Haruki Murakami, Banana Yoshimoto e Yoko Ogawa stanno avendo ormai da anni un grande successo in tutto il mondo. Sono i 3 esponenti principali della moderna letteratura giapponese, un tipo di scrittura agli antipodi della nostra: non solo per ragioni geografiche e culturali, ma anche per motivi stilistici. La letteratura occidentale é abituata ad un ritmo narrativo lento: ne consegue che i nostri romanzi sono in genere poco scorrevoli e pieni di momenti morti, perché si dedica più spazio alla descrizione e alla riflessione che all’ azione vera e propria. E’ una rotta che non può essere invertita: fin dai poemi omerici siamo abituati a questa lentezza narrativa, ormai é entrata nei nostri cromosomi culturali. I romanzi giapponesi, al contrario, non hanno una virgola in più del necessario: la descrizione e la riflessione sono ridotte al minimo, e la narrazione procede serrata, ad un fatto succede subito un altro, senza inutili attese o digressioni. Questo modo di scrivere così scorrevole ha conquistato subito noi occidentali, era come se aspettassimo da sempre di poter leggere dei libri con questa agilità di esposizione. Inoltre, un altro dettaglio che ci ha colpito é il fatto che spesso nei romanzi giapponesi la narrazione procede in prima persona, creando così da subito un forte rapporto empatico tra il protagonista e il lettore. Come detto, questa osmosi letteraria tra Occidente e Oriente si é creata troppo tardi perché possa rivoluzionare più di tanto il nostro modo di scrivere; inoltre, si tratta di un contatto troppo recente per valutare se si tratti di un’ infatuazione passeggera o di una passione destinata a mettere radici, e quindi ad influenzare, sia pure in minima parte, il futuro della nostra letteratura. Tuttavia, il contatto c’é stato, e quindi é possibile che abbia delle conseguenze. Personalmente ritengo che, se ci fossero, per la letteratura occidentale sarebbe un progresso; certamente il prezzo da pagare sarebbe alto, la disgregazione, o quantomeno la contaminazione, di una tradizione millenaria, che ha dato i natali alla cultura mondiale. Per me, comunque, il gioco varrebbe la candela. Per voi?
-
Articoli recenti
Commenti recenti
Massimo Usai su In viaggio verso te wwayne su In viaggio verso te Massimo Usai su In viaggio verso te wwayne su Una ragazza adorabile kitchenclue su Una ragazza adorabile Archivi
- febbraio 2021
- gennaio 2021
- dicembre 2020
- novembre 2020
- ottobre 2020
- settembre 2020
- agosto 2020
- luglio 2020
- giugno 2020
- maggio 2020
- aprile 2020
- marzo 2020
- febbraio 2020
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- novembre 2019
- ottobre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- maggio 2019
- aprile 2019
- marzo 2019
- febbraio 2019
- gennaio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- ottobre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- luglio 2018
- giugno 2018
- maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- giugno 2013
- maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- aprile 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- marzo 2011
- febbraio 2011
- gennaio 2011
- dicembre 2010
- novembre 2008
- ottobre 2008
- settembre 2008
- agosto 2008
- luglio 2008
Categorie
Meta
L’incontro tra culture diverse è sempre auspicabile
Purtroppo tra i tre che hai citato ho letto solo Banana Yoshimoto, quale libro mi consiglieresti degl’altri autori?!
A me la Yoshimoto piace, sarà che spesso i suoi libri assumono quasi le atmosfere manga e a me i manga piacciono molto, quello che non amo in generale in un libro invece è quando sono scritti in prima persona 😉 purtroppo amo il narratore onnisciente anche se non vale sempre per tutti i libri che ho letto.
Di Murakami ti consiglio:
A sud del confine, a ovest del sole
Dance dance dance
La ragazza dello Sputnik
L’ uccello che girava le viti del mondo
Della Ogawa invece é carino “L’ anulare.” Grazie per il commento! : )
grazie 😉 prenso che ne acquisterò uno presto 😉 dopo aver finito l’incetta di libri che ho fatto di recente alla feltrinelli 😛
Ci aggiunto quello che per me è il suo capolavoro: Norwegian wood
Non l’ho letto, devo rimediare. Metto qua il link del tuo post, nella speranza che dia degli spunti di lettura anche ai miei lettori:
https://carlomocci.wordpress.com/libri-da-leggere/
Non è niente male neanche Natsuo Kirino: “le 4 casalinghe di Tokio” e “Grotesque”…Secondo me la Yoshimoto si è un pò adagiata sugli allori(soldi) adesso
Della Kirino ho letto con piacere Real World. La Yoshimoto invece l’ho mollata da anni. Grazie per il commento! : )
Sono d’accordo con la tua analisi… Tra l’altro quel poco che ho scritto é stato influenzato da Murakami 🙂
Allora hai avuto un ottimo maestro! : ) Riguardo a Banana Yoshimoto, parti da Honeymoon, è di gran lunga il suo libro migliore.
Ho adorato il tuo post su Murakami, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://alessandroraschella.com/2019/11/01/haruki-murakami/. Grazie per il commento! : )
Grazie! E anche sul consiglio su Banana Yoshimoto. Vorrei leggere anche Kitchen.
Aggiungo il link al tuo post anche sul mio blog… di sicuro apprezzeranno anche i miei lettori 😉
Anche con Kitchen cascheresti bene, ma a mio giudizio è con Honeymoon che Banana Yoshimoto ha raggiunto l’apice della sua carriera. Grazie a te per aver ricambiato il favore del link! : )
Riflessione interessante, vorrei leggere Murakami, cosa mi consigli?
Di Murakami ho letto nell’ordine:
A sud del confine, a ovest del sole
Dance dance dance
La ragazza dello Sputnik
L’uccello che girava le viti del mondo
Sono state tutte e 4 delle bellissime esperienze, dei veri e propri viaggi all’interno di un libro unico, di un mondo sconosciuto, di una mente geniale.
E come sempre succede alla fine di un bel viaggio, si è soddisfatti di come è andato, ma si è anche tristi, perché avremmo voluto prolungarlo per sempre. Sono convinto che farà lo stesso effetto anche a te.
Ricambio i complimenti: anche il tuo blog è molto interessante, infatti mi ci sono iscritto. Inoltre metto qua il link del tuo post letterario, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://shenuucs.wordpress.com/2019/11/15/5-libri-da-leggere-a-novembre/. Grazie per il commento! : )
Hai espresso esattamente come mi sento alla fine di un libro. Grazie mille comunque, ti seguo con piacere..
Anch’io mi sono iscritto con molto piacere al tuo blog! Buona giornata, e a presto! : )
Con cosa dovrei iniziare di Yoko Ogawa? Ultimamente ho sentito molto il suo nome ma non so da dove cominciare…
Parti da L’anulare: sfigura in confronto ai libri di Murakami, ma è senza dubbio un romanzo molto scorrevole e molto particolare. Grazie per il commento! : )
Prendo nota!
Interessante adoro la cultura nipponica e i libri che negli anni ho letto e apprezzato, prendo nota magari aggiungi qualcosa di nuova alla libreria
Ti consiglio di aggiungere “A sud del confine, a ovest del sole” di Haruki Murakami e “Honeymoon” di Banana Yoshimoto: sono uno più bello dell’altro. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Murakami conosco qualcosa ma non nego di non saperne abbastanza sono curiosa di approfondire di più grazie mille
Grazie a te per aver commentato! : )
Hai davvero un bellissimo stile narrativo
Grazie mille per i complimenti e per i tanti commenti che hai lasciato nel mio blog! : )
Avevo già fatto un giro vedi sono attiva e tu mi incuriosisci molto hai un discreto stile nello scrivere ma sei distante che lavoro fai wayne non dirmi che hai una mandria in Toscana non dirmelo
No, io in aperta campagna non ci posso proprio stare! : )
Molto interessante questa riflessione!
Ricambio i complimenti: anche il tuo blog è molto interessante, infatti mi ci sono iscritto. Inoltre metto qua il link di un tuo post che ho particolarmente gradito, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://librinuvole.com/2019/12/19/novita-in-libreria-2/. Grazie per il commento! : )
Grazie sei davvero gentile!
bello l’articolo:)
Metto qua il link del tuo gruppo Facebook, nella speranza di farti guadagnare qualche membro in più: https://www.facebook.com/groups/366743647118908/?ref=bookmarks. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
grazie, spero che anche il blog piano piano trovi il suo spazio:)
grazie, spero che anche il blog piano piano trovi il suo spazio:)
Ho letto l’anulare di Yoko Ogawaqualche anno fa e l’ho trovato interessante proprio per il fatto di essere così diverso dalla nostra letteratura.
Anch’io ho scoperto Yoko Ogawa grazie a quel libro, e mi fa molto piacere che anche tu l’abbia apprezzato. Grazie per il commento! : )
Molto interessante questo scontro di stili. Non ho mai letto autori giapponesi e mi piacerebbe cimentarmi proprio per poter fare in prima persona il confronto tra letteratura lenta e veloce. Mi ispira Murakami!
Ti ispira il migliore dei 3. Tra tutti i suoi libri ti consiglio di partire da “A sud del confine, a ovest del sole”, oppure da “Dance dance dance”: a mio giudizio sono i più belli che abbia mai scritto. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Giustissima analisi dello “stile” giapponese: personalmente sono ancora una neofita, ma la differenza tra la narrazione occidentale quella orientale è subito percepibile. 🙂
Mi fa molto piacere che tu condivida le mie affermazioni. Dato che anche tu hai scritto un post su Murakami, metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://evsingleword.wordpress.com/2020/03/18/birthday-girl/. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Grazie a te per il reblog! 🙂
In realtà abbiamo molti esempi di letteratura occidentale secca e diretta. A parte Hemingway, hai mai letto per esempio qualcosa di Paul Auster? Comunque, grande Murakami. Mi piace tantissimo
Confesso di non aver letto nulla di Paul Auster. Grazie mille per i commenti e per averlo portato alla mia attenzione! : )
Ti consiglio di iniziare con La musica del caso
🙂
Se lo leggerò, sarai il primo a saperlo! Grazie ancora! : )
Bella analisi, interessantissima. Dei tre autori che hai elencato ho letto solo Murakami (Norwegian wood e La ragazza dello Sputnik), è un autore che mi affascina sempre come modo di scrivere.
Mi fa molto piacere che tu condivida la mia passione per questo grande scrittore. Della sua bibliografia ti consiglio di leggere anche “A sud del confine, a ovest del sole” e “Dance dance dance”: sono uno più bello dell’altro.
Le belle parole che hai speso per me mi lusingano profondamente, e le ricambio di cuore: anche tu hai un bellissimo blog, e infatti mi ci sono iscritto. Anzi, già che ci sono metto qua il link del tuo ultimo post, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://lalibreriadianacleto.com/2020/05/05/parlarne-tra-amici-di-sally-rooney/. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Ciao! Ho letto il tuo articolo ed è davvero interessante. Non ho letto tantissimo di letteratura giapponese, ma per quel poco che ho letto (Tanizaki, Shimazaki) ho avuto l’impressione opposta rispetto a ciò di cui parli. Sono, però, impressioni personali e non pareri tecnici. Forse, le mie sensazioni sono influenzate dal modo in cui io vedo la cultura giapponese: calma, riservata, riflessiva (perciò “lenta”).
Devo ammettere che non ho mai letto Murakami (vergogna 🤦♀️) nonostante ne abbia acquistato dei libri: sono stata dissuasa da più persone. Di Yoshimoto ho letto Chie-chan e io.
Nei prossimi giorni, comunque, parlerò di altri romanzi giapponesi. Se ti interessa, seguimi!
Il miglior romanzo di Banana Yoshimoto è un altro, e cioè Honeymoon: leggilo, mi ringrazierai.
Ho appena iniziato a seguirti, e non devo l’ora di leggere i tuoi prossimi post. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )
Grazie! Spero ti piaccia ciò che scrivo! Ho dato un’occhiata al tuo blog e sono molto interessata 😊 Stay tuned!
Ps grazie per la dritta, lo leggerò! Tra l’altro, ho fatto la mia Honeymoon proprio in Giappone ☺️❤️
Queste coincidenze mi lasciano sempre a bocca aperta. E ovviamente, nel mio blog sei sempre la benvenuta! : ) A presto! : )
Ciao mi ha fatto molto piacere ricevere il tuo commento sul mio blog! Premetto che non sono una profonda conoscitrice della letteratura giapponese ma una grande appassionata sì. Di Murakami ho letto “Norwegian Wood” e “A sud del confine, a ovest del sole”, mi sono piaciuti entrambi moltissimo. Della Yoshimoto ho letto “Kitchen” (molto bello), “Presagio triste” (carino) e “L’ultima amante di Hachiko” (quest’ultimo non mi è piaciuto). Ho visto che consigli “Honeymoon”, devo recuperarlo al più presto 🙂 Quello che a me capita quando leggo Murakami è di visualizzare la trama come se fosse un anime, è come se ci fosse dentro un flusso che scorre e ti trascina. È una lettura scorrevole ma allo stesso tempo introspettiva e riflessiva, alle volte malinconica e triste. Però posso basarmi solo su quello che ho letto. Mi è stato molto utile leggere il tuo post sulle principali differenze tra letteratura Occidentale e Orientale. Mi piacciono anche i film d’animazione giapponesi, quelli dello studio Ghibli in primis. A te piacciono?
Purtroppo non ne ho visto neanche uno! 🙂 Ho trovato molto belle le tue considerazioni su Murakami, e mi fa molto piacere di averti convinta a leggere Honeymoon: è di una bellezza indimenticabile.
Come sai ho adorato 2 dei tuoi ultimi post, quindi metto i link qua nel mio blog, nella speranza che li apprezzino anche i miei lettori:
https://lacchiappasognidreamcatcher.wordpress.com/2020/07/03/la-ragazza-del-convenience-store-di-murata-sayaka/
https://lacchiappasognidreamcatcher.wordpress.com/2020/07/17/helen-keller-e-anne-sullivan-la-forza-di-due-donne-dal-destino-comune/
Grazie mille per questo ricchissimo commento! : )
Sei davvero gentile, grazie a te! E sono sicura che se vorrai dare una piccola possibilità a un film dello studio Ghibli, te ne innamorerai. Se ti piace un genere più realistico ti consiglio “Una tomba per le lucciole” di Isao Takahata (ma prepara i fazzoletti, io ogni volta che lo guardo piango come una fontana). Per quanto riguarda Hayao Miyazaki invece, personalmente ho iniziato da “Il castello errante di Howl”, e a seguire ho visto “La città incantata”, che ha vinto l’Oscar come miglior film d’animazione. Ma sono tutti belli. Allora ci rileggiamo presto, un caro saluto!