Ricordi di scuola

Sono cresciuto negli anni 90, e quello è stato semplicemente il decennio di Beverly Hills 90210. Il successo di questo iconico telefilm si spiega non soltanto con la qualità delle sceneggiature (davvero ottima, almeno all’inizio), ma anche con il fatto che per la prima volta dopo la chiusura di Happy Days una serie tv poneva gli adolescenti al centro della scena, e si focalizzava soltanto su di loro e sul loro mondo. Fino a quel momento (salvo rarissime eccezioni) in tutte le serie tv erano gli adulti gli unici protagonisti, e gli adolescenti erano soltanto dei comprimari che apparivano di sfuggita in qualche episodio qua e là: Beverly Hills 90210 ribaltava questo schema, e ritraeva il mondo degli adolescenti con un’efficacia e un’esattezza davvero impressionanti.
Questa serie tv è finita da vent’anni, e da allora sono sempre alla ricerca di qualcosa che me la ricordi. Qualsiasi libro, film o serie tv che sia ambientato nei licei americani mi attira come una calamita, e mi manda quasi sempre in brodo di giuggiole. E’ andata così anche con La mia meta di Roberta Damiano.
In realtà questo libro non è ambientato in un liceo americano, ma in un’università. Anche questa è un’ambientazione molto affascinante, perché è totalmente diversa dai nostri atenei: prima di tutto perché lì i ragazzi restano anche a dormire, e poi perché allo studio viene affiancata un’intensa attività sportiva. Nei campus americani se vuole uno studente di ingegneria può giocare nella squadra di basket dell’università, oppure in quella di football, di baseball, di pallavolo… le università americane sono efficientissime da questo punto di vista, non esiste un solo sport di squadra per il quale non siano attrezzate. E i match che organizzano non sono delle partitelle da 2 soldi, ma dei veri e propri campionati studenteschi, dai quali verranno fuori quasi tutti i campioni del futuro.
La mia meta descrive questo mondo in ogni suo aspetto, puntando i riflettori su un gruppo di ragazzi molto diversi tra loro: c’è Alexandra, che deve rimanere in pari con gli esami a tutti i costi per non perdere la sua borsa di studio; c’è Thomas, un campione di football perdutamente innamorato di lei; c’è Sarah, una cheerleader che sfrutta la sua bellezza per ottenere tutto ciò che vuole; c’è Chris, che è un bravo ragazzo, ma fa molta fatica a giostrarsi tra gli esami, il basket e le sue faccende di cuore…
Esattamente come in Beverly Hills 90210, il libro riesce a gestire con grande equilibrio questi personaggi, dando a ognuno il giusto spazio e intrecciando le loro storie in maniera davvero brillante: in questo modo ciascuno di loro assume un certo spessore, e il lettore ha modo di affezionarsi ad ogni membro del gruppo. A seconda del proprio carattere ciascun lettore tenderà ad identificarsi con un personaggio diverso, e ad eleggerlo come suo preferito: io ovviamente ho scelto il bravo ragazzo Chris, ma ho guardato con simpatia anche alla femme fatale Sarah, senza dubbio il personaggio più conturbante di tutto il romanzo.
Non ho mai visitato un campus americano, e probabilmente non lo farò neanche in futuro. Ma grazie a questo libro ho potuto respirare per qualche giorno l’atmosfera incantevole di quel luogo, e appassionarmi alle vicende di alcuni ragazzi che non dimenticherò mai. Proprio come i ragazzi di Beverly Hills 90210.

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228 risposte a Ricordi di scuola

  1. Emyly Cabor ha detto:

    Una chiara esposizione 👍

  2. Dueppi & un Punto ha detto:

    Lo ricordo bene!

  3. Yleniaely ha detto:

    Bellissimo articolo!! Mi ha incuriosita tantissimo! 😊

  4. Alessandro Gianesini ha detto:

    Beverly Hills… dopo quello mi sa che per un bel po’ non guardai altri telefilm (al tempo non si chiamavano serie TV). Appassionava e faceva vivere una vita quasi come quella che avevo (a parte essere ricchi e patentati, chiaro) e per un adolescente era quello che serviva per staccare dalla realtà quotidiana, che magari era un po’ meno entusiasmante.

    Comunque, visto che la vita dei campus è citata in tanti libri/serie/film, qualcosa di davvero unico la deve pur avere: peccato che in Italia non credo ci siano corrispettivi…

    • wwayne ha detto:

      Non ci sono corrispettivi perché l’università italiana è molto meno costosa, e di conseguenza molto meno figa. Però guarda il lato positivo: proprio perché è molto più scalcinata, i nostri genitori non devono investire i risparmi di una vita per mandarci lì e farci laureare! : )
      Come sai ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://loscribacchinodelweb.com/2021/09/23/vedere-oltre/. Grazie mille per questo bellissimo commento, e buona giornata! : )

      • Alessandro Gianesini ha detto:

        Grazie per le spiegazioni e per il link: davvero una gentilezza gradita! 🙏🏼❤️

  5. silvia ha detto:

    Ricordo benissimo la serie, molto bella e coinvolgente 😉

  6. Nicola Bianchini ha detto:

    Se confessassi di non aver mai visto la serie? Probabilmente l’anagrafe ha giocato a mio sfavore. Trovo giusto, però che il mondo e l’età dell’adolescenza trovino spazio per esprimersi e quasi rivendicare un loro spazio. Forse bisognerebbe dargliene di più. Chi lo sa? Concordo sul fascino indiscutibile dei romanzi (e anche del cinema) ambientati nelle scuole, quale che sia grado. Grazie per la segnalazione. Un paio d’anni fa lessi Uno di noi sta mentendo, di Karen McManus. Un giallo a camera chiusa il cui delitto si consuma in un’aula di liceo. Attorno si dipana la storia. I personaggi sono forse tipi troppo standardizzati, ma in fin dei conti l’omologazione è uno dei rischi del nostro tempo. Bye!

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: l’adolescenza è un periodo ricco di spunti narrativi, quindi bisognerebbe dargli più spazio, ed è incredibile che nessuno si fosse davvero focalizzato su di essa prima di Beverly Hills 90210.
      Riguardo a Uno di noi sta mentendo, l’ho comprato tempo fa ma non l’ho ancora letto: appena lo farò sarai il primo a saperlo.
      Da super fan di Ballard ho adorato il post che gli hai dedicato, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://ilmontevecchio.travel.blog/2021/09/14/lisola-di-cemento-di-james-g-ballard/. Grazie per il commento, e buona serata! : )

  7. Austin Dove ha detto:

    mi sa che si il libro è bello ma che tu sia anche andato di nostalgia per apprezzarlo

  8. telipinu ha detto:

    ottima recensione, wwayne!

  9. Luca ha detto:

    Hai scoperchiato tantissimi ricordi, citando quella serie televisiva; naturalmente, anche io avevo i miei personaggi preferiti… Mi è piaciuta molto la recensione; chissà, magari poi lo acquisterò! Buon pomeriggio! 😉

  10. BD ha detto:

    L’ho sempre schifata! Penso di aver visto meno di una puntata. Non sopporto le cose patinate. Ero più per le sit come i Robinson Arnold e così via. De gustibus!

  11. annikalorenzi ha detto:

    e’ stata una serie iconica..sicuramente…purtroppo poi tirata per le lunghe

  12. vittynablog ha detto:

    Venire da te non è solo leggere i tuoi post sempre interessanti, ma si impara anche a conoscere molte persone che non essendo nel nostro reader difficilmente potremmo conoscere!!! In quanto alla serie tv temo di non averla seguita. Ero già mamma e avevo poco tempo da dedicare alla televisione. Ma il libro mi ha molto incuriosita, lo leggerò e ti farò sapere! Grazie per la dritta di Clint!!! 🙂 🙂 🙂

  13. Daniela ha detto:

    Questo lo ricordo con piacere, uno dei pochi che seguivo all’epoca. Ciao👍🙏🤗

  14. •Pat ha detto:

    Non era una serie che guardavo spesso, però la ricordo con piacere.

  15. Evaporata ha detto:

    Ho visto passate questi volti tantissime volte un po’ ovunque, ma non ho mai guardato questi telefilm. Probabilmente perché in quegli anni non guardavo mai la tv.

  16. shio76 ha detto:

    Argh, sembra una vita fa!!! 😭

    • wwayne ha detto:

      Hai detto bene, è passata una vita da quando Beverly Hills 90210 era all’apice della popolarità. A quei tempi l’ho sempre guardato a spizzichi e bocconi, perché allora non avevo la costanza necessaria per seguire una serie tv giorno per giorno. Crescendo però questa costanza l’ho acquisita, e quindi intorno ai 20 anni mi posi un obiettivo ambiziosissimo: guardare ogni singola puntata di Beverly Hills 90210, dalla prima all’ultima stagione. Ci misi 2 anni e 2 mesi, dal Settembre 2008 al Novembre 2010, ma alla fine ce la feci. E quando guardai l’ultima puntata, provai quel senso di vuoto che sempre ci travolge quando siamo consapevoli che sta finendo qualcosa di bello.
      Le prime 3 stagioni di quella serie tv sono un capolavoro assoluto; la quarta cominciò a mostrare i primi segni di cedimento, e dalla quinta in poi iniziò il vero e proprio declino. Tuttavia, il pubblico amava così tanto Beverly Hills 90210 che continuò a seguirlo per molti anni ancora, e infatti la serie chiuse soltanto alla decima stagione. L’ultima puntata andò in onda nel 2000, a decennio appena concluso: era un segno del destino, Beverly Hills 90210 aveva rappresentato appieno gli anni 90 e lì doveva restare.
      Metto qua un link a cui è possibile acquistare il tuo libro, nella speranza che i miei lettori ne comprino qualche copia: https://www.amazon.it/LAltra-Me-Anna-Esse-ebook/dp/B07XN79QFX. Grazie per il commento, e buona serata! : )

  17. astrorientamenti ha detto:

    Sempre belli i tuoi Post
    Con le tue parole e descrizioni riesci ad attirare piacevolmente l’attenzione.
    Devo dire che ho amato di più Friends; ma la tua recensione su Beverly Hills
    mi fa venire la voglia di andarlo a riguardare con più attenzione 🙂
    Buona serata

  18. marisasalabelle ha detto:

    Beverly Hills 90210 lo guardavamo quando i miei figli erano adolescenti… Brandon mi era un po’ antipatico con la sua voce da Puffo Quattrocchi (a proposito: anche Conte ha la stessa voce), Brenda pure non era simpaticissima, ovviamente anche da parte di una mamma quarantenne come ero allora le mie simpatie andavano a Dylan, “bello e dannato”, e mi sono molto addolorata, qualche anno fa, quando Luke Perry è morto

  19. Daniele Artioli ha detto:

    L’importanza data allo sport nelle scuole americane è una delle pochissime cose che invidio agli USA: niente a che vedere all’educazione fisica da noi, fatta per due ore scarse alla settimana in palestre fatiscenti e male attrezzate. Questo poi non toglie che i risultati siano quelli che siano visto gli States, nonostante il risalto dato allo sport, ha una percentuale di persone sovrappeso e obese davvero spaventosa.

    Non ho mai davvero visto Beverly Hills, perché negli anni Novanta ero troppo piccolo per apprezzarlo e poi non ho mai avuto interesse a recuperarlo. I teen drama sono però tipo una tappa obbligata nella crescita, e ho seguito quelli degli anni Duemila, tipo The OC o Veronica Mars. E’ verissima però la rivoluzione che Beverly Hills ha portato, e che per certi versi è stata portata avanti anche da altre serie sulla carta abbastanza diverse, come Buffy; gli anni Novanta sono stati un decennio davvero rivoluzionario in tv, un po’ come gli anni Dieci che si sono appena conclusi.

    • wwayne ha detto:

      Una domanda che ti pongo da ignorante totale in merito alle serie tv: potresti dirmi quali innovazioni hanno portato in questo campo gli anni Novanta e gli anni Dieci?

      • Daniele Artioli ha detto:

        Gli anni Novanta secondo me hanno posto molte basi che hanno influenzato la televisione negli anni a venire, al punto che tanti successi successivi si possono ricondurre a format che sono esplosi qui. Beverly Hills, ad esempio, non è stato il primo esempio di teen drama ma quello che ha fatto letteralmente esplodere il genere rendendolo popolare in tutto il mondo e ispirando una serie di altre serie sullo stesso modello. X-Files e Buffy hanno portato l’horror, la fantascienza e il paranormale al successo i televisione, in prodotti che non fossero antologici ma con continuity più o meno solide, mentre nelle comedy Friends ha impostato il registro per gran parte delle sit-com successive e con serie come Sex & the City si ampliava molto il panorama del raccontabile.
        Gli anni Dieci sono stati gli anni delle piattaforme streaming: con House of Cards è entrato in scena il modello Netflix di fornire un’intera stagione nello stesso giorno, un modello che si è imposto sempre di più. Al tempo stesso hanno avuto inizio le serie kolossal, come Game of Thrones, con budget altissimi e produzioni di livello cinematografico, riducendo però il numero di episodi al punto che oggi è comune avere stagioni da sole 6-8 puntate e a cadenza irregolare al punto che si potrebbe discutere se si possa parlare ancora, in questo caso, di serialità.
        Poi magari qualcuno che legge e ne sa di più può essere più preciso o correggere se ho scritto delle cose sbagliate, ma secondo me si tratta proprio di due momenti fondamentali in televisione.

      • wwayne ha detto:

        Tra le produzioni televisive di livello cinematografico citerei anche Westworld: è peggiorato tantissimo già dalla seconda stagione, ma la prima è davvero da 10 e lode. Grazie mille per questa chiacchierata così ricca di spunti, e buona serata! : )

      • Daniele Artioli ha detto:

        Verissimo, la prima stagione è una delle mie preferite di sempre, ma dalla seconda anche secondo me è peggiorato un sacco; infatti, pur continuando a guardarlo, mi vivo la prima stagione come una miniserie.
        Grazie a te!

  20. Mi incuriosisce molto questo libro che consigli: finora non ho mai letto qualcosa di così tanto paragonabile ad una serie TV come Beverly Hills che indubbiamente ha fatto storia, anche se io, probabilmente per meri motivi anagrafici, conosco solo di riflesso.
    Grazie!

  21. maxilpoeta ha detto:

    io sono cresciuto ai tempi di happy days, troppo bella quella serie, l’ho rivista un sacco di volte negli anni, quella che hai citato invece la seguivo solo a tratti, mi ha coinvolto meno di quella che ho citato, forse perché in quegli anni ero più fuori che in casa e le storie d’amore le cercavo dal vivo. Diciamo che in quegli anni ho seguito poco la tv…😊😉👍

    • wwayne ha detto:

      Qualche anno fa guardavo spesso Happy Days, ma poi SKY ha deciso di rimuoverlo dalla programmazione. E’ un vero peccato che SKY non creda in questa serie, perché è un telefilm di notevole spessore. Anche le ultime stagioni, quelle che secondo molti fan sono i peggiori della serie, sono comunque di buona (quando non ottima) qualità. E poi diciamocelo, Fonzie ha un tale carisma che non importa se tutto il resto è scialbo, basta metterlo sulla scena e hai già creato uno spettacolo.
      Le foto che hai pubblicato nel tuo ultimo post sono di una bellezza mozzafiato, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che le apprezzino anche i miei lettori: https://paginequotidiane.wordpress.com/2021/09/23/barolo-4-parte/. Grazie per il commento, e buona serata! : )

  22. Bello bello bello! Ma avevo già 19 anni e….diciamo la “testa” proiettata nel futuro, lavoravo già e sognavo di sposarmi a breve infatti con l’allora fidanzato 4 anni dopo mi sono sposata!!! BEVERLY HILLS lo ricordo benissimo! E mi piaceva un sacco!! Ma ora sono curiosa di leggere quel romanzo! Grazie !!! Corro in biblioteca!

  23. Marisa Giuliani ha detto:

    La mia attenzione del tuo narrare si è soffermata su come il libro ti ha fatto entrare nella storia. Non è la prima volta che provi questo stato (ne avevi già parlato con la voglia di andare a visitare Singapore) e questo è un grande merito dell’autore del libro stesso che si sente gratificato. Spero che l’autrice del libro lègga, come per ogni autore l’obiettivo è stato raggiunto 😉

  24. il barman del club ha detto:

    Io sono arrivato prima di te, di conseguenza sono legato a serie precedenti, come Happy Days per esempio (che tra l’altro hai giustamente citato). Anche in Italia hanno fatto delle brutte copie di questi generi: “I ragazzi del muretto”; “I ragazzi della 3^ C”, che messi a confronto con “Saranno Famosi” per esempio, fanno ridere, ma ognuno ha quello che si merita e va bene così. Per fortuna che oggi la proposta è davvero notevole e nel fiorire di serie di ogni genere qualcosa di buono si trova. Capisco la tua venerazione perché il periodo della giovinezza non si dimentica e rimane forgiato sotto la pelle di ogni uno di noi.

  25. Sam Simon ha detto:

    Non conosco il libro, ma ricordo, come tutti noi di una certa età, Beverly Hills 90210…

  26. Mai visto, ricordo che in Italia avevano fatto una serie di successo : I ragazzi del muretto che aveva avuto un notevole successo.

  27. Casalinga Sempre Felice ha detto:

    Beverly Hills è una serie che non ho seguito più di 5an5o. Il libro non lo conosco e chissà, la curiosità me l’hai messa addosso, può anche essere che lo cerco in formato e-book 😉. Sempre molto bravo e completo nei tuoi articoli!!!

  28. Sì, mi piaceva Beverly Hills e il format che poi è stato ripreso da serie tv successive, anche se devo ammettere che ho visto solo alcuni episodi! Grazie per il consiglio di lettura😊

  29. silviatico ha detto:

    Chiaramente, è generazionale. E poi, per scelta, non ho mai posseduto un apparecchio TV. Dunque non conosco la serie di cui parli. Però mi piace come ne scrivi.

    • wwayne ha detto:

      Hai usato un aggettivo perfetto: Beverly Hills 90210 è una serie generazionale, nel senso che ha accompagnato un’intera generazione per 10 lunghi anni. Ed è rimasta nei nostri cuori anche dopo.
      Come sai ho adorato il tuo penultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://sempreadelantando.wordpress.com/2021/09/14/nuvole-son-di-passo/. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

      • silviatico ha detto:

        Grazie di cuore a te.
        Personalmente non so è non sono mai riuscito ad imparare come funzioni questa cosa del link

      • wwayne ha detto:

        In cima al computer trovi il link della pagina che stai visitando: ci clicchi sopra prima col tasto sinistro, poi col destro, selezioni “Copia” e infine fai “Incolla” all’interno del commento che stai scrivendo. Può sembrare complicato ma è facilissimo, credimi! : )

  30. Martina ha detto:

    Cerco il libro perché come genere e scia di ricordi potrebbe interessarmi. I miei alunni a scuola hanno compagni di nome Dylan Sharon e via discorrendo quindi no comment 🤣🤣🤣

  31. silviatico ha detto:

    Funziona alla grande, grazie!

  32. Bel post, scritto con passione e un pizzico di nostalgia.I protagonisti di serie come quella erano molto verosimili ed era facile condividerne i problemi, i sogni e i progetti che cercavano, come noi, di realizzare con grande entusiasmo
    A distanza di più di vent’anni qualcosa ho realizzato, ma mi manca quell’entusiasmo che non ho più. Specie in un periodo difficile come questo. Ciao. A presto.

  33. lapinsu ha detto:

    Adoro i racconti a soggetto adolescenziale, da non confonderli con i teen drama che hanno avuto grande successo in questo scorso di secolo.
    I primi, infatti, hanno una ambientazione adolescenziale perchè i protagonisti sono ragazze e ragazzi che si muovono nei loro ambienti abituali (scuola, università, punti di ritrovo, etc). I secondo invece, pur avendo in comune con i primi il soggetto, sono totalmente diversi come impostazione perchè sono rivolti principalmente a un target adolescenziale.
    Questa è la ragione per cui vedo ancora oggi con piacere replice di Beverly Hills 90210 mentre non resisto 10 minuti davanti a Twilight.
    Ho divorato centinaia di film a soggetto adolescenziale, specialmente quelli di taglio sentimentalone\moccolone (che come sai è uno dei miei massimi Guilty-Pleasure). Parimenti ho fatto con i libri anche se, ti confesso, in misura molto minore che col cinema.
    Così su due piedi mi vengono in mente due romanzi, entrambi di Stephen King, che immagino già conoscerai.
    Il primo è “CHRISTINE LA MACCHINA INFERNALE”, classico horror del Re ambientato in un liceo.
    Il secondo, invce, è “CUORI IN ATLANTIDE”, romanzo breve (per King) inserito in una raccolta dal titolo omonimo. Questo racconto è ambientato in una università durante la nascita dei movimenti che sconvolsero la cultura giovanile e non solo alla fine degli anni 60. Non sembra neppure uscito dalla penna di King dal momento che non c’è azione nè horror nè nessuno degli stereotipi che hanno fatto la sua fortuna di scrittore. Sicuramente te ne ho già parlato in passato perchè considero CUORI IN ATLANTIDE tra i migliori racconti mai usciti dalla penna di King, quindi mi scuso in anticipo per la ripetizione.

    E’ di taglio giovanile (anche se con ambientazioni molto diverse) l’ultimo romanzo di ERNST CLINE di cui mi avvisasti dell’uscita qualche tempo fa: READY PLAYER TWO. Ovviamente ti ringrazio per la segnalazione ma, ahimè, questo secondo capitolo seguito del fortunatissimo (e bellissimo) READY PLAYER ONE (da cui è tratto anche l’omonimo film di Spielberg) è di una noia pazzesca. E’ lapalissiano come l’autore abbia cercato di ravvivare il mondo creato dal primo libro per spremere ancora più soldi, visto anche il discreto successo del film. Tuttavia ne è venuta fuori una paccottiglia senza arte nè parte, tanto che ho deciso di interrompere la lettura ancora prima della metà, cosa che mi capita veramente di rado.

    • wwayne ha detto:

      Anche a me di recente è capitato di rimanere deluso da un artista di cui mi fido ciecamente: alludo a Clint Eastwood, che con il suo Cry Macho (da me trovato in versione sottotitolata) ha fatto davvero un buco nell’acqua. Il canovaccio è lo stesso di Million Dollar Baby e Gran Torino, ovvero il vecchio saggio che fa da mentore ad un personaggio più giovane; tuttavia, il confronto con i 2 film in questione è davvero impietoso.
      Ho letto Christine la macchina infernale, e hai ragione nel dire che anch’esso ritrae l’adolescenza con grande efficacia. Direi che è proprio la gioventù in generale ad interessare King, dato che molti suoi romanzi hanno per protagonisti dei bambini.
      Dato che sei un intenditore dei film a soggetto adolescenziale, se tu dovessi fare una Top 10 quali titoli citeresti?

      • lapinsu ha detto:

        Caspita, mi hai stuzzicato! Ora ci ragiono un po’ su e ti faccio sapere!

      • wwayne ha detto:

        Magari da questa Top 10 ne ricaverai un post che segnerà il tuo ritorno su WordPress: pensaci, a me farebbe molto piacere (e anche a tanti altri bloggers, ne sono certo). Attendo tue notizie allora! : )

      • lapinsu ha detto:

        E’ stato più facie di quanto pensassi.
        Ne ho selezionati una dozzina (alcuni scarti sono stati sanguinosi…) cercando di bilanciare un po’ tra le visioni adolescenziali (cioè quando io ero un ragazzo) e quelle più mature (tra cui alcune recentissime).

        Ne è venuto fuori una bella lista secondo me. Tra l’altro alcuni di questi film tu li conosci benissimo e me li hai perfino consigliati!!!!!

        He Got Game(1998), di Spike Lee
        Varsity Blues(1999), di Brian Robbins
        Kiss Me(1999), di Robert Iscove
        Easy A(2010), di Will Gluck
        The Spectacular Now(2013), di James Ponsoldt
        La vie d’Adèle(2013), di Abdellatif Kechiche
        Whiplash(2014), di Damien Chazelle
        The Edge of Seventeen(2016), di Kelly Fremon Craig
        “Love Simon”(2018), di Greg Berlanti
        The Miracle Season(2018), di Sean McNamara
        Blinded by the Light(2019), di Gurinder Chadha
        Chemical Hearts(2020), di Richard Tanne

      • wwayne ha detto:

        Dei film he hai citato ho visto:

        He got game
        Varsity Blues
        The Spectacular Now
        The Edge of Seventeen
        Love Simon
        The Miracle Season

        Quest’ultimo è quello che mi è piaciuto di più, ma ho adorato anche Varsity Blues, perché è quello che più di tutti si focalizza sull’affascinante sistema scolastico americano.
        SPOILER WARNING
        The Spectacular Now sarebbe stato un film da 7 se non fosse stato per un dettaglio che detesto: il finale aperto. Per me è anche peggio di un finale amaro, perché almeno in quel caso alla storia è stato messo un punto, nell’altro invece è rimasta troncata a metà.
        Infine una menzione per Berlanti: a lui dobbiamo non solo Love Simon, ma anche la splendida Dawson’s Creek, e quindi lunga vita al sommo cantore delle storie adolescenziali! : )

  34. Isabella C ha detto:

    Siiii veramente bellissimo, mettevo a registrare le puntate!
    Andrea, brenda dylan e tutti gli altri, persone speciali, telefilm pieno di emozioni, e ti lascia dentro la carica.
    Un caro saluto isabella

    • wwayne ha detto:

      Hai detto bene: Beverly Hills 90210 ci ha regalato emozioni a non finire, ed è per questo che è rimasto nel cuore di tutti noi figli degli anni 90.
      Era anche un programma che lanciava molti messaggi educativi: ad esempio, chi si comportava onestamente riusciva sempre a tirarsi fuori dai guai, chi sbagliava veniva sistematicamente punito, e veniva mostrato che c’è sempre una speranza di pacificazione, anche dopo i litigi più furiosi.
      Inoltre, la serie ha avuto il merito di introdurre i giovani a tanti argomenti di cui non avevano mai discusso con i loro genitori, perché questi ultimi si vergognavano troppo o non avevano gli strumenti per affrontarli: dalla sessualità all’uso delle armi, dall’omosessualità alla droga. Chissà quante adolescenti sarebbero diventate ragazze madri o quanti ragazzi sarebbero andati in overdose senza Beverly Hills 90210.
      Termino questo viaggio nel passato con un aneddoto. Una volta da bambino andai a casa della mia baby – sitter, e vidi sua sorella rapita davanti al televisore. Manco a dirlo, il canale era Italia 1, e il programma era Beverly Hills 90210. Io rimasi colpito dal suo sguardo estasiato, e le chiesi: “Perché ti piace così tanto?” Lei mi rispose: “Perché lì dentro c’è la mia vita”. Quanto aveva ragione. Grazie Beverly Hills 90210 per aver tradotto in immagini tutto ciò che noi adolescenti avevamo dentro. E grazie Luke Perry per essere stato una parte fondamentale di quell’incanto. Un caro saluto anche a te! : )

  35. Kikkakonekka ha detto:

    Friends e Beverly Hills: mai vista una puntata né dell’uno né dell’altro.
    Credo di essere l’unico al mondo.
    🙂

  36. S. ha detto:

    mai visto, ti lascio un saluto

  37. fulvialuna1 ha detto:

    Complimenti per la recensione, ben dettagliata!
    Quanti interessi si possono avere conoscendo altre culture, il mondo è bello anche per questo.

  38. chiaramarinoni ha detto:

    Ciso wwayne
    certo che ricordo quei telefilm, i miei figli li guardavano tra un compito e l’altro e io mi arrabbiavo, quante volte ho spento la TV. Bei ricordi.
    Un abbraccio e grazie per essere passato da me.🌞🥰
    Chiara

  39. Pingback: Letture per il weekend – VITAINCASA il lato rosa della vita

  40. Shannen Doherty mi mandava fuori di testa ! 😁

  41. Neogrigio ha detto:

    Quanti ricordi…..mi sembra andasse in onda il giovedi e non aspettavamo altro per tutta la settimana. Anche mia madre lo guardava regolarmente con me e mia sorella. E’ semplicemente un cult

  42. Cooking Dona ha detto:

    Il libro non lo conosco, ma su Beverly Hills concordo in pieno, le prime serie avevano uno spessore molto più elevato rispetto alle ultime, secondo me hanno “allungato il brodo” cavalcando l’onda del grandissimo successo della serie. Non so se hai già trattato l’argomento, ma la nostra serie di risposta a Beverly Hills, mi riferisco a Iragazzi del Muretto, ho sempre pensato fosse un ottimo prodotto, avvincente per noi adolescento con tematiche per allora attualissime, penso alla puntata sull’AIDS per esempio.

    Se ti va venirmi a trovare ti aspetto con piacere 😀

  43. Alidada ha detto:

    ricordo bene Beverly Hills 90210, lo guardavano sempre i miei figli e io con loro 🙂 Era davvero piacevole. Interessante il libro di cui parli e che non conosco. Mi hai incuriosito 🙂
    Buonanotte amico mio 🙂

  44. Neda ha detto:

    La TV è entrata solo nella mia adolescenza ed era Rin-tin-tin, pensa un po’. Da piccola sono cresciuta con i libri di Kipling, di Verne di Poe, dopo le favole di Esopo però. Adesso mi piace l’Ape Maia e la piccola Meme e i Puffi, ma non li trasmettono più.

  45. librini ha detto:

    Beverly Hills 90210 sarebbe piaciuto anche a me se me lo avessero lasciato vedere a casa!! Ai miei non piaceva e avevamo una sola TV.

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  47. NeuroFaithy - Cervello e Fede ha detto:

    Sembra bello, lo voglio leggere!

  48. Iannozzi Giuseppe ha detto:

    Happy Days lo seguivo anch’io, credo di non aver perso nemmeno una puntata.

  49. claudiaemme ha detto:

    Ah che bei ricordi…uno dei primi grandi telefilm (all’epoca telefilm e non serie tv) del quale si aspettavano le puntate settimanali con impazienza…io ero pazza di Dylan ❤ Mi unisco a chi ti ha consigliato I ragazzi del muretto, che al momento è su Raiplay 🙂

  50. tachimio ha detto:

    Carissimo dopo tanto eccomi di nuovo qui. Mia figlia all’ epoca era un’ appassionata della serie. E come te preferiva Brandon anche se Luke Perry il bel tenebroso aveva un posticino non indifferente nel suo cuore. Che dispiacere la sua morte. Una persona per bene. Grazie caro amico per il tuo post. Un abbraccio infinito. Isabella

  51. recop ha detto:

    Io ho fatto esperienza di studio universitario (non Erasmus) di 4 anni in Scozia.
    Il modello di vita è quello, il campus universitario in UK è lo stesso degli Stati Uniti (meno costoso, ovviamente).
    Ma ho avuto modo di vivere con più intensità quel periodo di studio e provare letteralmente qualsiasi sport.

    Non conoscevo il libro dovrò leggerlo appena avrò un attimo di tempo.

  52. idee flambè ha detto:

    Siiiiiii ….che bei ricordi io avevo l’album di figurine e quelle che mi avanzavano e non riuscivo a scambiare le appiccicavo sul diaro😊😊😊kelly…donna…..dylan…che bei personaggi che fantastici ricordi

    • wwayne ha detto:

      Hai detto bene: Beverly Hills 90210 aveva dei personaggi fantastici, ed è soprattutto per questo che ci è rimasto nel cuore. A quelli che hai citato tu aggiungo Brandon: era davvero un bravissimo ragazzo, l’amico che tutti noi vorremmo avere.
      Dato che anche tu hai parlato di scuola nel tuo ultimo post, metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://sceglitupoiticonsiglioio.wordpress.com/2021/10/05/la-scuola-ai-tempi-miei/. Grazie per il commento, e buon fine settimana! : )

      • idee flambè ha detto:

        Grazie mille per la tua generosità nel mettere il mio link dell’articolo😊😊😊Grazie ancora a te che apprezzi ciò che scrivo w Grazie a te che fai sbloccare ricordi bellissimi nelle nostre menti, buon fine settimana a te😊😊😊

  53. mchan84 ha detto:

    Hallo!
    Stranamente in Beverly Hills preferivo anch’io Brandon. Anche se Luke Perry metteva un fascino nei personaggi che interpretava non irrilevante. Infatti mi è piaciuto in tutti i guest che ha fatto nella sua carriera.
    “Stranamente” perché nel suo “erede” Dawson’s Creek adoravo Pacey che non è esattamente un bravo ragazzo…
    Scusa se magari sono un po’ troppo curiosa, ma è la seconda volta che scrivi che probabilmente non farai mai un’esperienza (l’altra era visitare Singapore). Da appassionata di viaggi mi piacerebbe sapere perché. Paura dell’aereo?
    Scusa di nuovo se sono stata troppo invadente. Buona giornata 😊
    Mchan

    • wwayne ha detto:

      Non sei stata affatto invadente, non preoccuparti! : ) In realtà non è paura dell’aereo, ma consapevolezza che in una realtà troppo diversa dalla mia (sia come dimensioni che come usi e costumi) mi sentirei smarrito e incapace di ambientarmi. Io mi sento a mio agio soltanto in Italia, e soltanto nei piccoli paesi. Detto questo, qualche volta mi sono trovato bene anche in situazioni diverse: ad esempio, Barcellona è in Spagna ed è una grande città, e a distanza di 15 anni la ritengo il posto più bello che abbia mai visitato.
      A proposito di viaggi, ho adorato il tuo post su Sant’Angelo (i murales in particolare sono di una bellezza mozzafiato), quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://mylovelytrips.wordpress.com/2021/09/24/santangelo/. Grazie mille per il tuo graditissimo ritorno nel mio blog, e buona settimana! : )

      • mchan84 ha detto:

        Ah, ok. Anch’io mi troverei molto a disagio in una città che non sia la mia, sebbene viva a Roma che comunque non è un paesino, però adoro troppo viaggiare e conoscere (per quello che si può in pochi giorni) culture diverse direttamente sul luogo.
        Barcellona ci sono stata anch’io circa 15 anni fa. Molto movimentata. Io però le preferisco Madrid e Siviglia. 😉
        Buona settimana anche a te.
        Mchan

  54. Papillon, il Blog ha detto:

    Io son cresciuto con Happy Days. Non potrò ritrovare un nuovo Happy Days… dato il tempo che è passato, forse è il caso di dire che il nuovo Happy Days non potrà più ritrovarmi.

    • wwayne ha detto:

      Anch’io in passato ho guardato Happy Days, e lo trovo un telefilm di notevole spessore. Anche le ultime stagioni, quelle che secondo molti fan sono i peggiori della serie, sono comunque di buona (quando non ottima) qualità. E poi diciamocelo, Fonzie ha un tale carisma che non importa se tutto il resto è scialbo, basta metterlo sulla scena e hai già creato uno spettacolo.
      Ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://papillon1961.wordpress.com/2021/11/18/bada-bene/. Grazie per il commento! : )

  55. alicespiga82 ha detto:

    Ricordo benissimo questo post! Lo lessi a suo tempo…
    Da qui ho anche trovato moltissimi altri blog che seguo con entusiasmo (perché il valore del tuo blog non sono solo i tuoi post, ma anche i tantissimi commenti, che aprono porte su altri magnifici blog).
    PS: non ero particolarmente appassionata di Beverly Hills. Sono cresciuta con “Bayside School”, “Otto sotto un tetto” e “Happy Days”. 😉

    • wwayne ha detto:

      Anch’io adoravo Happy Days! Anche le ultime stagioni, quelle che secondo molti fan sono le peggiori della serie, sono comunque di buona (quando non ottima) qualità. E poi diciamocelo, Fonzie ha un tale carisma che non importa se tutto il resto è scialbo, basta metterlo sulla scena e hai già creato uno spettacolo. Grazie mille per i complimenti e per avermi risvegliato dei carissimi ricordi! : )

  56. Clara Margaret ha detto:

    Che bei ricordi Beverly Hills 90210! Interessante la lettura che ci hai segnalato, la aggiungo alla wishlist🤩

  57. asia maselli ha detto:

    Bellissimo articolo scritto benissimo!!!☺👏

  58. Una Lente in Viaggio ha detto:

    Completamente in accordo con te nel parallelismo tra Beverly Hills 90210 e Happy Days. Beverly Hills ha realmente segnato un’epoca, ed è altrettanto vero che un po’ tutti noi adolescenti dell’epoca, ci siamo identificati nei personaggi a noi più affini (io ad esempio mi sentivo molto la Brenda “de noantri” ☺️), come del resto fece Happy Days. Ero davvero piccola ai tempi di quest’ultimo, ma credo che dopo Beverly Hills 90210 non sia stato prodotto niente di simile portata e successo 🙂

  59. No, non ho ancora letto questo libro ma sembra essere davvero coinvolgente. Anche io ho adorato questa serie da giovane, riprendeva un po’ quella che era la mia idea di essere adolescenti e se il libro ne riprende anche solo una parte, credo proprio sarà il mio prossimo acquisto 💪🏻

  60. valy71 ha detto:

    Lo vedevo anche io, pure se tu sei molto più giovane, ho anche sofferto tantissimo per l’attore che interpretava Dylan, stranamente ora mi sfugge il nome. Credo fosse un mio coetaneo.
    Anche l’attrice che interpretava Brenda ho saputo che ha dei problemi di salute. Sono umani come tutti noi, ma ci cade un mito.
    Buona serata caro amico, tornerò presto a trovarti.
    See you sooning!

  61. laurasoretta ha detto:

    Beverly Hills è anche un pezzo della mia infanzia, anche se – oggi – non è esattamente il mio genere preferito. Da piccola ne ero coinvolta da mia sorella e mia cugina, più grandi di me, e ci divertivamo ad impersonare Brenda, Kelly e Donna (io ero Donna) e a ritagliare le foto di Brandon, Dylan o David dal Cioè.
    Qualche anno fa, in previsione del revival, ho deciso di fare un rewatch. Beh, è decisamente un po’ strano da rivedere adesso, con situazioni che rasentano quasi il ridicolo, ma l’elemento nostalgia aiuta sicuramente a superare quell’imbarazzo, per lasciarsi andare al ricordo di quell’infanzia anni 90.

    • wwayne ha detto:

      Anch’io ho fatto un rewatch di Beverly Hills 90210: infatti intorno ai 20 anni decisi di guardare ogni singola puntata di questa serie, dalla prima all’ultima stagione. Ci misi 2 anni e 2 mesi, dal Settembre 2008 al Novembre 2010, ma alla fine ce la feci. E quando guardai l’ultima puntata, provai quel senso di vuoto che sempre ci travolge quando siamo consapevoli che sta finendo qualcosa di bello.
      Le prime 3 stagioni di quella serie tv sono un capolavoro assoluto; la quarta cominciò a mostrare i primi segni di cedimento, e dalla quinta in poi iniziò il vero e proprio declino. Tuttavia, il pubblico amava così tanto Beverly Hills 90210 che continuò a seguirlo per molti anni ancora, e infatti la serie chiuse soltanto alla decima stagione. L’ultima puntata andò in onda nel 2000, a decennio appena concluso: era un segno del destino, Beverly Hills 90210 aveva rappresentato appieno gli anni 90 e lì doveva restare.
      Dato che anche tu hai pubblicato un post molto bello e originale su questa serie, metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://thesortingfandom.com/2020/08/01/beverly-hills-90210/. Grazie mille per questo nostalgico e dolcissimo commento! : )

      • laurasoretta ha detto:

        Grazie mille a te per questo viaggio nel passato e per la condivisione 🙂
        Ti confesso che il rewatch non l’ho mai finito, proprio perché – come hai detto tu – dalla quinta stagione inizia davvero il suo declino. Credo di essermi fermata più o meno alla settima stagione, ma magari un giorno mi deciderò a concluderlo 🙂

      • wwayne ha detto:

        Se deciderai di chiudere questo conto in sospeso poi fammi sapere il tuo parere complessivo sulla serie, per favore! : )

      • laurasoretta ha detto:

        Certamente 🙂

  62. Maison Koala ha detto:

    E niente, m’e’ scesa la lacrimuccia di commozione. Ad oggi, per me, nessuna nuova serie su liceali americani batte 90210, ma mi sono segnata la tua lettura. Per esperienza, scuole US sicuramente figherrime, sulla preparazione scolastica (non atletica: quella non plus ultra), eam, parliamone. Grazie per il tuffo amarcord!

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: Beverly Hills 90210 è davvero imbattibile. Per me è la migliore serie tv di tutti i tempi. Grazie a te per il commento, e buon fine settimana! : )

  63. valy71 ha detto:

    Ciao amico mio, avevo già commentato questo post. Ma un commento in più non fa male di certo. L’ho vista, l’ho seguita. Sappiamo quello che è successo in primo luogo a Dylan, a Brenda. Lei è ancora viva. Seguivo le puntate come se fossero amici miei, ti mando un caro saluto 👋
    Tantissimi auguri di buone feste, buon Santo Stefano 🙂

    • wwayne ha detto:

      Hai detto bene: Dylan e Brenda sono stati la coppia più amata di Beverly Hills 90210, e gli attori che li interpretavano hanno avuto entrambi un destino piuttosto tragico.
      Hai perfettamente ragione anche quando dici che noi spettatori ci eravamo affezionati ai ragazzi di quella serie come se fossero amici nostri. Erano tutti davvero adorabili, soprattutto Brandon.
      Anche uno dei tuoi ultimi post è adorabile, perché l’affetto con cui hai parlato di 2 persone a te care mi ha toccato nel profondo. Metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://mypersonalblog58636618.com/2022/12/25/ci-siamo/. Grazie per il commento, e buon Santo Stefano anche a te! : )

  64. Veramente interessante

  65. wanderingmila ha detto:

    Che tutte abbiamo avuto un Dylan nel ❤

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