Da molti anni viviamo in una sorta di gigantesco fast food. Intendo dire che, così come al McDonald’s avrai i tuoi panini 5 minuti dopo averli ordinati, allo stesso modo la nostra società è diventata così veloce che adesso siamo abituati a ottenere tutto e subito. Se devo comprare qualcosa, lo ordino su Amazon e il corriere me lo porta nel giro di 3 giorni; se ho bisogno di orientarmi, vado su Google Maps e scopro all’istante che percorso devo fare e tra quanto sarò a destinazione; se ho necessità di contattare qualcuno, gli scrivo su Whatsapp e lui potrebbe rispondermi subito anche se fosse dall’altra parte del mondo.
Tuttavia, esistono ancora dei traguardi per i quali dobbiamo aspettare a lungo, e anche sudare tanto. Ad esempio, per vincere il campionato di basket dell’NBA una squadra deve giocare prima le 82 partite della stagione regolare, poi una decina di partite per i playoff e infine altre 5 o 6 per le finali. E anche se superi tutti questi ostacoli e arrivi in fondo alla centesima partita, non hai nessuna garanzia che tutti i tuoi sacrifici siano serviti a qualcosa: infatti nelle finali NBA c’è sempre una squadra che vince e un’altra che perde, e tu puoi solo sperare di finire dalla parte giusta della barricata.
Tutto questo Maddox Lee lo sa bene, perché sta lottando per vincere l’NBA con i Golden State Warriors. E’ un giocatore perfetto per queste occasioni, perché ha la rara capacità di rimanere lucido anche quando è sotto pressione. L’importanza della partita, l’incitamento o l’ostilità del pubblico, la stanchezza fisica e mentale sono dettagli che possono mandare in crisi i suoi compagni, ma non lui: Maddox rimarrà sempre freddo e concentrato, qualsiasi cosa succeda.
I suoi compagni lo apprezzano molto per questa sua dote, e anche lui vuole molto bene a tutti loro. Proprio per questo non ha ancora trovato il coraggio di dargli la notizia: comunque vada a finire il campionato, quelle potrebbero essere le sue ultime partite con i Golden State Warriors. Vuole lasciare una delle squadre più forti dell’NBA per andare a giocare in una delle più deboli, una squadretta che non ha mai vinto un campionato in oltre trent’anni di storia: i Charlotte Hornets.
In questa scelta c’è di mezzo la sua ex ragazza, Nova. Quando si sono lasciati 6 anni prima, Maddox e Nova erano entrambi dei ragazzi normalissimi; poi lui è diventato un campione dell’NBA, lei invece fa la cameriera in un bar vicino allo stadio dei Charlotte Hornets. Quando Maddox lo scopre comincia a organizzare in gran segreto il suo trasferimento in quella squadra, pur sapendo che potrebbe essere tutto inutile: infatti lui e Nova si sono lasciati malissimo, e quindi non è affatto detto che la sua vecchia fiamma voglia ancora saperne di lui…
Come vedete, in questo romanzo c’è una suspense pazzesca. Il lettore vuole sapere come andrà a finire il campionato NBA, la trattativa per il trasferimento di Maddox ai Charlotte Hornets e soprattutto il suo tentativo di riconquistare Nova, la sola ragazza che lui abbia mai amato. Riuscirà a trasferirsi vicino a lei? E se anche ci riuscisse, cosa si diranno? Lei lo amerà ancora? Non posso dirvelo, naturalmente. Posso soltanto consigliarvi di leggere Twenty – Four Seconds di Debora Ferraiuolo: ne sarete deliziati.
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