
Il 2016 è stato un anno particolare per me. L’anno prima mi ero trasferito in Liguria per lavoro, e mi ero ambientato benissimo fin dal primo giorno: di conseguenza ero convinto che ci sarei rimasto non dico in eterno, ma per un bel pezzo sicuramente sì. Invece già a Settembre 2016 trovai un altro impiego vicino a casa, tra l’altro a condizioni migliori: in Liguria mi avevano fatto un contratto annuale, in Toscana mi avrebbero fatto un contratto a tempo indeterminato. Di conseguenza dovetti chiamare il mio datore di lavoro ligure per dirgli che non sarei più tornato da lui: fu una telefonata straziante, perché tra di noi si era creato un rapporto di stima e di affetto reciproci, e quindi mai avrei immaginato di doverlo interrompere dopo un solo anno.
A Ottobre 2016 ero tornato a casa da meno un mese, ed ero in una fase contrastante della mia vita. Da un lato c’era la contentezza per aver ottenuto un privilegio che per la mia generazione è diventato più unico che raro (un contratto a tempo indeterminato), dall’altro c’era ancora una fortissima nostalgia per la Liguria. Anzi, devo dirvi la verità: non era una fase contrastante, era una fase triste, perché la nostalgia prevaleva su qualsiasi altro sentimento.
Mentre ero in questa fase, andai al cinema a vedere un film piuttosto originale: Lettere da Berlino. Raccontava la storia vera di 2 tedeschi (marito e moglie) che cercarono eroicamente di opporsi al nazismo. Voi mi direte: di film sul nazismo ne esce almeno uno l’anno, cos’aveva quello di originale? La risposta è molto semplice: non cercava facili trucchetti per attirare in sala gli spettatori. Ad esempio, ad interpretare i 2 coniugi non avevano preso 2 attori belli come il sole, ma un’attrice più brava che bella (Emma Thompson) e un omaccione corpulento e grosso come una montagna, Brendan Gleeson. E’ chiaro che se avessero preso John Travolta e Jennifer Lopez avrebbero incassato molti più dollari, ma non era questo l’obiettivo di quel film: il vero scopo di chi l’ha realizzato era prendere 2 attori che meglio di tutti potessero trasmettere la passione e l’idealismo che animarono quella coraggiosissima coppia. E infatti i 2 attori furono entrambi perfetti, soprattutto Brendan Gleeson.
Dopo aver visto quel film così bello andai a cena in un ristorante vicino al cinema. Ci mangiai divinamente, e fu la degna chiusura di una serata perfetta, la prima sera in cui sono stato bene da quando ero tornato in Toscana. Già dal giorno dopo smisi di pensare alla Liguria: il mio riambientamento a casa era definitivamente completato.
Alla luce di questo, sono STRAFELICE che oggi Brendan Gleeson sia stato candidato all’Oscar. Tra l’altro non me l’aspettavo, perché come vi dicevo prima dal punto di vista fisico è l’esatto opposto dei divi che vediamo sfilare normalmente sui red carpet. Evidentemente il suo talento è così gigantesco che è riuscito a farsi notare comunque dai giurati dell’Academy.
Per quanto riguarda le altre nomination, non ho molto da dire, perché ho visto solo 2 dei film candidati: The Batman e Top Gun: Maverick. Il primo ha strameritato le sue nomination, il secondo invece non mi è piaciuto. Ad essere sincero non avevo apprezzato neanche il primo Top Gun, perché entrambi i film sono strapieni di scene girate in volo, e io le ho trovate tutte di una noia micidiale. Non ho proprio capito l’entusiasmo del pubblico e della critica per questo film, e a mio giudizio rimarrà a bocca asciutta.
E allora chi li vincerà questi Oscar? Beh, sui premi più importanti non ho dubbi: li vince The Fabelmans. Il motivo è molto semplice: Spielberg è già al secondo flop consecutivo, quindi se non fa il pieno di statuette farà molta fatica a trovare qualche produttore disposto a investire sul suo prossimo film. I giurati dell’Academy lo sanno benissimo, e quindi correranno sicuramente in soccorso del loro beniamino.
Per quanto riguarda gli attori, sappiamo bene che di norma l’Academy tende a premiare più il personaggio che l’interprete, e quest’anno ci sono stati i biopic di 2 icone americane come Elvis Presley e Marilyn Monroe: di conseguenza non mi stupirei affatto se a vincere fossero i 2 attori che li interpretano (rispettivamente Austin Butler e Ana de Armas). L’unico che potrebbe soffiare la statuetta ad Austin Butler a mio giudizio è Brendan Fraser, perché l’Academy adora gli attori che si imbruttiscono per un ruolo.
Per quanto riguarda le altre categorie, la mia impressione è che non ci siano stati esclusi eccellenti, né tra i film né tra gli attori. E infatti l’unica polemica è montata per le esclusioni di Viola Davis (The Woman King) e Danielle Deadwyler (Till) dalla categoria miglior attrice, in favore della sconosciutissima Andrea Riseborough (To Leslie). Tuttavia, parliamoci chiaro: quell’Oscar andrà ad Ana de Armas, e quindi poco conta chi sono le altre 4 candidate insieme a lei.
Per quanto riguarda me, come detto tiferò per Brendan Gleeson e per The Batman. Perderò su tutta la linea? Può darsi, ma la notte degli Oscar ha comunque un tale fascino che ti fa piacere seguirla anche quando sai che i tuoi beniamini non hanno grandi chances di vittoria.
E voi? Per quali attori e quali film tiferete alla prossima notte degli Oscar?