Un sogno da realizzare

All’interno di un alveare, tutte le api lavorano per l’ape regina: le costruiscono una cella più grande tutta per lei, e riservano a lei la parte più buona del miele (la cosiddetta pappa reale). Tuttavia, l’ape regina deve meritarsi questi privilegi: se si dimostra incapace di comandare l’alveare, a quel punto le api le fanno capire di aver scelto un’altra regina, cominciando a nutrire anche un’altra di loro con la pappa reale. Ovviamente l’ape regina vede come il fumo negli occhi la rivale che cerca di spodestarla, quindi tra le 2 si scatena un duello all’ultimo sangue: chi perde muore, chi vince diventa la leader incontrastata dell’alveare.
Tra gli uomini succede esattamente la stessa cosa. Può capitare che qualcuno venga scelto per ricoprire un ruolo di potere, ma questa persona non deve mai sentirsi arrivata: infatti se comincia a dare segni di squilibrio, a prendere decisioni scriteriate o a trattare male i suoi sottoposti, a quel punto questi ultimi si comporteranno come le api, scegliendo un nuovo leader e cospirando per farlo salire al potere. Queste dinamiche Winning Time le fa capire perfettamente.
Winning Time è una serie tv che si concentra su una delle squadre più forti di tutti i tempi: i Los Angeles Lakers degli anni 80. Se quella squadra è riuscita a entrare nella storia del basket, è stato grazie a una serie di personaggi davvero particolari: il presidente Jerry Buss, un visionario con un grande fiuto per gli affari e una mostruosa fame di vittoria; Magic Johnson, un giocatore pieno di talento e di energia; Kareem Abdul – Jabbar, che con la sua saggezza riusciva sempre a far capire ai suoi compagni qual era la cosa giusta da fare, sia dentro che fuori dal campo.
E poi ovviamente l’allenatore, Pat Riley. Quando Jerry Buss acquistò i Lakers l’allenatore era un altro (Jack McKinney), ma poi successe ciò che vi ho detto prima: Jack McKinney batté la testa in un incidente, a causa di questo perse la lucidità e cominciò a dare segni di squilibrio, inducendo l’intero ambiente dei Lakers a scaricarlo in favore di una nuova ape regina. La scelta cadde su Pat Riley: era un commentatore televisivo senza nessuna esperienza da allenatore, quindi sembrava una decisione molto azzardata, invece si rivelò un leader nato, grazie alla sua naturale capacità di creare un feeling unico con i suoi giocatori.
Oltre ai personaggi, un altro punto di forza di questa serie è l’adrenalina. In ogni singola partita si respira un’atmosfera epica, e quando si arriva a quelle più importanti le puntate diventano così avvincenti che ti sembra di essere in campo anche tu, a sudare insieme ai Lakers e a pregare che ogni loro tiro si infili nel canestro. E quando la partita va in pausa, tu vai avanti con il telecomando saltando l’esibizione delle cheerleaders, perché vuoi sapere il prima possibile come andrà a finire.
Come avrete capito, Winning Time è una serie corale, in cui viene dato spazio a tanti personaggi molto diversi tra loro. A seconda del proprio carattere, ogni spettatore tenderà ad identificarsi con un personaggio diverso, e quindi a seguire la storia da un diverso punto di vista: io mi sono identificato soprattutto con Kareem Abdul – Jabbar, perché mi ritrovo nella sua volontà di aiutare i suoi compagni, standogli accanto nei momenti difficili e dandogli dei consigli su come uscirne. Era un capitano perfetto per i Lakers, e la sua grandezza umana vi porterà a fare per lui un tifo smisurato. Riusciranno lui e i suoi compagni a vincere la NBA, o il loro resterà soltanto un sogno? Non posso dirvelo, naturalmente. Posso soltanto consigliarvi di vedere Winning Time: ne sarete deliziati.

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

230 risposte a Un sogno da realizzare

  1. luisa zambrotta ha detto:

    La tua recensione mi piace molto, ma non penso che la serie TV, basata sullo sport, faccia per me 😉

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato la mia recensione! : ) Faccio alcune precisazioni:
      – L’atmosfera epica di cui parlo nel post si comincia a respirare soltanto dalla quarta puntata. Le prime 3 sono molto più noiose, perché si parla solo delle difficoltà finanziarie dei Lakers, e non c’è una sola scena ambientata su un campo di basket. Poi dalla quarta puntata in poi FINALMENTE si comincia a giocare, e da quel punto la serie diventa stupenda.
      – La ragazza nella foto non è una cheerleader dei Lakers, ma della squadra per cui tifo, i Phoenix Suns. La mia passione per loro è iniziata per puro caso, quando una ragazza che seguo su Instagram (https://www.instagram.com/heyitsapriloneil/) cominciò a postare un sacco di storie su questa squadra: la presi subito in simpatia, un po’ perché l’entusiasmo di quella ragazza era davvero contagioso, un po’ perché la maglia dei Phoenix Suns è viola come quella della mia Fiorentina.
      Il mio legame con questa squadra è diventato ancora più forte dopo l’epilogo beffardo della scorsa stagione: dopo 10 anni in cui i Phoenix Suns non erano mai riusciti neanche a qualificarsi per i playoff erano arrivati addirittura in finale, sembravano avere il titolo in pugno dopo aver vinto le prime 2 partite, invece si sono fatti rimontare dai Milwaukee Bucks e hanno finito per perdere un’occasione unica.
      Quest’anno non è andata molto diversamente: i Phoenix Suns sono arrivati ai playoff in scioltezza vincendo 64 partite su 82, ma poi si sono fermati a un passo dalla finale. Anche questo sfiorare sempre la vittoria senza raggiungerla mai è un evidente tratto in comune con la mia Fiorentina: è per questo che davanti a questa catena di sfighe io, anziché dire “Basta, mollo i Suns e passo a tifare qualcun altro”, mi sono legato a questa squadra ancora più di prima.
      Ho adorato il tuo penultimo post (l’aneddoto su Kate Middleton in particolare è davvero dolcissimo), quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://wordsmusicandstories.wordpress.com/2022/07/01/black-eyed-susan-sweet-william-2-wildflowers/.
      Chiudo la mia replica con la bellissima sigla di Winning Time:

      Ogni volta che la sento mi dà una carica pazzesca. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buon fine settimana! : )

  2. Grazia Palmisano ha detto:

    Sempre molto belli i tuoi articoli, sai catturare l’attenzione e mantenere viva la curiosità fino alla fine 🧡👍

  3. lungo76 ha detto:

    Gran bell’articolo! E se lo dice un tifoso Pistons ti puoi fidare! 😉

  4. Evaporata ha detto:

    L’ho vista passare diverse volte, ora che ne hai parlato la guarderò. Grazie! 😀

  5. •Pat ha detto:

    Anche se le serie a sfondo sportivo non mi intrigano, il tuo articolo ha stuzzicato la mia curiosità. Darò senz’altro un’occhiata. 😉

  6. Ciao Wwayne, grazie andrò a cercarla e tra una cosa e l’altra proverò a dedicarmi ad essa. Mi hai incuriosito. A presto!

  7. alicespiga82 ha detto:

    Stavolta mi hai fregato! Per tutta la prima parte del post, mi aspettavo avresti parlato di cheerleader. “Colpa” della foto e del mio errato collegamento tra ape regina e capo cheerleader. E poi: colpo di scena, si parla di una serie sul basket. 😂
    Cmq, stavo giusto cercando una nuova serie da guardare ed eccoti qui. ☺️
    PS: io ho amato Chicago Fire. Lì di adrenalina e gerarchie di potere ce n’è finché vuoi.

  8. valy71 ha detto:

    Mi hai fatto tornare indietro nel tempo, quando, da ragazzo, mio fratello giocava a basket 🏀 ed io andai con mia madre a vedere la partita. È trascorso molto tempo da allora.
    Mi è piaciuta molto la tua recensione, ma la penso come la mia amica Luisa, non credo che la serie faccia per me!

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato la mia recensione, e soprattutto che ti abbia risvegliato un dolce ricordo: l’affetto con cui parli dei tuoi familiari mi ha davvero scaldato il cuore.
      Come sai anch’io ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://mypersonalblog58636618.com/2022/07/02/questa-mattina-mi-sono-saltati-i/. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buon fine settimana! : )

      • valy71 ha detto:

        Sì, diciamo che con mio fratello ho qualche problema di comunicazione, ma gli voglio molto bene, è il mio unico fratello! I miei genitori li adoro!
        Ti ringrazio, buona serata e buon fine settimana!

  9. Raffa ha detto:

    Anche io non sono una fan delle serie sportive, ma se ci sono risvolti psicologici e giochi di potere le darò una chance. Grazie per la dritta!

  10. Giada ha detto:

    Bellissima recensione, mi hai incuriosita moltissimo!! 🥰

  11. Dani ha detto:

    Grazie per il tuo bell’articolo!

  12. marisasalabelle ha detto:

    Interessanti le tue riflessioni sul potere e sulla lotta per la leadership, ma non credo che guarderò Winning Time perché film e serie sullo sport semplicemente non li reggo! 🙂

    • wwayne ha detto:

      Noi che lavoriamo nel mondo della scuola queste dinamiche le conosciamo bene: infatti nel passaggio dal governo Conte II al governo Draghi uno dei pochi ministri ad essere stati defenestrati è stato proprio quello dell’istruzione (l’incommentabile Lucia Azzolina), e proprio per i motivi che ho spiegato nel post.
      Metto qua un link a cui è possibile acquistare il Suo ultimo romanzo, nella speranza che i miei lettori ne comprino qualche copia: https://www.amazon.it/ferro-calza-Marisa-Salabelle/dp/B0B455DFZ3/. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buon fine settimana! : )

  13. È sempre piacevole e coinvolgente leggerti, grazie della condivisione! 😊

  14. The Butcher ha detto:

    C’era stato un periodo in cui seguivo un po’ il basket e mi ero molto affezionato ai Leakers e mi ero molto affezionato a Kareem Abdul – Jabbar, lo rispettavo tantissimo per l’atleta che era e per quello che riusciva a fare. Poi però persi interesse e trovai la mia vera passione nel karate. In ogni caso il tuo articolo mi ha davvero colpito e divertito, dovrei veramente recuperare questa serie televisiva.

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che questo post ti abbia risvegliato dei bei ricordi. Riguardo a Kareem Abdul – Jabbar, ti straconsiglio la lettura di un suo splendido libro, “Coach Wooden and me – 50 anni di amicizia dentro e fuori dal campo”.
      Ho adorato il tuo post su Ultima notte a Soho, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://mymadreams.com/2022/06/25/ultima-notte-a-soho/. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buon fine settimana! : )

  15. Complimenti per il post e la recensione 🙂 mi hai fatto venire voglia di vedere questa serie! Grazie del consiglio 🤗

  16. silviatico ha detto:

    In un primo momento ho creduto che Pat fosse un’allenatrice(quella in foto). Poi ho dovuto ricredermi. Ma non per questo la tua narrazione ha perso d’interesse. Pure non essendo io grande appassionato della disciplina, ho trovato il tuo articolo molto avvincente. Ciao

  17. vittynablog ha detto:

    Il mondo della pallacanestro mi piace! Anche mio figlio ha giocato in una squadra locale quando era ragazzo. E continua ad allenarsi con alcuni amici, anche se non gioca più in nessuna squadra. Quindi penso proprio che lseguirò questa serie. Magari la conoscerà anche mio figlio. Gliene parlerò. Grazie della dritta!! 🙂

  18. Kikkakonekka ha detto:

    “Pat Riley: era un commentatore televisivo senza nessuna esperienza da allenatore”

    Se ci pensi capitò la stessa identica cosa a Fabio Capello, commentatore televisivo delle partite di calcio trasmesse da Fininvest.
    Poi si trovò ad allenare il MIlan, e vinse tutto. Anche con altre squadre.

    • wwayne ha detto:

      Hai fatto un paragone molto pertinente: come hai detto tu, le storie di Pat Riley e Fabio Capello presentano delle analogie impressionanti.
      Tra l’altro Fabio Capello mi piace come persona, ma ho sempre trovato il suo gioco di una bruttezza avvilente. Non ero l’unico a pensarla così: ad esempio, nella sua seconda avventura al Real Madrid tutti gli rimproveravano il fatto che la sua squadra giocasse molto peggio del Barcellona di Rijkaard e Ronaldinho. Eppure fu lui a vincere la Liga all’ultima giornata, con una doppietta decisiva di un panchinaro (José Antonio Reyes, poi morto giovanissimo in un incidente stradale).
      Ho adorato il tuo ultimo post (anzi, adoro tutti i tuoi post musicali), quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://nonsonoipocondriaco.wordpress.com/2022/07/02/saturday-pop-aretha-franklin-e-george-michael-i-knew-you-were-waiting-for-me/.
      Per rimanere in tema, chiudo la mia replica con una canzone di quando George Michael militava ancora negli Wham!:

      Grazie mille per quest’ottimo commento, e buona Domenica! : )

    • wwayne ha detto:

      La carriera solista di George Michael partì col botto, perché la iniziò con quest’altra indimenticabile canzone:

  19. Sembra interessante.
    La ragazza che ruolo ha ?

  20. lali1605 ha detto:

    Grazie per la dritta la vedrò. Ho appena visto la cena perfetta… molto molto carino.

  21. maxilpoeta ha detto:

    non conosco questa serie tv, ma ho apprezzato la maniera con cui l’hai esposta 👍👍👍😉 buona domenica 😊

  22. Speranza ha detto:

    A me piacciono i film e le serie sugli sport la cercherò. Le tue parole fanno voglia di iniziare a vederla subito.

  23. recensioni53 ha detto:

    Sinceramente non sapevo che le api regina potessero anche comportarsi male ma sapevo che le larve crescono anche in “celle reali di emergenza”, create per allevare in fretta una nuova regina quando quella vecchia muore o quando il numero di operaie si fa all’improvviso troppo elevato. Pensavo ad una società matriarcale perfetta dove ognuna svolgesse diligentemente il proprio compito e dovere. Ma se è così pazienza. Il parallellismo ci sta ma vi è sempre una differenza di fondo fra umani e gli altri animali perché questi ultimi spesso mettono in atto comportamenti a tutela comunque della specie e della comunità mentre i primi spesso non sono scelti da nessuno o da pochi, si trovano al potere senza qualità e spesso agiscono esclusivamente per il proprio tornaconto. Poi naturalmente le eccezioni esistono…… P. S. :ma che brutto a la ragazza che hai messo in copertina😁

    • wwayne ha detto:

      E’ vero: talvolta le api cominciano a nutrire un’altra di loro con la pappa reale non in segno di protesta contro l’ape regina, ma semplicemente perché quest’ultima sta morendo, e quindi loro stanno cominciando a prepararsi per la successione. Naturalmente l’ape regina questo lo capisce, e quindi in quel caso non avviene nessun duello.
      Hai perfettamente ragione quando dici che, a differenza degli animali, noi uomini talvolta scegliamo i nostri leader in base a dei criteri che con la meritocrazia non hanno nulla a che vedere. Ma come ho scritto nel post, se una persona non merita quella posizione presto o tardi la perde, e quindi la giustizia fa il suo corso ugualmente.
      Riguardo alla ragazza che ho messo in copertina, l’ho trovata per puro caso, digitando “cheerleader nba” su Google Immagini. Mi è piaciuta subito non soltanto per la sua bellezza, ma anche perché fa la cheerleader per la squadra che tifo, i Phoenix Suns.
      Ho trovato molto stimolante il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che faccia riflettere anche i miei lettori: https://recensioni936.wordpress.com/2022/06/30/luomo-agisce-come-una-rana/. Grazie mille per quest’ottimo commento, e buona Domenica! : )

  24. Demonio ha detto:

    Ho rifatto un salto indietro nel tempo quando ragazzino scoprii il basket statunitense e mi appassionai proprio a quella squadra mitica che lottava contro i rivali dei Boston Celtic di Larry Bird. La serie non la conosco però leggere questo post mi ha fatto tornare indietro nel tempo!

    • wwayne ha detto:

      Nella serie si parla molto della rivalità con i Boston Celtics di Larry Bird, quindi sono convinto che Winning Time piacerebbe molto anche a te.
      Ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://klaudiomi.wordpress.com/2022/06/29/scene-di-film-irripetibili-oggi/. Grazie per il commento, e buona Domenica! : )

      • Demonio ha detto:

        Si, potrebbe piacermi ma come già sai sono un po’ allergico alle serie!😂 Ma mai dire mai!

      • wwayne ha detto:

        Anch’io sono un po’ allergico alle serie tv. Tra le poche che ho visto negli ultimi anni, la più bella in assoluto è senza dubbio questa: https://wwayne.wordpress.com/2014/04/27/nuove-frontiere/

      • Demonio ha detto:

        Io avevo iniziato a seguire Foundation (da appassionato di fantascienza e Asimov) ma…1) anche se fatta bene è tutta un’altra cosa rispetto i libri…2) non ho la più pallida idea di quanto riprenderà e quanto durerà! 3) mi scoccia dover attendere anni per conoscere un finale salvo scoprire che magari neppure c’è! È il caso di un’altra serie che ho visto: The Expanse. Fatta bene, scientificamente verosimile ma…finisce che…non è finita. Stop. Qualcuno ha deciso così, cast sciolto e ti tieni un finale dove mille questioni sono rimaste aperte e senza risposta. Per quello preferisco i film… Massimo 2 ore e sai tutto e si massimo ecco…hai perso solo quelle due ore!🤷

      • wwayne ha detto:

        Se ami la fantascienza, allora devi assolutamente leggere questo indimenticabile libro: https://wwayne.wordpress.com/2014/04/07/giulio-cesare-cyberpunk/

      • Demonio ha detto:

        Sapessi quanti libri che vorrei leggere! Ahimè una vita temo non basti comunque me lo appunto!

  25. Mirko Ciminiello ha detto:

    Da come l’hai descritta, un po’ mi hai ricordato “Voglia di vincere”, il film degli anni ’80 con il grande Michael J. Fox 😍
    Dopodiché, ancora complimenti, quando scrivi si può quasi toccare con mano la tua passione, che è il contorno perfetto di una pietanza già succulenta 👏🏻

  26. Mirko Ciminiello ha detto:

    Grazie mille, e buona domenica anche a te ☺️

  27. Mirko Ciminiello ha detto:

    L’ha ripubblicato su Organone ha commentato:
    Consigli per la visione da chi se ne intende 😉💪🏻

  28. speradisole ha detto:

    Ciaooooooo
    Ci sono riuscita. Complimenti,
    Vorrei estendere questo tuo pensiero alla squadra di governo.

  29. Kriss ha detto:

    Karim io me lo ricordo!! 🥰🥰🥰🥰

    Ci sarebbe tanto da dire pure sugli stili di leadership e su come gli animali abbiano meccanismi efficaci per svegliere come capo il migliore, contrariamente a quanto fanno gli esseri umani
    😔

  30. WryDavide ha detto:

    Nella serie non si cita Jerry West? che tra giocatore, HC e front office sta ai LAL dal 1960 al 2000.

  31. liza ha detto:

    Stupendo post la vedrò sicuramente avendo seguito i Lakers di quegli anni ed essendo cresciuta con Kareem ,che mio padre ammirava tantissimo!!!! 😊

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che tuo padre condividesse la mia ammirazione per Kareem Abdul – Jabbar: è davvero un uomo straordinario. La serie la trovi on demand su SKY.
      Anch’io ho adorato uno dei tuoi ultimi post (mi ha riportato alla mente una delle canzoni più belle nella storia della musica italiana), quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://solochezmoi.wordpress.com/2022/06/06/buongiugno/. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buona Domenica! : )

  32. Austin Dove ha detto:

    e scommetto che la cheerleader (tettona) fosse una delle protagoniste assolute della serie, per meritarsi la foto dell’articolo vero? 🤣🤣🤣

  33. Hermio ha detto:

    Ammetto che lo spot di questa serie mi ha colpito ma questo genere di serie sullo sport non mi attira! Comunque bell’articolo! 🙂

  34. Non mi interesso di sport, non ne capisco nulla ma lo trovo comunque affascinante per le logiche competitive e per il fatto che i giocatori cercano sempre di spingersi al limite. Se questa serie ha un’atmosfera più tesa e drammatica allora le darò una chance.
    P.s. Magic Johnson è anche un vecchio pezzo dei Red Hot Chili Peppers di fine anni ’80 (quando spaccavano davvero). Ovviamente è dedicato al famoso cestista 😉

  35. annikalorenzi ha detto:

    su quale piattaforma?

  36. Filippo ha detto:

    Terribile la storia dell’ape regina. Fa capire quanto spietata sia la natura. Però mi sembra che i Lakers abbiano fatto un gran gesto a a non esonerare subito l’allenatore incidentato. Chiaro che se poi la squadra non vince occorrono decisioni forti.

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: purtroppo per vincere bisogna essere spietati, e non solo con l’avversario, ma anche con persone che ti erano amiche fino al giorno prima. Questo Winning Time lo fa capire perfettamente. Corro a rispondere all’altro tuo commento! : )

  37. admin19 ha detto:

    Caspita, complimenti per la padronanza della penna! Sei forte Wayne!
    Mi fai venir voglia di cedere… sono uno degli ultimi puristi del cinema che resiste alle serie. Sono tante le persone che stimo che mi dicono che ce ne sono alcune straordinarie, il fatto è che non mi piace dipendere da niente e ‘sto fatto di dover inseguire enne puntate/episodi mi da uno strano senso di claustrofobia… mi sento quasi manipolato nella mia libertà!
    Mah.. sino a quando resisterò?
    Eh eh 😄

  38. admin19 ha detto:

    PS la foto che hai scelto per il post mette indubbiamente alla prova la mia resistenza! 😉

    • wwayne ha detto:

      Anch’io sono uno degli ultimi puristi del cinema, per il tuo stesso motivo: infatti anch’io non ho la pazienza di star dietro a una serie tv che dura una quantità sterminata di episodi. E infatti Winning Time l’ho vista solo perché dura 10 puntate in tutto. La trovi on demand su SKY.
      Riguardo alla foto che ho scelto per il post, in realtà la ragazza non c’entra niente con la serie: infatti non è una cheerleader dei Lakers, ma di un’altra squadra dell’NBA, i Phoenix Suns. Ho deciso di metterla in cima al post un po’ perché è mia abitudine mettere in copertina una bella ragazza, un po’ perché una delle 10 puntate di Winning Time si sofferma lungamente sulle cheerleaders dei Lakers.
      Come sai ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://lamacchinadeisogni2012.wordpress.com/2022/06/10/ayla-la-figlia-senza-nome/. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

  39. EnzoRasi ha detto:

    Fino ai trenta giocavo da guardia e avevo un buon tiro da fuori, non passavo la palla come Magic ma insomma…il nostro centro, Giacomo Biraghi detto il Bira, era solo 195 cm ma stiamo parlando della serie c del 1967.
    Come hai fatto sapere che sono un baskettaro convinto e che i Lakers mi hanno sempre fatto impazzire? Una squadra che giocava il miglior contropiede del mondo, un playmaker di 205 cm che sapeva fare tutto ( persino il Centro) due ali come Cooper e Worthy velocissime e al centro un 217 cm che era praticamente immarcabile col suo gancio cielo. Dimenticavo la ragazza in foto è una provocazione continua, che se ne frega se è dei Suns?

    • wwayne ha detto:

      Per me il fatto che sia dei Suns è un valore aggiunto, perché tifo proprio per quella squadra! : ) Non sapevo che tu fossi un baskettaro convinto, e alla luce di questo sono molto contento di averti fatto scoprire Winning Time: è una serie davvero straordinaria. La trovi on demand su SKY.
      Come sai ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://frammentidotme.wordpress.com/2022/07/03/occidentale/. Grazie mille per quest’ottimo commento, e buona settimana! : )

  40. harahel13 ha detto:

    beh, non sembra davvero niente male! quindi la devo aggiungere alla lista serie tv da vedere

  41. il barman del club ha detto:

    Non ho mai visto una serie dedicata allo sport, film sì, ma serie tv mai. La cercherò con piacere, anche per conoscere i retroscena del mondo professionistico americano come quello del basket. Però quando arriveranno le cheerleader ti posso assicurare che non manderò avanti le sequenze… 😀
    Come ti avevo promesso: un brindisi!

  42. zapgina ha detto:

    Leggendo la tua bella recensione mi sono chiesta come mai non hai inserito la foto di Kareem Abdul – Jabbar, con il quale ti sei identificato e che hai sentito più vicino, piuttosto della classica foto di una bella ragazza che sembra proporre la solita funzione di miele per le api. Comunque non sono attratta dalle serie sportive ma da come ne scrivi parrebbe avvincente oltre che interessante.

    • wwayne ha detto:

      Qualche volta ho evitato di mettere la foto di una bonazza in cima al post, e tutte le volte che l’ho fatto il post ha raccolto pochissime visualizzazioni: non credo che sia una coincidenza. : )
      Riguardo a Winning Time, hai centrato il punto: è così avvincente che finisce per risultare interessante anche per chi normalmente non è attratto dalla serie sportive. La trovi on demand su SKY.
      Nei commenti al tuo ultimo post (https://zapgina.wordpress.com/2022/05/07/dialoghi-sul-male/) mi hai scritto che sei in una fase di ripensamento: che cosa intendi dire?

      • zapgina ha detto:

        Non ho ancora ben chiaro ma non so se continuare a scrivere di libri e mostre oppure in modo più libero di quello che voglio.

      • wwayne ha detto:

        In effetti, se il tuo pubblico si aspetta che tu parli di determinati argomenti, tu tendi a rimanere sempre su quelli, perché hai paura che cambiando tradiresti le aspettative dei tuoi lettori. Tuttavia, se sei convinta di poter produrre dei buoni contenuti anche trattando degli argomenti nuovi, perché non provare? : )

  43. gianni ha detto:

    Sebbene sperassi anche io si trattasse di un bel film sulle cheerleades, ciò che non mi convince di queste serie è la positività della competizione, anzi della competitività personale come unica via al succeddo, e della “tagliatestaggine” se commetti errori. Il concetto di ape regina è valido, però, e così va il mondo, la serie evidentemente ne riprende i perché, e spiega il come dei successi di una squadra che, magari, anche senza allenatore, vinceva lo stesso.

    • wwayne ha detto:

      Il campionato NBA si articola in 3 fasi: regular season, playoff, finali. Nella serie viene spiegato che dai playoff in poi il campionato in poi diventa una vera e propria partita a scacchi tra i 2 allenatori: di conseguenza anche una squadra fortissima come quei Lakers può perdere, se non ha alle spalle un allenatore che sa il fatto suo. E’ per questo che il presidente dei Lakers decide di scaricare McKinney, con quel cinismo che come dici tu è spesso l’unica via per arrivare al successo. Da questo punto di vista la serie trasmette un messaggio un po’ amaro, sono d’accordo.
      Ho adorato il tuo post su Fontana, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://ilperdilibri.wordpress.com/2022/03/20/come-fontana/. Grazie mille per quest’acuto commento, e buona settimana! : )

  44. Neda ha detto:

    Beh, la realtà sulle api è un tantinello diversa da quella a cui tu hai accennato: l’ape regina campa da cinque a sette anni ed è l’unica a produrre le uova. La regina secerne un ormone che tiene tutte le api unite e sottomesse. Quando diventa vecchia, le api allevano le larve (una dozzina) per produrre la nuova regina, nutrendole con pappa reale che non ha nulla a che vedere con il miele. La prima regina che esce dalla celletta, uccide tulle le altre. A questo punto la vecchia regina se ne va dall’alveare, seguita da alcune api, mentre la nuova regina si alza in volo e si accoppia con i fuchi che sono stati allevati solo per quello e poi vengono uccisi. Non ho visto il film di cui parli, ma le api le abbiamo avute qui a casa. So bene che la tua era una similitudine. Ciao Wwayne, buona giornata-

    • wwayne ha detto:

      Le informazioni sulle api che ho citato all’inizio del post le ho apprese assistendo ad un esame di maturità. L’alunno frequentava l’indirizzo tecnico agrario e i suoi professori non l’hanno corretto, quindi ho dato per scontato che le sue affermazioni fossero esatte: se così non è, me ne scuso.
      Ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://undentedileone.wordpress.com/2022/07/05/luglio/. Grazie per il commento, e buona giornata anche a te! : )

      • Neda ha detto:

        Ricordo che da bambina avevo letto il libro di Maeterlinck “Vita delle api – vita delle termiti e vita delle formiche” e ne ero rimasta affascinata. Poi, a casa, avevamo gli alveari e un’arnia aveva le pareti di vetro con delle ante in legno che si potevano togliere per far vedere le api alle scolaresche che venivano in visita. Le abbiamo avute fino a quando hanno costruito tutto interno al nostro giardino e allora le malattie causate dall’inquinamento e i parassiti hanno decimato le api. Vi sono molti bei libri che raccontano la vita delle api, delle formiche e delle termiti, popolazioni per certi versi molto simili fra loro per come è costruito il loro tessuto sociale e che hanno anche superato Maeterlinck (nato nel 1862 e morto nel 1949). Molte persone confondono le api con le vespe. Anche le vespe, le diverse specie di vespe, sono interessanti anche se molto più pericolose e aggressive rispetto alle api. Pensa che c’è un’ape di montagna che è senza pungiglione e si può allevare senza alcun pericolo, produce miele e quando lo si preleva non è necessaria alcuna protezione, l’importante è non fare alcun male agli insetti.

      • wwayne ha detto:

        Grazie mille per aver condiviso con me i tuoi ricordi e tante informazioni che non sapevo! : )

  45. lapinsu ha detto:

    Ho questa serieTV in coda da alcune settimane: adoro l’NBA da quand’ero ragazzino e sono cresciuto con l’eco dei grandi Lakers degli anni 80, quindi avevo immaginato che potesse essere un ottimo modo per fare chiarezza su quella grande squadra che, ahimè, non ho mai visto giocare, ma di cui ho sempre sentito parlare (bene).

    I BULLS di Jordan invece li conosco bene, perchè ero già grande quando vinsero 6 campionati in 8 anni e quindi guardai con sommo piacere THE LAST DANCE, la docuserie di Netflix che immortala proprio quella squadra, forse l’unica che per fascino e vittorie possa competere con quei Lakers (anche sei gli attuali GOLDEN STATE rischiano di entrare nel pantheon insieme agli altri 2 team…)

    PS: ammetto che questo tuo post mi ha spiazzato, credo sia il primo (o comunque uno dei pochissimi) in cui parli di serie TV, genere che solitamente non apprezzi!!!! Il che mi ha fatto doppiamente piacere 😀

    • wwayne ha detto:

      Se guardiamo l’albo d’oro, effettivamente i Golden State Warriors hanno aperto un ciclo di vittorie paragonabile per quantità a quello dei Lakers negli anni 80 e dei Chicago Bulls negli anni 90. Tuttavia, le altre 2 squadre hanno avuto un impatto sull’immaginario collettivo che i Golden State Warriors si sognano. Negli anni 80 anche chi non aveva mai visto una partita di basket in vita sua sapeva chi era Magic Johnson, e lo stesso vale per Michael Jordan negli anni 90: adesso invece solo gli appassionati saprebbero citare un giocatore dei Golden State Warriors, e se tu chiedessi a 100 persone qualunque chi sono i Golden State Warriors probabilmente meno della metà saprebbe dirti che sono una squadra dell’NBA.
      Comunque, tutte e 3 queste squadre hanno compiuto delle grandi imprese, perché la NBA è strutturata in modo da favorire la competizione, e quindi è difficilissimo anche per una squadra schiacciasassi inanellare un filotto di scudetti consecutivi. In pratica l’NBA è l’esatto opposto della nostra Serie A, dato che per quasi un decennio si è fatto di tutto affinché il titolo rimanesse sempre saldamente nelle mani della Juventus. : )
      Comunque hai ragione, è molto raro che io recensisca una serie tv: in 14 anni di WordPress l’ho fatto solo altre 3 volte. Se vuoi rileggere i 3 post in questione, ti lascio i link:

      Una rosa nel deserto

      Nuove frontiere

      Una serie completamente folle


      Grazie per il commento, e come sempre Juve merda! : )

  46. non conosco questa serie, ma se mi capiterà la guarderò grazie a questo post che ha sollevato la mia curiosità
    Ciao

  47. ilnonluogodiemily ha detto:

    mai avrei pensato di interessarmi a una serie che parla di sport, ma mi hai fatto venire voglia di vederla!

  48. mariannapuntog ha detto:

    Grazie – Grazie – Grazie – un minuto di applauso per ciò che mi hai consigliato! è davvero una serie che ti fa respirare quell’avventura l’, sì epica, ti tiene con gli occhi adrenalinici lì, che… ti dico solo questo, l’ho cominciata da tre giorni e son già alla puntata n° 8!!! ( l’ape regina sta per vedere il fumo dagli occhi )
    fo pe’ dittelo! 😛

    • wwayne ha detto:

      E tu fa’ proprio bene a dimmelo, amiha mia! : ) Grazie a te per questo commento così pieno di entusiasmo, e mi raccomando, fammi sapere cosa ne pensi di Winning Time dopo che avrai visto tutte le puntate! : )

      • mariannapuntog ha detto:

        Ieri sera l’ho finito. Naturalmente ora voglio di più! non vedo già l’ora del DUE!! E mi son quasi appassionata di Basket! Anche se so, che qui il Basket era quasi secondario rispetto alla vera protagonista : L’Ambizione! ( l’ottenere ciò che si sogna con passione ). Mi ha colpito un monte quel Kareem musulmano… che alla fine, invece di vedere “il suo fumo dal naso” e incavolarsi, è andato a salvare la vita a quell’altro infognato nella droga, e poi a complimentarsi con Magic, invece di farsi invadere dall’invidia. Ora, non so se anche questa cosa sia realmente accaduta, perché se così fosse : è una cosa Stra-o-r-di-na-RIA!!! ( il mio pupillo è Magic, mi piacciono quelli che sorridono sempre paiono tonti e invece se li magnano a colazione i depressi! ) ma… mi sono identificata un pochino nella figlia del Boss : che fa tanto, è brava nel suo, e alla fine nessuno lo vuole ammettere! 😉

  49. mariannapuntog ha detto:

    P.S. -> Ah già dimenticavo : il mio Vero vero pupillo era il Boss : sempre con la presa giusta, il piglio giusto, la decisione giusta, la visione giusta, la sbronza giusta, la simpatia innata, quando non c’era nella scena io, non vedevo l’ora di rivederlo nella scena! un so se… ….. OTTIMO ATTORONE WOW WOW WOW!!!

    • wwayne ha detto:

      Non ci avevo pensato, ma hai ragione: l’ambizione è una caratteristica di tutti i personaggi principali della serie, e quindi è la vera protagonista di Winning Time.
      Avevo notato invece la grande crescita di Kareem: inizialmente scontroso e sgradevole, poi sempre più saggio e desideroso di aiutare i compagni in tutti i modi possibili. E’ davvero un grande personaggio, sia nella serie che nella vita reale. A questo proposito, ti consiglio di leggere il suo libro “Coach Wooden and me – 50 anni di amicizia dentro e fuori dal campo”: te lo farà apprezzare ancora di più.
      Ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://mariannapuntog.wordpress.com/2022/07/03/il-cronc-cronc-del-fantasma-e-la-mia-nuova-ossessione/. Grazie mille per avermi fatto conoscere il tuo parere complessivo sulla serie, e buona settimana! : )

  50. sherazade ha detto:

    Perdona la mia lunga assenza ma credimi le forze sono tutte da riservare al quotidiano perché non è stato un anno facile per me. Grazie del tuo pensiero affettuoso e buona estate 💙❤️💜

  51. chiaramarinoni ha detto:

    Ciao wwayne
    splendida recensione, mi piace molto come spieghi. Non minintendo molto di Basket e non conosco la serie tv che Citi. Interessante.
    Grazie per essere passato da me e mi scuso per il ritardo.
    Un abbraccio 🥰
    Chiara

  52. Daniela ha detto:

    ciao WW, l’apertura del post mi aveva tratta in inganno, pensavo parlassi della schiera di politici nstrani :-)…naturalmente non ho visto la serie per cui è materia per me sconosciuta, grazie delle info. Buona giornata

  53. ili6 ha detto:

    Accetto il consiglio e cercherò la serie. Mi piace tutto ciò che ha come comune denominatore la sana competizione sportiva. In quale canale potrò vederla?

  54. Piccolastella ha detto:

    Adoro questo genere soprattutto quelli riguardanti il pattinaggio. Ma adesso devi vedere Elvis. Grande film.

  55. ilnonluogodiemily ha detto:

    che succede???? non è da te questo silenzio

  56. Nereo Villa ha detto:

    Felice di conosceri Wwayne! Nel ciclo di conferenze sulle api ( https://www.academia.edu/36034950/Rudolf_Steiner_-_Le_Api.pdf ) Rudolf Steiner mostrò come l’organizzazione dell’io rispetto a quella dell’organismo sociale sia speculare a quella delle api in un alveare. Le tue seguenti affermazioni sono da questo punto di vista molto significative per me: “All’interno di un alveare, tutte le api lavorano per l’ape regina: le costruiscono una cella più grande tutta per lei, e riservano a lei la parte più buona del miele (la cosiddetta pappa reale). Tuttavia, l’ape regina deve meritarsi questi privilegi: se si dimostra incapace di comandare l’alveare, a quel punto le api le fanno capire di aver scelto un’altra regina, cominciando a nutrire anche un’altra di loro con la pappa reale. Ovviamente l’ape regina vede come il fumo negli occhi la rivale che cerca di spodestarla, quindi tra le 2 si scatena un duello all’ultimo sangue: chi perde muore, chi vince diventa la leader incontrastata dell’alveare […]. Tra gli uomini succede esattamente la stessa cosa. Può capitare che qualcuno venga scelto per ricoprire un ruolo di potere, ma questa persona non deve mai sentirsi arrivata: infatti se comincia a dare segni di squilibrio, a prendere decisioni scriteriate o a trattare male i suoi sottoposti, a quel punto questi ultimi si comporteranno come le api, scegliendo un nuovo leader e cospirando per farlo salire al potere”. Purtroppo però l’umanità non riesce ancora a comprendere la differenza tra SOCIETÀ cosiddetta civile ma astratta, cioè morta in spettri e fantasmi giuridici cartacei ed anacronistici del “civis romanus” e ORGANISMO SOCIALE concretamente vivo e conviviale. Un caro saluto.

  57. sherazade ha detto:

    Ta parte mia aggiungo che la serie è prodotta dalla HBO sinonimo di garanzia!
    Serie stupenda. Uno spaccato dell’America a cavalli degli anni 80.
    Io vivevo a New York e i Lakers oh un mito. Peccato che in Italia alla pallacastro nn venga dato risalto.
    Abbraccio ❤️

    • wwayne ha detto:

      Hai detto proprio bene amica mia, in Italia dovremmo apprezzare molto di più questo sport così emozionante! Grazie per il commento! : )

      • sherazade ha detto:

        Pensavo anche ai Boston Celtic…

      • wwayne ha detto:

        Io invece tifo per i Phoenix Suns. La mia passione per loro è iniziata per puro caso, quando una ragazza che seguo su Instagram (https://www.instagram.com/heyitsapriloneil/) cominciò a postare un sacco di storie su questa squadra: la presi subito in simpatia, un po’ perché l’entusiasmo di quella ragazza era davvero contagioso, un po’ perché la maglia dei Phoenix Suns è viola come quella della mia Fiorentina.
        Il mio legame con questa squadra è diventato ancora più forte dopo l’epilogo beffardo della scorsa stagione: dopo 10 anni in cui i Phoenix Suns non erano mai riusciti neanche a qualificarsi per i playoff erano arrivati addirittura in finale, sembravano avere il titolo in pugno dopo aver vinto le prime 2 partite, invece si sono fatti rimontare dai Milwaukee Bucks e hanno finito per perdere un’occasione unica.
        Quest’anno non è andata molto diversamente: i Phoenix Suns sono arrivati ai playoff in scioltezza vincendo 64 partite su 82, ma poi si sono fermati a un passo dalla finale. Anche questo sfiorare sempre la vittoria senza raggiungerla mai è un evidente tratto in comune con la mia Fiorentina: è per questo che davanti a questa catena di sfighe io, anziché dire “Basta, mollo i Suns e passo a tifare qualcun altro”, mi sono legato a questa squadra ancora più di prima.

      • sherazade ha detto:

        Ricordo benissimo. Mio figlio appassionato e giocatore di basket (è stato preso alla Messaggero di Roma ma ha smesso perché la studio non permetteva i ritmi della sauadra) mi tiene ben aggiornata.
        Alla prox amico caro!

      • wwayne ha detto:

        Alla prossima amica mia! : )

  58. glicine61 ha detto:

    Non guardo quasi mai la TV…comunque la tua recensione è molto ben fatta.
    Un caro saluto🤗

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...