
Oggi hanno annunciato le nomination agli Oscar, e come tutti gli anni non sono mancate le sorprese. Ad esempio, la nostra Sophia Loren sembrava una candidata sicura per La vita davanti a sé, invece questo film ha ottenuto la misera di una nomination nelle categorie musicali. Stessa identica sorte per l’ultimo film di Spike Lee, Da 5 Bloods, per il quale sembrava certa almeno la candidatura di Chadwick Boseman come miglior attore non protagonista. Tuttavia, l’Academy ha ancora la possibilità di assegnargli un Oscar postumo, perché è candidato come miglior attore protagonista per Ma Rainey’s Black Bottom: proprio perché non ci saranno altre occasioni di premiarlo, lo considero il super favorito in quella categoria, anche perché gli altri candidati sono 2 sconosciuti e 2 attori che l’hanno già vinto. Uno dei 2 sconosciuti è Riz Ahmed, e la cosa non mi stupisce, perché aveva recitato benissimo la parte del cattivo in Venom.
Un altro film che ha ottenuto una sola nomination è Tenet, e anche questo non mi ha stupito: Christopher Nolan non era amato dall’Academy neanche quando sfornava dei capolavori assoluti, figuriamoci adesso che sembra aver imboccato precocemente il viale del tramonto.
In compenso l’Academy ha confermato di amare molto il nostro cinema: infatti ha candidato non solo La vita davanti a sé, ma anche Pinocchio, che concorre per il miglior trucco e i migliori costumi. La vita davanti a sé invece è stato candidato per la migliore canzone, grazie a un brano scritto da Diane Warren e Laura Pausini: spero che ottenga la statuetta, e non per la Pausini, ma perché Diane Warren è arrivata alla dodicesima nomination senza aver mai vinto, e quindi le auguro che possa rompersi questa maledizione. Delle 11 sconfitte precedenti mi irrita soprattutto la volta in cui le negarono l’Oscar per I don’t want to miss a thing: non era soltanto la migliore canzone di quell’anno, ma è proprio una delle canzoni più belle nella storia della musica.
Un’altra perdente cronica è Glenn Close: quest’anno è arrivata all’ottava nomination per Elegia americana. Non ho visto il film, ma tiferò comunque per lei, perché merita l’Oscar almeno dai tempi del bellissimo Seven Sisters.
Poco fa ho scritto di non aver visto Elegia americana: ebbene, in verità non ho guardato quasi nessuno dei film candidati. L’unico che ho visto è Il processo ai Chicago 7, e anche quello l’ho guardato solo perché me l’aveva consigliato Lapinsù. Questo non deve stupirvi, perché nel 2020 quasi tutti i film interessanti sono stati “congelati” in attesa che finisse la pandemia, e quindi era logico che agli Oscar di quest’anno non ci sarebbero stati molti titoli di qualità. Praticamente l’unica casa di produzione a non rimandare niente è stata Netflix, perché tanto i suoi film sarebbero usciti direttamente in streaming anche se non ci fosse stata la pandemia. Non a caso il film con più nomination è proprio un prodotto Netflix, Mank: io però credo che nella corsa all’Oscar più importante verrà sconfitto da Nomadland, perché quest’ultimo sembra il classico drammone depresso che piace tanto ai giurati dell’Academy.
Penso che succederà la stessa cosa anche nella categoria miglior regista: l’Academy non ha mai amato Fincher, e pur di lasciarlo a mani vuote darebbe l’Oscar anche a De Sica. A sfavorirlo c’è anche il fatto che Nomadland sia diretto da una regista donna e cinese: di conseguenza, l’Academy potrebbe decidere di premiare lei anche per dare un segnale di apertura e di uguaglianza. Princìpi nobili e che condivido, ma che non dovrebbero influenzare i giurati: infatti i premi andrebbero assegnati unicamente in base al merito, non in base al politicamente corretto.
Tirando le somme, mi dispiace che il grande ritorno di Sophia Loren non sia stato premiato con una nomination, ma mi consolo pensando che ho tanti altri artisti per cui tifare. E voi? Per quali attori e quali film tiferete alla prossima notte degli Oscar?