Una scelta difficile

L’America è considerata la terra delle opportunità, e per certi versi lo è davvero. Ad esempio, in Italia se vuoi laurearti devi studiare tanto ed essere intelligente: se manca uno di questi presupposti, puoi già ritenerti fortunato se riesci a strappare un diploma. In America invece hai un’altra carta da giocare: lo sport. Perché lì non importa se sei stupido come una capra e non hai mai aperto un libro in vita tua: se sei bravo in uno sport, allora le porte dell’università si spalancheranno davanti a te, e la tua marcia trionfale verso la laurea è praticamente assicurata. Non solo: gli studenti più bravi nello sport dopo la laurea diventano degli atleti professionisti, a patto ovviamente che una squadra sia disposta a metterli sotto contratto.
Questo è esattamente ciò che è successo a Tristan Turner. Gioca a basket in un’università di Los Angeles, e in effetti una squadra interessata a lui ci sarebbe: i Washington Wizards. Venire ingaggiati da una squadra dell’NBA è come vincere alla lotteria, quindi ci aspetteremmo che lui faccia i salti di gioia, e si imbarchi a gambe levate sul primo volo per Washington. Invece la questione non è così semplice, perché Washington e Los Angeles distano più di 4.000 km, e quindi se lui firmasse il contratto dovrebbe abbandonare per sempre tutto: famiglia, amici e fidanzata.
Alla luce di questo, Tristan deve fare una scelta difficile: giocare nell’NBA perdendo tutto ciò che ha costruito fino a quel momento, oppure rinunciare al successo per rimanere accanto a tutti i suoi affetti. Cosa sceglierà di fare?
Il motivo principale per cui ho apprezzato così tanto la storia di Tristan è il fatto che sia profondamente realistica. Perché nella vita reale succede davvero che la nostra vita lavorativa finisca per condizionare la nostra esistenza, portandoci a prendere delle decisioni per certi versi vantaggiose, ma anche dolorose dal punto di vista affettivo. Io stesso ho dovuto fare una scelta di questo tipo, quando il lavoro mi portò a trasferirmi dalla sera alla mattina in un paese a 350 km da casa mia. Certo, erano 350 e non 4.000, ma ho comunque avvertito quella sensazione di smarrimento che provi quando ti rendi conto che abiterai in un posto dove non conosci nessuno, e dovrai ricostruire la tua vita da zero. Tristan farà la mia stessa scelta, o invece preferirà rimanere dov’è e continuare la vita di sempre? Non posso dirvelo, naturalmente. Posso soltanto consigliarvi di leggere Million Dollar Boyfriend di Connie Furnari: ne sarete deliziati.

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

178 risposte a Una scelta difficile

  1. Bellaballò ha detto:

    Penso che una lettrice come mia moglie apprezzerebbe molto il libro he consigli. Grazie

  2. Scelta NOTEVOLMENTE difficile… non dico i genitori (che è anche bene allontanarsi da loro, in vista del fatto che dobbiamo imparare a cavarcela da soli) ma il proprio amore… quello si che non so se riuscirei a andare lontano dalla donna che amo… i genitori prima o poi ci lasciano ma la persona amata, non credo… Io farei DI TUTTO per avere il mio amore vicino… non credo che sceglierei la carriera all’amore…. è troppo importante l’amore per me, una carriera posso farmela anche nel posto dove vivo, o allontanandomi di poco, ma troncare per il lavoro… no… non se ne parla. L’amore è troppo importante.

  3. Hai azzeccato i miei gusti 😉 I romanzi di guerra sono tra i miei preferiti, seguiti da quelli fantascientifici. Cmq, no, non lo ho letto, ma conosco la storia della guerra fra Galli e Romani essendo studioso di guerre. Roma all’epoca era una potenza mondiale e il fulcro di un impero a dir poco gigantesco. A differenza dei Galli, i Romani basavano la loro forza sulla disciplina e sul mantenimento delle forze in campo. Ma il re dei Galli era una persona MOLTO acuta, e Roma avrebbe avuto il suo daffare con essa.

  4. Quello lo ho letto proprio in seguito al tuo articolo, e sono d’accordo con te… anche se mi ha un po’ spaesato il contenuto del libro: romani antichi cyberpunk? E io che sto scrivendo dei libri sulla terza guerra mondiale scoppiata in Italia allora? Saremo il fulcro delle storie mondiali….

    • wwayne ha detto:

      I libri che stai scrivendo mi interessano molto: quando usciranno li comprerò di sicuro! : ) Anche quest’altro libro è fantascienza di altissima qualità: https://wwayne.wordpress.com/2014/04/18/misteri-e-segreti/. Ma non lo aggiorni più il tuo blog?

      • Stephen King, uno dei miei autori preferiti. Anche se non vado tanto dietro all’horror. Però più che fantascienza, sembra paranormale questo libro. Per quanto riguarda i miei, quelli che voglio scrivere, si tratta di una razza umana geneticamente modificata che si ribella ai propri creatori e muove guerra contro l’Italia, in seguito una nazione dopo l’altra cade o si allea con i Dra’Corum (la razza super umana) e la Terra viene devastata dalla più grande guerra che ci sia mai stata. Il mio blog non lo sto aggiornando perché su youtube ho iniziato un VLOG, e non so se voglio metterlo qui a dire il vero….

      • wwayne ha detto:

        Rispetto la tua volontà di non pubblicizzare su WordPress il tuo vlog. Adesso che mi hai anticipato una parte della trama i libri che hai in cantiere mi interessano ancora di più: potresti avvisarmi quando avrai pubblicato il primo, per favore?

      • Hehhehe SE mai lo pubblicherò. Cmq la storia è incentrata su un comandante Dra’Corum che diventa prima capo delle Forze Speciali Imperiali e poi Comandante Supremo della Task Force mandata in Germania per mantenere la stabilità. In seguito diventerà IlKher (cioè Imperatore Supremo) della razza Dra’Corum. E assisterà al delcino dell’Impero fino alla…. beh… questo magari lo leggerai tu appena (o se) lo pubblicherò.

      • wwayne ha detto:

        Spero proprio che tu lo pubblichi! Grazie mille per la chiacchierata, piacevolissima come sempre! : )

  5. Salvatore ha detto:

    preferisco il metodo italiano a quello americano… comunque complimenti per l’articolo

  6. Giada ha detto:

    Grazie di cuore per la segnalazione, mi hai incuriosita molto! 🙂

  7. vittynablog ha detto:

    Scelta davvero difficile! Mio figlio per esempio, rifiutò un lavoro vantaggioso a Montpellier, in Francia, per non allontanarsi dalla fidanzata. Nessuno cercò di forzare la sua scelta, era la sua vita, quindi l’unico a dover scegliere. Anche se noi gli facemmo vedere il pro e il contro, l’ultima parola però doveva essere la sua. Leggerò il libro consigliato perchè mi incuriosisce davvero questa storia!!! Buon proseguimento di giornata Wwayne 🙂

    • wwayne ha detto:

      Tristan deve compiere una scelta identica a quella di tuo figlio, quindi sono convinto che ti sentirai molto coinvolta quando leggerai questo romanzo.
      Ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://vittynablog.wordpress.com/2023/02/01/febbraio/. Grazie per il commento, e buona giornata anche a te! : )

      • vittynablog ha detto:

        Grazie a te, carissimo!!! 🙂 🙂 🙂

      • CASSANDRO ha detto:

        Sempre sempre sempre… eternamente “la vita è scelta!”, da parte di chiunque, studio egli su un trono, sia sotto un portico.

        Vediamo la storia di un grande

        MARCO  ANTONIO  II  COLONNA               
         (Lanuvio 1535 – Medinaceli 1584)           
         
        Nessuno mai regalò alcunché
        al grande Marco Antonio Colonna,
        che si distinse a Lepanto, ma che
        le pene poi passò della Madonna
         
        per quella gran vittoria . . . Viceré
         
        sì, divento della Sicilia poi,
        ma quanto per avere ciò penò!
        Sette anni circa, posto che i suoi
        nemici d’Austria sempre e sempre “No”
         
        consigliavano al Re. Pertanto noi
         
        cinque secoli dopo stiamo attenti
        a dire dei grand’uomini “Beati!
        Che vita bella hanno avuto! . . . Stenti
        non hanno conosciuto e salutati
         
        con riverenza sono stati!” . . . Spenti
         
        i riflettori ognuno nota che
        anche la loro vita infarcita
        è stata spesso di problemi, e se
        sono arrivati in alto la partita
         
        giocata è stata dura. Ecco perché
         
        guardo Marco Antonio con rispetto
        chè non fu rose e fior sua gioventù,
        e sulla fine sua giusto sospetto
        di avvelenamento ebbero i più.
         
        Sol cinquant’anni aveva suppergiù!
         
        Ci fu nel suo curriculum invidia,
        dei genitori la separazione,
        assai triste e violenta, e la perfidia
        delle famiglie ostili. All’occasione
         
        dei Turchi fece lui però falcidia,
         
        guidando i suoi con grande abilità,
        salvando da Allah ogni credente
        in Dio, e quindi Cristianità
        (e pure i traffici dell’Occidente
         
        e pertanto sua prosperità).       
                                                           
        Per tutti fu un grande combattente,
        ma l’altra faccia della sua medaglia
        mostra che più di un nullatenente
        forse sofferse . . . Pur l’uomo di vaglia
         
        bisogna valutare umanamente,
        chè aggratis nessuno ottiene niente!
         
         
        Costa il Potere . . . ah, se costa, gente!
        Lì pietà (e amore) è spesso assente.
         
         
        E qui un commento va sùbito aggiunto,
        chè nulla esiste a questo mondo meglio
        di un Potere illuminato. In sunto,
        chiudiamo con il dir che molto sveglio
         
        si dimostra il Colonna quando scrive
        anticipando i tempi d’oggi che
        è da apprezzare “chi di virtù vive,
        dà buoni esempi, è cortese e
         
        humano, e consola” . . . insomma, è colto:
        costui nella piramide sociale
        benissimo sta su, e con fiero volto
         
        non deve indietreggiare per le scale
        (però non gli fu dato allora ascolto!)
        di chi pane gli dà con molto sale,
         
        perché, sbagliando, lo vede un rivale.
         
        Quando Sicilia, infatti, governò
        per l’ignoranza che lì vi trovò
         
        in tutti i ceti . . . non si sgomentò,
        e i fondi per gli studi aumentò.
         
        In tempi in cui vigevano arroganza,
        calunnie miste a levità di organza,
         
        ed era immensa la disuguaglianza,
        giammai in lui mancò lungimiranza,
         
        pagando per la sua esuberanza,
        o gelosia di chi sta in sudditanza!
                   
         
        Chissà se a regalargli qualcosina,
        sponte, sia stata solo Eufrosina.
         
        Nel chiacchiericcio a volte forse sta
        lampeggiante brillio di verità,
         
        siccome pone Sciascia in evidenza
        con lucida ed amara intelligenza! (1 )
         
        Come farfalla lucente anche questa
        la corta vita ebbe dura e mesta,
         
        pur se agli altri sembrò soltanto in festa!
         
         
        Per tutto quanto ciò: “La vita è scelta”,
        ricca che sia o no, lunga o svelta,
         
        da alfa fino a omega oppure a delta!                                                            
         (Cassandro)
         
         
        ( 1 ) Leonardo Sciascia “Il mare colore del vino”. Editrice Einaudi
         

      • wwayne ha detto:

        Mi hai fatto tornare in mente uno splendido romanzo storico che ho letto anni fa, “La battaglia di Lepanto” di Gianni Granzotto: l’hai letto anche tu?

  8. desire760 ha detto:

    Solitamente sono i pareri genitoriali che influenzano le scelte di un corso di studio …Non ho mai messo bocca sulle scelte dei miei figli; hanno tutti un’ottima posizione, ma se avessi avuto voce in capitolo li avrei avviati su altre scelte e comunque è meglio prendere le distanze anche sulle loro scelte perché se andasse male potrebbero incolparci del fiasco…Buon Pomeriggio, ciao Wwayne 🥰🍀🤗

  9. luisa zambrotta ha detto:

    A volte si arriva a un bivio, che ti impone di fare scelte che possono essere laceranti💙

  10. Caro WWayne, un tale statunitense vendeva fiammiferi e affini poi divenne Presidente (purtroppo per i giapponesi).Poiché gli Stati Uniti d’America risultano da sempre essere un lido pei “cervelli in fuga”, speriamo che almeno una parte di quei cervelli abbiano una valentìa non troppo superiore a quella d’un pur apprezzabile, giocatore di base ball. Ciao,buon proseguire!🖐️☺️

  11. loscalzo1979 ha detto:

    Fonte della foto in copertina? chiedo per un amico XD
    Battute a parte, ho vissuto qualche breve relazione a lunga distanza e capisco la situazione del protagonista

  12. Martina Fralu ha detto:

    Non è il mio genere, ma mi fido di te 😁

  13. glicine61 ha detto:

    Una scelta drasticamente difficile…penso sia necessario soppesare bene le proprie priorità. Dev’essere un libro interessante. Sempre molto belle le tue recensioni. Buona serata! 😊🤗🌠

  14. The Butcher ha detto:

    Una storia veramente interessante. Cambiare la tua intera vita per trasferirti nel luogo in cui lavorerai non è per niente semplice. La tua intere esistenza viene stravolta e certamente non è una scelta facile da fare e da accettare. Quindi sì, adesso sono interessato al romanzo. Grazie mille per il consiglio!

  15. recensioni53 ha detto:

    Mi sembra di aver capito che questo libro ricalca lo schema dell’amore che ha tanti intoppi e che ti mette di fronte a tante difficoltà, di cui parlavamo tempo fa. Insomma il genere che infiamma gli animi sensibili e romantici e che pertanto può avere fortuna di pubblico in ogni angolo del mondo. Vedrò di procurarmelo!! Da noi i ragazzi atleti invece di fare l’università entrano nei Carabinieri o nelle Fiamme gialle…

  16. ©Pensieridicarta1 ha detto:

    Ho studiato in una scuola americana e mi è piaciuto molto. Lo stupido non era poi così stupido semplicemente era più portato per lo sport, e ne ho conosciuti molti che oggi fra le altre cose sono managers capaci. Non amo la scuola italiana reputo sia noiosa, molto noiosa, e poco fantasiosa a mio avviso una grande pecca perché occorre riconoscere il talento dei ragazzi al posto di farcirli come tacchini di roba che spesso viene dimenticata. Bell’articolo Wwayne seppur abbiamo opinioni diverse.

  17. il barman del club ha detto:

    Questa è probabilmente una delle scelte più difficili da fare, dipende sempre qual’è il proprio desiderio di vita: se scegliere la carriera o l’amore, o perlomeno, se allontanarsi dalla propria terra, quasi all’avventura. Di condizioni di questo tipo ce ne sono tantissime e dipende sempre dal carattere dell’individuo in questione: c’è chi cerca emozioni altre proprio per scoprire la vita, e chi invece rimane attaccato alla sua quotidianità. Tutti e due potrebbero rimanere delusi della scelta o pentirsi della decisione presa, ma io sono convinto che bisogna rischiare, almeno il tentativo si è fatto…

  18. le tue recensioni sono sempre accattivanti proprio per la tu scrittura! Tu ci rendi curiosi e ci investi delle problematiche dellla storia. Questo tema è attuale e le scelte difficili oggi ce le impone questa realtà…Grazie Wwayne e buona serata

  19. •Pat ha detto:

    Il libro mi incuriosisce, grazie per il suggerimento! Le scelte di vita sono sempre difficili, vanno soppesate con attenzione… l’importante è, dopo, non cadere nella spirale perversa del “se avessi…” , che è sempre distruttiva e pericolosa.

  20. Nemesys ha detto:

    Dovessi dirti io appena terminati gli studi se volevo lavorare nell’ambito di ciò che avevo studiato ho dovuto scegliere di allontanarmi dalla mia città e poi successivamente allontanarmi proprio dalla mia regione di appartenenza per venire qui in Emilia dove poi sono rimasta per il lavoro e poi successivamente dove ho costruito la mia via privata. Dovesi dirla tutta, non ci vedo niente di strano anzi, per me lo sposarsi per il lavoro è un grande arricchimento personale e culturale e tornassi indietro probabilmente lo rifarei che lo feci all’epoca. Farò un pensierino sul libro intanto lo metto in lista mi pare carino 😉 Buona serata caro Wwayne 😊

  21. delicatezzeacolori ha detto:

    Eh bella scelta , non semplice direi , ma il lavoro serve , purtroppo e spesso siamo condizionati e in bilico tra lavoro e affetti … come in una bilancia … cosa pesa di più? Quale piatto della bilancia sarà la scelta? Ad ognuno la propria scelta

  22. LaCartoonLover ha detto:

    Devo dire che questo libro sembra avere una trama interessante, la quale, alla fine, rispecchia un po’ la vita di tutti. Lo leggerò sicuramente!

  23. Elena Delle Selve ha detto:

    Lasciare il luogo dove vivono i tuoi affetti e dove sai di poter contare su una situazione sicura, non è facile; personalmente penso che vada fatto, se non altro per sperimentare un po’ di vita. Ma leggerò il libro quando il tempo me lo permetterà, per sapere che cosa ha deciso lui. 🙂 Le scelte di questo tipo non sono mai scontate.

  24. Antonio Gaggera ha detto:

    Bella storia. Queste situazioni sono abbastanza frequenti e alcune volte si riesce a gestirle, altre no. Sicuramente, un bel banco di prova.

  25. silviatico ha detto:

    Anch’io, in altra vita, fui tentato di cambiare aria: viaggiai a lungo. Alla fine dredetti aver trovato il luogo giusto. Ma, non molto tempo dopo, mi resi conto che per me, il posto migliore, era questo dove sto adesso.
    Bella presentazione per un libro senz’altro interessante
    Ciao

  26. worldphoto12 ha detto:

    e’ COSI LA VITA TI METTE DAVANTI A SCELTE PICCOLE O GRANDI IN CONTINUAZIONE, LO SAPREMO DOPO SE E’QUELLA GIUSTA.
    BELL’ARTICO, TI AUGURO UNA SPLENDIDA SERATA

  27. Marisa Giuliani ha detto:

    In Italia se sei bravo in uno sport vieni subito reclutato nei vari corpi: carabinieri, fiamme gialle, polizia ecc ecc

  28. maxilpoeta ha detto:

    la difficoltà di cominciare una nuova vita lontani da dove si è cresciuti, magari soli, non è mai facile, occorre una grande forza di volontà e tanto amore per quello in cui si crede. Non conosco il libro che hai citato..
    Buona giornata amico mio..👍👍😉😊

  29. Kikkakonekka ha detto:

    Penso a quanti sono emigrati, anche solo cambiando regione, pur di poter lavorare e realizzarsi professionalmente.
    Io sono stato fortunatissimo, qui a Padova ho trovato tutto (università, lavoro, famiglia) e non so se sarei riuscito ad ambientarmi altrove.

    • wwayne ha detto:

      Hai avuto questa fortuna perché stai al Nord, e quindi godi di alcune comodità che al Sud sarebbero impensabili. Anche qua al Centro non ce la passiamo male (anche in provincia a livello di servizi non ci manca nulla), però è un dato di fatto che quando ho cercato lavoro nella mia regione non l’ho trovato, e ho dovuto anch’io emigrare al Nord.
      Anche se non l’ho commentato ho molto apprezzato il tuo post sulla scuola, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://nonsonoipocondriaco.wordpress.com/2023/01/30/insegnamenti-scolastici/. Grazie per il commento! : )

  30. silvia ha detto:

    Sono scelte di vita molto personali, certo se non si è sposati e non si hanno figli la scelta è più semplice. Grazie per il suggerimento, buona giornata!

  31. ilnonluogodiemily ha detto:

    grazie del suggerimento, lo metterò in pratica perchè tu ci azzecchi sempre!

    • wwayne ha detto:

      Questo è un grandissimo complimento! : ) Tra l’altro la tua stima è reciproca, perché anch’io adoro i tuoi post. A questo proposito, metto qua il link del penultimo che hai pubblicato, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://ilnonluogodiemily.wordpress.com/2023/01/27/la-felicita-esiste/. Grazie a te per i complimenti e per il commento! : )

      • ilnonluogodiemily ha detto:

        tu hai la capacità rara di farmi uscire dai miei soliti binari, dove io mi sento bene e quindi leggo sempre le stesse cose e vedo sempre le stesse cose, nel senso di stesso argomento. invece quando leggo le tue recensioni penso che potrebbe piacermi e lo leggo/guardo
        grazie per il link!

      • wwayne ha detto:

        Mi fa molto piacere che i miei post ti portino a dare una possibilità a dei libri e dei film diversi da quelli a cui sei abituata. Spero che sarai soddisfatta anche in questo caso! : )

  32. WryDavide ha detto:

    Sono onesto, sono un pessimo lettore, ora sto leggendo le cronache del ghiaccio e del fuoco. Ma di solito leggo molti fumetti, quando posso permettermelo di comprare un volume perché con i costi attuali dei manga e dei fumetti ci lasci giù quasi un rene (managgia a chi non vuole i fumetti sul digitale)

  33. chiaramarinoni ha detto:

    Ciao wwayne
    un libro interessante da leggere. Grazie ottima recensione.
    Un abbraccio e buona serata 🥰
    Chiara

  34. sherazade ha detto:

    Un suggerimento prezioso che mi ricorderò. A volte bisogna avere il coraggio di osare e, banalizzando, non tutto ul mai viene x nuocere… a me una apparentemente forzata scelta ha regalato L’esperienza di 4 anni negli Stati Uniti e per una giovane ragazza è stata una grande esperienza formativa.
    Ciao amico wwayne 🦋🌻

    • wwayne ha detto:

      Mi interessa molto questa tua esperienza negli Stati Uniti: potresti raccontarmi dove hai passato quei 4 anni e cosa ne pensi delle località che hai visitato?

      • sherazade ha detto:

        Certo con piacere e brevemente. Mia madre si è sposata con un funzionario delle Nazioni Unite e alla fine del suo mandato ci siamo trasferiti a New York. Mi sono laureata in Lettere moderne al City college ( NYCC) nel contempo lavorato come interprete nei convegni alla Fiat US Representative. Laureata e per fare altre esperienze mi sono lasciata tentare da un’offerta dell’Alfa Romeo questa volta tempo pieno a Los Angeles. Per amore Sì parte per amore Io sono ritornata in Italia a Roma e mi sono riunita la mia famiglia che nel frattempo era già qui….
        Buona giornata e buon fine settimana caro wwaine🍵🍵💚

      • wwayne ha detto:

        Anche a te amica mia! : )

      • sherazade ha detto:

        A presta!!!

  35. Hermio ha detto:

    Un’interessante recensione, non conoscevo questo libro 🙂 buona notte!!

  36. oddonemarina ha detto:

    Capisco la situazione…mia figlia ha 35 anni e per il suo lavoro di grafico ha studiato per aggiornarsi l’altro anno pensando di trovare qualche lavoro più interessante (Lavora da 16 anni in una casa editrice dove fanno libri per l’università) ma ha trovato lavoro in altre regioni e un po’ come Tristan ha trovato da un anno un compagno e non se la sentiva di andare vivere distante…anch’io ho lasciato che scegliesse lei …la vita ti pone delle scelte che si chiamano destino…ciao Marina

    • wwayne ha detto:

      Tua figlia ha fatto una scelta molto nobile, e mi auguro che il suo compagno sappia apprezzare il grande sacrificio che ha fatto per lui. Tu hai fatto benissimo a non influenzarla, perché uno dei compiti più importanti di un genitore è proprio quello di insegnare ai figli a prendersi le proprie responsabilità e a camminare con le proprie gambe: lasciarli prendere da soli una decisione importante fa parte di questo compito.
      Come sai ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://marinaoddone.wordpress.com/2023/02/01/acrostico-febbraio/. Grazie mille per questo bellissimo commento, e buon fine settimana! : )

  37. koredititti ha detto:

    Le scelte sono il movimento della vita. Se fai la scelta di andare via sarà difficile all’inizio, ma potrà migliorare. Se resti dove sei nella propria confortevole quotidiana routine…mah! sicuro di non avere rimpianti?
    Non è facile scegliere.

  38. crimson74 ha detto:

    Gli Stati Uniti sono una realtà molto diversa dalla nostra: succede di trasferirsi anche più volte nella vita e c’è un sistema che facilita molto chi deve cambiare per motivi di lavoro o studio.
    Le borse di studio universitarie servono soprattutto per fare accedere all’Università chi non se lo può permettere: le Università di livello sono tutte private o quasi, e le rette sono astronomiche.
    Insomma, lo stacco dalla famiglia è senz’altro traumatico, ma è più facile trasferirsi per studio o lavoro da Los Angeles a Washington che da Palermo a Torino.

    • wwayne ha detto:

      Ah, su questo sono totalmente d’accordo: gli Stati Uniti sono uno stato federale e con meno burocrazia rispetto a noi, quindi anche un trasferimento da Los Angeles a Washington può venire attuato senza troppi grattacapi dal punto di vista organizzativo; qua in Italia invece spostarsi da un ateneo all’altro significa infilarsi in un incubo burocratico senza fine. Anzi, in realtà la segreteria studenti dell’università riesce a renderti la vita impossibile anche se rimani sempre all’interno dello stesso ateneo, come ho raccontato qui: https://wwayne.wordpress.com/2020/06/07/una-brava-persona/. Cosa ne pensi della mia esperienza?

  39. Alessia Lo Curto ha detto:

    Una scelta difficile, ma personalmente credo che nel suo caso significhi rinunciare a un sogno per attaccamento alla vita di prima. Per quanto distante, la famiglia e gli affetti restano, le opportunità no. Molto interessante come romanzo, anche se non nel mio genere. Lo metto nella mia lista di libri del “quando ho voglia di leggere qualcosa di diverso”.

    • wwayne ha detto:

      Anch’io adesso sto leggendo un libro lontano dai miei gusti: “Ritorno a Orbitsville” di Bob Shaw. Come dice il titolo, ruota intorno ad un gruppo di persone che abbandonano la Terra per fare ritorno a Orbitsville, un pianeta colonizzato dal quale erano emigrati anni prima. Non amo la fantascienza e men che meno la fantascienza ambientata nello spazio, ma questo romanzo è scritto così bene che è riuscito a conquistare anche me. Se vuoi leggerlo anche tu, lo trovi in edicola.
      Come sai ho adorato il tuo penultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://lanuovacortedeimiracoli.wordpress.com/2023/01/30/punti-di-vista-fiore-nel-deserto/. Grazie mille per quest’ottimo commento, e buona settimana! : )

  40. arieatworld ha detto:

    Ciao!
    Devo dire, ho dato un’occhiata alla trama del libro su google books, incuriosita dalle tue parole e in realtà mi è sembrato molto distante da come ne parli. Ma ne hai fatto una recensione così bella che alla fine gli darò lo stesso il beneficio del dubbio! Anche perché il tema mi sta davvero a cuore. Fermo restando che non amo particolarmente il sistema di istruzione statunitense, lo scegliere se andare o restare penso sia un grosso leitmotiv delle vite di tutta una generazione che vede opportunità migliori fuori dai confini nazionale. Quindi, ça va sans dire? Ormai sono curiosa di sapere cos’ha scelto Tristan

    • wwayne ha detto:

      In effetti ho raccontato solo una parte della trama, che in realtà è molto più ricca di quanto non appaia dalla mia recensione. Ma credo che questa sia una piacevole sorpresa per chi deciderà di leggerlo, perché ci troverà molto altro oltre alla difficile scelta di cui ho parlato nel post.
      Le belle parole che hai speso per me mi lusingano profondamente, e le ricambio di cuore: anch’io ho adorato il tuo ultimo post. Metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://arieatworld.wordpress.com/2023/01/27/girls-just-wanna-have/. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

  41. WryDavide ha detto:

    se hai la possibilità vediti Le Pupille (https://www.youtube.com/watch?v=yxZ_xOx3-ow)

  42. principiantescrittore ha detto:

    Ciao Wayne! 🙂 Non ho mai letto nulla di Connie Furnari, ma mi hai incuriosito… 😉 È un momento un po’ particolare e fastidioso, ma prima o poi torno… . Buona giornata! 😉

  43. whitebutterfly ha detto:

    Grazie del consiglio ma quale è stata la scelta di Tristan? …Oppure è top secret?
    ciao e un sorriso, Lila

  44. Una Lente in Viaggio ha detto:

    Caro Wayne, hai delineato un quadro perfetto delle “differenze scolastiche” tra noi, ed…il resto del mondo. Purtroppo non è necessario andare fino negli USA per notare le abissali discrepanze che esistono…sogno un giorno in cui chiunque, avrà accesso all’istruzione fino al grado che vorrà senza dover necessariamente fare i salti mortali! Bellissimo post come al solito 🙂 Buona giornata!

  45. lapinsu ha detto:

    Conosco un ragazzo che ha qualche anno più di me, si chiama Alessandro e a calcio è sempre stato un fenomeno. Quando compì 18 anni e frequentava l’ultimo anno di liceo, fece un provino con la Fiorentina (la tua squadra) che lo scelse. Giocava “libero”, un ruolo ormai dimenticato.
    Lui però rifiutò l’offerto tra lo sgomento generale: voglio finire gli studi, si giustificò.
    Preso il diploma la Fiorentina si fece di nuovo sotto ma lui, testardo, rifiutò: voglio laurearmi e si iscrisse a lettere classiche.
    Ora Alessandro insegna alle scuole medie in un plesso scolastico non molto distante da casa mia. Ogni tanto lo incontro e tutte le volte, invariabilmente, penso che sia la persona di principi più sani che abbia mai conosciuto: ha rinunciato a soldi, fama, carriera, tutte cose che fanno gola al 99% dei ragazzi, per inseguire un sogno anacronistico e anticonformista, ovvero studiare, senza curarsi che questa passione lo avrebbe costretto a un lavoro sottopagato e socialmente poco apprezzato.
    Ci vuole tanta passione, e probabilmente tu lo puoi capire meglio di chiunque di altro.

    Un abbraccio amico mio!!!

    • wwayne ha detto:

      Indubbiamente il tuo amico ha fatto una scelta molto particolare, perché il lavoro del calciatore porta con sé praticamente tutto ciò che la gente sogna: fama, soldi, successo, donne eccetera. Ma come hai detto tu, non tutti aspirano a questo: c’è chi sogna qualcosa di più modesto, che la gente considera perfino disprezzabile, ma che per lui ha qualcosa di speciale. E dato che la nostra vita la viviamo noi, alla fine dobbiamo prendere le decisioni che fanno stare meglio noi, non gli altri.
      Tra l’altro ricordo che mi avevi già parlato di questo tuo amico, ma in un contesto più scherzoso: mi dicesti che, anche se era soltanto un Primavera, il solo fatto di indossare la divisa della Fiorentina gli attirava addosso una quantità spaventosa di ragazzine disposte a mettergliela in mano. Spero che si sia divertito con qualcuna di loro prima di darsi all’insegnamento! : )

  46. elisafalciori rg. ha detto:

    Hai ragione, è molto realistica…a mio parere sono pochi quelli che rinunciano all’opportunità di una vita migliore. Io non sarei stata combattuta, mi piacciono i cambiamenti. Buon fine settimana a te.

  47. Madame Verdurin ha detto:

    Hai ragione a definirlo un tema affascinante: non tutti hanno il carattere per fare il salto nel vuoto e abbandonare tutto verso l’avventura. Io ammiro moltissimo chi, come te, trova il coraggio di farlo. E le storie di questo genere non possono che essere interessanti, nei libri come nei film e nella realtà.

    • wwayne ha detto:

      Le belle parole che hai speso per me mi lusingano profondamente, e le ricambio di cuore: anch’io ti stimo moltissimo sia come blogger che come persona.
      Il salto nel vuoto di cui parli l’ho fatto non con timore, ma con gioia: dopo settimane in cui mandavo il mio curriculum in tutta Italia senza mai ricevere nessuna risposta, finalmente qualcuno mi aveva notato, e quindi il senso di vittoria che ho provato in quel momento è stato così forte che non mi importava granché di dovermi trasferire lontano da casa mia.
      Ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://cine-muffin.com/2023/02/20/limitless/. Grazie mille per i complimenti e per il commento! : )

  48. Rosemary3 ha detto:

    Un dubbio amletico, non c’è che dire! Non vorrei trovarmi al posto di Tristan, ma spero possa agire per il meglio…
    Ros

  49. valy71 ha detto:

    Bella dritta, sembra molto accattivante e di sicuro sarà avvincente. Ti auguro la buona notte e grazie per essere passato a trovarmi!
    Sei sempre il benvenuto!
    Ciao 🙂

  50. xoxo Dzidza ha detto:

    Hey, I can totally relate to this! Where I’m from you have to study like your life depends on it or else you’ll make nothing of yourself. There’s not much in terms of careers based off of your talent, even academic scholarships are rare, unless you’re well connected. However here, it’s considered an honor to move far away from home to pursue better opportunities. They’re very rare, so people will take them however way they come. I also had to move from my home town (small town) to the capital, about 400km away for school, and dnow for work. I hardly see my parents and I miss them, but they’re so proud! We talk frequently so there’s that to be grateful for. I guess Americans sure are lucky, if you put it that way.

    Oh, and I love your blog! We’re similar souls, you and I.

  51. Lore ha detto:

    Molto bello questo libro. Se siete appassionati vi consiglio questo articolo che parla di 5 libri molto interessanti sul tema finanza e innovazione: https://miinformo9.wordpress.com/2023/09/28/5-libri-da-leggere-nel-2023/

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che anche tu abbia apprezzato questo splendido romanzo. Il tuo post mi è piaciuto così tanto che mi ha convinto ad iscrivermi al tuo blog. Grazie per il commento, e buon fine settimana! : )

  52. Lucia Boggia ha detto:

    Interessante e un po’ mi ci rivedo: nella mia vita i motivi della scelta lavorativa, degli affetti e del trasferimento sono miscelati in maniera un po’ diversa, ma non so perché questa trama mi ci ha fatto pensare. Grazie per il suggerimento 🙂

    • wwayne ha detto:

      Metto qua un link a cui è possibile acquistare il tuo libro, nella speranza che i miei lettori ne comprino qualche copia: https://www.amazon.it/Muladhara-mie-radici-Lucia-Boggia/dp/B0CV1QYRPM/. Grazie a te per gli ottimi commenti che hai lasciato nel mio blog! : )

      • Lucia Boggia ha detto:

        Ma grazie, davvero!!! Lo apprezzo tanto… In effetti è difficile, soprattutto all’inizio, ma lo avevo messo in conto e sto cercando di condividere il più possibile. Grazie… E grazie a te per i tuoi commenti! Non so se ricordi, ma in realtà già ti seguivo. Ma ho aperto e chiuso mille blog, quindi… Adesso però sono riuscita (o meglio ci sto lavorando) a realizzare quello per cui sono giunta su wordpress la prima volta. Ancora grazie!

  53. AmedeoTriste ha detto:

    No, devo leggerlo

Lascia un commento