Guardatelo

Lunedì ho visto La dolce ala della giovinezza, e ho ritenuto opportuno dedicargli un post. Cercherò di svelare meno dettagli possibili (soprattutto sul finale), ma inevitabilmente un po’ di trama devo raccontarvela.

Il film esordisce mostrando Chance Wayne, un giovane emigrato in cerca di fortuna che ritorna al paesino da cui é partito.

Dopo essersi sistemato in una camera d’ albergo, Chance cerca di riallacciare i rapporti con una sua vecchia fiamma, Heavenly, ed é qui che il film entra nel vivo: l’ intera famiglia di lei gli mette i bastoni tra le ruote, non vuole che i due si parlino nemmeno per telefono, e ovviamente più Chance viene ostacolato e più per lui incontrare Heavenly diventa una questione di principio.

In questo film la suspense é data soprattutto da due elementi:

– Il primo é non sapere perché i parenti di Heavenly sono così risoluti nell’ impedire ogni contatto tra lei e Chance: questo mistero viene dipanato a poco a poco, tramite una serie di flashback.

– Il secondo é non sapere se Chance riuscirà o meno a vedere Heavenly. Come farà a superare la cortina di ferro che la sua famiglia le ha costruito intorno? E se ci riuscirà, cosa si diranno? Lei lo amerà ancora?

Il vero colpo di genio di questo film é la scelta di non mostrare Heavenly quasi fino alla fine. Anche nei flashback lei viene inquadrata di sbieco, in modo da non far vedere chiaramente il suo viso. Grazie a questo accorgimento la voglia di Chance di rivedere la sua amata viene condivisa dallo spettatore, che vuole a tutti i costi scoprire com’é fatta questa bellezza divina che il protagonista insegue con così tanta tenacia.

Non voglio aggiungere nient’ altro su La dolce ala della giovinezza. Vi dico solo che l’ ho trovato di una bellezza sconvolgente, e raramente mi sbilancio in giudizi così entusiastici.

Vi auguro di vedere, anche solo una volta in tutta la vostra vita, un film che ritragga con tanta delicatezza e tanta grazia l’ importanza di inseguire i propri sogni.