerca di riportarlo in auge (vedi Gangster Squad e La legge della notte), ma sono sempre dei lampi isolati, e raramente hanno successo: forse l’unico noir moderno che ha davvero sfondato è L.A. Confidential, anche grazie all’astuta mossa di ingaggiare come femme fatale quella che allora era la donna più desiderata del mondo (Kim Basinger).
L’ultimo coraggioso tentativo di rispolverare il noir l’ha fatto Edward Norton, con il suo Motherless Brooklyn. Già che c’era oltre a dirigerlo ha interpretato anche il protagonista, un detective che vuole scoprire a tutti i costi chi ha ammazzato il suo migliore amico e perché. Ma ovviamente questa faccenda deve rimanere un segreto, e quindi con la sua indagine finirà per mettere in pericolo se stesso e tutti quelli che ama.
Il detective deve quindi risolvere il caso e fare in modo che nessuno ci rimetta la pelle: riuscirà a fare entrambe le cose, una sola o nessuna delle due? Non posso dirvelo, naturalmente. Posso solo consigliarvi di vedere Motherless Brooklyn: non ve ne pentirete.

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183 risposte a Deve rimanere un segreto

  1. Evaporata ha detto:

    Grazie per il suggerimento 😃

    • wwayne ha detto:

      Volevo aggiungere una cosa che non ha trovato spazio nel post: in realtà il noir non è morto del tutto, perché ci sono alcuni registi che hanno coraggiosamente deciso di fonderlo con un genere apparentemente lontanissimo da esso, ovvero la fantascienza. L’esempio più famoso di questa ibridazione è senza dubbio Blade Runner, ma a me è piaciuto moltissimo anche Ghost in the Shell: non solo per la sua trama chiaramente noir, ma anche per il suo essere visivamente magnifico. Se non l’hai visto, te lo consiglio caldamente. Grazie a te per il commento! 🙂

  2. marybethdodger ha detto:

    Sembra decisamente un buon suggerimento, ne avevo sentito parlare.
    Edward Norton è in genere una garanzia.

    • wwayne ha detto:

      Ti confesso con un certo imbarazzo che ho visto pochi dei suoi film, e in molti di essi aveva una parte marginale (penso ad esempio a Frida e Grand Budapest Hotel).
      Altre volte invece aveva una parte più importante, ma il film mi è parso sopravvalutato (è il caso di Fight Club e La 25ma ora).
      Forse prima di Motherless Brooklyn l’unico film di Edward Norton che mi è piaciuto e in cui aveva un ruolo importante è Pride and Glory. Del resto, anche Gavin O’Connor è una garanzia: ricordiamoci che oltre a quest’ottimo poliziesco ha sfornato anche Warrior, un autentico filmone che ti raccomando ad occhi chiusi. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

      • marybethdodger ha detto:

        Con Fight Club non posso esprimermi, perché adoro Palahniuk e credo che abbiano fatto un buon adattamento cinematografico. Insomma, sono totalmente di parte.
        Ricordo che The Illusionist mi era anche piaciuto, però non saprei dirti esattamente il perché.

      • wwayne ha detto:

        Mi hai incuriosito proprio per questo, quindi lo guarderò quanto prima: grazie per il suggerimento! : )

      • marybethdodger ha detto:

        Di nulla 🙂 Aspetterò di sapere che ne pensi!

      • wwayne ha detto:

        Te lo farò sapere di sicuro! A presto! : )

  3. The Butcher ha detto:

    Adoro il noir. E’ grazie all’espressionismo se è nato questo genere. Adoro la ua fotografia, le sue ambientazioni e le sue storie. Mi dispiace anche a me che come genere adesso non venga più apprezzato o, peggio, capito. Mi ricorda un po’ Crimson Peak di Guillermo del Toro dove moltissime persone, e non parlo solo di pubblico ma anche critici, non avevano capito che quello era un film gotico. Il noir e il gotico sono due generi che adesso vengono poco apprezzati ma che io amo tantissimo.
    Il film Motherless Brooklyn mi interessava parecchio e spero tanto di andarlo a vedere (sempre che lo mettano al cinema visto che mettono solo prodotti scadenti).

    • wwayne ha detto:

      Anch’io adoro la splendida atmosfera dei film noir. E Motherless Brooklyn la ricrea con grande precisione, pur essendo ambientato in un’epoca leggermente posteriore al decennio d’oro di questo genere (anni 50 anziché anni 40). Non sembra assolutamente il film di un attore alla sua seconda regia.
      Non ho visto Crimson Peak, ma mi fido ciecamente del tuo giudizio, quindi lo vedrò quanto prima.
      Metto qua il link di uno dei noir più belli nella storia del cinema, che fortunatamente Youtube permette di vedere gratuitamente e in italiano:

      Grazie mille per quest’ottimo commento, e buona Domenica! : )

      • The Butcher ha detto:

        Vabbè ma stiamo parlando di Fritz Lang! Lui è stato uno dei registi migliori della storia del cinema e le sue pellicole rimangono ancor oggi moderne e meraivgliose. Se c’è Fritz Lang stai sicuro che con me vai sul sicuro!

      • wwayne ha detto:

        Sono totalmente d’accordo! Tra l’altro anche lui ha tentato di fondere il noir con un altro genere, più precisamente il western: il risultato è quell’autentico gioiellino chiamato Rancho Notorius, e se non l’hai visto ti consiglio caldamente anche quello. Fritz Lang forever! : )

      • The Butcher ha detto:

        Visto anche quello. Di Fritz Lang bisognerebbe guardare tutti i suoi film e prendere spunto da essi. Ha dato molto al cinema!

      • wwayne ha detto:

        Sono totalmente d’accordo! A presto amico mio! : )

  4. Adoro il genere, anche letterario, seguirò il consiglio.
    Ai miei tempi si diceva quando una se la tirava troppo, ma chi ti credi di essere Kim Basinger ? Ogni tanto lo dico ancora, ma ormai della nuova generazione non la conosce più nessuno.

    • wwayne ha detto:

      E’ anche per questo che ho deciso di metterla nella foto di copertina: merita di essere ricordata perché è stata a lungo la donna più bella del mondo, e ha anche un grande talento come attrice. L’ha dimostrato non soltanto in L.A. Confidential, ma anche in Third person, un grandissimo film che ho anche recensito qualche anno fa: https://wwayne.wordpress.com/2016/09/03/io-e-valeria/. Grazie per il commento, e buona Domenica! : )

  5. Austin Dove ha detto:

    Non guardo mai noir, ne avevo visto uno bellissimo con Hillary Swank!

    • wwayne ha detto:

      Ho capito perfettamente a quale film ti riferisci: Black Dahlia. Ha una bellissima atmosfera, ma è parzialmente rovinato da un finale molto confuso: probabilmente lo sceneggiatore ha tagliuzzato il romanzo su cui si è basato in modo così scriteriato da renderlo incomprensibile proprio in questo punto cruciale della trama.
      Riguardo a Hilary Swank, la scelta di affidarle il ruolo della femme fatale fu molto azzeccata ma anche molto particolare, dato che fino ad allora aveva sempre interpretato dei ruoli radicalmente differenti. Fu insomma un classico caso di “casting against type”, ovvero di casting in cui prendi un attore famoso per certi tipi di ruoli e gliene affidi uno totalmente opposto.
      Uno dei primissimi esperimenti di questo tipo avvenne con 1997: Fuga da New York. Kurt Russell era popolare per i ruoli da bonaccione nei film Disney, e Carpenter dal nulla gli fece interpretare un antieroe politicamente scorretto come Jena Plissken: fantastico! : )
      Un altro ottimo esempio di “casting against type” è quello di Django Unchained, in cui Tarantino prende un attore che recita sempre la parte del buono (Leonardo Di Caprio) e gli affida la parte del cattivo. Queste bislacche scelte di casting creano un effetto straniante che ho sempre trovato adorabile.
      Ho adorato il tuo post sui musical, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://austindoveblog.wordpress.com/2019/11/04/10-film-musical-da-guardare/. Grazie per il commento, e buona Domenica! : )

  6. novecentomilaepiu ha detto:

    sei un ottimo narratore…complimenti!

    • wwayne ha detto:

      Le belle parole che hai speso per me mi lusingano profondamente. Anche perché, come sai, vengono da un blogger che stimo moltissimo a mia volta. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buona Domenica! : )

  7. Viaggiando con Bea ha detto:

    Mi hai fatto venir voglia di vedere il film che hai citato Motherless Brooklyn, tra l’altro, Edward Norton, è un attore che adoro.

  8. Flavia Vinci ha detto:

    Avevo letto l’inizio e poi devo essermi distratta. Sai che manca secondo me, ai film di oggi (ma anche ai libri): le atmosfere, il pathos e a volte, diciamocelo, pure la trama!!! Quello che hai descritto tu è l’anima, l’essenza di ogni buon film, o più genericamente, racconto…è quel che resta! E di quello che sfornanonogginkon resta proprio niente. Ben vengano le eccezioni perché ce ne è un disperato bisogno!

    • wwayne ha detto:

      Hai centrato il punto: Motherless Brooklyn è un film di cui si sentiva il bisogno, non solo perché il noir è un genere che merita di essere recuperato, ma perché è sempre più raro trovare un film con una trama così ricca e ben congegnata.
      Come sai ho adorato il tuo post su Montevideo, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://flaviavinci.wordpress.com/2019/11/10/montevideo-cathedral/. Grazie per il commento, e buona Domenica! : )

      • Flavia Vinci ha detto:

        Grazie a te per questi scambi di idee. Sento gente gridare al miracolo per delle porcherie che andrebbero censurate perché costituiscono un insulto all’intelligenza ma del tuo parere mi fido quindi spero di vederlo presto! E grazie anche per ricondividere il mio post!

      • wwayne ha detto:

        Di nulla! : )

  9. silviadeangelis40d ha detto:

    Edward Norton, è uno dei miei attori preferiti e sono certa della validità del film, che lo vede come regista e interprete.
    Buona serata e un sorriso,silvia

  10. Celia ha detto:

    Se è un vero noir, non hai nemmeno bisogno di convincermi.

  11. kasabake ha detto:

    Quello di essere un amante dei noir è sempre stato un tuo marchio di fabbrica, amico mio: in moltissimi tuoi commenti emerge questa tua predilezione ed anche se ti potrebbe sembrare un’esagerazione, sappi che questa tua passione è una di quelle cose che ti rendono un vero cinefilo!

    Si, perché il vero noir (quello cinico, duro, dei detective dall’impermeabile sdrucito, dei film urbani alla Fritz Lang o alla Nicholas Ray, amaro come un caffè nero senza panna e zucchero, come una sigaretta fumata fino al filtro, come un liquore sciacqua-budella di pessima marca, come un bacio strappato ad un amore destinato a fallire, come il ritratto di una felicità personale che vediamo passarci vicino ma che non riusciamo a trattenere, come le lacrime che vediamo sgorgare negli occhi delle persone che siamo costretti a deludere e le nostre invece invisibili che nascondiamo per mantenere la nostra maschera di uomini duri), il vero noir, dicevo, affascina lo spettatore, sempre, ma al contempo lo ferisce, perché il vero noir non è mai del tutto tranquillizzante.

    Ho amato le tue citazione di L.A. Confidential (film enorme, sulla tradizione del primo Chinatown di Polanski, di cui tra l’altro non ho disprezzato nemmeno il sequel diretto dallo stesso Nicholson secoli dopo…), ma soprattutto di Blade Runner, quello di Scott ovviamente, perché non c’è alcun dubbio che si tratti di un noir, tanto che anche il suo finale ti lascia l’amaro in bocca…

    L’elenco dei noir belli è davvero lungo, ma penso che i capolavori maggiori in questo genere si situino quasi tutti prima degli anni ’70, con le dovute eccezioni, sia chiaro.

    Sei sempre un maestro ammaliatore, amico mio e di certo andrò a vedere il film di Norton…

    Questo, oltretutto, mi fa venire in mente di quanti attori si siano, anche in passato cimentati dietro la macchina da presa dopo anni di onorata carriera: se penso a quelli che si sono meglio distinti, il mio primo pensiero va a Robert De Niro, ma non è da sottovalutare nemmeno un autore di film più commerciali come Peter Berg, caratterista di pregio per anni e poi regista capace di dirigere action sempre di grande stile, anche quando gli assegnano dei plot miserevoli.

    • wwayne ha detto:

      In effetti l’action è uno dei pochi generi in cui la maestria del regista può sopperire ad una sceneggiatura escrementizia. Anche se quest’ultima si basa su un canovaccio uguale identico a 100 altri, basta che il regista sia in grado di inventarsi delle sequenze spettacolari e tutto il resto passa in secondo piano. E infatti ritengo che i registi dei film d’azione dovrebbero essere molto più considerati, perché hanno scelto di cimentarsi in uno dei generi più impegnativi in assoluto per chi decide di fare questo mestiere.
      Riguardo al noir, sei stato bravissimo nel “completare” il mio post, citando tanti altri elementi che non mancano mai: il caffè nero, il bacio mai dolce tra il protagonista e la femme fatale, il liquore consumato con la mano tra i capelli all’interno di un bar più fumoso che mai… sono piccoli dettagli, ma contribuiscono a creare un’atmosfera molto più della trama stessa.
      Anch’io completo il mio post dicendo che Humphrey Bogart ha recitato anche in un noir “ribaltato”, dove era l’uomo ad essere fatale e la donna ad essere una povera vittima nelle sue mani. Il film in questione è La seconda signora Carroll: se non l’hai visto, te lo consiglio caldamente. Grazie mille per quest’ottimo e ricchissimo commento! : )

      • kasabake ha detto:

        Grazie a te, leggerti arricchisce sempre… Ovviamente Bogart è Bogart e non si discute…
        Ho smesso di essere un fumatore da quando diventai padre (considero l’imposizione del fumo passivo a chi vive con noi una forma di violenza non scusabile, ancora di più se il nostro prossimo è un bambino) e ne sono felicissimo, tuttavia ricordo con un pizzico di civetteria quando, da studentello di liceo, mi facevo grosso nel fumare le stesse sigarette di Bogart e della Bacall ovvero le Pall Mall senza filtro, con l’indimenticabile pacchetto rosso bordeaux e ben due “motti” sul pacchetto: il primo era un classico “In Hoc Signo Vinces” ma il secondo mi mandava ogni volta in brodo di giuggiole perché recitava “Wherever Particular People Congregate”, il che mi faceva sentire parte di un club esclusivo…
        Buona serata, amico mio.

      • wwayne ha detto:

        Io invece non ho mai avuto neanche la tentazione di fumare: essendo uno spirito libero, mi irrita la sola idea di essere dipendente da qualcosa. E in questo caso è stata proprio una fortuna. Buona serata anche a te! : )

  12. elygio ha detto:

    Che bella narrazione !!! Complimenti !!!

  13. jeannemarie9 ha detto:

    Non mancherò! Grazie e buon inizio settimana 😊

  14. Seguirò il tuo consiglio, nei prossimi giorni lo guarderò

  15. Grazie wwayne farò in modo di andare a vedere Motherless Brooklyn e ti dirò che a me era piaciuto Black Dahlia. Avevo letto poi il libro e concordo sul fatto del finale…Ma resta un bel fine. Buona continuazione!

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che anche tu abbia apprezzato Black Dahlia: come hai detto tu, ha un’atmosfera così incantevole da farsi perdonare senza problemi il finale più raffazzonato che mai. Grazie a te per il commento, e buona continuazione anche a te! : )

  16. Fritz Gemini ha detto:

    Ciao Wwayne, interessante questo post sul noir. Concordo che il genere abbia subito un declino, le motivazioni potrebbero essere innumerevoli: ibridazione con altri generi (tu e i gli altri lettori hanno fatto parecchi esempi, e sono convinto anche io che Blade Runner, e 1997 Fuga da New York possano rientrare in questo caso), ma anche cambio dei gusti del pubblico, abituato sempre piu’ sovente (dalla seconda metà degli anni 90 in poi) a montaggi serrati e ai limiti del videoclip, che ovviamente sono l’antitesi delle atmosfere “stagne e dense” dei noir classici; sicuramente ce ne sono delle altre. Black Dahlia l’avevo visto a suo tempo, ed era già nelle intenzioni un film omaggio a quel genere e a quel modo di fare cinema, ma lo trovai un pò artefatto (mio personalissimo parere). Il film che citi non l’ho visto ma mi piacerebbe vederlo. Come provocazione lancio lì una cosa: per me erano dei noir, per quanto molto “rustici” alcuni episodi di Maigret (nella versione con Gino Cervi). Certo mancava la femme fatale, ma alcune atmosfere, la fotografia sempre molto scura e livida, la Parigi molto umida e spaventosa allo stesso tempo (per quanto le scene in esterno erano pochissime) ben rendevano e ben aderivano al genere (certo, ripeto, mancavano le grandi attrici femminili).

    • wwayne ha detto:

      La tua osservazione è semplicemente geniale: il ritmo serrato di tanti film moderni (su tutti i cinecomics) hanno abituato il pubblico ad un andamento molto più rapido di quello del noir, un genere che ha bisogno di una certa lentezza narrativa per far montare progressivamente la tensione. Da lì non soltanto la crisi del noir, ma anche il fallimento di quasi tutti coloro che hanno provato a resuscitarlo (compresi registi quotatissimi come Ben Affleck).
      Sono d’accordo anche sul fatto che il Maigret di Gino Cervi (ma anche il Poirot di David Suchet) presentava spesso delle trame marcatamente noir. E infatti mi piacevano entrambi, soprattutto il secondo.
      Come sai ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qui nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://fritzgemini.wordpress.com/2019/11/04/di-libri-si-guarisce-di-libri-ci-si-ammala/. Grazie mille per questo splendido commento! : )

  17. Non sono un’appassionata del noir, preferisco il giallo, comunque complimenti per il bell’articolo! 🙂 🙂 🙂

  18. bigetto ha detto:

    grazie di esserci….. buon tutto !

  19. loredana ha detto:

    Ho il film in lista d’acquisto ☺️

    • wwayne ha detto:

      Ah, quindi aspetti che esca in dvd? Anch’io qualche volta faccio così, ma in questo caso ho preferito andare a vederlo subito al cinema: non stavo più nella pelle già da prima che uscisse! : ) Grazie per il commento! : )

  20. maxilpoeta ha detto:

    ne terrò conto magari per quando uscirà alla televisione, buona settimana e buone visioni cinematografiche 😉

  21. Demonio ha detto:

    Mi piace il genere se fatto bene e se lo è in genere li capisco dal fatto che non mi addormento! Visti tutti quelli che hai citato, vedrò senz’altro anche questo, grazie!😈

    • wwayne ha detto:

      Complimenti per la tua cultura cinematografica: infatti Gangster Squad e soprattutto La legge della notte li conoscono in pochi, perché passarono totalmente inosservati al momento della loro uscita nelle sale. E infatti quando andai a vederli al cinema eravamo in 4 gatti in entrambe le occasioni. Un vero peccato, perché sono entrambi degli ottimi noir. Grazie per il commento! : )

      • Demonio ha detto:

        Naaa, non direi cultura cinematografica (al contrario della tua, che si sente!) ma sai, sto sempre in giro per lavoro e nei momenti liberi mi guardo film scaricati sul pc, spesso stan lì da anni e ogni tanto capitano bei titoli! Poi Kim è sempre una gran bella donna!☺

      • wwayne ha detto:

        Pensa che era il sogno erotico di mio padre: è anche per questo che ho voluto omaggiarla mettendola nella foto di copertina. Il mio sogno erotico invece era Wendy Windham, alla quale ho anche dedicato un post molto ironico e autoironico: https://wwayne.wordpress.com/2016/10/02/ti-amo-ancora-wendy/. Grazie per i complimenti! : )

      • Demonio ha detto:

        Credo che tuo padre fosse stato in ottima compagnia!😂

  22. Kikkakonekka ha detto:

    La pubblicità di Motherless Brooklyn mi appare ovunque, sul cellulare tra le varie App.
    E tra l’altro Ed Norton è un bravo attore, già apprezzato in altri film.
    Dici che ne vale la pena?

    • wwayne ha detto:

      Alla stragrande! : ) Tra l’altro non mi stupisce che stiano facendo pubblicità a tutto spiano a Motherless Brooklyn: in patria è stato un flop, quindi l’unico modo per contenere le perdite è cercare di fargli avere successo almeno all’estero.
      Riguardo ad Edward Norton, tra tutti i suoi film mi è piaciuto soprattutto Pride and Glory: se non l’hai visto, te lo consiglio caldamente. Grazie per il commento! : )

  23. zeuyla ha detto:

    Non sono amante del genere, sebbene alcuni titoli da te citati gli abbia visti con piacere. Dopo aver letto il tuo articolo, penso che guarderò anche questo titolo, con occhio attento e critico.

  24. elisafalciori rg. ha detto:

    Il noir è uno dei generi che preferisco! Mi piace quella sottile emozione quando non sfocia in scene violente che inorridiscono. Seguirò il consiglio di questo bel post! Grazie e buona giornata.

  25. silviatico ha detto:

    Sinceramente non riesco molto a dirmi d’accordo, sul fatto che solo”L.A. confidential”, in questi anni hanno consentito al noir di sopravvivere. Anche perchè ci sono pellicole, come “The departed” di Scorsese, che sono dei veri ebpropri gioielli. Un’altra che mi viene in mente è “The town” di Ben Affleck”, oppure “Mistic river” di Clint Eastwood….

    • wwayne ha detto:

      A mio giudizio The Departed è più un film di mafia, e The Town più un film di rapina. Mystic River invece non l’ho visto, ma probabilmente hai ragione a dire che è stato un noir di successo, perché è tratto da un romanzo di Dennis Lehane: forse lui e James Ellroy sono gli ultimi grandi scrittori noir rimasti in circolazione.
      Ho adorato la penultima poesia che hai pubblicato, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che la apprezzino anche i miei lettori: https://sempreadelantando.wordpress.com/2019/10/29/confessione/. Grazie per il commento! : )

      • silviatico ha detto:

        Grazie a te anche per la risposta assai gentile, pur se rimango del mio parere riguardo a”The town”: la rapina è solo sul finale ed è spettacolare come poche. Ma la maggior parte del film si sviluppa sui binari del noir, con atmosfere tese e opache, legate ad un ambiente più che mai claustrofobico. Un po’ come in “The departed: il duello a dis5tanza, giocato sulle psicologie dei personaggi, tra Di Caprio e Damon, è di alta scuola del Noir con la maiuscola, a mio modestissimo parere…
        Grazie e di cuore anche per il reblog dei miei modesti versi.

      • wwayne ha detto:

        Ti sottovaluti nel definirli modesti, e la tua umiltà ti fa davvero molto onore. A presto amica mia! : )

      • silviatico ha detto:

        “Amico”, prego. Capisco che il nick può indurre all’errore, mi capita spesso. Però consiglio sempre di leggerlo fino alla fine: la “o” finale può dare l’idea del genere sottinteso…
        Felice di conoscerti.

      • wwayne ha detto:

        Che strano, dopo tanto tempo che commentiamo l’uno i post dell’altro non era mai venuto alla luce quest’equivoco. Vabbé, meglio tardi che mai! : ) Felicissimo di conoscerti anch’io! : )

      • silviatico ha detto:

        Capita, anche a me è successo di trovarmi indeciso di fronte ha certi nick, tanto che leggevo a fondo i post, nel disperato tentativo di capire il genere, per non fare una gaffe…eheheheheh! Una splendida notte a te…

      • wwayne ha detto:

        Anche a te! : )

  26. marisasalabelle ha detto:

    Secondo me il film noir d’atmosfera è legato a un particolare periodo della storia del cinema, a certi particolari attori e a quella lentezza, quel clima, quella serie di ingredienti che nel cinema d’oggi non trovano più cittadinanza. Pensa solo al fumo: i protagonisti dei noir erano sempre avvolti dal fumo delle sigarette, cosa che oggi comporterebbe come minimo l’ergastolo per regista, attori e produttore… Già L.A. Los Angeles è stato un bel film, ma proprio perché “sembrava come quelli di una volta”. Ogni periodo ha il suo linguaggio…

  27. marisasalabelle ha detto:

    Ops… L.A Confidential, ovviamente

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: nel cinema, nella letteratura e nell’arte in generale ogni periodo ha il suo linguaggio, e quindi un genere che un tempo ha riscosso enorme successo oggi può tranquillamente faticare a trovare un suo pubblico. Ad esempio, se oggi qualcuno scrivesse un prosimetro sul modello della Vita nova di Dante non venderebbe neanche 100 copie, anche se il livello dell’opera fosse eccelso, proprio perché i gusti del pubblico si sono orientati in tutt’altra direzione.
      Mi trova d’accordo anche quando dice che vietare le sigarette nei film è una stucchevole forma di perbenismo: del fumo penso tutto male il possibile, per carità, ma volerlo censurare come se fosse un atto di una gravità inaudita è senza dubbio eccessivo. E in fondo anche inutile: ho visto Humphrey Bogart consumare decine di sigarette, ma non mi è mai venuta voglia di emularlo! : ) Grazie per il commento! : )

  28. Maria ha detto:

    Generi di film interessanti e che tengono viva la tua curiosità. Ma quante femme fatale hai nominato, le ho cercate su internet perché mi sono estranee… tutte belle e affascinanti, non c’erano dubbi 😆

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che il mio post ti abbia spinta ad approfondire la tua conoscenza del noir, e in particolare delle attrici che ne determinarono il successo: come hai detto tu, il loro fascino era davvero sconfinato, e le rendeva semplicemente perfette per quel ruolo. Tra le attrici di oggi forse soltanto Scarlett Johansson e Hilary Swank potrebbero ricoprirlo con la stessa efficacia.
      Come sai ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://brezzadessenza.wordpress.com/2019/11/09/nientaltro-che-brina/. Grazie per il commento! : )

  29. annaecamilla ha detto:

    Che meraviglia I film di questo genere, li ho sempre amati e molto apprezzati. Ora si preferisce il thriller, che io amo ma quelli erano un qualcosa di diverso, più intimistico, oserei dire. Grazie❤️

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: il noir ha un tono più intimistico e un ritmo più compassato rispetto al thriller, ed è proprio per questo che fatica di più ad avere successo. Ma anche se i thriller riscuotono maggiore consenso, non riusciranno mai a creare l’atmosfera unica e piacevolissima che trovi solo nei film noir.
      Trovo che il tuo ultimo post sia scritto divinamente, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://annaecamilla.blog/2019/11/12/ovunque-andrai/. Grazie a te per la tua costante e graditissima presenza nel mio blog! : )

  30. guardianoflife1000 ha detto:

    Articolo bellissimo! Mi hai fatto venire voglia di vedere questo, e tutti gli altri film citati nell’articolo. Non mi sono mai sfacciata al genere noir, sarà la volta buona che lo faccio. Voglio però consigliarti anch’io un film da guardare. L’ho visto giusto ieri e seppur sia italiano (ho abbastanza pregiudizi su quelli italiani, tranne per alcun ne eccezioni) é davvero molto toccante e tratta temi molto intensi. Il nome é: “Tutto quello che vuoi”.

    Ps: ho fatto lo screen dell’articolo così da avere i titoli sotto mano!

  31. fulvialuna1 ha detto:

    Sono una cultrice dei film del passato e degli attori del passato.
    Pensa che con le amiche con cui vedo i film abbiamo deciso di ri-vedere film vecchissimi, di diversi generi, sicuramente la coppia Bogart/Bacall non mancherà…
    Mia figlia (20 anni) dice sempre che , senza nulla togliere alle bellezze più recenti, le donne “di una volta” (così le definice) erano belle senza essere troppo “apparecchiate”, erano fini e sensuali anche se coperte o vestite da uomo.
    Grazie per il sugerimento del flm che metto in lista.

    • wwayne ha detto:

      E’ vero, nell’epoca d’oro del noir la censura impediva alle attrici di mostrare troppo del loro corpo, e questo le portava ad esprimere la loro sensualità in modo più sottile e meno appariscente rispetto a oggi. Tuttavia, come hai detto tu, alcune di loro (una su tutte Rita Hayworth) riuscivano comunque a sedurre lo spettatore in modo davvero travolgente e irresistibile. Grazie a te per quest’ottimo commento! : )

  32. thespointblog ha detto:

    Vedo che ormai io consiglio te e tu consigli me, in fatto di film 😜 e i tuoi consigli sono sempre azzeccati e particolari! Inizi il trailer di Motherless Brooklyn e pensi sia una commedia, ma dopo poco capisci che la bravura di Edward Norton non si può ridurre solo a quello… E quell’atmosfera poi, da vero noir anni ’40! Se già ero curioso di vederlo, dopo questo post non posso che esserne ancora più incuriosito! Grazie del consiglio! 😉😘

  33. amourisamore ha detto:

    Ottima sintesi sul mondo del film noir di una volta. Non amo particolarmente il genere, forse per le trame un po’ complicate. Gli attori che hai citato sono conosciuti purtroppo per il ruolo ricoperto in questi film e non per tanti altri che non hanno avuto il successo sperato. Effettivamente, leggendo la trama di Motherless Brooklyn richiama molto i film di quell’epoca forse in chiave più contemporanea.
    Se ti piace il genere ma un po’ meno scontato (passami il termine), ti consiglio End of Justice, con Denzel Washington. Non avrai come protagonista un uomo tutto d’un pezzo e magari detective, ma un semplice avvocato, forse più reale di quanto si possa credere. Il finale, non troppo scontato ma concentrati sul sorriso del protagonista prima della scena clou, capirai molto del personaggio, con ampi spunti di riflessione sulla cultura dei nostri tempi.
    Continua così!

    • wwayne ha detto:

      Il tuo consiglio è stato molto prezioso, perché ignoravo che End of Justice fosse un noir: ero convinto che fosse un legal thriller. A questo punto non posso fare a meno di vederlo, anche per l’entusiasmo con cui ne parli.
      Riguardo agli attori simbolo di questo genere, sono totalmente d’accordo: il resto della loro filmografia è stato totalmente oscurato dai film noir che li hanno resi famosi. E’ successa la stessa cosa anche a John Wayne: ha fatto tanti ottimi film non western, ma nessuno riesce a immaginarselo senza il cappello da cowboy. Grazie mille per i complimenti e per questo ricchissimo commento! : )

      • amourisamore ha detto:

        In effetti è un legal thriller all’inizio ma il personaggio principale presenta tutte le caratteristiche, nella sua evoluzione, di un noir, (autodistruzione). Definiamolo ibrido dai!

        Per quanto concerne il blog, se posso permettermi, ti consiglio di eliminare i tag non pertinenti. Per essere indicizzato agevolmente dai motori di ricerca, devi assolutamente utilizzare parole chiave riconducibili al testo. Se queste non corrispondono al contenuto rischieresti di avere un rating negativo e così sia la piattaforma social (wordpress) che il motore di ricerca penalizzerà questa operazione di essere “trovato”. Scegline pochi e azzeccati, ma soprattutto cerca di compattarli fra un minimo di quattro fino ad un massimo di otto-dieci parole.
        Mi sono permesso a darti questo consiglio decontestualizzato dal contenuto del post, spero possa esserti d’aiuto. 😉

      • wwayne ha detto:

        Lo accetto con molto piacere, e ti ringrazio moltissimo per avermelo dato. Spero di risentirti presto, sul mio blog o sul tuo! : )

      • amourisamore ha detto:

        Lo spero anche io, dunque a presto.

  34. nanastime ha detto:

    Gilda… Per me nessuna attrice del passato era più sexy di RH. Ho visto LA Confidential e mi hanno regalato il libro che devo ancora leggere.

  35. nanastime ha detto:

    Motherless Brooklyn lo dovrò vedere 😉

  36. lapinsu ha detto:

    Amo il genere noir, pur non essendo nè esperto (neppure lontamente) come te nè amandolo in modo simile al tuo.
    Proprio per il motivo che più sopra esplicava bene kasabake, il fatto stesso che il noir sia un genere cinematografico “poco rassicurante”, per me che sono perennemente a caccia di buoni sentimenti può diventare difficile digerire film i questa natura. Tuttavia, non sapendo resistere al fascino estetico della loro bellezza, guardo i noir sempre con piacere.
    Tra l’altro James Ellroy è un autore che leggo sempre con piacere ed ha scritto i romanzi da cui sono tratti alcuni tra i migliori noir degli 30 anni, come i già citati LA Confidential e Black Dalhia. Recentemente ho letto un suo romanzo (Prega Detective) che pur non essendo un noir in senso stretto potrebbe piacerti!!!

    Vado leggermente OT perchè ho notato dalla tua pagina su imdb che hai dato un rotondissimo 8 a Terminator Dark Fate. Ti confesso che aspettavo con grande trepidazione il tuo giudizio su questo film perchè in quanto amante di Swarzy e del genere in questione, sei tra pochi che io conosca che possa valutare questo film nella maniera più completa possibile. E’ per questo che il tuo bel voto mi rincuora, poichè l’accoglienza freddina che il film ha avuto (sia tra la critica che tra il pubblico) mi aveva fatto temere il peggio.
    E’ ovvio e inevitabile che con Terminator stanno tentando di cavare il sangue (ovvero dollaroni sonanti) dalle rape (ovvero un franchise che ormai ha poco da dire) tuttavia ciò non toglie che si possa costruire un bel film anche attorno a idee altrimenti aride. In un commento precedente dici che fare il regista degli action-movie è tra le occupazioni più difficili per chi siede dietro la macchina da presa e hai proprio ragione, perchè con pochi ingredienti per altro triti e ritriti bisogna comunque cucinare un piatto brillante e stuzzicoso. Non vedo di guardarlo anche se, come per Motherless Brooklyn, mi sa che dovrò aspettare l’home video.

    • wwayne ha detto:

      Motherless Brooklyn e Terminator – Destino oscuro sono due film totalmente diversi: il primo punta tutto sull’intelligenza della trama, il secondo sulla spettacolarità. Mi sono piaciuti entrambi moltissimo, ma ho deciso di premiare il secondo con un voto più rotondo, perché mi ha regalato un’adrenalina pazzesca dal primo all’ultimo minuto. E dopo averlo finito non riuscivo a prendere sonno a forza di ripensare a tutte le scene esaltanti che avevo appena visto. Non voglio aggiungere altro, per non rovinarti il piacere della visione.
      Riguardo a Prega detective, ho cercato un po’ di informazioni su Google, e da quel poco che ho letto pare anche a me che sia proprio un romanzo nelle mie corde. Adesso sto leggendo un legal thriller (Il seme del dubbio di Claudio Sara), ma quando l’avrò finito potrei tranquillamente dare una chance a quest’altro libro. Grazie mille per questo ricchissimo commento! : )

    • Celia ha detto:

      Confermo: Prega Detective è un romanzo ricco, tra l’agro ed il salato, e merita.

  37. wolfghost ha detto:

    Motherless Brooklyn non l’ho visto, negli ultimi anni al cinema non sono più andato, capirai, tra lavoro e animali (6 gatti e 2 cani) di tempo ne ho davvero poco. Quindi aspetterò che passi in TV, anche perché apprezzo molto Norton, quindi sono certo che non restero’ deluso. L.A. Confidential l’avevo visto al cinema al suo tempo (del ’97? Pensavo fosse anche più vecchiotto…) e, sinceramente, non ne ho un buon ricordo.
    Ciao caro, ben tornato allora! 🙂
    http://www.wolfghost.com

    • wwayne ha detto:

      Ti capisco benissimo, perché anche a me capita spesso di odiare dei film amati da tutti e di amarne degli altri che invece sono stati stroncati o ignorati dal grande pubblico. Ad esempio, ritengo che L’eccezione alla regola sia uno dei film più belli di questo decennio, eppure l’hanno visto in 4 gatti: un vero peccato.
      Riguardo ai tuoi animali, ho adorato il post che gli hai dedicato, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://wolfghost.com/2019/11/15/sissi-e-numa/. Grazie per il commento! : )

  38. Paola Bortolani ha detto:

    Mi piacciono i noir e terrò presente questo film. Ma visto che hai citato Blade Runner, lo sai vero che siamo ora nel’anno di Blade Runner?

  39. pinklemon91 ha detto:

    Interessante! Recupererò questo film…sono curiosa di vedere l’interpretazione di Norton! 😀

  40. vincenza63 ha detto:

    Visto e piaciuto.
    Bravo Ed! 🙂

  41. kantlady ha detto:

    Ottimo…buona giornata 🙂

  42. giovanna ha detto:

    Sempre ottimi consigli.Grazie!!

  43. luisa zambrotta ha detto:

    Bel suggerimento
    Grazie❣❣❣

  44. luisa zambrotta ha detto:

    💙💙💙💙💙

  45. Grazie per il suggerimento cinematografico di questo film:

    https://www.mymovies.it/film/2019/motherless-brooklyn/

    Buona visione dunque 🙂

    P.S. I detective sono sempre così maledetti ed affascinanti tra i loro incubi 🙂

  46. Greta ha detto:

    Suggerimento molto interessante 🙂

  47. marcello comitini ha detto:

    Qualcuno ti ha già fatto notare che sei un ottimo narratore Io aggiungerei che lo sei perché hai iniziato l’articolo citando due icone di questo genere di film quali Humphrey Bogart e Lauren Bacall e hai messo in evidenza la forte atmosfera erotica che la coppia riusciva (direi riesce ancora, in chi rivede i loro film) a creare. Hai così egregiamente preparato gli animi di chi legge a ben accogliere Edward Norton, con il suo Motherless Brooklyn. Ti faccio i complimenti per questo e per l’uso di toni distesi e distensivi che illustrano, spiegano, invitano a vedere il film, senza eccitazioni fanatiche che a me personalmente danno fastidio. Offri così una lettura pacata e convincente.

    • wwayne ha detto:

      Ho messo molto impegno nella scrittura di questo post, quindi le tue parole mi fanno davvero moltissimo piacere, e mi ripagano di tutti i miei sforzi. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

      • marcello comitini ha detto:

        Sono felice di sentire qualcuno che dice d’aver messo attenzione e fatica scrivendo. È molto raro, com’è molto rara la qualità in recensioni su questo e su argomenti simili.

  48. Matteo ha detto:

    Gran bel film…

  49. TC ha detto:

    Un film davvero ben scritto che mi piace consigliare quando mi capita di parlare di buon cinema é Il Terzo Uomo di Carol Reed, con Joseph Cotten, Alida Valli e il grande Orson Wells. Non é un noir alla LA Confidential, per capirci, ma a me é molto piaciuto.
    Che dire poi del videogioco di qualche anno fa, LA Noire? Ha riportato in auge il genere anche tra una bella nicchia folta di videogiocatori.

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che il noir sia tornato in auge almeno tra i videogiocatori. Riguardo a Il terzo uomo, non l’ho visto, ma il tuo parere entusiastico mi ha incuriosito, quindi colmerò senz’altro la lacuna. Grazie mille per questo commento così ricco di spunti! : )

  50. natipervivereblog ha detto:

    In questi giorni sto affrontando in classe come deve essere la “stesura” di un libro perché sia coinvolgente; prima di iniziare tengo sempre come punto cardine ( e questo lo ribadisco sempre), che lo scrittore, qualsiasi narratore, deve saper condurre per mano sapientemente il lettore.
    E’ solo una questione di tecniche testuali? Qualcuno mi chiede…
    No! E’ anche (aggiungo soprattutto) una questione di carattere, se sei empatico con gl’altri sarai empatico anche con la tua scrittura!
    E qui, caro amico ci hai azzeccato in pieno!
    Lo sfondo degli elementi che presenti sono particolarmente suggestivi..
    Uomo…Notte…luna debole…tema penetrante che mi riporta all’atmosfera dei quadri di Dalì.
    L’ uomo si avventura nella nebbia, ma attende l’entrata di una femme fatale…
    Questo lo stile affascinante del Noir
    Stile che Il grande Bogart e Lauren Bacall hanno portato sapientemente con la loro complicità di innamorati nella vita, complici perfetti nella recitazione!
    Poi sembra che con il declino fisico dei grandi attori, vi sia una certa discesa del Noir, ma…
    L’evento, la trama degli eventi che spetta al Noir si fa di nuovo protagonista e ci conduci sapientemente a Motherless Brookling.
    il grande Norton oltre a dirigerlo l’ha interpretato! Che impresa di sconvolgente bellezza! Diventa un detective alla ricerca di chi ha ucciso una parte importante di sé, dico parte importante perché quando ti lascia un amico una parte di te se ne va…
    Poi come in ogni trama calibrata sapientemente lasci il lettore con suspence…
    Come finirà?
    Un abbraccio e una giornata luminosa di complimenti
    Adriana

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: con il tempo i nostri amici più cari diventano una parte di noi, e proprio per questo è terribilmente doloroso quando uno di loro esce dalle nostre vite. Ma non per questo dobbiamo pentirci di aver fatto amicizia con loro, anzi dobbiamo essere grati al Signore per ogni giorno che ci ha concesso di passare con loro. Corro a rispondere all’altro tuo commento! : )

  51. kettyg2.wordpress.com ha detto:

    Devo proprio vederlo ,mi sono incuriosita .complimenti per il blog

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