Un’amicizia speciale

Oggi se dobbiamo comunicare con qualcuno gli mandiamo un messaggio su Whatsapp. Tuttavia, un tempo le cose non erano così semplici, soprattutto se la persona che volevi sentire abitava fuori città: non potevi telefonarle perché le chiamate interurbane costavano un occhio della testa, e anche comunicare via messaggio era costoso, perché spendevi 10 centesimi per ogni sms che inviavi. Di conseguenza, l’unico modo per non perderla di vista era prendere carta e penna e scriverle una lettera. Io l’ho fatto molto spesso da giovane, e infatti in casa ho un cassetto pieno di tutte le lettere che ho scambiato con le amiche e i piccoli amori della mia giovinezza. E’ molto bello per me rileggerle a distanza di tempo, perché mi fanno riaffiorare degli episodi che avevo totalmente rimosso, e mi aiutano a capire meglio il ragazzo che ero allora, quali erano le sue priorità, le sue passioni, il suo carattere e quanto di lui è rimasto in me oggi.
Purtroppo ho perso di vista quasi tutte le persone con cui ho scambiato quelle lettere. Ma grazie alla mia decisione di conservarle una parte di loro è ancora qui con me, e quindi il tempo che loro mi hanno dedicato non è andato sprecato, ne è rimasta una traccia che io non disperderò mai.
Anche Ryen ha vissuto un’esperienza come la mia. Fa la cheerleader nel suo liceo, quindi è una delle ragazze più belle e popolari della scuola; tuttavia, questo ruolo è anche una dannazione per lei, perché molti credono che le cheerleader siano delle ragazze belle ma frivole, capaci soltanto di ridacchiare tra di loro e fare gli occhi dolci agli atleti più bravi. L’unico ragazzo che la ritiene speciale è Misha: l’ha conosciuto molti anni prima, quando la sua maestra delle elementari assegnò a ciascuno dei suoi alunni un amico di penna (scelto a caso tra i bambini di un’altra scuola). La loro amicizia epistolare è partita così, ed è proseguita fino agli anni del liceo. Dato che Ryen e Misha vivono in un mondo pre – social, non si sono mai visti di persona, e quindi non sanno neanche che faccia abbia l’altro: a Ryen va benissimo così, perché Misha è forse l’unica persona che sia attratto dalla sua bellezza interiore, e non dal suo bel faccino o dal suo fisico da cheerleader.
Poi un giorno Misha smette di scriverle. Lei inizialmente non si preoccupa, perché tra i 2 è sempre stata lei quella che scriveva di più; poi però i mesi passano, Misha continua a non farsi sentire, e a quel punto Ryen capisce che dev’essere successo qualcosa di grosso. Ma cosa è successo a Misha? E come farà lei a scoprirlo?
Come potete vedere, Punk 57 di Penelope Douglas è un romanzo molto avvincente. Il lettore muore dalla voglia di sapere cosa è successo a Misha, e soprattutto non vede l’ora che arrivi il momento del fatidico incontro tra lui e Ryen: io non ci ho dormito la notte, perché anche dopo cena mi mettevo a divorare una pagina dietro l’altra nella speranza di arrivare il prima possibile a quel punto. Come andrà quell’incontro? Non posso dirvelo, ovviamente. Posso soltanto consigliarvi di leggere Punk 57: ne sarete deliziati.

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190 risposte a Un’amicizia speciale

  1. •Pat ha detto:

    Non il mio genere, ma un bel libro Punk57, si legge volentieri.

  2. Ho avuto altri amici di penna uno a o video che oggi è un pediatra, venne solo una volta in Italia ed ebbe un incidente di treno e fu ricoverato per cui non lo vidi. Uno ad Ancona una a Mantova e l’altra non ricordo bene forse Brescia tra le ragazze nessuna voleva mandarmi una foto personale. E uno in Umbria. Scrissi anche molto a un ragazzo di Procida che avevo conosciuto al campo estivo. Ma la migliore sempre la giapponese.

    • wwayne ha detto:

      E’ normale che non volessero mandarti una loro foto personale: nel mondo pre – social eravamo tutti molto più gelosi della nostra privacy, e quindi ci faceva orrore l’idea che una nostra foto potesse finire nelle mani di qualcuno che non conoscevamo di persona. E’ incredibile pensare come i social abbiano fatto scomparire del tutto questa mentalità (e anzi, spesso oggi più followers sconosciuti vedono le tue foto e più sei contenta).
      Riguardo a Punk 57, anche quest’altro libro è uno splendido romanzo epistolare: https://wwayne.wordpress.com/2014/04/07/giulio-cesare-cyberpunk/.
      Posso chiederti in che lingua comunicavate tu e la tua amica di penna giapponese?

      • Lei scriveva in inglese perfetto io mi arrangiavo
        Poi un giorno in un negozio di abbigliamento trovai un depliant molto grande e ben fatto dove c’erano sia descrizioni in italiano sia in giapponese e iniziai a scriverle qualche parolina e a lei fece piacere. Ma era molto brava a disegnare mi mandava tantissimi regali finché il postino andò in pensione tutto bene poi mi arrivavano pacchi rotti e scrivemmo di non aprirli ma fu inutile. Iniziò poi il periodo in cui su ogni pacco dovevo pagare la dogana fini a 20€ un vero obbrobrio.
        Una volta un suo pacchetto arrivo in Nepal per una svista 🤣😘

      • wwayne ha detto:

        Eh, in effetti quando un pacco fa un viaggio così lungo ci sta che avvenga un disguido come questo! : )
        Nel tuo ultimo post hai parlato di un libro di Stephen King. Tra i suoi romanzi che ho letto il mio preferito è senza dubbio questo: https://wwayne.wordpress.com/2014/04/18/misteri-e-segreti/. L’hai letto anche tu?

  3. desire760 ha detto:

    Una volta di usava carta , penna e si cercava di esprimere un pensiero per fare arrivare ciò che volevi arrivasse… Oggi solo emoticon e le gif in dotazione al Social e credo sia veramente penoso … Buona serata Wwayne 👍🍀🙏🥰

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: un tempo la comunicazione tra persone era molto più articolata, e quindi ti ci volevano anche 2 pagine intere per aggiornare qualcuno su tutto ciò che ti era successo. Oggi invece già 10 righe sono troppe, e come hai detto tu ci sono pure delle odiose emoticon e faccine a dare al messaggio un tono più infantile che mai.
      Come sai ho adorato il tuo penultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://desire876416000.wordpress.com/2023/07/01/giorni-strani-e-giorni-spumosi-tra-speranza-e-pazienza/. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buona serata anche a te! : )

      • desire760 ha detto:

        Grazie Wwayne e quando ho commentato il tuo articolo ero un po’ indaffarata e sono stata concisa , ma come te conservo tante letterine , tutte di bimbi, dai miei nipoti che ancora oggi che sono grandicelli non scordano di inviarmi la letterina come facevano da piccoli, ho avuto coi miei nipoti un rapporto speciale , non da zia, ma da mamma e sanno che tengo tanto alle letterine e anche adesso che c’è WhatsApp essendo lontani scrivono.Grazie per aver condiviso link del mio articolo ….Buona Domenica 🍀🙏🥰👍☕

      • wwayne ha detto:

        Buona Domenica anche a te, e grazie a te per aver impreziosito il mio post con 2 commenti uno più bello dell’altro! : )

  4. Federica D'Oria ha detto:

    Sei bravissimo uno dei miei due Blogger preferiti 🙃

  5. Giada ha detto:

    Bellissimo post!!

  6. Grazia Palmisano ha detto:

    Dovrebbero assumerti per scrivere la quarta di copertina dei libri, fai sempre venir voglia di leggere i testi di cui parli 😊😍 Bravissimo Wayne

    • wwayne ha detto:

      Non ci crederai, ma il mio primo lavoretto è stato proprio questo: scrivere le quarta di copertina per una casa editrice. E fu proprio grazie alle recensioni di libri presenti nel mio blog che ottenni questo lavoro. Quest’esperienza durò molto poco perché la casa editrice fallì quasi subito, ma la ricordo comunque con molto piacere, perché era davvero un bell’ambiente di lavoro.
      Anche tu hai da poco scritto una bellissima recensione letteraria, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che la apprezzino anche i miei lettori: https://graziapalmisano.wordpress.com/2023/06/30/la-fabbrica-della-follia/. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buon fine settimana! : )

      • Grazia Palmisano ha detto:

        Wow che bello, ci ho preso, lo dicevo che sei bravo. Mi spiace per casa editrice, sempre triste quando un’attività chiude. Grazie per link. Buona serata e ancora complimenti

  7. luisa zambrotta ha detto:

    Grazie per il suggerimento di lettura!
    Anch’io da giovane scrivevo molte lettere, soprattutto con i miei filarini 💌

  8. Emyly Cabor ha detto:

    Scrivere su carta ha un sapore diverso. È romantico aprire una busta e trovarci dentro una lettera profumata. Conduce in un mondo diverso. Io conservo le lettere che ho ricevuto da ragazza 😉
    Buona serata wwayne ✨✨

    • wwayne ha detto:

      Oltre ad essere romantico è anche gratificante, perché se una persona si è presa la briga di scriverti una lettera, comprare un francobollo e andare a spedirtela significa che è disposta a dedicarti molto del suo tempo, e quindi che ti vuole davvero bene.
      Come sai ho adorato il tuo penultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://rivaombrosa.wordpress.com/2023/06/30/profumo-di-3/. Grazie per il commento, e buona serata anche a te! : )

  9. sherazade ha detto:

    Caro amico ti scrivo.. ci accomunano i ricordi che tu racconti così delicatamente.
    Sai cosa realmente manca a me di quei bei tempi andati della carta e penna? Mancano le cartoline che ho tantissime conservate in più scatole e riportano a galla emozioni condivise! Un abbraccio amico wwayne🦋💙

    • wwayne ha detto:

      Io le cartoline le mando ancora. Mi piacciono soprattutto quelle che riportano delle ricette di piatti del posto, perché oltre ad essere originali sono anche utili.
      Ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://sherazade2011.wordpress.com/2023/06/17/panta-rei/. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e un abbraccio anche a te! : )

  10. Fabiano Mancini ha detto:

    Ma cosa mi hai fatto tornare in mente? Ora mi metto subito alla ricerca dei miei scambi di lettere in tempi adolescenziali 😅
    E… si! Mi hai fatto venire voglia di leggere il libro… cosa ca**o succede a Misha??!!

  11. lettoreseriale76 ha detto:

    Ciao, Wayne, mi ha fatto piacere leggere questo tuo articolo, e forse leggerò il libro che hai consigliato, perché mi hai incuriosito; ma prima voglio dirti una cosa: ho confuso i due personaggi, leggendo Ryan al posto di Ryen (donque immaginavo fosse un personaggio maschle), mentre credevo che Misha fpsse la controparte femminile… Insomma, come al solito, ho fatto uno dei miei soliti paciughi! 😀 Buona serata! 😉

  12. shio76 ha detto:

    Ho sentito parlare di questo romanzo e Penelope Douglas è sicuramente una buona penna. Proverò a darci un’occhiata, ma non garantisco, anche perché sono piena zeppa di libri da leggere e faccio già fatica a star dietro a loro, però la tua recensione mi ha incuriosita, grazie per il suggerimento. ^_^

  13. silvia ha detto:

    Grazie per l’indicazione, i tuoi post sono sempre una piacevolissima lettura che si tratti di recensioni di film o consigli librari o qualsiasi altro argomento! Buona serata.

  14. Ely ha detto:

    Complimenti

  15. Massimiliano ha detto:

    Che bello rileggerti dopo tanto tempo. Sono stato assente per quasi un anno. Ritorno a trovarti e trovo sempre articoli interessanti.

  16. LaCartoonLover ha detto:

    Devo dire che sembra proprio un bel libro, lo leggerò volentieri 🙂
    In ogni caso, a proposito di lettere, ricordo che quando ero piccola (penso che frequentassi ancora le scuole elementari a quel tempo) adoravo scrivere lettere per la mia adorata cuginetta: lei era come la mia migliore amica, peccato che viveva molto lontano, quindi non la potevo vedere spesso e, di conseguenza, mi mancava tantissimo.
    E ricordo bene che, dopo aver scritto la letterina, dove avevo raccontato tutto ciò che mi era capitato nell’ultimo mese, con i pennarelli colorati, la mettevo in una busta tutta decorata piena di regalini fatti a mano e gliela spedivo
    Ancora oggi, penso che quei momenti siano stati non solo belli, ma anche formativi: adoravo, e adoro, scrivere 🙂

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: scrivere una lettera è formativo, perché ti porta ad affinare il tuo stile di scrittura e anche a fare un bilancio della tua esistenza, nel senso che raccontare i fatti tuoi al destinatario della lettera ti porta a capire ciò che di bello e di brutto ti è capitato ultimamente, e anche in che direzione sta andando la tua vita.
      Dato che anche tu hai da poco pubblicato un post letterario, metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://tuttofaregirl.wordpress.com/2023/06/17/lettura-recensione-del-libro-ricordati-di-me/. Grazie mille per questo commento così acuto e tenero, e buon fine settimana! : )

  17. Il Mondo Positivo ha detto:

    Come diceva quel film? “Mò me lo segno!” Un libro che probabilmente metterò in wishlist già domani.

    E questo articolo sulle corrispondenze in cartaceo arriva proprio nel momento giusto: stavo discutendo proprio di questo con Elettrona, l’altra blogger del Mondo Positivo. Adesso il fatto che io sia vedente e lei priva della vista non è un problema nel contesto della comunicazione perché su Internet scrivi e mandi audio le volte che vuoi e, data la condizione, pur conoscendoci di persona neanche lei sa “che faccia ho”! Proprio l’esperienza con lei mi ha fatto ridimensionare la massima importanza che davo ai volti, tipo “quello ha la faccia screpolata vuol dire che si trascura”. Falso. Un’amicizia questa, che mi ha permesso di vivere con più leggerezza la questione facce altrui coperte da mascherina, durante l’emergenza sanitaria covid.

    Ora ci gestiamo con smartwatch e smartphone, testi o audio e codici inventati per capirci al volo ma quando eravamo noi adolescenti negli anni 90 non era così ed è stata una gran fortuna conoscerci nel 2019 e non nel 1989 altrimenti a quest’ora ci saremmo perduti perché la corrispondenza di un adolescente vedente e uno privo di vista, se cartacea all’epoca era sempre filtrata dai genitori di quest’ultimo.

    Oppure si era costretti a registrare delle audiocassette e anche no! A questo proposito sono rimasto colpito da un film tratto da una storia vera, “dietro la maschera” in cui un ragazzino col volto sfigurato si era innamorato (ricambiato) di una ragazza che non vedeva, erano gli anni 70 (il film è dell’85) e se lui mandava audiocassette a casa di lei, i genitori “per proteggerla” le buttavano via senza dargliele mai. Basta spoiler vatti a leggere la storia vera di Rocky Dennis.

    Comunque le sparizioni come quella del ragazzo sul libro, ci sono ugualmente anche nel mondo contemporaneo e forse fanno più male ancora. Tempismo perfetto perché sto vivendo un’inquietudine del genere in questi giorni.

    Forum gay HIV a cui partecipo e un ragazzo con cui per un anno ho avuto un intenso rapporto di corrispondenza è sparito da un giorno all’altro; anche lì vista la confidenzialità di ciò che si discute, per scelta non ci siamo mandati foto né estremi (numeri di telefono o telegram e affini) sentendoci solo tramite quella piattaforma. Adesso lui è scomparso e… Semplicemente boh!

    Differenza con l’era pre-internet? Il blocco “last visited” che permette di sapere, se abilitato, qualora la persona abbia avuto accesso al forum. Almeno si è loggato a metà giugno e mi fa pensare che in linea di massima non sia morto.

    Lo vedi? Un sovraddimensionamento di una situazione semplicissima: quando corrispondi per scritto, sei portato a sopravvalutare qualcosa che potrebbe avere una banalità disarmante, tipo essersi stancato di scrivere in caso della penna o non voler più frequentare certi spazi nel contesto web. Un diritto sacrosanto e senza rendere conto a chi che sia.

    Pensiamo sempre le peggio cose quando ci affezioniamo a qualcuno in distanza e quello sta in silenzio! Siamo sempre inopportuni!

    Gifter

    • wwayne ha detto:

      Capisco perfettamente la frustrazione che si prova quando un’amicizia che stava andando benissimo si interrompe in maniera repentina e apparentemente immotivata. Comunque è vero che ognuno di noi ha il diritto di andare dove vuole (sia nel web che nella vita reale), ma è vero anche che, se hai stretto una solida amicizia con qualcuno, sparire senza dare nessuna spiegazione è un comportamento davvero detestabile. Alla luce di questo ti auguro di riallacciare presto il rapporto con il ragazzo di cui parli, ma fossi in te non mi strapperei i capelli se ciò non avvenisse.
      Ho trovato molto interessante uno dei tuoi ultimi post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://www.plusbrothers.net/jetpack-assistant-ai-wordpress/. Grazie mille per questo commento così articolato e ricco di spunti, e buona Domenica! : )

      • Il Mondo Positivo ha detto:

        questione di scelte, sai: tante volte accade che le “amicizie solide” si sviluppino solo nella nostra testa specie quando il rapporto è a distanza ma ovviamente ciò accade pure di persona.

        A maggior ragione quando come nel caso specifico si scambiano anonimamente confidenze intime, si sovraddimensionano rapporti che magari in un forum di informatica sarebbero stati presi per quello che sono: corrispondenze finalizzate a condividere (o risolvere) un problema.

        Gifter

      • wwayne ha detto:

        E’ vero: talvolta ti rendi conto che tu hai dato molta importanza ad un rapporto, e l’altra persona invece a te non ci teneva poi così tanto. A me è capitato soprattutto sul lavoro: per me alcuni colleghi erano diventati anche amici, loro invece mi hanno visto sempre e solo come un collega, e quindi quando abbiamo smesso di lavorare insieme hanno deciso di chiudere ogni rapporto. Le prime volte ci rimanevo malissimo, poi ho capito che “funziona così”, e quindi ci ho fatto l’abitudine. Ciò non toglie comunque che qualche volta un collega possa diventare davvero un grande amico: a te è capitato?

      • Il Mondo Positivo ha detto:

        Sì! Ex collega nonché ex amico “col benefit”, che poi ho allontanato quando si è fidanzato ufficialmente con una donna e voleva continuare perché a suo dire “divertirsi e amore sono situazioni diverse che possono andare in parallelo”.

        Anche per me si distinguono le due cose, però non sono portato per coltivare certi meccanismi specie quando c’è di mezzo un partner (etero o meno) “ufficiale” inconsapevole e, quindi, non consenziente. Per fortuna aveva già cambiato lavoro e in più ebbe la faccia da culo di chiedermi se me la sentivo di fargli da testimone quando si è sposato: “ti attacchi al Trump, e tiri forte!”

        Invece l’altro ragazzo sta dall’altra parte del mondo e probabilmente il rapporto di “amicizia” è nato in un contesto particolare. In certe condizioni cosiddette “delicate” accade di legarsi a persone con cui altrimenti non avresti nulla a che spartire, il principio di comunità. Mettici che ci siamo trovati a condividere due virus nello stesso momento (HIV e covid) e ci siamo reciprocamente “alleggeriti” ma evidentemente, passata la fase acuta del covid, giustamente lui è tornato alla vita sua e adesso io non lo cerco neanche più.

        Gifter

      • wwayne ha detto:

        Se pur di raccattare un testimone è stato costretto a bussare alla porta di un suo ex, allora vuol dire che questo promesso sposo è veramente a corto di amici. E visto come si comporta devo dire che la cosa non mi stupisce affatto.
        Rimanendo in tema di matrimoni, questi sposi sono davvero dolcissimi: https://wwayne.wordpress.com/2018/09/01/unatmosfera-perfetta/. Sei d’accordo?

      • Il Mondo Positivo ha detto:

        Dopo guardo il link! Su quel tale lo stupido sono stato io però, ad accettare “il benefit” nel momento in cui avevo bisogno di “conferme” senza volermi legare sentimentalmente troppo.

      • wwayne ha detto:

        Non colpevolizzarti troppo, capita a tutti di commettere degli errori in questo campo! : )

      • Il Mondo Positivo ha detto:

        Concordo sugli sposi dolcissimi!

        E sul mojito con gli amici posso confermartelo: il momento che non vorresti finisse mai, continui a gustarti l’ultima buccia di lime e la fogliolina di menta finché non ne puoi più.

        Io amo il mojito e aspetto l’estate solo per farmelo anche se non ne posso abusare perché antivirali e alcool vanno poco d’accordo 🦠☣️

      • wwayne ha detto:

        Questa foto profuma d’Estate come non mai: https://wwayne.wordpress.com/2014/08/23/la-nostra-ultima-estate/. Ti piace?

      • Il Mondo Positivo ha detto:

        Grazie! Sì! Decisamente mi viene voglia di leggere il libro specie quando si parla di amicizie.

        Da ragazzo andavo spesso al mare adesso però non ci vado più, solo qualche giornata in tarda primavera o inizio autunno per fare passeggiate in riva, stare troppo al sole mi fa male

      • wwayne ha detto:

        Ti capisco perfettamente, perché anch’io ho una carnagione molto chiara e quindi mi scotto subito. Grazie ancora per la chiacchierata, piacevolissima come sempre! : )

      • Il Mondo Positivo ha detto:

        quello che si scotta di più è mio marito. Io ho un altro problema: la terapia mi alza la temperatura corporea di base leggermente più della norma quindi il caldo mi fa soffrire a bestia!

  18. valy71 ha detto:

    Lo devo leggere, mi hai messo una gran curiosità, è buffo leggere: “Quando ero un ragazzo”. Lo sei ancora, hai fatto benissimo a conservare le lettere, io non le ho conservate tutte ed è un vero peccato.
    Trovo questo post assolutamente adorabile, mi ha deliziata. Ciao, amico mio, continua così.

  19. maxilpoeta ha detto:

    io di solito non ho tempo per leggere, sono sempre in viaggio, comunque ho apprezzato il tuo post. Un caro saluto, buona domenica..👍👍👍👍😉😊

  20. grazie della recensione molto invitante! cercherò il libro e spero che mi coinvolga…anche a me è sempre piaciuto scribacchiare..però non ho mai conservato niente…troppi traslochi nella vita..buona domenica Wwayne!

  21. chiaramarinoni ha detto:

    Ciao wwayne
    anch’io sono della generazione delle lettere ma purtroppo non le ho conservate. Ora con i cellulari è più facile scriversi, vedersi e comunicare; però a volte sembra tutto più effimero, falso. Bella recensione, chissà se riescono ad incontrarsi? Ora visto che sono immobilizzata leggo, menomale amo leggere, altrimenti sarei persa!!!👍😘
    Grazie per essere passato da me. Buona domenica 🥰.
    Chiara

  22. The Butcher ha detto:

    Come al solito sai bene come catturare l’attenzione riuscendo a unire aneddoti della tua vita con le storie dei romanzi o film che consigli. Anche in questo caso la trama sembra interessante e potrebbe portare a dei risvolti curiosi. Grazie mille per il consiglio!

    • wwayne ha detto:

      Hai detto bene, questo libro ha una trama di base interessante e anche originale, perché la maggior parte dei romanzi è ambientata o nel mondo di oggi o in un passato lontanissimo: non è così frequente trovare un libro ambientato in un passato recente, quando la vita per certi versi era meno comoda rispetto a oggi, ma aveva comunque qualcosa di magico.
      Anch’io ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://mymadreams.com/2023/06/28/a-bugs-life/. Grazie a te per i complimenti e per il commento, e buona Domenica! : )

  23. Moon ha detto:

    Ottimo! Lo segno subito, sto facendo una scorta per le vacanze e questo non lo avevo mai sentito! Grazie del consiglio 🙂

  24. elenaelaura ha detto:

    Un tempo era bellissimo avere amici di penna! Purtroppo, le nuove generazioni non hanno idea di cosa significhi poiché i cellulari hanno, in parte, semplificato e velocizzato le comunicazioni…

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: le nuove generazioni non hanno idea di cosa significhi un rapporto epistolare, e non sanno neanche quanto ti scaldasse il cuore riceverla, perché se una persona si prendeva la briga di scriverti una lettera, comprare un francobollo e andare a spedirtela significava che era disposta a dedicarti molto del suo tempo, e quindi che ti voleva davvero bene.
      Dato che anche voi il mese scorso avete pubblicato un post letterario, metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://elenaelaura.home.blog/2023/06/01/segnalazione-la-piazza-di-nessuno-di-mariangela-rosato/. Grazie per il commento, e buona Domenica! : )

  25. Brezza d'essenza ha detto:

    Mi hai incuriosita!! Me lo segno 😁

  26. quarchedundepegi ha detto:

    Ti ho preso al volo. Penso che sia sicuramente un bel libro. Non lo leggerò… per mancanza di tempo.
    Buon Pomeriggio.
    Quarc

    P.S.: Non riesco a finir di scrivere il libro cominciato qualche anno fa… Istria & Co.

  27. elisafalciori rg. ha detto:

    Ho conservato solo poche lettere delle amicizie più care, anche perché abitavamo nello stesso luogo. Spesso anch’io vorrei saperne di più sulle persone
    frequentate ma non sempre è possibile! Una recensione che avvince, incuriosendo. Complimenti Wayne! Buona domenica!❤️

  28. titti________ ha detto:

    Beato mondo prima dei social….✨♾️Per noi che adoriamo la carta e il suo profumo💟, non c’è confronto. Grazie per lo scritto e la tua segnalazione, Gian💌

  29. marisasalabelle ha detto:

    Anch’io quando ero ragazza avevo una corrispondenza fittissima: d’inverno mi scrivevo con la mia amica di Cagliari, dopo essermi trasferita a Pistoia, e d’estate con i miei compagni di scuola, ognuno da una località di villeggiatura diversa, ricevevo anche quattro o cinque lettere al giorno e passavo pomeriggi interi a rispondere… quelle lettere le ho ancora, in uno scatolone in soffitta, anche se è un bel pezzo che non le rileggo!

    • wwayne ha detto:

      Non sapevo che ai Suoi tempi i rapporti epistolari fossero così frequenti che si poteva arrivare a ricevere anche 4 o 5 lettere al giorno. Io invece non sono mai andato oltre le 2 o 3 lettere a settimana, perché ai miei tempi cominciavano già a venire soppiantate dagli sms (che pure costavano 10 centesimi l’uno). Poi sono arrivati i messaggi di Whatsapp che sono totalmente gratuiti, e quella è stata la morte definitiva di qualsiasi rapporto epistolare. E’ un vero peccato, perché l’eccitazione di trovare una lettera nella cassetta postale era davvero un’emozione senza paragoni.
      Ho trovato molto divertente il Suo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://marisasalabelle.wordpress.com/2023/07/02/nomi-4/. Grazie per il commento! : )

  30. Il Mondo Positivo ha detto:

    [Elettrona] – sono l’altro lato del Mondo Positivo: in realtà sono io che ho ideato il progetto insieme ad Alex “Gifter, ma è meglio parlare delle lettere in quanto Gifter mi ha chiesto di raccontare direttamente.

    Nata nel 1980 priva della vista ho imparato il Braille fin dalla prima infanzia e le uniche corrispondenze semiprivate che potessi avere in adolescenza quando nessuno aveva l’e-mail, erano solo persone nella mia stessa condizione poiché è impossibile che una persona vedente impari il Braille solo per farti un favore: con le mani è escluso e se può arrivarci a leggerlo con gli occhi ci vogliono anni prima di poter decifrare un testo lungo.

    Mia madre lo sa leggere con la vista ed ecco spiegato perché corrispondenza semiprivata: le lettere scritte in Braille necessitano buste molto grandi prima di essere spedite, pena la cancellazione dei punti, non le puoi piegare così a random come fa chiunque allora “mamma prendi la busta e mandala a tizio caio” inevitabilmente mamma sbirciava e talvolta se ne usciva pure con “cosa gli racconti a questa!” Avessi avuto un ragazzino neanche avrei potuto flirtare.

    Coi vedenti la corrispondenza era ancora più complessa: prima del pc era audiocassette o nulla e io non sono mai stata amante di registrare figurarsi se potevo chiederlo agli altri e in seguito, quando alle medie ho iniziato a usare il computer in modo più approfondito, si era fatto il tentativo dei dischetti ma in quegli anni uscivano i primi Windows che a me erano preclusi: io usavo WordStar per dos, gli altri i primi Word per Windows e i formati delle lettere erano tra loro incompatibili pertanto arrivavano dischetti floppy inutilizzabili senza contare, dopo, la paura di passarsi i virus informatici.

    Allora andare alla vecchia maniera cioè lettera stampata su carta e poi letta tramite i primi vecchi scanner era ulteriormente complesso perché se io stampavo la mia lettera al corrispondente, mamma puntualmente sbirciava e se me la scriveva lui provavo la scansione ma i poveri software di riconoscimento caratteri risalenti agli anni 90 erano pieni di errori quindi succedeva “mamma, è una i o una l? Uno zero o una o?” Risultato “mamma leggimi la lettera di tizio caio”.

    Di fronte a chiunque vivesse le “amicizie di penna” mi sentivo invidiosa e soprattutto parlando di corrispondenti in altri paesi, l’esperienza dei rapporti epistolari è fatta apposta per scambiarsi e apprendere l’uno con l’altro la propria visione del mondo e io coi corrispondenti privi di vista avevo (e ho tutt’ora) dei rapporti pessimi perché più delle volte sono chiusi da morire. Coi vedenti era come avere le missive filtrate dal carcere!

    Quanti contatti ho perso con queste barriere tecnologiche degli anni 90 poi cercati di riprendere quando è arrivato Facebook ma anche lì dopo l’entusiasmo iniziale ti rendi conto che se in trent’anni non ci si è più visti o sentiti, si è cambiati come persone e questo se è accaduto stando lontani non si potrà rimediare più.

    Non mi manca quel periodo, a livello di amicizie e letture; mi mancano le trasmissioni pomeridiane e serali di Radio Deejay e poco altro.

    Elettrona

    • wwayne ha detto:

      Questo tuo intervento è molto prezioso, perché permette a me e ai miei lettori di apprendere tante informazioni interessanti, che senza la tua testimonianza probabilmente non avremmo mai saputo.
      Io a differenza tua degli anni 90 rimpiango molte cose, tra le quali il cartone animato di Batman che ho citato nel mio post: del resto quello è stato il decennio della mia infanzia, e sappiamo bene che da bambini ci sembra tutto magico.
      Riguardo a Punk 57, è pubblicato da una grande casa editrice, quindi probabilmente è disponibile anche in Braille: in tal caso ti consiglio di leggerlo, perché nella sua semplicità è di una bellezza indimenticabile. Grazie mille per quest’ottimo commento! : )

      • Il Mondo Positivo ha detto:

        [Elettrona] Braille anche no! I libri in Braille occupano spazio e carta inutilmente allora Kindle basta e avanza e il libro è disponibile vediamo se io e Gifter resistiamo a farci le maratone di lettura su Goodreads conosci? http://www.goodreads.com

        Hai ragione certe informazioni non arrivano mai e, se arrivano, giungono a noi col cliché pietistico del povvvero disabbbile pikkolo ancielo triste o del super eroe con la parola “resilienza” usata a sproposito.

        I libri in Braille sono forniti da associazioni e in prestito quindi passano di mano in mano, qui però mi fermo perché voglio lasciare i cultori della “carta e il suo profumo” immaginare la condizione di certi libri passati da una persona all’altra che legge con le dita. Evviva i libri digitali in formato testo e quelli su Audible/storytel almeno lì paghi e hai dei professionisti a leggere ma se ti iscrivi alle audioteche gestite dalle associazioni è rischioso.

        Dopo averti lasciato l’immagine dei libri passati di mano in mano ti lascio immaginare il suono delle lettere su “punk 57” lette ad alta voce dalla sciura Maria che legge davanti ai fornelli.

    • wwayne ha detto:

      In Punk 57 ci sono delle scene di sesso piuttosto audaci, quindi forse la sciura Maria si scandalizzerebbe! : ) Grazie mille per avermi segnalato Goodreads! : )

      • Il Mondo Positivo ha detto:

        Si bagna e non riesce più a leggere!

      • wwayne ha detto:

        Con questa battuta mi hai fatto spanciare dalle risate! : )

      • Il Mondo Positivo ha detto:

        La sciura Maria aspetta solo che il suo bel medico americano in missione segreta in Africa torni e se la porti via ma intanto deve passare il tempo. Così per recuperare i soldi che l’amato le ha chiesto se no resta là bloccato in Nigeria, lei ripetutamente legge ogni scena di sesso di Punk 57 con la webcam accesa su uno streaming a pagamento.

        Nota seria: è pieno di queste casalingue il cui marito non le guarda più e si affezionano a rapporti ePISTOLAri non convenzionali.

  31. vikibaum ha detto:

    ottimo suggerimento perfetto per la mia estate ciauuu

  32. Madame Verdurin ha detto:

    Il tuo entusiasmo per questa vicenda è davvero contagioso! Io ho conservato alcune lettere scambiate con mio marito quando ancora eravamo solo amici e poi morosi, ogni tanto le rileggo e mi scaldano sempre il cuore. Grazie per questo bel suggerimento!

    • wwayne ha detto:

      Hai fatto benissimo a conservare quelle lettere, perché se ti emozionano così profondamente anche dopo tanti anni allora vuol dire che sono davvero bellissime e piene di sentimento.
      Dato che anche tu hai da poco pubblicato un post letterario, metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://cine-muffin.com/2023/06/26/audiolibri-che-passione/. Grazie a te per i complimenti e per il commento, e buona settimana! : )

  33. Viaggiando con Bea ha detto:

    All’inizio pensavo, ma forse è così, che tu stessi parlando di te. Anch’io ho conservato delle lettere bellissime scambiate con i miei nonni o con i miei genitori. Ho avuto una fitta corrispondenza anche con i miei amorucci di gioventù con i quali si instaurava più un feeling epistolare che non uno fisico. Poi hai iniziato a parlare di Misha e allora forse ho frainteso ma adesso anch’io sono curiosa di sapere come va a finire Punk 57. Un salutone 😉

  34. Una Lente in Viaggio ha detto:

    Mi erano proprio mancanti i tuoi bei post! ☺️ Personalmente sono un’eterna estimatrice delle lettere scritte a mano, hanno un fascino ineguagliabile, e più passa il tempo e logora la carta e più ai miei occhi acquistano valore. Quando capita l’occasione, tento sempre di scrivere a mano 😊 seguirò il tuo consiglio di leggere questa storia. Grazie Wayne!

  35. Andrea Cabassi ha detto:

    Una volta collezionavo cartoline, e per farmele inviare ne scrivevo io a mia volta… mi sembravano lunghe da scrivere pure quelle, figuriamoci le lettere! 😀

    • wwayne ha detto:

      Io le cartoline le mando ancora. Mi piacciono soprattutto quelle che riportano delle ricette di piatti del posto, perché oltre ad essere originali sono anche utili. Quest’Estate quando andrai in vacanza mandane qualcuna anche tu, sono convinto che verranno molto apprezzate! : ) Grazie per il commento, e buona settimana! : )

  36. tanadeilibri ha detto:

    Ora che ci penso, mi sa che non ho mai letto troppi libri ambientati in contesti liceali o simili, e ancora non mi attirano troppo; ma da quel che leggo questo ha quella componente di mistero che gli dà quel tocco in più.

    • wwayne ha detto:

      E’ proprio così: i libri di Penelope Douglas non sono mai dei semplici romanzi rosa o adolescenziali, perché lei riesce sempre a metterci dentro qualcosa di originale che li rende diversi e migliori di tutti gli altri. In questo caso c’è la componente di mistero, che rende Punk 57 un libro perfetto anche per gli amanti del giallo.
      A proposito di gialli, ho adorato la tua recensione di Dieci piccoli indiani, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://latanadeilibri.home.blog/2021/04/26/dieci-piccoli-indiani-recensione/. Grazie per il commento! : )

  37. alicejaneraynor ha detto:

    Non conoscevo questo libro 🙂

    Però devo dire che, quello che più mi ha colpito, è il ricordo che hai condiviso con noi.
    Sono nata in un contesto dove era tutto più diverso: ho visto per poco gli sms. Ma in quel periodo ricordo anche di aver mandato diverse lettere. Qualche volta sogno di trovare qualche amico di penna, magari anche in un’altra lingua

  38. MARA MARINUCCI ha detto:

    Interessante! Devo farci un pensiero!

  39. Farfalla Legger@ ha detto:

    Ciao. Mi hai fatto venire in mente mio fratello. Da giovane scriveva lettere ad una ragazza del Canada per impratichirsi in inglese. Poi si interruppe perchè lei diventò una suora. Ricordo però che tra di loro si era instaurata una bella amicizia.
    Riguardo al libro vedrò di trovarlo in biblio, in questi anni sono diventata una topa da biblioteca. Abbraccio siempre ❤

  40. Il Mondo Positivo ha detto:

    Insomma non vi posso lasciare soli un secondo che ne approfittate di dire porcherie! La mia collega ti parla della sciura Maria e io posso descriverti la scena che ho in mente:

    signora sui 50, 60 anni coi figli che tra poco la mandano al diavolo, il marito che passa dal lavoro a incontri su Tinder (e GRINDR!) E lei esausta da mesi di lockdown si guarda allo specchio osservando i capelli da troppo tempo lasciati al proprio destino senza taglio né piega, la signora è inconsapevole che il suo parrucchiere è l’amante fisso di suo marito! Neanche la canzone di Malgioglio “mi sono innamorato di tuo marito” le dava indizi quando si recava al negozio regolarmente pre-covid.

    E mentre fa i calcoli di quanto spenderebbe di capelli ed estetista dice “OK. Meglio forse che mi metta a leggere i libri per i non vedenti! L’alternativa sarebbe lavare morti così in entrambi i casi nessuno mi guarda e io risparmio”.

    Si andrà a tagliare i capelli solo quando suo marito porterà a casa il premio vinto al concorso per la migliore drag queen.

    Piuttosto, parlando di lettere, qualche giorno fa sulla radio di un ambulatorio medico ho sentito una canzone italiana che faceva più o meno così:

    “Cara, son le 8 del mattino, e tu ancora stai dormendo. Ho già fatto le valigie, e adesso sto scrivendo questa lettera per te.” Non la conoscevo e mi sei venuto in mente poi in google ho cercato le parole, ed è “il vento” dei Dik Dik. Ai giorni nostri parlano tanto di persone che si lasciano via messaggio istantaneo da un giorno all’altro o di quelli che leggono i messaggi senza mai rispondere ma una volta, come si stava? Immagina la scena tu insieme a una persona da anni con una convivenza consolidata, una mattina ti svegli e oltre agli armadi vuoti trovi una busta sul tavolo in cucina, piena di supercazzole. E magari che finisce con “ti ho lasciato l’ultima colazione pronta”.

    Sempre la solita sciura Maria che si trova la lettera del marito, con la seguente conclusione:

    “Anche il parrucchiere concorda con me, devi VENIRE più spesso”.

    Notte.

    Gifter

  41. Hermio ha detto:

    Mi era sfuggito questo tuo interessante post e grazie del consiglio 🙂

  42. Iraccontidigisira ha detto:

    Anche io scrivevo molte lettere e le conservo ancora, con un’ amica in particolare ci scriviamo e ci vediamo ancora perché vive in Spagna, ho scritto un racconto ispirandomi a questa storia, si intitola, ” Quel filo invisibile ” pubblicato nel mio sito WordPress, mi farebbe piacere se tu lo leggessi, parla di lettere che creano un filo invisibile tra le persone. Un caro saluto ☺️❤️🙋🏻‍♀️

  43. Una delle cose che non mi scordo più è l’ansia delle telefonate
    A tutt’oggi se devi chiamare qualcuno mi preparo il discorso fin dove arrivo, a volte scrivo prezzi e punti salienti
    Altre volte mi faccio trovare pronta con la vecchia carta e penna e altre con l’app note
    Tutto perché non era libero telefonare a casa mia avevo la ghestapo e a volte andavo in un centro con le cabine gli elenchi e le monete per avere un po’ di privacy
    Macché anche li era atroce niente sedie niente privacy a volte un caldo insopportabile
    Quando ha chiuso non mi sono meravigliata
    E ricordo ancora che al bowling quando internet era un miraggio mi fecero pagare 10 mila lire per collegarmi con la speranza di poter inviare una email alla mia amica di penna giapponese che si meravigliava non avessi internet e scoprii che li non potevo creare la mail
    Per cui navigai a caso
    La tim in un periodo in cui ero qui sulle montagne da poco circa 10 anni fa mi fece buttare 15€ al mese per un servizio che era una catastrofe
    Il libro non l’ho letto ma sembra tu sia piaciuto molto

    • wwayne ha detto:

      Anch’io per le telefonate importanti mi facevo un elenco degli argomenti che volevo toccare. Era necessario soprattutto quando telefonavo a una persona che non sentivo da una vita, e quindi dovevo raccontarle così tante novità che non riuscivo a tenerle a mente tutte.
      Riguardo al libro, è davvero bellissimo: leggilo anche tu, non te ne pentirai.
      Ho trovato molto carino il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://lagraziaeilcontatto.wordpress.com/2023/08/01/primo-giorno-di-pissine/. Grazie per il commento! : )

  44. Pandaemonio ha detto:

    Eccoti qui, ti conosco “da una vita” su WordPress ma cambiando blog e piattaforme ho perso molte persone che seguivo. È un piacere rileggerti, non ho mai letto Punk 57 e devo dire che sei molto bravo ad invogliare.. nel mentre mi hai fatto sorridere ripensando a quei tempi lontani. Anche io scrissi qualche lettera, molte meno di quante ne avessi ricevute, perché oltre ad una calligrafia stile arabo/aramaico antico ero anche molto carente riguardo l’italiano. Oggi non è che sia cambiato molto ma almeno c’è il tasto “edita” sui blog!

  45. Alessia Lo Curto ha detto:

    Sembra molto interessante, ma ora ho davvero troppi libri da recuperare. Me lo segno, un giorno, chissà…

  46. Luca Parigi ha detto:

    Mi rivedo molto in quello che hai scritto

  47. Gabriella Caiazza ha detto:

    Ciao Wwayne! Articolo molto interessante come al solito, specialmente per me che sono sempre stata “un po’ all’antica” per certe cose 😀

  48. sherazade ha detto:

    Ho amato e amo mantenere rapporti epistolari con alcune persone più grandi di me poco avvezze ai WhatsApp e al cellulare Com’è la mia insegnante di letteratura inglese ormai novantenne ma molto vista! Finito il cartaceo con continuato a mantenere rapporti via email e quelle ci sono tutte! Mi piace il libro che ci hai consigliato e la curiosità di sapere cosa è successo mi spinge a leggerlo. Ti abbraccio amico caro e se non hai fatto le vacanze buone vacanze diversamente Buon inizio di anno lavorativo🦋💚💙🌼

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che tu sia riuscita a stringere e a mantenere nel tempo un’amicizia così speciale come quella con la tua ex insegnante: ti auguro di cuore che arrivi in scioltezza e in piena forma fino ai 100 anni.
      Come sai ho adorato il tuo penultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://sherazade2011.wordpress.com/2023/08/13/con-divisione-2/. Grazie mille per questo commento così affettuoso, e un abbraccio anche a te! : )

  49. mchan84 ha detto:

    Hallo!
    Questo è il genere di libri che mi piace leggere tra un giallo ed uno storico, per cui grazie mille per il consiglio!
    Mchan
    Ps: anch’io da adolescente scrivevo moltissime lettere alle amiche che incontravo in vacanza d’estate. Bei ricordi…
    Pps: ultimamente sto leggendo praticamente tutti i libri di Sarah Dessen, sullo stesso genere, ti lascio il link al mio post su libro & film:

    Ti giro intorno

  50. PennelliRibelli ha detto:

    Quando andavo alle medie la prof di inglese aveva organizzato lo scambio lettere con scuole straniere. Avevo 3 amici di penna, ricordo che uno di loro, Anthony, un ragazzino sudafricano, era così povero che gli mandavo io il francobollo per la risposta. Era così bella l’attesa, e che gioia quando arrivavano le lettere. Purtroppo adesso non si usa più, sarebbe bello se reintroducessero questa opportunità in un mondo che va sempre più di corsa.
    intrigante la trama del libro, purtroppo ultimamente non leggo quasi più.

    • wwayne ha detto:

      Non ci avevo pensato, ma hai ragione: le amicizie epistolari erano non soltanto piacevoli, ma anche formative, perché educavano a sviluppare la pazienza e la capacità di aspettare.
      Riguardo alla tua esperienza personale, è praticamente identica a quella di Misha e Ryen, quindi sono convinto che ti divertiresti moltissimo a leggere la loro storia, e ti farebbe anche riaffiorare un sacco di bei ricordi.
      Come sai ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://rossanamorandini.com/2023/09/20/larmadio-dello-stento/. Grazie mille per il tuo graditissimo ritorno nel mio blog! : )

  51. Pingback: Notallmen del cavolo

  52. francescagreco ha detto:

    Grazie per il consiglio, magari lo leggerò 🙂

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