Una brava persona

Qualche anno fa avevo appena ottenuto la laurea triennale, e dovevo immatricolarmi nuovamente all’università per potermi iscrivere ad un corso di laurea specialistica.
Ebbene, quest’immatricolazione si rivelò un’impresa titanica: infatti era necessaria un’enorme quantità di documenti perché la domanda venisse accolta, e ogni volta che andavo in segreteria c’era sempre un foglio che non avevo presentato, era compilato male o comunque non aveva tutto ciò che doveva avere. Talvolta mancava un timbro, talvolta una marca da bollo, talvolta la firma di un professore difficilissimo da rintracciare.
Ogni volta che mi presentavo in segreteria loro mi segnalavano una lacuna, io tornavo da loro dopo aver risolto l’intoppo e loro puntualmente trovavano qualcos’altro che non andava bene. Sorgeva sempre un problema nuovo: proprio per questo, ad un certo punto era nato in me il timore che non ce l’avrei mai fatta ad arrivare in fondo a questa cosa. Se non ce l’avessi fatta avrei perso un intero anno universitario, e sarei andato fuori corso.
Alla fine invece ce la feci. E non per merito mio, ma grazie a una segretaria dal cuore d’oro: lei si era accorta dell’angoscia che provavo, e le feci così tanta tenerezza che decise di prendersi a cuore il mio caso, dandomi tanti consigli assolutamente fondamentali. Se non fosse stato per lei, non sarei mai riuscito a uscire dalla selva oscura della burocrazia italiana.
Quella donna ha fatto tutto questo per puro altruismo, senza chiedere niente in cambio: infatti, quando le dissi che avrei fatto in modo di sdebitarmi, lei mi rispose che non voleva regali di nessun tipo, e che se gliene avessi fatto uno lei l’avrebbe rifiutato. Qualcuno potrebbe trovarla una risposta un po’ scontrosa: io invece capii che aveva detto quelle parole perché era sinceramente convinta di aver fatto soltanto il proprio dovere, e di non meritare nessuna ricompensa per questo.
Ho pensato a lei quando ho visto l’ultimo film di Clint Eastwood, Richard Jewell: infatti come lei il protagonista del film ha un forte senso del dovere, e questa qualità lo porta a compiere delle azioni che ad alcuni potrebbero sembrare eroiche, ma a lui sembrano ordinaria amministrazione, niente per cui valga la pena di premiarlo o anche solo elogiarlo. Perfino quando salva alcune persone da un attentato lui non cerca riconoscimenti, e insiste nel dire che non ha fatto nulla di speciale.
Tuttavia, come sempre succede alle persone troppo buone, ad alcuni viene il dubbio che sia tutto finto, e che lui sia una persona ben diversa da quella che vuol far credere. Così una giornalista avvia una campagna mediatica contro di lui, volta ad insinuare che in realtà è stato lui stesso ad organizzare l’attentato, per poterlo poi sventare e diventare l’eroe del giorno. Come potrebbe fare il protagonista per smentire questa teoria? E soprattutto, ce la farà a smentirla? Non posso dirvelo, naturalmente. Posso solo consigliarvi di vedere Richard Jewell: non ve ne pentirete.

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187 risposte a Una brava persona

  1. Buongiorno Mr. Wayne! 😊

  2. lapinsu ha detto:

    Bellissimo film.
    La capacità di Clint di raccontare le emozioni più variegate è incredibile, mi stupisce tutte le volte.
    Tra l’altro, giusto per riallacciarci al discorso che facevamo pochi giorni fa, a rendere questo film meraviglioso sono proprio i 4 personaggi di supporto, tutti interpretati da attori bravissimi e in parte:
    – Kathy Bates (la madre)
    – Sam Rockwell (l’avvocato)
    – John Ham (il poliziotto)
    – Olivia Wilde (la giornalista)

    Sono proprio curioso di vedere se anche quest’anno il vecchio Clint riuscirà a stupirci ancora una volta!

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: tutti e 4 i comprimari sono degli ottimi personaggi, compresi quelli più odiosi. Quello che mi è piaciuto di più è l’avvocato, perché ad un certo punto Richard Jewell diventa l’uomo più odiato d’America, la sua sembra una causa impossibile da vincere e quindi 9 avvocati su 10 l’avrebbero mollato su 2 piedi: lui invece resta al suo fianco nella tempesta, e non prende neanche in considerazione l’idea di lasciarlo nella merda.
      Particolarmente significativa in questo senso la scena in cui si scopre che Richard Jewell ha la casa piena di armi, e che questo dettaglio è destinato a rafforzare l’immagine di squilibrato che i giornali gli hanno cucito addosso. Quand’è arrivata quella scena mi son detto “Ora l’avvocato lo molla di sicuro”, invece lui gli è rimasto accanto lo stesso. E’ così che si comportano i veri amici.
      Colgo l’occasione per segnalarti questo post su Luther: https://rudighedini.wordpress.com/2020/06/06/luther-verso-la-terza-serie-ecco-la-seconda/. Grazie per il commento, e buona Domenica! : )

      • lapinsu ha detto:

        Luther è una serie TV poderosa e non a caso l’ho inserita tra le migliori del decennio.
        Ha una sceneggiatura ruvida e un protagonista magnetico (qui i personaggi secondari contano poco, a parte forse la serial killer interpretata da Ruth Wilson), ma la parte da padrone la fa l’interpetazione di Idris Elba: da solo regge lo show. Come potenza espressiva del protagonista, solo Gandolfini con Tony Soprano e Cranston con Walter White hanno saputo fare meglio.

        Buona domenica anche a te!!!!

  3. imperfectum ha detto:

    Una persona che ha senso civico, che il lavoro che svolge giustamente implica spiegare e indirizzare chi fa le domande. Magari trovarne quando si va negli uffici. Per il film mi hai incuriosita, sono curiosa di come riuscirà a uscirne fuori il protagonista.
    Buona domenica Wwayne.

  4. MadameSerendipity ha detto:

    Il film me lo segno. È sempre bello incontrare persone che fanno il loro lavoro con amore. Sono rare, ma per fortuna ci sono.

  5. Nonna Pitilla ha detto:

    purtroppo fare il proprio dogvere diventa quasi un atto eroico! siamo troppo abituati a fare il meno possibile! un bekl film lo ricordo volentieri!

  6. Nonna Pitilla ha detto:

    grazie a te moltissime e mi scuso per i refusi, ma quando scrivo dal cell è sempre una follia e anche quando non trovo gli occhiali!!!grazie ancora!

  7. Sephiroth ha detto:

    Sono sempre le storie a contorno, quelle che introducono il film che presenti, a catturare la mia attenzione. Bravo Wayne.

    Ps. Ieri ho visto Jojo Rabbit. Che filmone!! Mi chiedo ancora come abbia fatto a non vincere nulla!! 🤦🏻‍♂️

  8. Yleniaely ha detto:

    Ciao Wayne! Bellissimo post! non avevo mai visto Richard jewell, ora sono molto curiosa di vederlo! Bellissima trama! 🥰

  9. Irene (la Gnoma) ha detto:

    Beh, l’aneddoto raccontato rende l’idea! Grazie per il suggerimento del film. Lo cercherò!

    P.s. buongiorno! Non ti si vedeva da un po’!

    • wwayne ha detto:

      Hai perfettamente ragione: per lungo tempo non mi è venuta l’ispirazione per un nuovo post, e quindi sono rimasto inattivo. Poi stanotte ho avuto un’illuminazione, ho scritto il post (ampliando un commento che avevo già lasciato in un altro blog) e l’ho pubblicato subito: vedremo se i miei lettori lo apprezzeranno o meno.
      Il blog a cui facevo riferimento è https://marisasalabelle.wordpress.com/: ti consiglio di visitarlo, perché è pieno di post interessanti.
      Ho adorato uno dei tuoi ultimi post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://vitadagnoma.wordpress.com/2020/06/04/rotta-la-barriera/. Grazie a te per il commento, e buona Domenica! : )

  10. La Grazia ha detto:

    Strano quella stessa segreteria porta ancora il mio orologio d’oro con zaffiri e diamanti, hi hi
    Non ho capito in cosa ti sei laureato
    Auguri 🎉

  11. almerighi ha detto:

    le persone serie a volte sanno illuminare il nostro cammino! Vado a cercarmi il film

  12. Demonio ha detto:

    In genere io mi imbatto sempre in persone menefreghiste o incompetenti o cattive per cui ho sviluppato una naturale avversione per qualunque cosa presupponga avere a che fare con una filiera burocratica. Ma fa piacere sapere che esistono anche brave persone “normali”. Il film naturalmente lo scarico e metto a decantare! 😈

  13. Giuseppe La Mura ha detto:

    Mi piace. Trovare persone normali che svolgono il loro dovere è molto raro, e ti ringrazio per la segnalazione del film che cercherò di vederlo. Buona domenica 😊

  14. The Butcher ha detto:

    Richard Jewell è stato un ottimo film che ho veramente apprezzato. Eastwood nell’ultimo periodo ha sfornato dei film davvero interessanti e non ha quasi mai sbagliato un colpo (forse l’unico che non mi ha convinto del tutto è stato Attacco al Treno). Per il resto un film molto interessante che per certi versi mi ricorda Sully.

    • wwayne ha detto:

      Se ci fai caso, di norma nei film americani i personaggi buoni sono interpretati da dei divi belli come il sole, quelli cattivi invece toccano a degli attori brutti come il peccato: in pratica, Hollywood ha rispolverato il vecchio principio del kalòs kài agathòs che i classicisti conoscono benissimo.
      Ebbene, Clint Eastwood si è divertito a ribaltare questo stereotipo: infatti in Richard Jewell i personaggi positivi sono brutti, grassi e sgraziati, quelli negativi invece sono interpretati da dei belloni come Olivia Wilde e Jon Hamm. Penso che questa scelta sia funzionale a lanciare il messaggio che non dobbiamo lasciarci ingannare dalle apparenze, un messaggio che ritroviamo in maniera più evidente anche in altri film Clintiani (Un mondo perfetto e Gran Torino).
      Di Richard Jewell ho apprezzato anche un’altra scelta in controtendenza, che adesso cerco di spiegarti.
      Di norma i film sul giornalismo tendono a santificare i reporter, e a raffigurarli come degli eroi che combattono coraggiosamente contro dei nemici cento volte più potenti di loro pur di far conoscere la verità al mondo; Clint Eastwood ha deciso di andare nella direzione opposta, focalizzandosi su quei giornalisti che invece inseguono il successo personale a tutti i costi, e pur di mettere le mani su uno scoop non si fanno alcuno scrupolo a raccontare falsità e a rovinare la vita delle persone. Il pubblico è rimasto spiazzato da questo nuovo modo di raccontare il giornalismo al cinema, non l’ha apprezzato e quindi Richard Jewell è stato un insuccesso al botteghino. Ma io ritengo che sia un ottimo film, e che Clint Eastwood sia solo da ammirare per la volontà di esplorare strade nuove anche adesso che ha 90 anni suonati. Hollywood è piena di registi che all’anagrafe hanno la metà dei suoi anni, ma dal punto di vista cinematografico sono vecchi il doppio di lui.
      Come sai ho adorato il tuo post su Signs, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://mymadreams.com/2020/06/06/signs/. Grazie per il commento, e buona Domenica! : )

      • The Butcher ha detto:

        E’ una scelta che ho apprezzato molto anch’io quella di mettere un protagonista positivo che non segua i canoni di bellezza imposti da Hollywood. Ed è una cosa che mi ha sempre fatto dispiacere. In molti casi si tende a fare l’equazione bellezza = buono. Infatti è una caratteristica che qui ho apprezzato. Comunque ci sono delle pellicole che parlano dei giornalisti che cercano lo scoop a tutti i costi, basti pensare a The Nightcrawler con uno stupendo Gyllenhall. Film che ti consiglio di recuperare assolutamente. Per il resto ti ringrazio per la tua gentile condivisione =)
        Buona domenica anche a te!

  15. giannig77 ha detto:

    devo ancora vederlo ma mi ha sempre ispirato questo film quando ne vedevo il trailer… poi, onestamente, per me Eastwood da regista sa sempre emozionarmi

  16. E’ natura, come dico spesso a chi ringrazia. Dipende anche molto da come si pongono le persone.
    Buona giornata

  17. kasabake ha detto:

    Sono felicissimo di questo tuo post amico mio, davvero! Aveco bosogno che tu, vero amante di cinema, dall’alto del tuo pulpito, invitassi i tuoi lettori a vedere un film che merita, merita e merita!
    Che autore pazzesco Clint eastwood e che uomo di cinema a tutto tondo ed infine che personaggio scomodo, con il suo essere un repubblicano senza peli sulla lingua, spesso più a sinistra di molti democratici e con uscite senza alcun rispetto per le mode ma sempre, assolutamente sempre, dalla parte della gente comune: ecco, forse il titolo, non dico il film nel suo complesso (per quanto splendido) che meglio rappresenta quest’uomo di cinema è A Perfect World, perchè se c’è davvero un comune denominatore in tutti i suoi film è il suo forte riflettore puntato su uomini e donne che ad un cereto punto della loro vita decidono di fare ciò che nel loro cuore sanno essere la cosa giusta, per lo più contro il parere di tutti…

    Per questo, in una filmografia sterminata di più di 40 film, farei fatica ad eleggere un “campione” e questo perché, alla fine, anche nei suoi film minori, trovo sempre questa tensione morale, non retorica ma potente: basti pensare alla missione di salvataggio quasi suicida di The Gauntlet – L’uomo nel mirino, al sergente contro il sistema di comando di Heartbreak Ridge – Gunny, alle figure femminili del crepuscolare Unforgiven – Gli spietati, al quasi biblico omicidio di vendetta di Mystic River, alla forza salvifica di un bianco caucasico in mezzo alle minoranze dell’immenso Gran Torino (se non il suo più bello, comunque nella rosa dei vincitori) e persino in film drammaturgicamente deboli, come Sully (senza Tom Hanks la storia si ripiegherebbe su se stessa) o politicamente discutibili come American Sniper o quasi sperimentali come The 15:17 to Paris – Ore 15:17 – Attacco al treno (far recitare tutti non professionisti è quasi uno sberleffo ad Hollywood!) l’uomo comune salva la famiglia e salva il mondo…

    Personalmente amo le storie a più livelli di lettura, che non si presentano con certezze monolitiche, ma che lasciano spiragli di dubbio, come la vita reale e per questo privilegio nel mio olimpo alcuni suoi film come J. Edgar e Million Dollar Baby, ma la cosa che conta, ciò che è davvero importante per degli appassionati di cinema come sei tu e come nel mio piccolo sono anch’io, è che, quando tutti lo davano per spacciato, il vecchio burbero dagli occhi di ghiaccio ha tirato fuori dal cilindro prima un robustissimo The Mule – Il corriere e poi questo gioiello davvero sottovalutato (se n’è parlato troppo poco bene, sul serio) di Richard Jewell, pellicola che, tra l’altro, ha avuto per me il merito straordinario di aver posto sulla ribalta, in primo piano, un attore certamente non nato per essere un divo, ma che già in I, Tonya aveva dato mostra della sua strordinaria bravura: Paul Walter Hauser.

    Infine, uscendo un po’ dal seminato del tuo post, vorrei velocemente soffermarmi su Olivia Wilde, attrice che avevo conosciuto ai tempi della mitica fiction House, dove faceva l’adorabile giovane dottoressa affetta dalla rara patologia genetica di Huntington: impossibile già allora non restare abbagliati dal suo viso incantevole, cosa che ha rischiato di mettere in ombra le sue doti recitative, anche perché le parti avute in seguito aggravarono questa percezione monodirezionale (chi non la ricorda come il sensuale character del programma ribelle Quorra nel sequel di Tron Legacy? quasi un’icona di bellezza!), ma poi le cose cambiarono e cominciarono per lei le scelte di copione più mature e furbe, come quella nel (per me) fantastico Third Person di Paul Haggis, finché adesso me la ritrovo persino come regista…
    Hollywood è davvero un posto bizzarro, un tritacarne che ti può trasformare, seppellire oppure innalzarti alle stelle.

    Buona domenica, amico mio!

    • wwayne ha detto:

      Anch’io metterei Million Dollar Baby, Gran Torino e J. Edgar nell’olimpo dei suoi film migliori. Se invece allarghiamo il discorso ai film in cui ha solo recitato, allora va citato anche Di nuovo in gioco, che ho anche recensito qualche anno fa (https://wwayne.wordpress.com/2014/06/09/tre-film-in-uno/).
      Sono d’accordo anche sul fatto che Richard Jewell sia un film sottovalutato, e infatti pur essendo costato pochissimo non è riuscito ad andare in pari: è costato 45 milioni e ne ha incassati 43,7 in tutto il mondo.
      Riguardo a Tonya, confesso di non averlo apprezzato. E’ il classico film che crede di essere molto, ma molto più simpatico di quello che è in realtà (anche perché risultare simpatici quando si maneggia uno humour così nero è davvero difficile). Inoltre, non ho apprezzato la scelta narrativa di scaricare tutta la colpa dell’intrigo proprio sul personaggio interpretato da Paul Walter Hauser: secondo me anche Tonya e il marito erano ampiamente coinvolti nella cospirazione. Ad ogni modo, ti do ragione sul fatto che anche in quel film Paul Walter Hauser ha dimostrato di avere un ottimo talento (e questo era doppiamente difficile: sia perché interpretava un personaggio odioso, sia perché aveva pochi minuti a disposizione per mettersi in mostra).
      Riguardo a Third person, anch’io l’ho trovato fantastico, e infatti gli dedicai una recensione qualche anno fa: https://wwayne.wordpress.com/2016/09/03/io-e-valeria/. Tra l’altro quel post è il più commentato di sempre tra tutti quelli che ho scritto: evidentemente la storia personale che ho raccontato in quell’articolo è piaciuta davvero tanto. E la cosa mi fa molto piacere, perché quel post è dedicato a una delle persone più importanti della mia vita. Grazie mille per questo ricchissimo commento, e buona Domenica anche a te! : )

      • kasabake ha detto:

        Siccome ascolto sempre con attenzione le tue parole (dovrei dire “leggo” ma mi sono immaginato seduto in un pub con te) e visto che hai sempre una tua opinione molto strutturata sulle fenomenologie di punta del mondo hollywoodiano, mi chiedevo cosa ne pensavi di questi attori, non pochi e di certo non sconosciuti, che sono con disinvoltura passati da una parte all’altra della cinepresa… A volte con risultati anche migliori… Penso a Ben Affleck, alla stessa Olivia Wilde, ma anche a Denzel Washington, Robert De Niro, Edward Norton, Peter Berg, Ryan Gosling o addirittura attori che sono diventati più famosi come sceneggiatori come il caso di Drew Pearce o Taylor Sheridan…

      • wwayne ha detto:

        Il film di Olivia Wilde è inguardabile. E intendo inguardabile nel senso più letterale del termine, perché ho dovuto interrompere la visione per il disgusto.
        Non posso giudicare come registi Peter Berg, Ryan Gosling, Drew Pearce e Taylor Sheridan, perché non ho mai visto un film diretto da loro.
        Del Denzel Washington regista ho visto soltanto un film (The Great Debaters – Il potere della parola): dopo un pessimo inizio migliora molto con il passare dei minuti, quindi alla fine un 7 su imdb gliel’ho dato, ma non mi ha convinto in pieno.
        Anche l’Edward Norton regista è migliorato con il tempo: infatti Tentazioni d’amore è orribile (non c’è niente di più patetico di un film che vorrebbe far ridere e non ci riesce), Motherless Brooklyn invece è un film strepitoso. E infatti gli ho dedicato un post qualche mese fa: https://wwayne.wordpress.com/2019/11/09/deve-rimanere-un-segreto/.
        Ho amato entrambi i film del De Niro regista, soprattutto il primo: in quell’occasione il buon vecchio Bob si ispirò palesemente ai film di mafia del suo maestro Scorsese, e il risultato fu davvero ottimo.
        Ho lasciato volutamente in fondo il migliore di tutti: Ben Affleck. Mi sono piaciuti tutti i suoi film da regista, e paradossalmente il mio preferito è anche il più bistrattato, La legge della notte. Il tuo invece qual è?

      • kasabake ha detto:

        Per me l’attore che ha di più guadagnato nel passaggio tra le due professioni è Peter Berg, perché come attore era un banale caratterista mentre come regista è uno dei maestri del nuovo cinema action…
        Gli altri divi, invece, anche quando hanno fatto ottimi film come registi (Bronx è strepitoso!!) non sono migliori di quanto non lo fossero già come attori… Forse il caso di Ben Affkeck è davvero speciale: non l’ho mai considerato un grande attore (anche se è il motivo principale della sua notorietà, legata agli inizi più all’aspetto fisico), ma come sceneggiatore è un titano ed anche come regista è davvero eccellente!!
        Per me il suo capolavoro come scrittore resta “Will Hunting – Genio ribelle”

      • wwayne ha detto:

        Parlando di Will Hunting – Genio ribelle sfondi una porta aperta con me: è tra i miei film preferiti in assoluto. Gli altri sono:

        In mezzo scorre il fiume
        Tutto può cambiare
        Two Lovers
        Il mio piede sinistro
        Forrest Gump
        La vita è bella
        Profondo rosso
        Hotel Rwanda
        Scent of a Woman – Profumo di donna
        Ritorno a Cold Mountain
        Bobby
        Stanno tutti bene

        Li ho elencati nell’ordine in cui mi sono venuti in mente. I tuoi film preferiti invece quali sono?

      • kasabake ha detto:

        Leggo sempre affascinato le tue classifiche, sempre non ovvie e sempre piene di passione, ma non sono mai stato in grado di stilarne una così assoluta…
        Ma se prima o poi lo farò, sarà anche perché ispirato dal tuo essere sempre solo te stesso, senza paura, senza influenze.
        Un abbraccio.

      • wwayne ha detto:

        Un abbraccio anche a te amico mio, e a presto! : )

  18. lisa ha detto:

    La mia lista di riempie pensavo di averli visti tutti e invece no.
    Grazie! 😊

  19. Paola ha detto:

    Rende perfettamente l’idea

  20. lisa ha detto:

    L’ha ripubblicato su Chez moie ha commentato:
    Il cinema e la realtà…

  21. silviacavalieri ha detto:

    Purtroppo nelle mia vita ho visto e sto vedendo, con immensa incredulità e amarezza, scenari Kafkiani. Per i veri eroi e, in massimo grado, per le persone assolutamente oneste, pare ci sia davvero poco spazio in questo mondo. Raccapricciante.

  22. Ehipenny ha detto:

    Sono nella situazione che hai descritto, con la differenza che ora si fa tutto online, non ci sono segretarie che ti soccorrono, e se manca qualcosa sono cavoli tuoi 😅 non conosco il film, ma mi hai incuriosita

  23. siciliamara ha detto:

    Ecco adesso ci siamo…
    Le brave persone sono quelle che salvano il mondo, i piccoli eroi di ogni giorno che danno speranza.

  24. Bell’articolo! Certe persone sono rare ed è una benedizione quando le si incontra🙂👏ben detto! Mi segno il film

  25. Irene Sartori ha detto:

    Molto interessata al film, penso proprio che lo guarderò

  26. MARGHIAN ha detto:

    Ciao, grazie della visita, e del saluto. L’altruismo, quello vero, è talmente raro che – spesso- non viene riconosciuto come altruismo vero bensì’ passa per “perbenismo interessato” che, purtroppo, esiste. Quella che descrivi è davvero una persona buona. Su questi fraintendimenti, talvolta in mala fede, sapeva qualcosa mio fratello che, per anni, a Torino ha fatto: sindacato, volontariato per le infrastrutture del quartiere (fatto realizzare parchi giochi, campo bocce, lotta agli sfratti, divertire i bambini come “babbo natale” , fatto impianti elettrici gratis per la casa della “Gioc” a Valchiusella, piemonte- in una delle mie permanenze di quindici giorni quasi ogni anno a Natale, gli feci da aiutante elettricista…), al punto che gli insistettero di rimanere nel “villaggio”, cosi’ chiamano -ancora oggi- gli abitanti il quartiere, un isolato di palazzi con trecento famiglie tra Torino e Settimo Torinese, quando mio fratello espresse il desiderio di tornarsene qui in paese da pensionato, cosa che di fatti fece. Perché’ ti scrivo che “ne sapeva qualcosa”? Perché, parlando delle critiche della gente, scendendo nello specifico, mi disse “oh, sai cosa hanno detto su di me?”. “chissà’ che villa si sta facendo in Sardegna quello li’! Mica fesso…”. Invece no, ha vissuto li’ in un appartamentino per molti anni in affitto- con rischio di sfratto, donde la lotta per lui e per gli atri che allora furono segnati dal problema.- e qui in paese in una casa piccola piccola con il solo piano terra (che noi chiamiamo per questo motivo “domu terrena” )che ha ristrutturato con i risparmi di quarant’anni da operaio metal meccanico, e la liquidazione. Ci stavano appena, marito e moglie, venivano a dormire da me quando un figlio veniva a trovarli con la famiglia. Altro che villa…Pero’ la critica c’era tata (“lo fa per interesse….”), invece no. Ha avuto chi lo volle screditare, come Richard Jewell, anche se non si trattava di giornalisti. Anzi di qualche lettore di giornale, perché’ leggendo qualche articolo del giornale di Settimo, ricordo anche la testata, “La Nuova Periferia”, leggeva delle iniziative portate avanti da Ignazio Vargiu, coordinatore del comitato di…comitati, per gli sfratti, per la pulizia del villaggio, per i nomadi…-. E senza villa in Sardegna. Ciao 🙂

    • wwayne ha detto:

      Puoi essere davvero orgoglioso di tuo fratello.
      Tra l’altro a differenza sua il Piemonte lo conosco pochissimo: ci sono stato una volta sola, per visitare uno splendido paesino di nome Ceva. Se non lo conosci, ti consiglio caldamente di visitarlo.
      Ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://marghemar.wordpress.com/2020/06/05/canzoni-e-voci-della-sardegna-piero-marras-fizza-mea/. Grazie per il commento, e buona Domenica! : )

      • MARGHIAN ha detto:

        Ti ringrazio del link del mio blog. . Ho aggiunto la scritta: ” (altro blog”), alla fine del post, con link. Anche se ad aprirsi e’ “music blog”, il blog per me “principale”, è l’altro, che come potrai vedere dal “taglio”, mi impegna di più’, e mi da’ pero’ più’ gratificazione. Sbagliai blog (ne uscirono due, fra mille prove che WP mi fece fare, “nome gia’ in uso”, “riprova”, “nome non valido…”) nel riversare tutti i vecchi post che misi sul blog che “non si apre automaticamente” ed ecco che, sul “music blog” scrivo “altro blog”, con il link. Il “music blog” è per post veloci, un video, una canzone, saluti… /Non manchero’ ‘ di visitare Ceva, che ora non conosco.

        Mio fratello era (purtroppo, era, ha vissuto 77 anni) era davvero una persona eccezionale e disinteressata, a dispetto di chi pensava l’opposto. A Torino io ci sono andato tante di quelle volte (conta, un fratello con famiglia, e una sorella con famiglia come “appoggio”, e poi, le case dei miei nipoti e famiglie) ci sono stato, permanenze di 15,20 giorni quasi ogni anno. Ora c’e mia sorella, e i nipoti e mia cognata, la vedova di mio marito. c’ero anche o scorso natale, e sempre A Natale-Capodanno-Epifania- di quest’anno, forse, ci andrò’ di nuovo, se non ci saranno- speriamo- restrizioni da “covid fear” (paura del covid), come la chiamo io. Ci sono stato una trentina di volte, dal 1972 ad oggi, ma non conosco bene il piemonte, solo Torino e interland. Ciao. .

  27. Sabri ha detto:

    Non ho visto il film ma dovrebbero esistere più persone come la segretaria che ti è stata d’aiuto. Buon pomeriggio Wwyne

  28. redbavon ha detto:

    Eastwood come regista mi piace più che come attore. Una vera sorpresa! Non me ne perdo uno dei suoi film, eppure questo mi stava sfuggendo. Grazie Wwayne!

  29. Evaporata ha detto:

    Di solito le brave persone non sanno di esserlo e viaggiano sotto tracca. 😉

    • wwayne ha detto:

      E’ verissimo: spesso le brave persone sono anche umili, e quindi sottovalutano il proprio enorme valore umano. Hai fatto un’osservazione davvero molto calzante.
      Ho adorato il tuo ultimo post (la foto in particolare è davvero splendida), quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://evaporata.com/2020/06/07/immagini-color-lavanda/. Grazie per il commento, e buona Domenica! : )

      • Evaporata ha detto:

        Io ne ho conosciuta solo una così, ma adesso non c’è più e nessuno l’ha sostituita.
        Grazie per la condivisione. ❤
        Buona domenica Wwayne. 😀

  30. luisa zambrotta ha detto:

    Bello, il film di cui parli!
    Alcune persone fanno semplicemente quello che sono incaricate di fare mettendoci gentilezza, passione, empatia. Purtroppo sono diventate rare e magari guardate con sospetto dai colleghi meno “attivi”

  31. Kikkakonekka ha detto:

    Ogni tanto troviamo nel nostro cammino persone che ci posso aiutare, magari anche facendo poco o dandoci semplicemente un consiglio, e lo fanno disinteressatamente. Non sono eroi, sono solo brave persone.
    Il fatto che tu-io ce ne meravigliamo, è perché queste persone sono poche.

    Aiutare, nell’esercizio del proprio dovere, dovrebbe essere “normale”, ma il fatto che ogni volta ce ne sorprendiamo, significa che “normale” non lo è proprio.

  32. Daniela ha detto:

    grazie per il suggerimento, lo guarderò 🙂

  33. Dina ha detto:

    Ecco. Con Clint, cammino su un terreno a me congeniale.
    Lo adoro!
    Come regista, Million Dollar Baby, è tra i miei preferiti. Anche se sul podio, ci metto accanto Gran Torino.
    Sempre bello leggere delle tue esperienze. Talvolta la vita ci regala persone straordinarie.
    Sì. Io mi stupisco sempre della gentilezza.
    Lo ritengo un valore aggiunto, perché raro.
    Grazie della tua segnalazione. Mi convinci sempre!
    Lo annoto e lo guarderò presto.

  34. mchan84 ha detto:

    Probabilmente lei stava pensando di fare semplicemente il proprio dovere. Non che non sia stata gentile e disponibile, solo che oggigiorno le persone che fanno bene il loro lavoro sono davvero rare e per questo dovrebbero essere ringraziate maggiormente dato che comunque alla fine percepiscono lo stesso stipendio di quelle che invece fanno il minimo indispensabile. Perché è stato abbastanza assurdo che ti correggessero le mancanze a rate.
    Mchan

    • wwayne ha detto:

      Effettivamente almeno una di quelle segretarie avrebbe potuto mettersi a sfogliare tutte le mie carte, e segnalarmi una per una tutte le cose che non andavano bene. Invece loro appena trovavano un errore si fermavano, me lo spiegavano e poi mi rispedivano a casa.
      L’unica a comportarsi diversamente è stata la segretaria di cui ho parlato nel post: è davvero una grande donna. Grazie per il commento! 🙂

  35. cuoreruotante ha detto:

    Adoro il modo in cui associ una parte della tua vita ad un film che hai visto. È sempre bello leggerti 🤗

  36. francesco ha detto:

    beh, la burocrazia (spesso associata con l’inutilità di tante funzioni amministrative) è subito dopo il pessimo funzionamento della giustizia il male per eccellenza del paese. non è mai stato tollerabile ma lo è a maggio ragione adesso in tempo di covid. ogni tanto però scopri qualche persona più che lodevole e a me è successo venerdi parlando con un impiegato del call center del comune di Milano. Incredibile, mi ha risolto un problema enorme con una telefonata di appena 3 minuti (e neanche con tanta attesa). Nel contempo una pratica legata ad un altro comune ma ugualmente grande mi trovava impossibilitato ad avere risposte se non tra due mesi. me la sono cavata con una autocertificazione, segno che anche qui non è detto che un documento serva sempre. quindi, come spesso accade, è il manico che fa la differenza

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che anche tu abbia trovato una persona comprensiva e di buon cuore: quando si ha a che fare con la burocrazia è più preziosa di una pepita d’oro. Grazie per il commento, e buona Domenica! : )

  37. Pingback: Liebster Award Tag – 2020 – Alix Attraverso Lo Specchio

  38. Speranza ha detto:

    Ciao wwayne, ho fatto cercare il film da mio marito e l’abbiamo visto insieme. Abbiamo scoperto che è tratto da una storia vera. Una frase mi è rimasta in mente “avete trovato qualche prova schiacciante tra i Tupperware di mia madre?”.

    • wwayne ha detto:

      Mi fa molto piacere che tu abbia deciso di seguire il mio consiglio cinematografico, e soprattutto che anche tu abbia apprezzato questo splendido film.
      Hai ragione, la frase che hai citato è molto significativa, perché fotografa in maniera emblematica il sadismo con cui la polizia si è accanita su Richard Jewell, sconvolgendo la sua vita molto più del necessario. Tra l’altro il personaggio di sua madre è davvero splendido: non mi stupisce affatto che abbiano candidato all’Oscar l’attrice che la interpreta. Grazie per il commento, e buona Domenica! : )

  39. natipervivereblog ha detto:

    Carissimo, sai condurre il lettore in modo prezioso, perché narri di “storie universali”, partendo dal microcosmo quotidiano. Ma quando diventano storie Universali? Semplicemente quando ci fanno esplorare le vera realtà dell’Uomo, a volte nascoste, spesso tenute debitamente nascoste perché confrontarsi con queste realtà significa comprendere il nostro essere, il saper vivere nella società.
    Splendida l’introduzione con le tue disavventure burocratiche all’Università! Tutto così decisamente vero e in perfetta sintonia con quanto è accaduto, e accade parecchie volte, alla sottoscritta.
    Ma poi arriva un angelo… (in questo caso la segretaria) che risolve la questione con un sorriso!
    Quanto ritengo indispensabile porgere agli altri il nostro sorriso nei momenti lavorativi; il sorriso rappresenta il nostro “Buongiorno”, il dirti che, anche se non ti conosco, per me sei una persona importante perché ti ho trovato, anche se solo per breve tempo, in questo mio viaggio terreno.
    Chi sorride fa tutto senza volere niente in cambio! E chi sorride sa amare la vita!
    E’ la virtù delle persone semplici, quella virtù che la mia amata nonna bellissima e profonda d’animo, possedeva per incanto.
    E tu sapiente scrittore, con il tuo microcosmo quotidiano e le realtà universali ci doni l’ultimo film di Clint Eastwood “Richard Jewell” per farci comprendere il vero significato di essere un’anima pura come il protagonista del film.
    E così con i tuoi post la trama della vita va di pari passo con la trama del film, che meraviglia!
    Riesci ogni volta a farci sognare!
    Ps: scusami del ritardo di questo mio commento, ma la segnalazione del tuo post inviatami da WordPress era finita sullo spam. Per piacere avvisami quando pubblichi, così sono sicura di risponderti.
    se ti può far piacere ho pubblicato il mio nuovo post su Egon Schiele.
    Un caro saluto
    Adriana

  40. Massimo Pulito ha detto:

    Senza parole! Ovviamente solo in positivo 🙂

  41. fulvialuna1 ha detto:

    Grande Clint!

  42. Erik ha detto:

    Tralasciando il film (perchè non l’ho visto e quindi non posso commentarlo) ma quello che hai scritto nel post mi ha scaturito un pensiero… giustamente come hai fatto notare siamo spesso portati a diffidare dei gesti di bontà, empatia o semplice senso civile… siamo portati a pensare che dietro debba esserci sempre qualcosa che non torna… perchè??? mi sono chiesto perchè leggendoti ma me lo sono chiesto anche diverse altre volte… è una sorta di meccanismo automatico che ci colpisce tutti… siamo abituati a valorizzare qualsiasi cosa dal punto di vista economico, quando questo sembra assente.. beh, semplicemente non ci sembra possibile possa essere vero… le nuove generazioni sono spinte a spendere dei soldi per delle cose virtuali che non esistono e lo fanno senza rendersene conto, sembra una cosa normale, banale, senza effetto (ora che ti scrivo mi viene in mente anche il prossimo post da scrivere, ma sto in parte divagando). Dove il denaro non basta come simbolo di un sottile raggiro mentale arrivano i canali di comunicazione con la loro attitudine a esaltare la normalità facendola apparire come distante, speciale, qualcosa di super, di anomalo… eppure le persone gentili, educate, di sentimento esistono e vivono senza l’impressione di far qualche cosa di speciale… i loro gesti sono naturali anche se commercializzati come qualcosa di così lontano dalla normalità da renderli davvero così… agli occhi degli altri..

    • wwayne ha detto:

      Sono totalmente d’accordo: siamo portati a diffidare costantemente della bontà altrui, e a dare praticamente per scontato che ci sia sempre un raggiro, una fregatura dietro. Talvolta invece è tutto vero, e proprio per questo dovremmo pensarci 100 volte prima di dare del falso a chi si comporta bene con gli altri. Richard Jewell trasmette questo importante messaggio, e proprio per questo merita di essere visto da più persone possibili.
      Ho adorato uno dei tuoi ultimi post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://occhialfuturo.wordpress.com/2020/05/28/i-figli-sono-i-vostri-nostri/. Grazie mille per quest’ottimo commento! : )

  43. auacollage ha detto:

    Ma che karma universitariio.. e che personaggi da film con Sordi che narra della burocrazia italiana!! Ma che vergogna! Al posto di aiutare uno studente in difficoltà questi 4 frustrati, sfigati dietro allo sportello, usufruivano di questo cliché italiano di sfogare sullla persona al di là del vetro la loro arroganza? Andiamo bene! 😡😡😡🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬🤬
    L’impiegta non era di buon cuore ma semplicemente corretta e non frustrata.
    Ma in che città è l’università?
    Anyway.
    Film.stupendissimo!!!
    Non amo tutti i film di Eastwood ma questo , forse è tra quelli che mi è piaciuto di più.
    Superbo anche il protagonista nella recitazione. Bellissimo film, ritmo, fotografia, poetica, sceneggiatura.

    • wwayne ha detto:

      Ho frequentato l’università di Firenze. Riguardo a Richard Jewell, tra tutti i pregi che hai messo in rilievo volevo sottolineare soprattutto il ritmo: non c’è un solo momento morto, anzi il film procede spedito dal primo all’ultimo minuto, e quando finisce ti sembra che sia durato un’ora anziché 2 e passa. Ad avercene di film così. Grazie ancora per essere passata a commentare i miei post! : )

  44. amleta ha detto:

    Hanno introdotto un nuovo orinamento universitario ma le segreterie rimangono sempre un campo di battaglia. Meno male che alla fine ce l’hai fatta. 😊

    • wwayne ha detto:

      Hai detto proprio bene: le segreterie sono un campo di battaglia, e uscirne vincitori è complicatissimo! : ) Grazie mille per il tuo graditissimo ritorno nel mio blog! : )

  45. zoastudio ha detto:

    Il film é stupendo! Non ti accorgi neppure del tempo che passa. La storia poi é coinvolgente, l’attore bravissimo e anche la regia e la sceneggiatura evidentemente. Ho spammato questa film a tutti i miei conoscenti! Devo dire che mi appassiono molto dei docu film/docu serie che si trovano su Netflix di casi giudiziari “ingiusti”: non hanno la poetica del film, ma sono esposti molto bene e sono concepiti per intrattenere. Ciao!

  46. Maria ha detto:

    Mi piace come trama 😀 se lo trovo, lo guardo volentieri. Rispetto alla “morale”, è verissimo: spesso pensiamo che dietro gesti gentili ci siano interessi personali, oppure, capita di fidarci e affidarci a chi invece non vuole per nulla il nostro bene!
    Oh, ma leggendo il tuo aneddotto iniziale, devo quindi dedurre che tu sia molto giovane! Sui trenta forse, pensavo fossi molto più grande 😉

  47. Pingback: Richard Jewell (2019) – Sito dell'amorevole elfa Sabry

  48. Sabryna from Switzerland ha detto:

    L’ha ripubblicato su Sito dell'amorevole elfa Sabrye ha commentato:

    ❤ ❤ ❤ ti ringrazio molto del consiglio e perdona i miei ritardi nei commenti. Sono fulminata dal tempo 🙂 Se passi, proprio sotto questo Reblog meritato, ho messo questo film ora…subito dopo avere letto il tuo commento e dopo avere letto questo articolo ❤ ❤ ❤

  49. Sabryna from Switzerland ha detto:

    Grazie del tuo consiglio 😉 Oltre ad averti fatto un Reblog a questo articolo molto interessante, ho messo ora il film. Lo guarderò…spero presto ❤ Un bacione. Se si vede il link al film è questo:

    https://channel5stream.wordpress.com/2021/05/05/richard-jewell-2019/

  50. admin1962 ha detto:

    Mamma mia che bravo sei stato! Mi hai messo addosso una curiosità addosso che la metà basta!!!
    Appena lo trovo ti farò sapere. A presto Wayne! 😉

  51. admin1962 ha detto:

    Mamma mia che bravo sei stato! Mi hai messo addosso una curiosità che la metà basta!!!
    Appena lo trovo ti farò sapere. A presto Wayne! 😉

  52. admin1962 ha detto:

    Volevo correggere un “addosso” di troppo ma ho semplicemente duplicato il commento!… eh eh 😀

  53. cronologiadassenza ha detto:

    Molto bello. Grazie.

  54. Ulrich Vedder ha detto:

    Film visto un paio di volte. Non ti nego che mi sono commosso nell’osservare la sproporzione tra la candida convinzione dell’infallibilità della legge da parte del nostro e la bruttezza e l’autoreferenzialità dei mass-media e della legge stessa.
    Molto bello e da consigliare a chi, ingenuamente ma inebriato dalla magnifica utopia, crede che la giustizia sia qualcosa di nettamente superiore rispetto alla fredda e monotona legge.
    Sempre nel tema:

    La Giustizia secondo Camus

    A presto 😉

  55. Questo film mi manca, quindi per ora rimango più focalizzata sulla storia che hai raccontato tu perché queste sono le piccole cose che restituiscono fiducia nell’umanità.
    Grazie

  56. Semply Me ha detto:

    Grazie mille per il consiglio 🙂

  57. valy71 ha detto:

    Ciao wwayne, assurdo che ci si debba giustificare perfino delle buone azioni compiute.
    Che mente perversa quella della giornalista.
    Sono contenta che tu abbia incontrato quella segreteria così efficiente, disponibile ed onesta.
    Purtroppo conosco molto bene gli inciampi burocratici di molte Università italiane. Ho perso tanto di quel tempo in Segreteria e qualche volta in maniera infruttuosa. Quando ci andavo, mi sentivo scema, un vero girone infernale. Bellissimo articolo e film sicuramente da vedere.
    Un saluto amico mio
    Buona giornata

    • wwayne ha detto:

      Mi dispiace che tu abbia avuto un’esperienza simile alla mia con la burocrazia universitaria, perché è un incubo che non auguro a nessuno.
      Riguardo al film, sono onorato di avertelo fatto scoprire: è uno di quei film che ti restano dentro per sempre.
      Anche il tuo ultimo post è bellissimo, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://mypersonalblog58636618.com/2023/04/18/se-ieri-e-andata-male-oggi-andra-meglio/. Grazie mille per i complimenti e per il commento, e buona giornata anche a te! : )

      • valy71 ha detto:

        Grazie, sono contenta che ti sia piaciuto. La mia facoltà era una giungla, non ti dico la segreteria. Io e la mia amica andammo ad iscriverci e ci incontrammo di notte, per essere tra le prime della fila. Sembravamo quelle del cerbiatto, il cornetto appena fatto. Questo avveniva esattamente il 10 Ottobre del 1990. Sono vecchissima, una cariatide!! 😄😄😄
        Grazie a te! : )

  58. ciao prima di tutto grazie del commento che hai lasciato nel mio blog… per le belle parole! questo film mi incuriosisce, grazie di avermelo segnalato, lo vedrò sicuramente… certo è un incubo finire in un ingranaggio simile…

    • wwayne ha detto:

      Hai ragione: se sei innocente, venire accusato di qualcosa che non hai commesso è davvero un incubo. Nonostante ciò, la visione di questo film non è affatto sgradevole, perché pone l’accento più sugli sforzi che il protagonista compie per discolparsi che sul dolore che prova per essere stato accusato ingiustamente.
      Inoltre, il rapporto di affetto che c’è tra lui e il suo avvocato e tra lui e sua madre è davvero commovente: varrebbe la pena di vedere il film soltanto per le scene in cui questi personaggi interagiscono tra loro.
      Da credente ho adorato il tuo ultimo post, quindi metto il link qua nel mio blog, nella speranza che lo apprezzino anche i miei lettori: https://paroledivitanuova.wordpress.com/2023/10/18/6-motivi-per-cui-i-cattolici-dovrebbero-leggere-la-bibbia/. Grazie a te per i complimenti e per il commento! : )

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